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Autore: missziall    29/05/2012    1 recensioni
Cecilia e Diana sono due ragazze andate ospiti ad una coppia londinese. Un giorno riescono a trovare i biglietti per un concerto dei One Direction. Nel backstage incontrano i ragazzi. Quei cinque ragazzi le avranno notate?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Primo Capitolo. 
 

Ormai eravamo arrivate a Londra. Cecilia, una delle mie più care amiche, si guardava intorno con aria meravigliata, e non potevo fare altro che osservare anche io il panorama. In mezzo alla folla di persone scorgemmo subito un uomo ed una donna con un cartello in mano. Sopra c'era scritto a grandi lettere: “Welcome to London, Diane and Cecily!”. Eravamo per forza noi. Indicai alla mia amica il cartello e ci avviammo verso di loro. Ci presentammo, o meglio, Cecilia ci presentò, dato che io ero un po' imbarazzata e non sapevo benissimo l'inglese. Riuscivo a capirlo, ma spiccicare parola neanche morta! Avevo una fissa tremendamente brutta: odiavo la mia pronuncia in inglese. Se parlavo avevo paura di risultare buffa. Cecilia, dal canto suo, questi problemi non se li faceva, ed era spedita e squillante nel conversare con loro. Salimmo sulla loro macchina e arrivammo a casa. Era bellissima, aveva un piccolo giardino, come ogni casa inglese che si rispetti, ed era ovviamente a due piani. Salimmo in camera a disfare le valigie e dopo scendemmo in salotto.

 

Allora, come vi trovate qui in Inghilterra?” chiese Lorraine, la donna.
Benissimo!” rispondemmo all'unisono io e Cecilia.
Ormai erano quasi le cinque, ed io e la mia amica non aspettavamo nient'altro che una sola domanda.
Vi sedete con noi in salotto a bere il tè?” chiese Ben, il marito di Lorraine.
Sìììììì, era questo che volevamo sentire!
Ci sedemmo in cerchio attorno al tavolino in salotto, e Lorraine portò una teiera stracolma di tè al limone con un accompagnamento di biscotti e pasticcini. Ci servimmo con una strana eccitazione.
Era sempre stato il nostro sogno prendere un tè alle cinque in Inghilterra!
Dopo circa mezzora finimmo e ci sedemmo sul divano a vedere un po' di televisione. Oh mio Dio, non ci capivo niente! Parlavano troppo veloce! Cecilia non sembrava avere il mio problema, rideva e commentava quello che dicevano in televisione. Ma perchè dovevo essere io l'unica a non sapere perfettamente l'inglese in quella casa?
Più tardi scoprimmo che nella nostra camera c'era anche un bagno, e la cosa ci elettrizzò moltissimo. Dopo esserci fatte una doccia rinfrescante scendemmo di nuovo giù. Vedemmo una meravigliosa tavola apparecchiata e ci sedemmo in fretta perchè avevamo una grandissima fame.
Ad un certo punto dalla televisione, che era sintonizzata su un canale musicale, si sentirono le note inconfondibili di One Thing, dei One Direction. Cecilia mi guardò e io guardai lei. Non riuscimmo a trattenerci e cantammo la canzone sotto gli sguardi straniti di Ben e Lorraine. Alla fine della nostra performance ci applaudirono e continuarono a ribadirci per tutta la sera che eravamo intonate e cantavamo bene. Per Cecilia questo fu motivo di vanto. Volevo un gran bene a Cecilia. Nell'ultimo anno eravamo diventate amiche per la pelle, ogni suo sorriso era il mio. Le volevo davvero un gran bene, sì, ma a volte esagerava con la modestia. Ma mi piaceva anche per questo.
E così quella boyband vi piace parecchio, eh?” chiese maliziosamente Lorraine.
Sì, è davvero grandiosa. Molti li odiano, ma i loro fans, cioè noi, siamo di più. E li amiamo. Quei cinque ragazzi per noi sono fantastici, anche se gli altri cercano di trovargli sempre dei difetti che non ci sono” risposi. Ero meravigliata, le parole mi erano uscite così, senza pensarci. Forse era la prima volta che parlai in quella casa, infatti i due si guardarono. Cecilia mi guardò intensamente e mimò con le labbra una cosa del tipo 'sono orgogliosa di te', che non sapevo se era dovuta al fatto che fossi riuscita a spiccicare parola, oppure per aver detto quelle cose sui One Direction.
Il resto della serata passò molto infretta. Diciamo che avevo superato il mio blocco emotivo e parlai di più con loro. Scoprii che erano fantastici, quei due. Già solo il fatto di aver accolto due sconosciute in casa loro era un fatto ammirevole.
Andammo a dormire presto, e la coppia ci disse che l'indomani avremo potuto fare un giro per la città da sole. Era fantastico essere lì.

L'indomani mi svegliai presto, erano circa le otto di mattina. Mi girai e vidi Cecilia che ancora dormiva e decisi di non disturbarla. Scesi giù in salotto ma non c'era ancora nessuno. Trovai due piatti coperti nella cucina, con sopra un biglietto. Era di Lorraine.

