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Autore: mangagirlfan    27/05/2012    2 recensioni
[...]Grimmjow non era il tipo da primo appuntamento. Fino a quel momento, con ogni ragazza col quale aveva avuto una sorta di relazione, andava a colpo sicuro. La cosiddetta una botta e via ed a mai più rivederci.
Ma con lei, che la conosceva praticamente da una vita, le cose non andavano affatto così. Lei era sempre stata gentile con lui, l’aveva sempre sopportato in ogni momento più strambo della propria vita e mai una volta si era lamentata di tutti i guai che gli aveva causato. Così, quando aveva cominciato a capire che forse provava un certo interesse per Orihime, aveva deciso che era il caso di andarci con i piedi di piombo.[...]
Personaggio: Inoue Orihime, Grimmjow Jaggerjack, Neliel Tu Oderschwanck [GrimmHime]
Note: AU, Onehot
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inoue Orihime, Jaggerjack Grimmjow, Neliel Tu Oderschvank
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Tu ed io... Più L'altra! '
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Titolo: Habby B-day! (Do you like your first date, darling?)
Fandom: Bleach
Personaggio/Coppia: Orihime Inoue, Grimmjow Jaggerjack, Neliel Tu Oderswanck, (GrimmHime)
Prompt: # Pop Corn al caramello
Rating: pg
Conteggio Parole: 2076
Riassunto: [...]Grimmjow non era il tipo da primo appuntamento. Fino a quel momento, con ogni ragazza col quale aveva avuto una sorta di relazione, andava a colpo sicuro. La cosiddetta una botta e via ed a mai più rivederci.
Ma con lei, che la conosceva praticamente da una vita, le cose non andavano affatto così. Lei era sempre stata gentile con lui, l’aveva sempre sopportato in ogni momento più strambo della propria vita e mai una volta si era lamentata di tutti i guai che gli aveva causato. Così, quando aveva cominciato a capire che forse provava un certo interesse per Orihime, aveva deciso che era il caso di andarci con i piedi di piombo [...]
Note: AU, OneShot


Ed ecco qui con un altra GrimmHime! Ultimamente mi è venuta la fissa per questa coppia e chi altri poteva aiutarli nei loro immensi casini che fanno ogni volta (uno alquanto egoista ed una un tantino insicura) se non Neliel? Adoro questi tre assieme, anche perché Nel è una trollona assurda XD (come giustamente mi fa sempre notare ElderClaud u.u)
Diciamo che questa fic è un seguito della mia storia “Tutta colpa di un tiramisù”
Scritta per un altro contest sempre indetto da fan world. U.u come infatti potete leggere qui sopra partecipa all’ennesima iniziativa del sito XD eh oh m fanno venire in mente parecchie idee ed io le sfrutto, come potrei altrimenti? XD
Buh, spero che questa fic vi piaccia come la precedente (su fan world ormai perdo le speranze in quanto a recensioni visto il numero) XD
il finale come sempre mi convince poco ma sarete voi a giudicare XD cmunque è una cosa che ho scritto nel periodo di novembre^^ pian piano m rimetto in pari con l'altro sito XD
Buona lettura a tutti <3

