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Autore: stillyna    29/05/2012    3 recensioni
La morte di Chichi secondo la mia folle immaginazione.
Estratto:
"Ma Chichi era forte. Lo era sempre stata, e non avrebbe mai permesso che degli stupidi pensieri la separassero da tutto ciò che le era caro, l’unica ragione per cui valeva davvero la pena di vivere: il suo amore per Goku."
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Goku | Coppie: Chichi/Goku
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ultimate Breathe

Chichi giaceva per terra, stremata. Quel lurido mostro le aveva preso tutto, l’aveva risucchiata di tutte le energie che disponeva. Si sentiva morire, ma non si sarebbe mai arresa. Era talmente malridotta che non riusciva nemmeno a muovere la bocca per urlare tutto il dolore che stava provando, o per chiedere aiuto.

Ma, nonostante fosse completamente paralizzata, c’era qualcosa in lei che si muoveva ancora.
Per quanto il suo fisico fosse arrivato agli estremi, nella sua mente c’era grande fermento. I suoi pensieri la attanagliavano, e la colpivano violentemente, come raffiche di vento nel bel mezzo di un uragano che sradicano  ogni elemento che s’impone al loro turbolento passaggio.

Ma Chichi era forte. Lo era sempre stata, e non avrebbe mai permesso che degli stupidi pensieri la separassero da tutto ciò che le era caro, l’unica ragione per cui valeva davvero la pena di vivere: il suo amore per Goku.
Il suo adorato Goku. L’uomo della sua vita, che l’aveva sposata, facendola sentire una vera donna realizzata.
Quei dannatissimi pensieri volevano staccarla con furia da quella dolce figura che aveva sempre amato, incolpandola per il delitto appena accaduto.
Non riusciva a smettere di pensare a cosa sarebbe successo se in quel momento Goku ci fosse stato. Se l’avesse protetta, evitandole una fine tanto meschina. Pensava che lui l’amasse più di ogni altra cosa al mondo, che avrebbe dato la vita per lei, e che tutti i sacrifici che faceva per salvare il Pianeta li facesse solo ed esclusivamente per lei.
Ma evidentemente si sbagliava. Si, magari un pochettino lui l’amava, ma non la riteneva poi così importante.
I suoi allenamenti venivano prima di tutto. Perché lui era un Sayan, e il riuscire a confrontarsi con nemici più forti di lui  dando il massimo per superare il proprio limite era il suo unico vero scopo di vita.

Dio quei pensieri! L’avrebbero uccisa, se le sue condizioni non fossero già da meno. Il fatto era che nessuno meglio di lei conosceva il suo Goku: lui la amava , e adorava  i suoi figli. Avrebbe fatto di tutto per salvaguardare il benessere della sua cara famiglia, come aveva già fatto in passato.
Ma in quel momento la frustrazione era più forte di lei. La stava logorando dentro, nel profondo, più di quanto fosse già logorata al di fuori.

Ora il dolore fisico era davvero straziante. Chichi sentiva che si stava spegnendo, che quel gemito soffocato che aveva appena emesso sarebbe stato l’ultimo.
Smise per un secondo di pensare a Goku. Il suo ultimo pensiero andò ai suoi figli. Che stupida che era stata fino a quel momento. Si sentiva in colpa per aver sprecato gli ultimi attimi della sua vita pensando solo ed esclusivamente al marito, egoisticamente.
Che razza di madre snaturata che era diventata! Ma ormai i suoi bambini, per quanto si ostinasse ancora a chiamarli come tali, erano cresciuti e abbastanza grandi per badare a se stessi. Non avrebbero più avuto bisogno di lei.

Finalmente, quegli ultimi attimi angosciosi stavano per volgere al termine.
Ma, prima di sospirare, prima di chiudere gli occhi definitivamente, sentì un tocco. Una mano forte, ma estremamente delicata e familiare, le sfiorò il labbro superiore, come per sollevarlo.
Era Goku, che si era probabilmente teletrasportato davanti a lei, percependo la sua aura quasi spenta. Aveva le lacrime agli occhi. Perché per quanto potesse essergli difficile piangere, in una circostanza come quella non si era trattenuto, non aveva nessun valido motivo per farlo. Non doveva dimostrare niente a nessuno. Era mortificato per l’abnorme ritardo, ma aveva fatto più in fretta che poteva. Senza pensarci due volte, ficcò quel piccolo fagiolo, la sua unica vera speranza, nella bocca della moglie.
Ma era troppo tardi. Chichi non riuscì a deglutire in tempo. Si era spenta del tutto. Aveva combattuto la battaglia fino all’ultimo, ma ne era uscita vinta.

Goku era davvero distrutto. Si sentiva impotente per tutto ciò che era successo. Guardò un ultima volta il corpo privo di vita della moglie. Chichi… la sua amata Chichina, come poteva esserle successo una cosa simile? Come poteva non averlo impedito?
Avrebbe voluto continuare a porsi domande all’infinito, a piangere, a prendere a calci e pugni tutto, da quanto soffriva. Ma era troppo stremato, e decise di sdraiarsi vicino alla defunta moglie per stringerla forte a sé, per l’ultima volta, prima di rientrare a casa e annunciare la tragica notizia ai suoi figli.

 

 
 
 





Angolo dell’autrice:
Oggi pomeriggio ero in vena drammatica, e questo è stato il risultato.
E’ la seconda ff che scrivo.
Non sono ancora molto esperta nel campo, ma spero che vi sia comunque piaciuta.
Alla prossima!
PS: ogni tipo di recensione è particolarmente gradito *w*


 
 
  
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