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Autore: snow nymph    29/05/2012    3 recensioni
AU | Florist!Kurt | Klaine
Kurt è un fioraio con una cotta stratosferica per Blaine, affezionato cliente non sempre troppo sveglio.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Oneshot liberamente ispirata a questo gifset.
 http://dont-stab-darren.tumblr.com/post/20329226923/klaine-au-kurt-is-a-florist-who-has-a-hopeless


Quando, la mattina dopo, vide Blaine sfrecciare davanti al negozio con la sua moto, Rachel si affrettò a fare le ultime raccomandazioni a Kurt.

-Allora, daglieli ma non essere troppo precipitoso. Ok? Non dare l'impressione che l'hai aspettato tutta la mattina, cosa che in effetti hai fatto. Sii naturale.-

-Ce la posso fare.-

Mentre Kurt alternava il peso del corpo scaricandolo da un piede all'altro, come durante un riscaldamento prima di un incontro di boxe, Blaine entrò nel negozio, i capelli scuri scombinati dal contatto prolungato col casco e gli occhi più luminosi del sole.

Il suo personale, luminosissimo sole.
Oddio no. Non ce l'avrebbe fatta.

Rachel gli lanciò un'occhiata tranquillizzante e si dileguò, dopo aver salutato Blaine ammiccandogli. Il ragazzo stranamente ricambiò con un certo imbarazzo.

-Ehi- disse, avvicinandosi al bancone.

-Ehi- rispose Kurt, -dov'è tua sorella?-
-Oh, ha detto che si fidava del mio gusto e che posso decidere io le composizioni. In realtà non sono venuto per conto suo oggi.-

-Davvero? E... come posso aiutarti?-
Blaine si passò una mano sul collo, sorridendo. -Io volevo prendere... un mazzo di fiori. Non particolarmente grandi o importanti, solo... dei bei fiori.-

Occasione perfetta. Kurt decise che quello era il momento giusto per passare all'attacco.

-Che coincidenza! Vedi, avevo giusto preparato una cosa per... - Coraggio, Kurt, buttati. Fallo! -...te. Ta-daan!-

E tirò fuori un mazzo variopinto di fiori, non troppo grande ma che faceva comunque il suo effetto. A Kurt si allargò il cuore vedendo gli occhi di Blaine illuminarsi, e il suo viso alzarsi verso di lui con espressione incredula, sorpresa ma felice. Forse aveva fatto la cosa giusta, per una volta.

Blaine prese il mazzo togliendolo delicatamente dalle mani di Kurt, per poi portarselo sotto il naso ed inspirare il suo profumo intenso ma delicato. Il sorriso divenne ancora più smagliante, e Kurt sarebbe potuto scoppiare di felicità, proprio in quel momento.

-Oddio, Kurt, sono bellissimi-

Dai, Kurt, fin'ora è andato tutto bene. Chiediglielo. Chiedigli di uscire.

-Blaine, senti, vorresti...-

-A Sebastian piaceranno tantissimo!-

Cric. Qualcosa si scollegò nel cervello di Kurt.

-Come... come scusa?-

Blaine continuava a blaterale, raggiante.

-Oh, Kurt, non so come tu abbia fatto a uscirlo così, mi hai praticamente letto nel pensiero... Sebastian lo adorerà, ne sono sicuro.-

Kurt fissava Blaine con una smorfia di ribrezzo sul volto.

-Mi sta sfuggendo l'identità di questo Sebastian- disse, inviperito.

Blaine arrossì leggermente. -Lui è... un ragazzo che sto frequentando. In realtà stasera sarà la nostra prima uscita ufficiale, andiamo a cena, e non volevo presentarmi a mani vuote...-

Rivolse nuovamente il suo sorriso smagliante a Kurt, che dovette trattenersi dallo strizzare gli occhi per proteggerli da tutta quella fastidiosa luminosità.