Grimmjow non era il tipo da primo appuntamento. Fino a quel momento, con ogni ragazza col quale aveva avuto una sorta di relazione, andava a colpo sicuro. La cosiddetta una botta e via ed a mai più rivederci.
Ma con lei, che la conosceva praticamente da una vita, le cose non andavano affatto così. Lei era sempre stata gentile con lui, l’aveva sempre sopportato in ogni momento più strambo della propria vita e mai una volta si era lamentata di tutti i guai che gli aveva causato. Così, quando aveva cominciato a capire che forse provava un certo interesse per Orihime, aveva deciso che era il caso di andarci con i piedi di piombo. Perché lei era totalmente diversa da tutte le altre ragazze con cui era stato. Era dolce e affettuosa ed andava conquistata con attenzioni e piccole premure che, tante volte, uno come lui si dimenticava di rivolgerle. Se non ci fosse stata Neliel a dargli una mano più di una volta sicuramente sarebbe successo il finimondo. Da quando era arrivata in quella casa erano accadute tante cose interessanti, soprattutto grazie al sorprendente intuito che sembrava sfoggiare ogni volta. Per non parlare della malizia.
Lo scherzo dell’ospedale che aveva architettato per farlo fiondare niente meno che in déshabillé nell’appartamento della giovane era stata la ciliegina sulla torta, doveva ammetterlo.
Però, ora che ci pensava, lui ed Orihime non avevano mai avuto un vero e proprio primo appuntamento. Lui lavorava di notte, ne aveva davvero poco di tempo per cose del genere. Che poi fosse un tipo che preferiva restarsene a casa a divertirsi lo si capiva fin troppo bene. Però, da quando Neliel gli aveva fatto notare che il suo compleanno si stava avvicinando e che lui, povero scemo, si era dimenticato di farle un bel regalo, le cose si erano fatte un tantino complicate. Mancavano neanche sei ore al giorno del suo compleanno e lui era ancora lì, a scervellarsi su cosa fare a quella povera ragazza che aveva avuto la fortuna – o la sfortuna, dipende dai punti di vista – di mettersi con lui. Non fosse stato che quella sera doveva lavorare, avrebbe trovato una soluzione. Se il suo telefonino non si fosse messo a squillare, probabilmente sarebbe diventato scemo fino all’alba del giorno dopo.
“Pronto?” aveva risposto lui, la voce bassa e ed alquanto irritata.
“Sono io, Grimmjow. Sono Nel. Volevo sapere cosa avevi intenzione di regalare ad Orihime. Sempre se gliel’hai fatto, il regalo.”
La ragazza rise quando sentì il vecchio compagno di scuola bestemmiare a denti stretti, mandandola al diavolo in ogni maniera possibile.
“A quanto pare non le hai ancora trovato niente, vero? Ahh, santa pazienza, se non ci fossi io!”
A quelle parole il ragazzo saltò su come una molla, attento su ciò che Neliel stava per dirgli. Come facesse, ogni volta, a trarlo fuori dagli impacci, per lui era un vero mistero. Ma sapeva che anche lei ci teneva alla felicità della sua coinquilina e che quindi era disposta a dargli una mano, una volta tanto.
“Ho infilato due biglietti per il cinema sotto la tua porta poco fa. Erano gli ultimi rimasti. Sappi che rivoglio i soldi in dietro. Per ora ti saluto e buon lavoro, rincitrullito.”
Se non fosse stato per l’enorme favore che gli aveva fatto, sicuramente l’avrebbe richiamata mandandola al diavolo. Però, al pensiero che, anche quella volta, la dea bendata – in questo caso una Neliel furba come poche – aveva voluto dargli una mano tutto sembrava andare per il verso giusto. Non restava che sperare nella riuscita del loro primo appuntamento.

Il messaggio da parte di Grimmjow era stato alquanto criptico, per Orihime. Lei era abituata a festeggiare il compleanno praticamente chiusa in casa con lui a vedere un bel film per poi... Beh, fare altro. Era normale per lei essere alquanto perplessa sul da farsi. Se ne stava lì, seduta sul muretto vicino alla fermata del bus, aspettando l’arrivo del ragazzo che, come suo solito, era decisamente in ritardo. Era sempre stato così, con Grimmjow, fin da bambini. Era sempre lui quello che si faceva inseguire, desiderare, mai il contrario. Se pensava che, a parere di Jaggerjack, era stata a lei a rendersi in un certo senso più appetibile ai suoi occhi tutto pareva ancora più assurdo. Lei si era limitata a stargli vicino, niente di più. O forse avevano ragione sia Tatsuki che Neliel. Aveva il prosciutto sugli occhi e le cose ovvie non riusciva mai a vederle. Soprattutto se si trattava di sé e dei sentimenti che provava. Avrebbe voluto essere più sicura di sé, un po’ meno dubbiosa su ciò che le vorticava nel petto ogni volta che vedeva Grimmjow. Perché, nonostante fossero ormai una coppia fissa da più di un anno aveva ancora il timore di essere lasciata in disparte, come un giocattolo vecchio che non vuole più nessuno. Eppure lui, Grimm, glielo faceva capire in ogni maniera possibile che a lei ci teneva. Anche con piccoli gesti che alle volte faceva fatica a notare, come quando si addormentava sul divano di casa sua e si svegliava con una coperta addosso o come quando Grimmjow le riservava la porzione più grande nella coppa gelato...
Venne destata dai suoi mille pensieri quando un lieve buffetto rovinò contro la sua testa, facendola voltare su sé stessa di almeno novanta gradi.
“Ehi. Scusa se sono in ritardo.” La voce che raggiunse le sue orecchie era la sua, non c’era dubbio. Le sembrava un po’ imbarazzata ed anche sulle spine. O forse era lei che si faceva dei strani castelli in aria?
“Hai aspettato molto?”
“No, no! Sono... arrivata da poco tempo pure io.”
“Orihime! Lo capisco subito quando dici una bugia, lo sai!”
“S-scusa...”
Lo sbuffo che uscì dalle labbra semi-chiuse del ragazzo si espanse tutt’attorno come un suono lieve e greve al tempo stesso, facendo venire i brividi alla ragazza.
“Non dovresti scusarti anche quando sono io che ho torto, Orihime... comunque forse è il caso di finirla qui.” Concluse lui, allungando al mano verso di lei, invitandola a stringerla, come avrebbe fatto una normale coppia durante un’uscita. “Dai, andiamo. Altrimenti il film inizierà senza di noi!”
“Film? Quale film?”
“E’ una sorpresa!”
La cosa che non sapeva, la nostra Orihime, era che il film risultava essere una sorpresa pure per Grimmjow. Ma la cosa sembrò non pesare molto, sulla loro stramba ed insolita uscita.

