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Autore: softkitty    29/05/2012    4 recensioni
Ecco Ian e Joe in una raccolta di missing moments collegati a 'Una vacanza a Miami' :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nuovo personaggio, Paul Wesley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ian e Joe - tutto iniziò a Miami'
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Adam-sitters – fine capitolo 36

Nella borsa c'è il latte in polvere! E ci sono anche le salviettine igieniche, il ciuccio, i pannolini e il suo peluche preferito”

Non dategli il latte troppo caldo, o si scotterà!”

Non troppo freddo o gli farà male la pancia!”

E ricordatevi di mettere Iky nella culla”

Iky?”. Ian e Joe lo chiesero in coro.

Sì, il coniglietto di peluche!”

E assicuratevi che abbia fatto il ruttino prima di metterlo a letto!”

Torrey, Paul, state calmi! Io ed Ian siamo abbastanza maturi per poter gestire un bambino di un mese!”. Ma i due futuri coniugi Wesley, non sembravano particolarmente convinti. “Torrey, senti, tua madre ha bisogno di voi, Adam sarebbe un ulteriore impiccio, si tratta di pochi giorni, ce la facciamo, fidati di noi”. Il tono di Joe era contenuto, ma era esasperata dalle mille preoccupazioni dei due Wesley.

Come faremo a ringraziarvi?”
“Aspettate di essere tornati per dirlo. Potremmo perderlo, abbandonarlo o venderlo magari...”. Ian lanciò loro uno sguardo falsamente inquietante e li lasciò imbarcarsi, mentre stringeva a sé Joe, che teneva tra le braccia il piccolo Adam. “Sei pronta a fare la mamma per qualche giorno?”

Andiamo! È il figlio di Paul e Torrey, non può essere così male, sarà un angioletto”. Il trio tornò a casa, mentre il piccolo dormiva.

Sei bellissima con Adam in braccio”

Il merito è tutto suo”. Ian scosse la testa.

No, è il modo materno in cui lo guardi”

Ian? Stai bene? Oddio! Hai bevuto dalla bottiglietta arancione che c'era in bagno! Lo sapevo che non dovevo lasciare la soda caustica in giro! Dev'esserti andata al cervello”. Ian sbuffò, apparentemente scocciato.

Ringrazia Adam. Se non lo avessi in braccio, saresti già sotto una tortura di solletico”. Joe chinò appena il capo, per sfiorare con le labbra quello di Adam.

Grazie piccolino”. Si alzò, per metterlo nel lettino.

Dorme?”. Joe annuì e si mise l'indice sulle labbra, invitandolo al silenzio. Sgattaiolarono in cucina e Ian la abbracciò.

Voglio fare il puzzle della nostra foto”

Ian, aspetta un secondo, devo mettere il timer per la pappa di Adam e poi sarò tutta tua”. Joe regolò il timer a forma di mela che avevano accanto ai fornelli e poi si voltò.

Ian era seduto sulla sedia, girata di 90°, con la schiena poggiata al muro e il braccio allo schienale.

L'aria da bullo strafottente ti dona proprio”. Ian le sorrise, inarcando un sopracciglio.

Davvero? Allora perché non sei qui? Con me?”. Disse indicando le sue gambe. Joe si avvicinò lentamente, guardandolo attraverso le ciglia folte.

Dai, il puzzle ci aspetta”. Il puzzle era stato creato partendo da una fotografia che Torrey aveva scattato a loro, mentre si baciavano.

Sì, siamo così belli”

Ed innamorati”.

I due si misero per terra, seduti l'uno di fronte all'altra, concentrati a cercare di unire più pezzi possibili. Era l'unica attività che era venuta loro in mente, nella quale non avrebbero fatto troppo rumore, rischiando di svegliare il piccolo Wesley.

Guarda! Ti sto schiacciando un dito nell'occhio!”. Ian sghignazzò, premendo il pezzo del puzzle che corrispondeva ad un occhio di Joe.

Hey! Fai male!”. Joe si finse dolorante. “Ringrazia che Torrey ci ha presi in primo piano, altrimenti non sai cosa schiaccerei io”

I piedi?”

Più su”

La pancia?”

