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Autore: Ilovewrite    28/05/2012    2 recensioni
500 parole (+ 53 della canzone Rescue me)
La maledizione sta facendo il suo corso e Snow e James saranno divisi..per sempre?
Dal testo:
Caddero in un baratro senza fondo, e più giù scendeva, più Snow sentiva un fischio stridulo dentro le orecchie. Vedere era impossibile, respirare era un impresa. Si sentiva sempre più spossata e non riusciva più a tener stretta la mano di James. Allentò sempre più la presa fino a che le forze non l’abbandonarono del tutto.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Is this how the story ends

Is this how the story ends?

 

 

Cause I can’t believe

This is show the story ends.

Fight for me if it’s not too late

Help me to breath again

So this can be how the story ends.

 

 

La nube nera che circondava il castello divenne sempre più densa col passare dei minuti, avvolgendo tutto e tutti, rendendo impossibile vedere al di là del proprio naso.

Snow osservava angosciata il corpo senza vita del suo principe. Sembrava un angelo, anzi lo era. Era un angelo sceso in terra per rendere la sua vita migliore. Quanti e quanti sacrifici aveva fatto senza esitazione, rinunciando ad immense ricchezze, combattendo mille nemici, rischiando la vita più e più volte. Tutto questo per lei, per loro. Ed era morto proprio nell’eroica impresa di portare il frutto del loro amore, la loro preziosa Emma in salvo, nella speranza che lei li avesse trovati e salvati.

Guardò il viso raggiante di Regina, e si accorse di non provare un briciolo di odio nei suoi confronti. Non ora che sapeva cosa si provava a perdere il vero amore.

Perciò quando la donna puntò gli occhi su di lei Snow le disse con tutta la sincerità del mondo:

«Solo adesso ho capito quando male ti ho fatto. Perdonami».

A quel punto la terra prese a girare ad una velocità esorbitante e si creò una voragine così potente da inghiottire tutto quanto era intorno, frammenti di vetro, di soffitto, di mobili.

Snow strinse ancora di più il suo James, ma la corrente creatasi vinse la sua ostinazione e glielo strappò dalle braccia. Lei afferrò all’istante la mano del suo amato ma ormai egli stava precipitando.

«No no no, non ti lascerò andare via» gridò addolorata Snow ed anche lei venne risucchiata dalla voragine.

Caddero in un baratro senza fondo, e più giù scendeva, più Snow sentiva un fischio stridulo dentro le orecchie. Vedere era impossibile, respirare era un impresa. Si sentiva sempre più spossata e non riusciva più a tener stretta la mano di James. Allentò sempre più la presa fino a che le forze non l’abbandonarono del tutto.
L’ultima cosa che percepì prima di perdere definitivamente i sensi fu il calore di una mano che stringeva forte la sua.

Poi l’oblio ebbe la meglio.

 

 

Mary Margaret Blanchard si alzò con un gran mal di testa quella mattina, senza avere la più pallida idea del motivo. Cosa aveva fatto il giorno prima?

Ricordava vagamente di essere andata a scuola, di aver fatto fare un dettato ai bambini, di aver trascorso il pomeriggio a pulire casa, e la sera aveva cenato da Granny’s.

Niente di straordinario, quello era un archetipo della sua giornata.

Trascorreva così la settimana, scuola, casa e Granny’s diner, mentre il sabato e la domenica andava a fare la volontaria in ospedale, un po’ per aiutare gli altri, un po’ per aiutare se stessa.

Mary Margaret non capiva perché, ma ogni volta che metteva piede in quell’ospedale si sentiva meno sola. Eppure non faceva niente di speciale: chiacchierava con i vecchietti, giocava con bambini malati, aiutava le suore nelle iniziative di beneficenza e portava i fuori ad uno sconosciuto in coma senza nome e senza famiglia, sperando che qualcuno, un giorno, si ricordasse di lui.

I’ve lost so much more that I’ll never know

the past, the truth forgotten
find me now 
before
I lose it all

 

NdA

 

Va beh, qualcuno si sarà veramente scocciato di me. Purtroppo dovete ancora sopportarmi per molto, perché questo fandom lo amo ed ho intenzione di scrivere e scrivere e scrivere fino alla nausea. Come al solito ho una fifa tremenda di postare, ma ci provo lo stesso. Come avrete intuito, avete qui di fronte una missing moment, la maledizione che sta facendo il suo corso e sta portando tutti nel mondo reale. Mi piace pensare, essendo una grandissima romanticona, che prima di essere separato da Snow James avesse dato un segnale di vita, un segnale di speranza. Mi spiace solo di aver dedicato poche righe ad Emma, ma questa doveva essere immancabilmente una flashfic e non volevo oltrepassare le 500 parole. Bene, fatemi sapere cosa pensate. E state tranquilli gli esami si avvicinano e per un po’ forse sparirò dalla circolazione (nonostante ho un'altra ideuccia in mente a cui voglio dar vita**)

 

Consigli di lettura

 

Feel Good Inc : 10 things I hate about you

                          All curses can be broken

                          Meteor Shower

kateausten:        Solo cinque minuti 

Ray08 :             Dove forse era sogno, ma sonno non era

                         Desperate souls 

RicksIlsa:       A Good Father  

 

Ps: le frasi in old English sono  della canzone Rescue me di Kerrie Roberts. Questa Flash è nata proprio ascoltandola

  
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