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Autore: Berle    27/05/2012    1 recensioni
Nell'oscurità.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billie J. Armstrong
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IN THE DARKNESS.



Una notte calda e afosa.


L'aria è ferma.
Fa caldo. Tira un leggero e quasi impercebile vento umido che si appiccica fastidiosamente alla pelle. Che dire?Una delle tante notti infuocate tipiche delle estati californiane.

Il cielo è di un blu così intenso da sembrare un'immensa distesa d'acqua. Senza fine. Eterna.
Le stelle: una moltitune di preziosi brillantini argentati su un manto blu vellutato e la Luna, la Luna...quella con la "L" maiuscola, la musa della notte, per eccellenza! Vestita di un lungo abito da sera bianco e luminoso. Oh, è così perfetta! Vorrei paragonarla a una chiave di violino : dalle curve armoniose e perfette, stampata sul bianco immacolato di un foglio di carta che è il cielo.

Ma non perdiamocci troppo in chiacchiere, passiamo a noi.

Fin qui sembra tutto perfetto.
Ci troviamo a Berkeley.

Adesso è un po meno perfetto.

Forse non ho reso bene l'idea,ma cercherò di perfezionarmi.

Ti chiedo di fermarti un solo attimo e provare ad osservare. Dimmi, cosa vedi?

Io vedo una città fantasma, un buco di periferia, un inutile sobborgo, inutili edifici e inutili costruzioni. Sembra che questa città non esista.

 Città dei morti, dove tutto è frutto di una grossa bugia, dove tutto è una finzione. Circondati dalle maschere, questa è l'ipocrisia, quello che amano masticare sotto i denti, ed è così : nati ed allevati da ipocriti, dalla culla alla tomba.
Città dei dannati, dove nessuno sembra realmente preoccuparsi.

Ma andiamo più a fondo  : abbiamo detto che è notte e che ci troviamo a Berkeley. Ma in quale parte di Berkeley, precisamente?

Facile. Lo conoscono tutti e quando dico tutti, è tutti.
E' il centro della Terra! E noi lo sappiamo : il centro della Terra è la fine del mondo.

Siamo in un parcheggio piuttosto grande, interrotto qua e la da lampioni che emettono fiochi barlumi di luce. Ci sono alcune macchine posteggiate, sporche,vecchie. I vandali della zona le hanno ridotte ad un mucchio di latta, e di vandali ce ne sono tanti in quel posto, basta gettare una semplice occhiata intorno per rendersene conto  : vetri rotti di bottiglie sull'asfalto, i muri  imbrattati di vernici e colori, sporchi e ripieni di unitili parole,urlano a gran voce quello che si ritrovano scritto sopra.
Credo sia il parcheggio di un supermercato, riesco a leggere il nome nell'insegna mezza rotta appesa all'edificio.

Sposto un po' lo sguardo.
Cedo l'ombra di un ragazzo.
Cosa potrei dire di lui? E' afflitto. Sembrerebbe quel tipo di persona che si consola nelle cose materiali, quali alcool,fumo e via via discorrendo.
Ma io non conosco il suo passato, non conosco lui. Non so quanto profonde siano le sue ferite.
Seduto sul marciapiede, si tiene la testa fra le mani.
Vestiti stracci.
L'alito che puzza di fumo, riesco a percepirlo.
Riesco a percepire anche il dolore che gli sta lacerando l'anima,come se fosse una lama appuntita.
Il suo volto è contratto in una smorfia di rabbia,e non poca, credimi.
Il petto che si alza e si abbassa ritmicamente. Dentro quel petto c'è un cuore che batte forte forte.
Ma...aspetta : solo adesso mi sono accorto di un'altra figura, ed è proprio li vicino,accanto a lui.
E' una ragazza, ed è bellissima.
E' alta e snella. La sua shilouette è perfetta, lei un po' meno.
La chiave del suo fascino è lo sguardo : profondo e aggressivo.

Molto più che una semplice santa, lei è il simbolo della resistenza.
Lei canta la rivoluzione, quando tutto il resto sta andando a rotoli.

Sembrano così uguali insieme...ma stai attento che questa è l'apparenza:  In realtà i loro cuori stanno battendo fuori tempo.

Lei è serissima.Il viso coperto da un'espressione vuota.
Guardo le sue iridi infuocate : brillano.
Brillano anche quelle del ragazzo, ma credo che stiano brillando per altri motivi.
Ora l'espressione di lei cambia: solleva l'angolo sinistro delle labbra.
Si avvicina al volto del ragazzo. Gli sussura qualcosa all'orecchio e schiocca la lingua sul palato.

La Luna li sta guardando, è contenta di aver trovato un nuovo spettacolo a cui assistere. Sai, è stufa delle solite storie.

Guarda un pò :  finalmente il ragazzo alza la testa. Ha capito quello che la ragazza gli ha appena sussurrato.
Forse doveva cercare di capirlo prima, perchè adesso è troppo tardi.

Ora i miei occhi ritornano alla ragazza.
Non è più li.
Se ne sta andando.

Come il fumo di una sigaretta, danza leggiadra nell'aria senza mai fermarsi.
Soavemente, continua il suo cammino con la stessa armonia di un angelo, ma lei non lo è. Lei è una ribelle.
Si allontana danzando, come una nota musicale vibra melodiosamente nell'aria.
Si allontana sempre di più, finchè si perdono le sue traccie.
Il nero dei suoi abiti si confonde con l'oscurità della notte.

E' scomparsa,avvolta dalle tenebre.

Non un Addio, non un Arrivederci, non un Ciao.

Se ne è andata senza lasciare traccia e non tornerà più indietro.


Se ne è andata, per sempre.

Adesso lui si sta chiedendo il perchè.
Si sta chiedendo dove ha sbagliato ma non riesce a ricordarlo.

La sua mente è un abisso di ricordi troppo profondo per permettere di ricordare futili dettagli.

Sta pensando. Sta pensando di rincorrerla lungo la strada e di chiederle di restare.
Ma non si sta accorgendo che è solo un sogno, il suo.

Non riesce proprio a ricordare.

E nell'oscurità, se solo la sua memoria funzionasse correttamente...
  
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