12.
Prom
Era
la sera, la sera del ballo. Non avevo mai creduto che potesse essere
così
importante per me, ma era diventato l’evento nel quale avevo
riposto tutte le
mie speranze. Volevo divertirmi, essere normale.
Volevo
che lo fosse anche per Liam. Qualche giorno prima gli avevo dato
un’opportunità
unica.
“Liam?”
Lo chiamai sottovoce. Ero nella sua stanza, la sua disordinatissima
stanza.
“Che
c’è?” Domandò stranito
mettendosi un cuscino in faccia. Ridacchiai.
“Si
tratta di Vanessa…” Lo tentai. Tutto
d’un tratto la luce si accese e lui era di
fronte a me pallido, con gli occhi sbarrati.
“Che
è successo?” Scoppiai a ridere silenziosamente.
Cominciai a sventolargli il
biglietto del ballo di Vanessa davanti agli occhi.
“Vane
ha questo ma deve venire da sola…a me dispiace…ti
va di accompagnarla?” Dissi
mentre seguiva il pezzo di carta con gli occhi. Questi ultimi gli si
illuminarono alla fine della frase. Pareva un idiota.
“Ovviamente
glielo devi chiedere” Sfoderò un sorriso a
trentadue denti che mi rese molto
felice.
Così
le coppie erano Valentine/Niall e Vanessa/Liam, delle altre non mi ero
interessata. Harry sicuramente si era trovato una Cheerleader
più bella di me e
Zayn una modella mozzafiato pagata per fagli fare bella figura e a
dirla tutta
alla fine scoparselo.
Non
ci volevo pensare.
Mi
sistemai i capelli sulle spalle e mi guardai per l’ennesima
volta allo
specchio. Non ci credevo.
Il
mio vestito non era per niente simile al classico lungo e sofisticato,
ma
corto, troppo corto probabilmente, ma a me piaceva.
La
parte superiore era scollata e formata da molti pezzettini di non so
cosa
colorati mentre la parte della gonna si fermava qualche centimetro
più su del
ginocchio ed era di colore nero, le mie scarpe erano sandali del
medesimo
colore a tacco vertiginoso.
Non
potevo credere di reggermi in piedi.
Feci
qualche giravolta per ammirarmi e poi Liam entrò con la sua
dama. Sorrisi.
Mio
fratello sembrava un pinguino mozzafiato e la mia migliore amica aveva
un
vestito praticamente uguale al mio solo più colorato nella
parte superiore.
Sembravamo gemelle.
Rimasi
a fissare le loro mani unite per qualche secondo, poi si separarono
imbarazzati. Durante quel periodo avevano passato molto tempo insieme
ma non
capivo quale fosse la loro situazione.
“Fate,
ci serve una coppia dato che Niall non
c’è…” Commentai sorridente.
Il biondo mi
aveva scaricata perché ‘aveva delle cose da
fare’ in Irlanda. Non ci eravamo
effettivamente lasciati, ma era così in un certo senso.
Non
avevo mostrato veramente ciò che provavo in riguardo. Mi
dispiaceva. Sapevo
solo di non amarlo. Dopo tutto ciò che avevo passato dovevo
ignorare il resto.
“Mi
s…”
“Credo
sia arrivata l’auto!” Esclamai dirigendomi verso le
scale. Non volevo sentire
gente che si dispiaceva. Mi dava fastidio.
Scesi
cautamente e aprii la porta trovandomi davanti alla Limousine.
“Val…”Mia
madre. Affrettai il passo verso il veicolo. Lei riuscì a
capire di non dovermi
seguire.
Mentre
facevano la foto davanti al camino piansi tamponandomi con dei
fazzoletti sotto
gli occhi. Doveva essere la mia serata ed era finito tutto nel cesso.
Mi ero
fatta bella per nulla.
Si
avvicinavano all’auto. Bloccai la mia sofferenza. Non dovevo
rovinare la serata
a nessuno.
Mi
sentivo come se fossi bipolare, a volte felice ed altre distrutte per
questa
serata.
“WoW,
piangi?” Sbottò Vanessa. Scoppiai in una risata
forzata. “Oggi? No!”
Dopo
ciò lei poggiò la testa sulla spalla di Liam che
le accarezzò i capelli per
tutto il viaggio verso la scuola.
Entrai
in palestra e venni accecata dalle luci abbaglianti di mille colori.
Giravano
per la sala illuminando tutti. Mi guardai attorno. Tutta gente felice
che
ballava a ritmo di ‘Party Rock Anthem’.
Mi
andai subito a sedere.
“Sei
da sola?” Mi chiese Amanda venendo accanto a me. Annuii.
“Niall?” Deglutii. Non
avevo voglia di parlarne, ma evidentemente lei si.
“In
Irlanda”
Rimase
a fissare un punto vuoto della stanza. “A me non
sembra…” Mormorò. Mi voltai di
scatto. Niall era con una ragazza bionda come lui vestita di rosa
confetto. Mi
sentii mancare l’aria. Rimasi immobile. Non era il caso di
fare scenate.