-Davvero, Kurt, sei fantastico! Certo, pensavo di creare io la composizione, ma questa andrà benissimo... Anche se così è un po' come se glieli stessi regalando tu, no?-

Kurt era ancora mezzo pietrificato. Come poteva quel ragazzo seriamente pensare che avesse misteriosamente uscito un mazzo di fiori dal nulla con l'intenzione precisa di regalarli alla sua nuova -e fino a quel momento sconosciuta- fiamma?

I fiori sono per te, idiota.

Oddio, ora sarebbero andati in mano al disgustoso tipo che aveva deciso di uscire con Blaine.

Sperava solo che si pungesse con le spine delle rose. O che a un certo punto del suo appuntamento si ubriacasse, decidesse di mangiare i fiori e si strozzasse.

A Kurt stava ormai uscendo il fumo dalle orecchie, ma Blaine non sembrava farci caso, tutto preso dal saltellare qua e la con il suo maledetto bouquet in mano. Il bouquet per Sebastian. Kurt avrebbe voluto prenderlo, buttarlo a terra e pestarci sopra i piedi.

Era stato così stupido, così stupido. Perché aveva aspettato così tanto? Perché non si era fatto avanti prima? Insomma, era la loro prima uscita insieme. Probabilmente si conoscevano da pochissimo. Invece Kurt andava dietro a Blaine da mesi, ormai. Dannazione, aveva la precedenza!

Mmh. Sì, gli andava dietro da mesi, ma tutto quello che aveva fatto era stato lasciargli fiori anonimi sulla moto. Non c'era da stupirsi se Blaine non aveva capito subito i suoi sentimenti.

Certo che però, per non capirlo neanche adesso, bisognava essere di coccio.

-Kurt?-

Kurt sbatté gli occhi e si riscosse. Blaine lo stava guardando, un po' preoccupato.

-Stai bene? Non hai una bella cera-

Beh, pensò Kurt, chissà di chi è la colpa.

-Si, tutto ok, ho solo avuto una giornata pesante-

Blaine si rilassò, una strana luce negli occhi. In effetti, ora che Kurt ci faceva caso, aveva un'espressione divertita alquanto sospetta.

-Ho per caso qualcosa tra i denti?-

-Cosa?-

-Beh, sembri sul punto di implodere per la risata che stai reprimendo,,.-

Rachel passò proprio in quel momento e Kurt notò che stranamente stava lanciando un'occhiata di furioso avvertimento a Blaine, che si affrettò a ricomporre la sua espressione in una impassibile.

-Beh, è meglio che vada- disse a Kurt, -devo... prenotare i biglietti per il cinema.-

Kurt aggrottò le sopracciglia. Cinema? Non aveva detto che sarebbero andati a cena?
Magari avrebbero fatto prima l'una e poi l'altra cosa.

Rachel nel frattempo si era avvicinata, assestando una pacca gioiosa al braccio di Blaine.

-Ehilà! Allora, pronto per la tua romantica serata al luna park con la tua nuova dolce metà?-

Kurt ora era decisamente perplesso. Quante cose avevano in programma di fare quella sera?
E soprattutto, perché Rachel parlava con quel tono di voce così alto e continuava a fissarlo? Si era per caso perso qualche pezzo?

Anche Blaine doveva aver notato qualche incongruenza, poiché si batté una mano sulla fronte, lasciandosi sfuggire un sospiro.

-No, Rachel, abbiamo... cambiato programma. Andiamo al cinema-

-Aaah certo. Al cinema- disse Rachel strizzandogli l'occhio con fare cospiratorio. Nonostante Kurt non stesse afferrando il perché del suo comportamento, era comunque esilarante, soprattutto per l'espressione affranta e imbarazzata di Blaine.

Era divertente, ma Kurt non era in vena di ridere; dopo essersi reso conto di aver perso la sua occasione con il ragazzo più bello, simpatico e gentile che avesse mai incontrato, tutto quello che aveva voglia di fare era chiudersi in camera con una vaschetta di gelato e un film strappalacrime.

