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Autore: SilviaMCR    28/05/2012    1 recensioni
Avete mai pensato di poter incontrare il ragazzo della vostra vita su una chat? Questa storia è ispirata al rapporto che ho con un mio amico, virtuale. Un pò pazzo, eccessivamente pieni di conflitti, ma la vita E' fatta di problemi, purtroppo è così. Se vuoi ottenere qualcosa, se veramente la desideri, bè... non sarà mai semplice. Ma questo ti farà solo sentire al settimo cielo dopo che riuscirai ad avere ciò che volevi.
*From Chapter 17*
Prendo le mani che mi coprono la vista, le tolgo dai miei occhi. Senza che guadassi chi sia gli do un bacio stringendolo con passione. Non c’è bisogno che lo guardi, so benissimo che è il ragazzo che mi accompagnerà per tutta la mia vita e non mi lascerà più. So che è quel ragazzo che amo pazzamente e che sarei pronta a dare la mia vita per lui.
- Sono ben accette recensioni con opinioni e consigli u.u -
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo QUATTORDICI
 

hold on to me and, never let me go
 


E come ieri ho passato tutto il tempo libero che avevo con lui, con il mio fidanzato. Si, fidanzato. Finalmente posso dirlo con certezza, senza sognare.
Sembra tutto così irreale. Inssoma, due ragazzi che si conoscono sul Web, continuano a sentirsi e “vedersi” attraverso messaggi, telefonate e videochiamate. Sono amici, okay. Ma, forse no. Forse sta cambiando qualcosa in uno, o forse anche in entrambi. L’amicizia lascia spazio all’amore, un amore dolorosissimo, in quanto abitano lontano e a causa della giovane età non possono stare insieme. A prima vista un amore invivibile.
Invece non è così, quei due ce l’hanno fatta.
E quei ragazzi siamo io e Manuel.
Ma adesso che è qui con me, penso che forse tutto quello che ho passato, tutto il dolore che ho sentito, mi sia stato ricompensato con questo. Poterlo finalmente vedere dopo tantissimo tempo di attesa è una ricompensa molto appagabile. Mi basta così poco, anche solo vederlo sorridere, e mi sento già meglio. Ora tutte le mie lacrime, tutto il mio lancinante dolore che quando ogni sera dovevamo salutarci veniva prontamente ad abbattersi su di me, sembra cessato. Sembra tutto finito.
Tra un allenamento e l’altro ci vediamo, e a quello delle 6 è stato anche lì a guardarmi. Ecco, sono nello spogliatoio e mi sto mettendo i vestiti per uscire di nuovo, sempre con Lui.
- Alleluia Piccola Mia ce l’hai fatta! -
Mi viene incontro e mi da un bacio, abbracciandomi.
- Lo sai che prendo il mio tempo quando devo lavarmi, e poi mi sono vestita. Mi sono anche sbrigata! Tutto velocemente e solo per te! Altrimenti adesso starei ancora dentro la doccia e chissà, forse canticchiavo insieme ad Aurora Sun Is Up! -
- Si contaci! Comunque.. Gran pezzo di figa Inna!! -
Mi viene spotaneo e immediato fare la mia solita faccia alterata e gelosa che sembra ti dica “non parlo perché se comincio sono cazzi tuoi”.
- Ahahah dai Piccola scherzavo! Amo te, mica quella lì! -
Scemo, fa sempre di tutto per farmi ingelosire! Però, oltre che a fare quella faccia, non riesco ad essere veramente incazzata con lui. Non trovo proprio una buona motivazione per mettergli il broncio. E poi ammettiamolo, non ci riuscirei.
- Comunque hai fatto un allenamento spettacolare! Sei bravissima. -
- Ma non esageriamo su, sono solo un’alzatrice di una futura U16 femminile, niente di più, niente di meno. -
- Ma poi alzatrice, cazzo, quando hai fatto quella schiacciata mi hai messo paura! Perché non ti mette a giocare a banda Roberto? Schiacci benissimo fare l’alzatrice ti toglie questo potenziale secondo me. -
- Si secondo te! A me piace il mio ruolo, anche se schiacciare di più ogni tanto non mi dispiacerebbe. -
Va su con le spalle come per dire “vabbè contenta tu, contenti tutti”, poi vedo avvicinarsi Michela con… Minchia! Quello è il signorino Lollo?! Il figo della Hollister?!
- Ehi Silvia! Ciao Manuel! Volevo dirtelo prima dell’allenamento ma sei scappata con il tuo fidanzatino! Comunque adesso ti presento il mio! Silvia, lui è Lorenzo, il mio fidanzato! Lollo, lei è Silvia e lui è il suo “amico speciale” Manuel. -
Gli stringo la mano come è solito fare tra adulti per presentarsi. Con le persone con cui non ho confidenza divento la bimba timida che riesce solo a dire “si”, “no” e “mi chiamo Silvia”, rigorosamente con la voce balbuziente.
Mi auto convinco che è un nuovo amico, e devo trattarlo da tale senza fare la bambina che ha paura.
- Piacere di conoscerti! Ehi attento a non far stare male la mia amica se no vedi che ti faccio! -
Ovviamente lo dico in tono scherzoso, infatti non cerco di nascondere la mia risata, subito accompagnata dal sedicenne davanti a me. Ha la voce grave, quasi come quella di Manuel.
- Già mi stai simpatica Silvia! Lui invece scommetto che è simpatico quanto te vero? Manuel giusto? -
- Si.. Tu Lorenzo, da dove vieni? Hai un accento che assomiglia al mio. -
- Milano, tu? -
- Anche io!!! Aspetta che per caso sei quel Lorenzo? -
- E che ne so! Io sono Lorenzo e basta! -
- Mettiamola così: conosci una certa Jennifer? -
- Uh… Si!!!!! Veniva alle medie con me, ma come fai a conoscerla? -
- E’ una mia amica, mi ha parlato di te! -
I due iniziano a socializzare parlando della loro amica. Intanto, dopo tanto, mi faccio una chiacchierata con Michela, è da quando sono arrivata qui che non ci parlo più decentemente, tutto a causa di Manuel.
- Ehi prima ho preso la tua borsa per vedermi con Manuel, mi sono scordata di dirtelo. -
- Me ne sono accorta senza che tu me lo dicessi tranquilla! Allora che ne pensi di Lollo? Ti piace? -
- Mi devi spiegare come cazzo hai fatto! Un figone del genere minchia! -
- Ahahahah ma sono un genio, dovresti saperlo. -
- Seeeeeeeeeeeeee, QUA IL GENIO SO IO A MICHé!!!!! -
Continuando a prenderci in giro, ridere e parlare ci facciamo una passeggiata noi due sole, come abbiamo fatto appena arrivate qui. Manu e Lollo fanno lo stesso, sembra abbiano legato.
Verso le 7 e mezza ci incontriamo tutti e quattro per darci il prossimo appuntamento.
- Regà allò quanno se rivedemo? Che ne dite dopo avè magnato? Quinni… Verso e 8 e quarcosa? -
Sono proprio io a proporre, con il mio perfetto accento alla romana, quello che a Manuel piace tanto tanto.
- Ghe pensi mi mi tusa, ma adesso se ne vada via ai ciap lei e la sua parlata! Non sai parlare, ma ti amo lo stesso. -
- Ha-Ha. Io non so parlare? Magari parlavi di te stesso e non te ne sei accorto! -
- Simpatica la ragazza! Vabbè comunque che ne dite verso le 8 e 10 tutti in spiaggia? Passiamo la serata li vi va? -
- Okay Manuel, poi dopo ti dico cosa ha fatto la Je durante la cena di fine anno!!! Quella non posso non raccontartela! Ciao Silvia! …A dopo Amore! -
Si avvicina alla mia amica e la saluta, io faccio altrettanto con il mio Cucciolo.     