“Mi
Sp…”
“Stai
zitta!” La rimproverai. Stavo andando fuori di testa.
“Scusa”
“No,
no ti capisc…Ma chi cazzo è quella?”
Disse con assoluto garbo. Guardava
Vanessa.
“La
mia migliore amica…” Risposi con naturalezza, poi
mi alzai andandomene.
Qualcuno
mi prese per il braccio, una mano calda che oramai sapevo riconoscere.
Mi
voltai di scatto. Harry era lì, davanti a me. Chiusi gli
occhi pensando che fosse
solo un incubo. Volevo risvegliarmi e trovare Niall accanto a me. Stavo
per
crollare.
“Ascoltami…”
Mi implorò dolcemente, sottovoce. D’un tratto mi
sentii osservata. Erano i miei
compagni di scuola che volevano afferrare ogni gossip. Annuii
guardandolo con
aria di sufficienza. “Usciamo” Disse alludendo agli
‘spettatori’.
“No,
dillo qui, Styles”
“Ok,
Payne. Mi dispiace. Non capisco cosa ti ho fatto in questi giorni, sono
stato
accanto a te, non ti ho mai lasciata sola. Dimmi qual è il
passo falso che ho
fatto!”
Sembrava
veramente disperato. “Hai dato per scontata la nostra
relazione che dopotutto
non esisteva. Pensavi che sarei corsa tra le tue braccia senza pensare
a cosa
avevi fatto?”
“No.
Pensavo mi amassi.”
“Si,
ti amo, ma non è abbastanza.” Andai verso Vanessa
che mi abbracciò.
“Lui
è Harry.” Non era una domanda. Aveva capito.
“Si”
“Adesso
cambiamo ritmo con ‘Free Fallin’ Di John
Mayer” Disse il Dj per rompere il
silenzio imbarazzante.
“Mio
Dio è la sua canzone
preferita…”Mormorò Liam. Harry si stava
avvicinando di
nuovo. ‘Ti prego…’ Pensai. Avrei ceduto.
Mi porse la sua mano.
“Concedimi
solo questa canzone…” Mi Implorò. Mi
avvicinai a lui. “Mi stai rovinando la
vita” Gli sussurrai all’orecchio mentre gli buttavo
le braccia intorno al
collo. Lui mise le sue mani sui miei fianchi. Rabbrividii. Cominciammo
a
ballare.
“Ti
amo” Mi disse all’orecchio dolcemente. Era sincero.
Non potevo cascarci, era
quello che voleva e che alla fine tutti si aspettavano. Mi lasciai
andare con
quella canzone. Lo strinsi a me mentre ci muovevamo avanti e indietro.
“Sei
stato il primo. Tu sei l’inizio. L’inizio
è la fine. Riesci a farmi capire come
sono, sei il mio specchio.”
Mormorai.
Capii che gli era sfuggito un sorriso. Me lo lasciai scappare uno anche
io. “Se
mi fai soffrire ancora Styles, giuro che ti ammazzo”
“Non
lo farò”
“Allora
scappiamo insieme” Pronunciai quelle parole senza problemi.
Mi venivano facili.
Non sapevo cosa volessi fare veramente nella vita, ma sicuramente con
lui
dovevo provare a cercarlo.
Mi
convinsi che chi crea problemi alla fine li distrugge tutti e ti rende
felice. Volevo
crederlo.
Ero
impazzita, prima lo rifiutavo e poi ci volevo scappare.
L’amore era un gioco
complesso per noi due.
Non
rispose alla domanda.
“Salgano
sul palco Liam, Zayn, Harry, Louis e Niall!” Urlò
il Dj. Mi staccai dal riccio
e Louis mi raggiunse abbracciandomi. Ricambiai.
“Andate…”
Li incitai. Quando avevo detto tutta la verità mi ero
sentita in colpa per loro
e gli avevo riservato un’esibizione a sorpresa per il ballo.
Salirono
sul palco imbarazzati. Lanciai un sorriso a tutti e cinque (compreso
Niall,
ahimè).
“Ciao…”
“Noi…”
“Siamo…”
“Gli…
One”
“Direction”
“Perché
andiamo in una sola direzione: quella per il cuore delle
donna!” Esclamò Liam
mandando un bacio a Vanessa.
Cominciarono
a cantare Torn ed il cuore mi iniziò a battere forte, troppo
forte.
Non
volevo chiarire nulla, solo scappare. La decisione spettava a lui, Me o
gli One
Direction e speravo optasse per la secondo per quanto lo amassi.
Corner…
Capitolo un po’
più lungo del solito…Ballo
di fine anno, incertezze, fughe, tradimenti…aah sto perdendo
il controllo.
Vi confesso che ci saranno uno o due capitoli e poi finirà, mi spiace. Spero passiate alla mia prossima storia che scriverò ovviamente dopo questa.
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VI CHIEDO DI PASSARE DA QUESTA
STORIA E
LASCIARE UN COMMENTO, E’ DELLA MIA MIGLIORE AMICA E CI TENGO.
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Un Bacione. Michy