Sono le 7 del mattino e sto odiando la mia migliore amica, non può costringermi davvero a farlo, non oggi … Comunque il mio nome è Lucrezia, ho diciotto anni compiuti e da un anno e mezzo convivo con la mia migliore amica Marina in un appartamento nella periferia di Londra, l'affitto è buono e i vicini gentili. Ma non è questo il punto, oggi è domenica e Marina si è fissata che ogni domenica mattina deve andare a correre, e oggi ha deciso che la devo accompagnare e quando lei decide una cosa non c'è verso di farle cambiare idea. Mi alzo di malavoglia e mi dirigo verso il bagno e mi soffermo a guardarmi allo specchio allungo la mano verso la spazzola e comincio a pettinare i lunghi capelli castani che mi cadono sulle spalle, non mi sono mai definita una bellissima, non che sia brutta ma ho sempre pensato che c'è di meglio, sono abbastanza alta e non magra diciamo che ho un fisico robusto, i miei occhi sono grandi e scuri quasi neri. Mi pulisco il viso, ancora truccato dalla sera prima e mi dirigo verso il grande armadio che io e Marina condividiamo. Amo la mia migliore amica, ci conosciamo dalla terza media e anche se abbiamo scelto scuole diverse siamo sempre riuscite a rimanere unite frequentando le stesse amicizie. Devo ammettere che lei è davvero una ragazza meravigliosa, ha degli occhioni verdi con riflessi marroni e capelli ricci color cenere, è poco più bassa di me e ha un fisico mozzafiato. Siamo sempre state due opposti, avete presente quelle persone che sono così diverse da litigare continuamente ma che divise non possono stare? Ecco noi eravamo così, inseparabili. I miei avevano deciso di trasferirsi e io non volendo cambiare città decisi di andare ad abitare con Marina, che più volte mi aveva chiesto di andare a vivere con lei … -Lucrezia sbrigati non costringermi a venire di là!-Eccola, era incazzata nera perché si erano fatte le 7 e 30 e io ancora non ero pronta -Marìììììì, arrivo se vuoi comincia a uscire!-Speravo vivamente che uscisse, ma sapeva che senza di lei io non l'avrei mai raggiunta. -Ti piacerebbe! Sbrigati stupida!-La sentivo borbottare dal salotto alla mia stanza,Sbuffai rumorosamente in modo che anche lei potesse sentire che ero nervosa,-Ho capito, metto le scarpe e scendo!- Cavolo se non mi divertivo a farla arrabbiare, ero già pronta da 5 minuti ma non volevo scendere non ero pronta per due ore di corsa.. Avevo indossavo dei pantaloncini lunghi fino a metà coscia, una canottiera abbastanza larga e delle Adidas. Finalmente, mi convinsi a scendere -Lù lo ammetto se non fossi scesa entro altri 3 minuti avrei compiuto il mio primo omicidio!- -Scusami cucciola- Sorrisi e lei dolcemente ricambiò -Questa volta ti perdono, ma la prossima dovrai prenderti le conseguenze- E imito una risata maligna io feci la faccia da cucciolo e lei mi schioccò un bacio sulla guancia mi prese per mano e mi trascinò fuori casa. Cominciammo a correre, tenevamo entrambe un paio di cuffiette e ogni tanto lei, che si trovava davanti a me, si girava per controllare se ci fossi ancora. Avevamo corso circa mezzora e io non riuscivo neanche a camminare, con le ultime forse la raggiunsi e le dissi che mi sarei fermata e che l'avrei chiamata più tardi e mi scaraventai sulla prima panchina che trovai, misi le cuffiette e cominciai a sentirmi tutte le canzoni dei Paramore e dei Coldplay con il volume sparato al massimo. Basta ero fuori dal mondo, c'ero solo io e la musica, cosa che mi capitava spesso. Quando mi mettevo un paio di cuffie entravo in un universo tutto mio, mi sentivo libera, rilassata, felice. Ma qualcuno mi fece ritornare al mondo dei comuni mortali dandomi quasi una spintonata sulla spalla… Occhei, finito il primo capitolo :3 Mi chiamo lucrezia e sono una directioner *Applausi* La storia è dedicata a Harry.. <3 Spero vi piaccia, fatemi sapere! <3 Notte a tutte :D