E la cosa peggiore era che si sentiva così stupido, ad aver sprecato tutti quei mesi dietro a un ragazzo che non solo non se l'era mai filato, ma che per giunta ora era impegnato... gli faceva venire i nervi. E gli aveva regalato tutti quei fiori, santo cielo! E tutte le notti passate col batticuore al pensiero di rincontrarlo l'indomani mattina? Ridicolo. Kurt si sentiva un illuso, ridicolo, idiota romantico.

*

Fuori dal negozio, Blaine e Rachel stavano battibeccando.

-Hai detto che il tuo sogno nel cassetto era fare l'attrice? Beh, non mi stupisce che tu non abbia sfondato: fai pena-

-Cosa stai dicendo?- esclamò Rachel, sconvolta, -sono stata perfetta! Teatrale ma non finta, sorpresa e ingenua al punto giusto, e quando tu hai cambiato versione senza avermelo prima riferito, ti ho retto il gioco alla grande!-

-Lasciamo perdere,- disse Blaine, passandosi il mazzo di fiori di Kurt nell'altra mano. Si fermò a guardarli, poi si illuminò.

-So quale sarà la prossima mossa da fare- disse.

Rachel si avvicinò, incuriosita.

-Sai per caso dirmi quali sono i fiori preferiti di Kurt?-

*

Blaine voleva fare le cose per bene; aspettò con pazienza fuori dal negozio, ben lontano dalla visuale di Kurt che stava al bancone e scarabocchiava distrattamente qualcosa, ed esattamente cinque minuti prima di mezzogiorno si avvicinò di soppiatto all'auto di Kurt.

Dopo essersi guardato furtivamente attorno allungò una mano nel cesto che portava attaccato al braccio e ne pescò 5 camelie di colori e gradazioni diversi, tutte in perfetta armonia tra loro, e le appoggiò sul cruscotto dell'auto di Kurt. Ammirò con soddisfazione la sua opera -doveva immaginare che fossero le camelie i fiori preferiti di Kurt, altrimenti perché avrebbe scelto quelle da regalargli?- e poi se ne andò, acquattandosi lì vicino; doveva solo aspettare che Kurt uscisse per il pranzo e prendesse la macchina.

Ma evidentemente Kurt quel giorno aveva deciso di andare a piedi, perché appena uscito dal negozio imboccò la strada opposta alla sua auto.

Maledizione.



Blaine voleva fare le cose per bene; visto che Kurt non andava dai fiori, i fiori sarebbero andati da Kurt. Entrò quindi con passo felino nel negozio e appoggiò la sua preziosa composizione sul bancone; la stava ancora sistemando in modo da formare un grande fiore composto da petali di fiori che il campanello suonò ed entrò Kurt insieme a un tipo alto e dall'aria buona.

A Blaine venne un colpo e istintivamente si abbassò nascondendosi dietro il bancone per non farsi scoprire; non sarebbe stato romantico, altrimenti, e lui a quella cosa ci teneva.
Alzandosi di poco e sbirciando, riuscì a vedere Kurt che rideva e il tipo alto che con un braccio gli cingeva le spalle e con l'altro gli strofinava un pugno sulla testa, scompigliandogli i capelli. Blaine si ricordò di averlo già visto insieme a Kurt, e sembravano sempre molto vicini...
D'accordo, Kurt gli era sembrato davvero interessato a lui, ma magari aveva deciso di dare una possibilità al tipo alto ora che Blaine stava teoricamente uscendo con “Sebastian”.

Blaine si morse il labbro, ansioso.

