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Autore: _IlaSwag_    29/05/2012    5 recensioni
Come regalo per il diciottesimo compleanno di Ryan,decidemmo di comprare quella villetta posizionata sul corso principale di Stratford,la stessa strada in cui c'era l'Avon Theatre.
Spesso davano spettaccoli e concorsi musicali per adulti e ragazzi in quella struttura,e ancor più spesso mi ritrovavo lì,seduto tra la platea,ad applaudire.
Lavoravo da qualche mese in quel teatro come collaboratore .Di cosa mi occupavo?Di organizzare e assegnare i posti.A volte lavoravo al botteghino per vendere i biglietti degli spettacoli.
Di solito quando lo spettacolo iniziava,prendevo la chitarra,mi siedevo sul secondo gradino,e iniziavo a cantare e suonare la prima cosa che mi passava per la testa.Era un altro piccolo modo per guadagnare qualcosa,e soprattutto per rendere mia madre orgoglioso di me.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Vent.

Aveva bisogno di sfogo,così l'aspettai nel cortile della scuola.Infondo era davvero una bellissima ragazza,e i suoi occhi erano invidiabili.
-Justin!- mi chiamò,mi fece un cenno con la mano e si voltò verso il cancello.Le feci segno di venire vicino a me.
-Carly,non avevi detto che avevi bisogno di sfogo?- le chiesi.Lei annuì,ma le comparve un grosso punto interrogativo sul viso.La feci entrare in macchina.
Quel pomeriggio avevo il turno a teatro,quindi parcheggiai l'auto nel garage della mia villetta gialla.
-Ah,allora è questa la tua casa?-  mi chiese curiosa girando attorno ad essa.
-Sì,ma oggi non importa della casa.Devo andare a lavoro e tu vieni con me.- la informai.Detto così sembrava che io l'avessi sequestrata.
-Perchè mai?- mi chiese poi con una sorta di broncio.
-Hai detto che vuoi sfogarti o sbaglio?- le chiesi a mia volta.Si limitò ad annuirmi.
Mentre parlavamo,arrivammo.Ci misi un attimo a spiegarle che doveva aspettarmi su quei gradini a me familiari e che essendo un turno infrasettimanale ci avrei messo la bellezza di dieci minuti.
Quei dieci minuti sembrava non passassero mai,o almeno quel giorno.La gente non era molta,anzi la maggiorparte mi venne a chiedere se avessi cantato dopo l'inizio dello spettacolo ed io entusiasta confermavo.
 -Ce ne hai messo di tempo.Cosa dobbiamo fare?- mi chiesi.Io intanto avevo preso la chitarra.
-Cantiamo.- le risposi.Si alzò ma la bloccai in tempo.
-Una canzone che ti piace?- continuai poi per convincerla.
-Perchè dobbiamo cantare?- chiese ancora.Dedussi che la ragazza era piuttosto curiosa.
-Credimi,ti sfogherai.- c'era una cantante che amavo proprio tanto.Lei era Beyoncè Knowles.Amavo quella donna e il modo in cui riuscisse ad emozionarmi con la sua voce.
-Conosci Listen?- chiesi poi.
-Quella di Beyoncè?-
domandò.Confermai e lei si sedette sul secondo scalino.Il mio scalino.
Mi sedetti di fianco a lei con la chitarra e non appena feci quella mossa,una massa di gente si avvicinò.
-Perchè c'è così tanta gente?-
chiese curiosa.
-Cos'è non lo sai?- la colsi alla sprovvista.
-Cosa dovrei sapere?- alla ragazza che conosceva a memoria la mia vita mancava un particolare.
-Qui la gente mi conosce come il ragazzo che ama cantare e ritengono che io abbia una buona voce.- la informai.Il mio non era un vanto.Volevo solo avvisarla di ciò che stava accadendo.
-Sei pronta?- le chiesi infine.Annuì ancora una volta.
Iniziai a muovere le mie dita incerottate sulle corde della mia chitarra.Tutti pensavano volessi imitare Michael Jackson,ma io li mettevo per non avere un bruciore dopo aver suonato.Non mi sarei mai permesso di imitarlo,semmai ispirarmi.


Listen,
To the song here in my heart,
A melody I've start
But can't complete

La sua voce era angelica.Era,forse,la prima di quella di una ragazza oltre a mia madre.Per la prima volta mi tremavano le mani perchè avevo il terrorre di commettere uno sbaglio e di conseguenza di far sbagliare anche Lei.
La custodia era aperta lì,dinanzi a noi,e improvvisamente iniziò a riempirsi di banconote.Non spicci,ma banconote.

 

Listen, to the sound from deep within
 
It's only beginning 
To find release 

 

 

Mi guardava negli occhi e tremava.Tremava Lei ,tremavano i suoi occhi così accesi e così chiari.Continuavo a maledire me stesso per continuare a non provare niente,nessun batticuore,niente farfalle nello stomaco,niente di niente.
 

Oh,
 
the time has come
 
for my dreams to be heard
 
They will not be pushed aside and turned
 
Into your own
 
all cause you won't
 
Listen.... 