Passeggio con il mio fidanzato lungo la riva. Il sole è per metà mangiato dal mare, e fra poco ne sarà completamente inghiottito.
Mano nella mano, lo guardo, e penso che con lui sarei pronta ad affrontare di tutto. Se Manuel è con me, posso fare qualsiasi cosa.
- Te l’ho mai detto che ti amo e che senza di te non so come vivrei Piccola mia? Seriamente, ti amo tantissimo. -
- Cucciolo, non devi dirmelo sempre lo so che mi ami! Però anche tu devi sapere che ti amo, e anche più di te! -
- Si certo, ma basta crederci vedrai! -
- Guarda che sono seria! È ovvio che sono io quella che ti ama di più, non il contrario! Non prendiamoci in giro ti prego. -
- E dai smettiamola di fare i bambini! -
- Forse hai ragione.. -
- Ti amo di più io e non si discute Silvia. -
- Questo non dovevi dirlo! -
Lascio la sua mano, mi allontano per prendere la rincorsa e poi gli corro contro, facendolo cadere sulla sabbia con me sopra. Siamo entrambi sdraiati, lui per terra e io su di lui. Ho la fronte appoggiata alla sua, riesco a guardarlo negli occhi a una distanza che nemmeno c’è. È bellissimo.
- Ti ho detto che ti amo di più io my dear, e se ti dico così Cucciolo è così, credimi. -
- E come faresti a dimostrarmelo? -
- Così. -
Per farglielo capire lo bacio, tengo le mie mani sulle sue spalle, sono letteralmente sdraiata su di lui.
Apro gli occhi. Sta sorridendo.
- Adesso ci credi? -
- Forse… Ma non ne sono pienamente convinto. -
- Basta ci rinuncio! Comunque lo sai che hai un sorriso stupendo? -
- Certo! Mica sei la prima a dirmelo non sai quante me lo hanno detto… -
- Ecco che ritorna a fare il simpaticone! -
Gli do una specie di pacca sulla spalla, poi mi tolgo da lui e mi metto al suo fianco, continuando a parlare.
- Lo sai Piccola stavo pensando a una cosa.. -
- Cosa? A quando andremo a vivere a New York? Anche io ci stavo pensando! -
- In realtà no, pensavo.. Tu quand’è che ritorni a Roma? -
- … Domani … -
Mi tocco la collana che ho al petto, mi viene spontaneo, non so il perché. Mi prende improvvisamente un senso d’angoscia e una fitta nel petto prende il sopravvento.
- Piccola mia non è per rovinare il momento, ma cosa faremo? Che faremo quando te ne andrai, quando me ne andrò? -
- Non lo so.. Però io te l’ho detto quello che vorrei fare.. Ne abbiamo già parlato. -
- Appunto, io pensavo di dirglielo, ma ho paura. -
- Bhè.. Se vuoi con tuo padre possiamo dirlo insieme domani prima che io parta, ma penso che tu ti riferissi a tua madre, vero? -
- Si… Posso anche dirglielo tranquillamente, ma nessuno poi mi assicura che mi permetterà di vederti dopo. E tu non sei un giocattolo, per questo ho paura. Qui rischio di poterti perdere e non sei un oggetto che se non c’è fa niente, pazienza. Senza di te non vivo più. -
A quelle parole mi sono sentita una stretta al cuore, quanto è dolce e sensibile il mio Manuel. A prima vista non sembrerebbe, dal suo aspetto alto e potente. Ma è fatto così, simpatico, allegro, ma nei momenti opportuni è anche premuroso. Per questo lo amo così tanto.
- Amore.. Tranquillo non mi perderai! Se è comprensiva vedrai lo accetterà e staremo insieme, se invece andrà male.. bhè pensi che io me ne stia con le mani in mano? Qualsiasi cosa, anche la più folle, la farò! Pur di vederti lo sai sono disposta a tutto. -
- Piccola mia… -
Ci interrompono Miky e Lollo. Lui mi ha appena lanciato il pallone contro, come per sfidarmi a beach volley.
- Tanto sono più bravo io! -
Infatti era quello l’intento. Anche con tono canzonante, adesso gli faccio vedere io!
- Dai facciamo una partita! Io e Miky contro te e Manu che ne dici? -
- Ci sto! Manuel vieni qua adesso le smerdiamo entrambe! -
Il mio Cucciolo si alza e va verso Lorenzo. Mentre va, si gira e mi dice a bassa voce “vinceremo noi!”. Vado da Michela che è già nella nostra parte di campo, le dico all’orecchio “gli hai detto che facciamo pallavolo?”. Soddisfatta mi sento rispondere “no! Adesso gli facciamo vedere chi siamo!”. Mi batte il cinque e iniziamo a giocare.