Siamo andati a lavorare, qui trovate la colazione e una cartina della città. Vicino al telefono trovate i nostri numeri, se avete bisogno chiamateci. State attente a non perdervi!

Corsi in camera e saltai sul letto di Cecilia.
SVEGLIA! Dai, facciamo colazione e poi andiamo in giro per la città! Muoviti!
Lei si alzò fulminandomi con lo sguardo e si preparò. Andammo giù, facemmo colazione, ci vestimmo e uscimmo di casa.
Prima tappa: Starbucks” annunciai felice. Non eravamo mai andate da Starbucks, lo avevamo visto solo in televisione. Prendemmo la metropolitana e scendemmo alla nostra fermata. Uscimmo dalla metro e ci trovammo davanti Starbucks. Cecilia entrò per prima e prese un cappuccino e un biscotto. Io invece mi limitai a prendere un frappuccino con una ciambella gigante.
Sai, saresti l'anima gemella di Niall” disse maliziosamente Cecilia.
Oh, lo pensi davvero?” chiesi con aria sognante. Quando parlavamo tra di noi non c'era un solo discorso che non sfociasse in qualche particolare sui One Direction. Eravamo perfettamente in sintonia. Devo dire la verità, all'inizio detestavo i One Direction, per il semplice fatto che Cecilia ogni santo giorno mi parlava di loro. Un giorno però ascoltai una loro canzone e ne fui rapita. Era come se non aspettassi nient'altro. Quando lo dissi a Cecilia lei ne rimase elettrizzata, e così mi insegnò tutto su di loro. Una volta, in una gita scolastica, cantammo quasi tutte le canzoni del loro cd. Okay, eravamo un po' pazze, lo ammetto. Finimmo di mangiare e uscimmo.
E ora dove si va?” chiesi io, ma non sentii alcuna risposta. Dopo qualche secondo mi girai verso Cecilia che stava tremando. Seguii il suo sguardo e vidi una ragazza che teneva in mano un cartello con scritto: 'Vendo biglietti concerto One Direction di domani, più pass per il backstage'. Non potevo crederci, pensavo che i biglietti fossero finiti! Ci precipitammo da lei, ma un'altra ragazza era al nostro fianco. Anche lei voleva quei biglietti.
Tu vai a prenderli, io la distraggo” dissi a Cecilia. Era bello essere in un paese dove la gente non poteva capire quello che dicevi. Mi allontanai da Cecilia per spostarmi in direzione di quella ragazza che già odiavo con tutta me stessa.
Ehi, per caso vivi a Londra?” le chiesi, ma lei non mi prestò attenzione.
Sai, anche io abito da queste parti. Non è bellissima Londra?” riprovai ma niente.
Il gatto è sul tavolo, la penna è sul pavimento” dissi improvvisamente avendo un flashback delle prime frasi che avevo imparato in inglese. Ma ancora niente. Decisi di andarci giù pesante.
Brutta stronza, ti sei fregata il mio ragazzo, vero? Puttana!” le gridai davanti. Okay, non son esattamente magrissima come Cecilia, però quella lì mi superava di brutto, e avevo paura che mi potesse colpire e rompermi il naso. Stava quasi per sferrarmi un frontale, quando Cecilia mi prese sotto braccio e mi portò via. Scappammo correndo.
I biglietti?
Ci sono.
I pass per il backstage?
Ci sono.
Perfetto.
Passammo il resto della giornata in giro per la città, facendo foto e tutto quello che normalmente fanno i turisti. Tornammo a casa e trovammo Ben e Lorraine sul divano a chiacchierare.
Ciao! Dove siete andate di bello?” ci chiese Lorraine. Quella donna era meravigliosa, sempre sorridente.
Siamo andate da Starbucks, in giro per negozi...
Avete comprato qualcosa?
Ehm... dei biglietti per un concerto...
Cosa?
Massì, ho capito! Il concerto di domani dei One Direction, vero? Ho sentito che i biglietti erano finiti, come avete fatto a trovarli?” disse Lorraine. Spiegammo tutto quello che era successo tra le risate di Lorraine e gli sguardi preoccupati di Ben.
Io... non sono sicuro di volervi mandare a quel concerto. Insomma, siete sotto la nostra responsabilità e...
Oh, Ben, non sei mai stato giovane? Lasciale andare, le accompagno e riporto io, stai tranquillo!” esclamò Lorraine. Era evidente che Ben era innamorato perso di lei, poiché acconsentì. Eravamo strafelici, quella di domani sarebbe stata una giornata all'insegna di una ricerca esilarante dell'abito perfetto, ne eravamo certe.  

 

*note*
Bene bene bene! Eccoci al primo capitolo, cosa ne pensate? 
Fatemi sapere! 
Questa FF è in collaborazione con matatastylinson, che io adoro. 
Un bacio, alla prossima! 

  
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