 

Quella a sfogarsi doveva essere Lei,ma lo stavo facendo solo io.Che fossi un ragazzo sensibile lo sapeva solo mia madre,ma da quel giorno anche molte altre persone,tra cui Carly.Mentre cantavo continuavo a chiedere al mio cuore,a me stesso,perchè dovessi correre dietro uno schifo di ragazza composta da cattiveria.Continuavo a tempestarmi di domande.Ciò che mi fece bloccare a cantare fu il suo tocco sulle mie gambe.Suonavo,ma non riuscivo a far fuoriuscire la mia voce dalla bocca.Per tutto il vicinato si poteva sentire solo la voce angelica di Carly e le note della mia chitarra.
 

Listen,
 
I am alone at a crossroads
 
I'm not at home, in my own home
 
And I tried and tried
 
To say whats on my mind
 
You should have known
 
Oh, 

Now I'm done believing you 
You don't know what I'm feeling 
I'm more than what, you made of me 
I followed the voice 
you gave to me
But now I gotta find,my own 
 
Gli acuti di quella ragazza erano formidabili.Il pubblico che era entrato nel teatro si stava perdendo un grande spettacolo.Per un attimo pensai che quella ragazza fosse l'incarnazione della mia eroina.Quanto mi sarebbe piaciuta incontrarla e abbracciarla anche per un istante.
In quella città previligevano i pregiudizi,a cui io ero abituato,ma quel giorno anche le persone che odiavano ascoltarmi erano lì.La custodia della chitarra era stracolma.Carly sorrideva,si stava sentendo meglio,lo si notava in faccia,ma non era del tutto felice.Lo si notava dalla luce dei suoi occhi,era una luce che non brillava.

 

You should have listened 

There is someone here inside 
Someone I'd thought had died 
So long ago 

Lascò che cantassi io quella strofa,quasi l'avesse fatto apposta.Sapeva l'odio,il disprezzo che si era creato in me e forse mi stava anche Lei aiutando a sfogarmi.
 

Ohh I'm free now and my dreams to be heard 
They will not be pushed aside or worse 
Into your own 
All cause you won't 
Listen...


La nostra voce si unì.Fu magico,fu bello,ma nessuna emozione da parte mia.Iniziai a pensare se ci fossero stati degli incovenienti da parte di entrambi,e non me lo sarei mai perdonata.Fu terribile la senzazione che provai.Fu terribilmente bellissimo.

 

I don't know where I belong 
But I'll be moving on 
If you don't.... 
If you won't.... 
LISTEN... 
To the song here in my heart 
A melody I've start 
But I will complete

Aveva stretto di nuovo la sua presa sulle mie gambe.Avevo ben capito che quando doveva fare degli acuti,era necessario porgli qualche oggetto piuttosto che le mie gambe.Faceva male,ma la lasciavo sfogare.Che poi sfogarsi di cosa?Non mi aveva detto niente e forse l'unico vero modo potev'essere semplicemente parlarle.
 

Oh, 
Now I'm done believing you 
You don't know what I'm feeling 
I'm more than what, you made of me 
I followed the voice, you think you gave to me 
But now I gotta find, my own.. 

my ownn...

Finì di strimpellare le corde e la gente ci applaudì.Un applauso che non avevo mai ricevuto.Carly mi abbracciò e mi sussurrò un dolce "Grazie".Feci apposta a guardarla negli occhi e ancora una volta riscontrai la tristezza buia e cupa.
-Ora vieni con me.- le dissi.Doveva dirmelo cosa aveva.
Raccolsi i soldi e le diedi una buona parte.Non li voleva,ma le dissi che eratutto merito suo e dopo qualche battibecco accettò.
Intanto arrivammo a casa mia e la feci accomodare sul divano.
-Cos'è successo?- le chiesi.Cercai di darle tutta la fiducia possibile,e lo feci con una voce dolce.
-Perchè piangevi?- la spronai a raccontarmi tutto.
-Non piangevo.- rispose fredda.
-Ti ho vista.- le dissi.Si accomodò per bene sul nuovo divano.Si tolse le scarpe e appoggiò i piedi su di esso.
-Christian.- disse dopo una manciata di minuti.Cosa c'entrava Christian.Ma stavamo parlando della stessa persona?
-Beadles?- chiesi non comprendendo ciò che aveva da poco detto.
-Sì.- affermò indecisa.
-Cosa c'entra Lui?- chiesi non avendo la forza di sforzarmi e capire.
-JUSTIN MI PIACE.- ecco che si sfogava.Lo urlò letteralmente.Perfortuna non era presente nessuno in casa.
Restammo interi minuti in totale silenzio.Restammo interi minuti a comprenderci con gli sguardi.
-Dovremmo diventare degli scopa-amici.Potremmo dimenticarci di tutto e tutti in quel modo.- le proposi.
Era più piccola di me di due anni,ma non esitai a farle quella proposta.
Ciò che mi sorprese di più fu la risposta istintiva di Carly nella quale accettava.

 

MY SPACE:
E' venuto una merda,lo so.
Ho una sorta di paura incorporata(?)
IL TERREMOTO.
No,non abito al nord,ma lì ci vive il 
mio ex ragazzo.
Continua a importarmi di Lui,
come minimo,
ed ho paura che gli possa succedere qualcosa.
Sto pregando e sperando e se qualcuno
vuole farlo per me,ne sarei molto grata.
Il capitolo è SORPRENDENTE.
Vi dico solo che vi sto illudendo 
di qualcosa.
Fatemi sapere cosa ne pensate
e grazie per le 12 recensioni.
Un bacione.
With Love,Ila.
On Twitter:@_IlaSwag_


 
 
  
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