Un’ora dopo.
- Minchia ho perso 3 set! Dimmi, chi cazzo siete?! E poi a scuola vinco sempre! -
Michela ed io non la smettiamo più di ridere. A quanto pare quelli smerdati sono loro due. Noi abbiamo vinto, siamo dei geni.
- Glielo dico Silvia? -
- Vai! -
- Giochiamo a pallavolo! -
- Ma…… Vaffanculo a tutte e due va! Dirlo prima no? -
- Avevi detto che volevi smerdarci? Ci sto alle sfide e poi, non era necessario che tu lo sapessi. -
- Manuel solo tu potevi trovare una ragazza del genere. -
Abbattuto si lascia cadere sulla sabbia, strafatto dalla stanchezza. Lo ammetto, anche se hanno perso ci hanno dato filo da torcere. Sono entrambi molto bravi, poi essendo ragazzi hanno molta più forza in confronto a noi due.
Michela gli si avvicina per consolarlo, e automaticamente io mi lancio sul suolo, sono stanchissima. Chiudo gli occhi provando a dormire.
- Dormigliona mia sveglia!!! -
Mi arriva della sabbia in faccia.
- Chi è il coglione che mi ha tirato la sabbia? -
- Amore sono io! Piccola mia! -
Mi si avvicina e si sdraia di fianco a me dandomi un bacio, poi mi dice all’orecchio “hai fatto una partita stupenda, e poi quando giochi sei bellissima”.
Gli ricambio il bacio e gli sussurro “tu invece sei sempre bellissimo”.

Passo l’ultima sera a Cesenatico così. Domani pomeriggio partirò e chissà cosa succederà.


We both know the day will come, but I don't want to leave you

  
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