L’urlo che lanciò la ragazza seduta vicino a ai due fece sobbalzare Orihime più di quella scena da due soldi che il film mostrava sul grande schermo. Grimmjow avrebbe voluto avere Nel tra le grinfie, per poterle tirare il collo e farla pentire del pessimo lungometraggio che praticamente li aveva costretti a vedere. Un Horror da due soldi con protagonista un lupo mannaro non era il massimo del romanticismo e nemmeno era un regalo da fare ad una ragazza come Orihime. Però c’era una cosa che non gli dispiaceva affatto. Ad ogni scena alquanto spaventosa Orihime scattava come una molla, avvicinandosi sempre di più a lui, premendo il suo corpo contro il proprio. Il che non era per niente male. Non fosse stato per quello e per i pop corn al caramello che quel cinema forniva la giornata sarebbe risultata un emerito disastro. Quando finalmente il film terminò, permettendo al pubblico di abbandonare la sala, i due si ritrovarono il viso di Nel a pochi centimetri dal proprio, il suo miglior sorriso sornione stampato sulle labbra piene.
“Allora, piaciuta la sorpresa, Orihime?”
La ragazza annuì cordiale ed un po’ incerta, posando poi i suoi grandi occhi ambrati sulla figura massiccia di Grimmjow che guardava la sua coinquilina in cagnesco.
“Se un film del genere lo consideri un bel regalo..!”
“Ma io mica riferivo al film!”
Lo sguardo stupito che si dipinse sui visi dei due fece allargare ancora di più il sorrisetto di una Neliel alquanto soddisfatta del suo operato. Doveva proprorsi come agente matrimoniale, ne era sicura.
“Sapete, entrambi vi lamentate – più che altro Grimmjow e non tu Hime! – del fatto che non avete mai passato un vero e proprio primo appuntamento assieme visto che questo qui non ha mai voglia di uscire perché di notte lavora. Così ho preso due piccioni con una fava. Vi ho fatto passare una giornata diversa e vi ho regalato il vostro sospirato e fantomatico, primo appuntamento!”
Grimmjow rischiò di ritrovarsi una decina di mosche in gola a causa della bocca che andò a spalancarsi fino all’esagerazione. Orihime si limitò ad arrossire ed abbassare lo sguardo, memore del discorso fatto con la propria coinquilina neanche una settimana prima, riguardante esattamente questa sua esigenza di poter avere un primo appuntamento con Grimmjow per sentirsi parte di una coppia a tutti gli effetti.
“Sapevo che Hime andava pazza per i pop corno al caramello e questo era l’unico cinema che ho trovato. In molti vengono qui solo per quello, infatti i biglietti vanno molto a ruba.” Aveva continuato Nel, mentre Grimmjow si girava verso la propria ragazza, incredulo.
Alla fine Neliel si alzò, intimando i due di fare altrettanto – c’era il ragazzo che si occupava di controllare che nessuno entrasse senza biglietto che cominciava a guardarli in malo modo – continuando a ridacchiare sotto i baffi come una bambina di dieci anni dopo una marachella.
Non appena uscirono dall’edificio l’aria fredda l’investì in pieno, facendo rabbrividire Inoue fino alla punta dei capelli. Non si accorse la ragazza della premura – almeno non subito – con cui Grimmjow la strinse a sé, in un abbraccio caldo e possessivo, tanto per farle dimenticare il freddo – e per mettere in chiaro ad ogni malintenzionato che passava che lei era roba sua – per un po’.
I tre continuarono il loro viaggio fino all’appartamento, tra le minacce non tanto velate di Grimmjow e le rispostine secche di Nel, con una povera Orihime che tentava di calmarli. Appena la coppia si fu salutata Nel chiese ad Inoue di poter controllare una cosa in casa più che altro per riuscir a parlare con il suo vecchio e scorbutico compagno di classe a quattrocchi.
“Comunque Grimmjow ad Orihime il regalo più grosso glielo avresti dato anche senza portarla fuori, lo sai?”
Al suo sguardo smarrito ed alquanto perplesso la ragazza sorrise di nuovo, entrando in casa e cominciando a socchiudere la porta con molta non curanza.
“Il suo regalo di compleanno sei sempre e solo tu, Grimmjow.” Mormorò alla fine, sincera, senza lasciare il tempo al ragazzo di ribattere. Perché lo sapevano entrambi, che era vero. E lo stesso valeva per lui. Non c’era regalo più grande di tutto l’amore che Orihime gli dimostrava ogni volta con ogni suo gesto d’affetto. E non l’avrebbe scambiato per niente e nessuno. Nemmeno per tutto l’oro del mondo.



   
 
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