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Autore: Echelon90    27/05/2012    3 recensioni
Tutti i nostri eroi si preparavano a tornare ai loro mondi ma successe una cosa inaspettata… Quel buontempone di Locke, che si era portato dietro un po’ di dinamite dall’isola, fece esplodere qualche candelotto… Giusto tre o quattro… così che tutti i personaggi si persero nei mondi sbagliati e anche quelli che erano tranquilli nei loro mondi si persero in altri.
Riuscirà la nostra nuova squadra di eroi a riportare tutti al loro posto???
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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The Bloody Creations

 

 

 

Seconda Puntata Inedita di una Storia un po’ confusa seconda parte:

 

 

Buffy, Dean e Sherlock erano circondati da un'orda di pelati inferociti. E di certo Sherlock non aiutava visto che, del tutto tranquillo, nonostante la situazione fosse decisamente critica, continuava ad argomentare i motivi per cui la teoria appena esposta dal portavoce dei Pelati fosse del tutto infondata e priva di qualsiasi fondamento scientifico.  

Dean aveva già sfoderato la sua Colt e Buffy cominciava a pensare che l’Autrice fosse affetta da qualche strana patologia mentale per affiancarle sempre compagni di avventura che non facevano che metterla nei guai.

“A dire il vero sei stata tu a scatenare tutto questo con il tuo commento!” disse Sherlock.

Buffy lo guardò sbarrando gli occhi: “Ma come… Io non ho parlato!”

“Ma pensi… ed è alquanto fastidioso!” commentò Sherlock.

Buffy lo guardò con una strana luce assassina negli occhi, tanto che questa volta fu il turno di Dean di trattenerla dallo scannare Sherlock che intanto sembrava quasi ignaro di tutto quello che aveva intorno e scriveva sul suo iPhone dicendo che tanto presto sarebbe arrivato John Watson a salvarlo come sempre, dati gli inetti che si era ritrovato accanto per quella missione.

A salvarlo ulteriormente dall’assalto di Buffy e Dean, a loro volta assaliti dai pelati, fu un provvidenziale arrivo. Le porte della sala conferenze si spalancarono e Angel fece la sua entrata trionfale e decretò:

“Ora basta, pelatoni! Il tempo per il vostro convegno è finito. La sala ora è nostra.”

Sherlock sbuffò quasi annoiato: “Era ora! Io nel frattempo ho risolto 10 casi per Lestrade!”

“Ma… Non abbiamo ancora finito!” disse Locke, disperato perché non era ancora riuscito a parlare.

“Poche storie” fece il vampiro-investigatore trafficando con il Blackberry con aria professionale. “Abbiamo pagato una cifra assurda per questa sala. Spike, sostituisci il cartellone!” ordinò Angel a Spike, comparso dietro di lui con le braccia ricolme di rotoli di stoffe e cartelloni..

“Non trattarmi da facchino… Qui il capo sono io!” disse Spike, offeso, allargando le braccia e facendo cadere tutto a terra.

Intanto erano entrati una serie di gorilla vestiti come Man In Black che cominciarono a sgombrare la sala dai pelati più insistenti.

“Hey, Spike, Angel…” richiamò la loro attenzione Buffy avvicinandosi seguita da Dean e Sherlock. “Che ci fate qui di bello? Di chi state parlando?”

“Oh, ciao, Buffy… Stiamo allestendo la sfilata della nuova linea di moda creata da Spike, la Bloody Creations. Io sono il suo Manager” spiegò Angel con aria pomposa.

“Ma tu lo sapevi?” fece Dean puntando il dito verso Sherlock.

“Ma siete idioti o vi mancano solo tutti i neuroni?” chiese Sherlock indicando un grosso cartello alle sue spalle che a caratteri cubitali riportava il programma del giorno di quella sala.

Dean e Buffy non poterono che rispondere con un imbarazzato: “Ah!”

Spike intanto, dopo aver battibeccato ancora un po’ con Angel su chi avesse più autorità tra i due, scoppiò in una serie di improperi e andò al cartellone che avevano messo i pelati spaccandolo in due con un calcio per poi sostituirlo con uno dal design più figo, sfondo nero e scritte rosso sangue.

“Ecco fatto… ora La Forrester Creations dovrà temermi… muhahahahahahaha…” fece soddisfatto Spike mentre in un angolino della sala l’intera famiglia Forrester, completa di tutti i figli illegittimi, legittimi, adottati, morti e poi resuscitati, tramava qualcosa contro il nuovo stilista.

“Ma… Spike, smettila di fare il cretino e torna a Sunnydale!” gli disse Buffy esasperata.

“Non ci penso nemmeno!” fece il vampiro indignato. “Qui io sono veramente accettato e valorizzato. Nessuno mi picchia più”. In quello gli arrivò in testa un rotolo di scotch. “SMETTILA, CAPELLI A PUNTA, CHIEDI A QUALCUN ALTRO DI ATTACCARE I CARTELLONI” urlò dietro al suo manager. “Dicevo…” fece poi schiarendosi la voce. “Sì… ecco…  e credo che Brooke ci stia provando con me!” fece Spike con una faccia da maniaco sessuale.

“Figurati… quella ci prova con qualsiasi uomo che respiri…” fece Dean ridacchiando.