-Finn, per favore, puoi sistemare le cose sul tavolo?-

Blaine sobbalzò nel sentire la voce di Kurt e si rannicchiò sotto il bancone, con solo un sottile strato di legno a separarlo dalle gambe del ragazzo alto che sistemava. Deglutì, cercando di non fare rumore, e rimase immobile fino a che non sentì il campanello sopra la porta tintinnare, segnalando l'uscita di Kurt.

Blaine allora riemerse e gettò uno sguardo al tavolo, ma i fiori non c'erano più. Si guardò attorno e gli caddero le braccia.

Certo che quel tipo era davvero poco delicato; i suoi preziosissimi fiori erano buttati insieme a tutti gli altri in un mucchio disordinato.

Accidenti.



Blaine voleva fare questa maledettissima cosa in una maniera quantomeno decente. Sapeva da Rachel che verso le quattro Kurt amava andare a prendersi un caffè da Starbucks, che si trovava a dieci minuti di macchina. Lasciò quindi nuovamente i fiori sul parabrezza della sua auto, sperando che almeno questa volta li notasse.

Ma a quanto pare non c'era verso; quel giorno Kurt rinunciò al suo caffè e non mise naso fuori dalla porta, lasciando Blaine in preda a una crisi isterica.

*

Quella sera, quando Kurt chiuse il negozio, era più tardi del solito; Rachel se n'era andata prima blaterando qualcosa su un appuntamento con un tipo molto carino che lavorava al bar della piazza, e lui non aveva voglia di tornare nel suo appartamento per passare un altro venerdì sera da solo davanti alla tv. Era quindi rimasto fino a tardi tra i suoi fiori, la musica accesa, disegnando su un foglio modelli di abiti.

Fuori stava diluviando; la pioggia batteva forte sui vetri e nonostante fosse fine estate l'aria si era notevolmente raffreddata. Kurt rabbrividì solo al pensiero di dover uscire, ma siccome non accennava a voler smettere e Kurt aveva bisogno di gettarsi sul suo letto, decise di prendere un respiro e catapultarsi letteralmente fuori dal negozio, con l'intenzione di arrivare alla sua auto nel minor lasso di tempo possibile per cercare di non inzupparsi.

Quando però Kurt chiuse la porta e si girò di scatto cominciando a prendere la ricorsa, quasi gli si fermò il cuore nel vedere una figura incappucciata e ingobbita appoggiata al muro, le braccia strette attorno al corpo.

Non appena la figura lo vide gli si fece incontro e Kurt poté riconoscerlo.

-Blaine!- gridò, -che...che ci fai qui?-

-Kurt!- gli occhi di Blaine si illuminarono, -oh, io... ti stavo aspettando.-

-Cosa? Ma sta piovendo e... sei bagnato fradicio!-

Blaine batté i denti; in effetti, nonostante si fosse riparato sotto la tettoia, era comunque zuppo e infreddolito, le gocce che gli colavano sulla fronte e dalle lunghe ciglia.-

-Oh... lo so, ma... volevo fare le cose per bene...-

-Di che stai parlando?-

Blaine lo interruppe e gli porse dei fiori, zuppi e cadenti e di certo non più bellissimi.

Kurt aggrottò le sopracciglia.

-Non capisco-

Blaine scosse la testa e si fece un po' più vicino.

-Kurt... questi li avevo presi per te. Tu... tu mi piaci, Kurt. Anzi, non mi piaci. Io sono letteralmente pazzo di te.-

Kurt boccheggiò. Ormai non faceva neanche più caso alla pioggia. -Cosa? Ma... Sebastian...-

-Non c'è nessun Sebastian, Kurt- disse Blaine, reprimendo una risatina, -o meglio, c'è, ma è il mio insopportabile coinquilino e davvero non potrebbe aver meno a che fare con questa storia.-

Kurt era ancora evidentemente confuso. Blaine si avvicinò ulteriormente a lui.

