I won't question why so many have died, my prayers have made it through.

Il vento soffiava forte sul suo viso, scompigliando quei capelli color bronzo per cui aveva lottato affinchè non glieli rasassero a zero. 

L'aria mattutina si posava su di lui, la quiete era tornata, niente più boati, niente nubi di polvere, niente più urla, pianti, di gente innocente.

Ma non riusciva a percepire tutto ciò.

Il suo corpo giaceva addormentato su un tappeto di foglie colorate, in quel bosco che lì, tra l'odio e la guerra, pareva del tutto irreale,
quasi incantato, tra lo scrosciare impetuoso deltorrente vicino, affiancato dal ronzio dei moscerini e dal monotono cinguettio dei canarini.
 

In quel sonno profondo, dimenticato, una foglia si posò sul suo viso, una foglia gialla, la prima di una lunga serie.

Voleva passare alla storia, ci sarebbe mai riuscito? 
 

In un piccolo angolo di paradiso, aveva trovato l'apice della vita in quel buio oscuro che la guerra donava.

Il picco era troppo ripido, bastava sporgersi un po' e si cadeva nel vuoto.
 

Di lui rimase solo un corpo, scalpitante dalla giovane voglia di vivere, sepolto da delle maestose foglie autunnali.









Angolo dell'autrice:
Okay, tipo mi sono immaginata la storia di un soldato,
non so perchè.
E' un tributo a tutte quelle anime che hanno combattuto per noi e, ingiustamente, sono imaste anonime, spesso non riconosciute dai familiari stessi.
:)