“Mi sa che l’apparato respiratorio non sia di suo primario interesse!” disse indicando Brooke Logan che pomiciava senza ritegno con Angel.

In quello arrivarono Darla, Cordelia e le Furie che. dopo averlo preso a ceffoni, trascinarono Angel via con loro.

“No, ma voi non capite… Io… ma dai… pensavo fesse una di voi...” lo sentirono blaterare mentre veniva trascinato via.

Buffy incrociò le braccia con sguardo ovvio.

“Dai, Buffy…” la supplicò Spike. “Qui finalmente non sono visto solo come il vampiro cattivo… Buffy, unisciti a me!” gli disse prendendola per una mano e trascinandola tra le sue braccia. “Non abbiamo bisogno di Angel. Lui e solo capace di pavoneggiarsi e atteggiarsi a leader indiscusso. Ma noi due insieme…” fece portandola in cima la palco. “Vedi…” fece indicando con un ampio gesto del braccio tutta la sala. “Un giorno tutto questo sarà tuo. Noi sbaraglieremo la concorrenza con la nostra linea.  Faremmo un baffo a Edward Cullen!”

“Ma fammi il piacere… Te lo do io il talento!” sbottò Buffy spingendolo via di malo modo tirando fuori da una tasca uno dei martelli da 100 tonnellate che le aveva prestato Kreta di City Hunter, e glielo diede in testa per farlo rinsavire, trascinandolo giù dal palco.

Pochi secondi dopo il palco esplose facendo volare da dietro le quinte i resti bruciacchiati della collezione di moda si Spike. I Forrester uscirono saltellando dal loro nascondiglio gridando vittoria.

Spike osservò il falò del suo lavoro con labbro tremulo per poi riprendersi e alzando le spalle: “Va beh… ho imparato la lezione! La moda non è il mio campo. Ma potrei provare a sfondare nel campo ciclistico!” ragionò mentre Buffy cominciava a picchiare la testa sul muro.

“Forse è meglio se continui a fare il vampiro, eh?” gli suggerì Dean.

Arrivano in quel momento dei tipi bellissimi. Quattro uomini e tre donne che alla luce del sole cominciarono a sbriluccicare come se fossero fatti di swarovsky.

“Devi andare a dire a i tuoi modelli che la sfilata e saltata… letteralmente!” disse Sherlock che intanto era tutto preso ad analizzare i resti dell’esplosione. “Interessante! Hanno utilizzato una delle bombe di Moriarty” fece prendendo poi l’I-Phone, facendo una foto e mandandola a qualcuno.     

“Ah!” fece secco Spike guardando con astio i nuovi arrivati. “Sono solo Edward Cullen e la sua famiglia. Avevo chiesto specificatamente a Angel di ingaggiare solo le tre vampire. Si crede tanto efficiente e poi guarda... Si credono chissà chi solo perché la loro autrice li ha fatti belli… tze… ma io rimango il più fico per Buffy… Vero, Buffy? Hem… Buffy ci sei?”

Buffy non ascoltava ormai più Spike perché si era come incantata a fissare Edward Cullen.

“Buffy?” chiese Dean guardando la sua compagna di avventure confuso. “Ma che le è successo?” chiese poi a Spike e Sherlock.

“E’ ovvio, no? Battito cardiaco scellerato, ginocchia che tremano, sguardo tra le nuvole. Si è innamorata di quel vampiro glitterato!” fece Sherlock elencando i sintomi ai due..

“Come? No, dai… non è possibile… Buffy?” fece Spike passando una mano davanti agli occhi di Buffy.

Non ricevendo risposta si  inginocchiò ai suoi piedi disperato: “Nooooooooo… lo sapevo…. Non dovevo chiamare quei tizi… Buffy, ti prego riprenditi. Immaginavo già me e te a gareggiare al Tour de France in Tandem!!! ”

“Seh…” fece Dean, dopotutto i matti bisogna sempre assecondarli, poi si rivolse a Sherlock. “Piuttosto ora come facciamo a farla rinsavire? Dobbiamo continuare la missione!”

“Una botta in testa sarà sufficiente!” fece sbrigativo Sherlock.

“No, no… vi basterà tornare a Sunnydale, andare poi al MagicShop di Anya e prendere una pozione per farle passare la cotta per Edward!” propose Angel, che intanto era tornato anche se decisamente scarmigliato con i capelli spettinati e la camicia stropicciata.

Sherlock lo guardò male per aver bocciato la sua idea: “Vedo che ti sei fatto perdonare dalle tue donne per la tua scappatella con Brooke… O almeno è quello che mi dicono i segni rossi sui polsi e sul collo…”

“He… hem…” fece Angel guardando altrove.

“Ok, ok… ma io vado con loro!” decretò Spike. “Non posso permettere che Buffy resti innamorata di quello pseudo vampiro. Occupati tu di sistemare questo macello… Ho speso tutti i soldi della caparra a una partita di Poker con Timon, Pumba, lo Stregato e Maga Magò!” disse Spike rivolgendosi a Angel.

“NO PROBLEM, CI PENSO IO!” disse Angel. “Voi andate, presto!”

Dean prese di peso Buffy nonostante le proteste della bionda che, ripresasi, prese a tirar pugni e calci a desta e manca, e insieme a Spike e Sherlock partirono alla volta di Sunnydale, di nuovo.

  
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