-Tu mi sei piaciuto fin dal primo istante, Kurt. Altrimenti perché sarei continuato a venire al tuo negozio con scuse sempre più ridicole? Stando a tutte le cavolate che ho detto, la festa della mamma c'è stata almeno 5 volte. Mi piaceva parlarti, vederti, ma non mi sembrava mai il momento giusto per dirtelo. E poi c'era quel fatto dei fiori, che mi intrigava e mi spaventava allo stesso tempo.

Dopo che hai insinuato che fosse qualcuno del tuo negozio a regalarmeli sono andato di persona a dire a Rachel che non ero interessato a lei, e lei si è lasciata sfuggire che in realtà eri tu a lasciarmi i fiori. E io ne ero davvero felicissimo.

Scoprire però che erano mesi, mesi che anch'io ti piacevo e che tu non mi hai mai detto niente, lasciandomi tormentare su come chiederti di uscire, mi ha fatto desiderare di farti penare un po'.

Per questo ho fatto il finto tonto, per questo ho chiesto aiuto a Rachel e ho inscenato la cosa di Sebastian. Volevo... vedere che effetto faceva. Su di te.-

Kurt era basito. Se da una parte stava per scoppiare di felicità a quella confessione, dall'altra avrebbe solo voluto dargli un pugno sul muso.

Inspirò profondamente, per cercare di calmarsi. Gli stava venendo anche un tic nervoso all'occhio.

-Insomma, hai finto su Sebastian. Ma tutte le cose che mi hai detto prima di scoprire la cosa dei fiori, le pensavi davvero? Cioè davvero non avevi capito niente su di me, e pensavi che fosse stata Rachel a regalarteli? -

Blaine, che ormai non tratteneva più un sorriso da orecchio a orecchio, annuì con forza ed entusiasmo.

Ovviamente non lo avrebbe fatto se avesse capito la reale pericolosità della situazione,.

Se ne fece comunque un'idea quando vide Kurt caricare come un toro e assestargli una potente testata proprio sulla fronte.

-Ehi!- esclamò Blaine, tenendosi la testa e guardandolo stranito, -per cos'era quello?-

-Quello,- disse Kurt, furioso, -quello è perché sei così ottuso!-

Kurt riprese la carica e si avventò su Blaine, che incassava sotto shock.

-Questo- e gli diede un pugno sul petto, - per esserti alleato con Rachel! -

-Ma che...-

-Questo è per aver aspettato tutto questo tempo per dirmelo!-. Altro colpo, ma con meno forza.

-Kurt, calmati...-

-Questo è per avermi fatto spendere tutti quei soldi in fiori!-

-Questo... è...perché non sopporto il fatto che ogni giorno che non ti vedo è un giorno inutile!-

Blaine era a bocca aperta e non riusciva a capacitarsi del fatto che Kurt lo stava picchiando; sembrava davvero agguerrito, la pioggia che gli infradiciava i capelli solitamente sempre perfetti e le guance arrossate dall'agitazione.

Il giovane si allontanò di qualche passo da Blaine, il fiato corto.

-E questo...-, ansimò Kurt, preparandosi a un nuovo attacco.

Blaine chiuse gli occhi, pronto a incassare.

Sentì Kurt che si avvicinava e si avventava su di lui con forza, ma non nel modo che si aspettava Blaine.

Kurt gli aveva preso la testa fra le mani e si era scagliato sulle sue labbra, baciandolo con forza.

-Questo- disse, staccandosi leggermente e guardandolo negli occhi, -questo è perché, nonostante tu mi abbia fatto venire i complessi peggiori del mondo e fatto saltare tutti i nervi, mi piaci da morire-

Blaine rimase un momento stordito. Poi si aprì in un sorriso che avrebbe potuto contenere il mondo e baciò di nuovo Kurt, abbracciandolo con così tanta energia da sollevarlo da terra.

Kurt rise, ma quando Blaine cominciò a farlo roteare si staccò dalle sue labbra e cominciò a cacciare piccoli urletti allarmati.

Blaine lo rimise giù. La pioggia ormai li aveva ridotti a degli spettri zuppi, ma davvero, non importava.

-E' umiliante farsi prendere in questo modo da qualcuno più basso di me- disse Kurt, che continuava a sorridere.

Ma se Kurt aveva un sorriso che non accennava ad andarsene, a Blaine sembrava fosse venuta una paralisi facciale, tanto il suo era grande.

-Beh, non me l'ero immaginato proprio così- disse Blaine. Recuperò i fiori -fradici, sporchi e senza la maggior parte dei petali,- da terra e li guardò con rammarico.

-Questi li avevo presi per te- spiegò, rigirandoseli tra le dita, -volevo darteli in un modo particolare... insomma, qualcosa di romantico. Far trovare dei fiori a colui che ha passato mesi regalandomi fiori sarebbe stato perfetto, intenso e significativo. Non pensavo di finire col darteli sotto la pioggia, tutti sporchi, spennacchiati e impresentabili...-

-Ehi, ehi,-disse Kurt, alzandogli il viso, -Blaine. Ascoltami. Non ha nessuna importanza. L'importante è che ora ci siamo trovati.-

Blaine lo guardò, alzando un sopracciglio.

-Anche se sono stato così ottuso?-

Kurt rise.

-Sì. Anche se ancora mi aspetto che tu mi dica di non aver davvero pensato che fosse Rachel a regalarti i fiori. Insomma, è davvero da rincoglioniti-

Blaine mise il broncio, che però perse subito. Si avvicinò a Kurt, cingendogli la vita con le braccia.

Erano così vicini che Kurt poteva vedere ogni singola goccia di pioggia attaccata alle sue ciglia.

-Mi sarebbe piaciuto anche che in un momento come questo non avessi dovuto preoccuparmi di prendere una polmonite.- constatò Blaine, senza guardarlo negli occhi. Era troppo concentrato a guardargli le labbra.

-Non so tu, ma io non la prenderò di certo, -disse Kurt, piano, -ho qui il mio sole personale a riscaldarmi.-

-Se è per questo, allora non c'è bisogno di quei fiori- sussurrò Blaine. Kurt poteva sentire il suo fiato dolce invadergli tutti i sensi. 
-Perché sto tenendo tra le braccia il più bel fiore di tutti-

Dopo quello, Kurt annullò la poca distanza tra loro. Non era un bacio dettato dall'emozione del momento come i due precedenti; questo bacio, entrambi lo sentirono a fondo. Il sapore della pioggia, di caramello di Blaine e di zucchero filato di Kurt; si assaporarono con attenzione e delicatezza, per scoprire che il loro era un mix di fragranze perfetto.

-Ah e, Blaine?-

-Mmh?-

-Quelli sono i miei fiori preferiti-

Blaine sorrise nel bacio, senza staccarsi da Kurt.

Le camelie erano ai loro piedi, stranamente più belle in quel momento di quando Blaine le aveva prese. Perché prima potevano essere pulite e perfette, ma erano come tutti gli altri fiori.

Ora, invece, erano speciali. Esattamente come i due giovani che avevano contribuito a unire.


Fine







Note: eh, eh. Lo so che quando avete visto il nome di Sebastian nel gifset non avevate pensato a uno sviluppo del genere. Ma ammetto di averlo fatto principalmente per questo; insomma, era davvero scontato mettere una storia dove Sebastian era l'antagonista e blablabla. Qui gli unici antagonisti sono le incomprensioni. Eheh.
Grazie per tutte le letture e i commenti, tutti coloro che l'hanno messa nelle seguite, ricordate e preferite (davvero, grazie!)
Spero che questa storia vi sia piaciuta come è piaciuto a me scriverla.
Risponderò a tutte le recensioni della seconda parte
A presto!

P.S. Lo so, è orribilmente lunga. E questa seconda parte estremamente fluffosa. Mi spiace!

  
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