Più giù”
“Piccola Joe!”

Erano talmente presi da quella occupazione, da non rendersi conto del tempo che passava, fino a che timer e Adam non presero a richiamare la loro attenzione quasi contemporaneamente.

Pappa o Adam?”. Ian soppesò la domanda, prima di rispondere.

Tu controlla la pappa e io ti porto Adam”.

Joe sorrise, vedendo Ian tenere il piccolo in braccio come fosse di cristallo e le si avvicinava, con un enorme sorriso in viso.

Provò la temperatura del latte sul polso come le aveva insegnato sua madre, prima di porgerlo a lui che lo diede al bimbo. Adam smise immediatamente di piangere, non appena il biberon fu nelle sue manine.

Sembriamo una squadra collaudata”. Ian si ritrovò ad annuire, completamente d'accordo con lei. Quando Adam finì il latte, Ian gli fece fare il ruttino e poi andarono insieme in salotto, sul divano. Il piccolo Wesley era sulle ginocchia di Ian, che lo faceva saltellare.

Ian, piano o vomita”. Erano totalmente presi da Adam, dalle sue manine, dai versetti che faceva.

Pronto! Ciao Torrey! Sì... sì...”. Ian allontanò il cellulare dall'orecchio. “Hey, frena!”. Lei continuava a parlare a raffica, ignorandolo. Ian contò fino a 5 e poi riattaccò.

Ian, hai riattaccato davvero?”

Certo!”. Joe scoppiò a ridere, facendo ridere anche Adam.

Torrey ti ucciderà”. In quel preciso istante, il cellulare riprese a squillare. Questa volta fu Joe a rispondere. “Ciao Torrey!”. La lasciò inveire contro Ian, prima di parlare. “Come stai? Tua mamma?”

Sta meglio, ma Adam?”

Stai tranquilla, sta benissimo! Io ed Ian lo stiamo trattando come un principino!”

Tienilo lontano da Ian, non voglio che diventi cafone come lui!”. Joe sentì la risata di Paul dall'altra parte del telefono e si aggiunse a lui.

Va bene, ora però dobbiamo occuparci del piccolo principe, perciò ciao!”

Va bene, ci vediamo tra un paio di giorni, fate i bravi e grazie!”. Quando Joe riattaccò, trovò Ian intento a sillabare le lettere del suo nome al piccolo.

J – O – E”. Era così bello da farle venire un groppo alla gola. Come poteva farle quell'effetto?

Ian, è presto per le prime parole! E poi non sillabare il mio nome, se la prima parola del figlio di Torrey sarà il mio nome, moriremo di una morte lenta ed atroce”

Già, forse è meglio provare con altre parole”. Si schiarì la voce. “A – D – A – M”. Il piccolo si limitò a sorridere e rilasciare saliva sul bavaglino. “Il nostro principino è ancora troppo piccolo”. Sentenziò Ian, prima di osservare Joe, che sorrideva, come se avesse intuito qualcosa che a lui ancora sfuggiva. “Joe, che hai da guardarmi così?”

Annusa l'aria”. Ian inspirò profondamente, storcendo subito il naso.

Principino che puzza! Joe pensaci tu!”

Non esiste! Ce l'hai tu in braccio!”. Ian le fece gli occhi dolci. “Seguimi, lo faremo insieme”. Si armarono di pannolino pulito, salviettine igienizzanti, borotalco e tanta tanta aria nei polmoni.

Lavoro di squadra?”

Tienilo per le gambine, mentre io tolgo il pannolino sporco”. Ian eseguì senza fiatare, e Joe fu rapida nel chiudere in un sacchetto l'arma di distruzione di massa. Poi prese delle salviettine e passò il sederino di Adam, poi ci spruzzò del borotalco ed infine mise un pannolino pulito, rapida ma estremamente delicata.

Sei stata velocissima!”

Sì, e la prossima volta tocca a te!”. Ian storse il naso.

Mi sono bastati i miei nipoti, grazie. Devo proprio?”

Se non vuoi andare in bianco, mio caro, ti tocca”. Ian la guardò, strizzando gli occhi, per capire se Joe mentisse.

Ma così andrai in bianco anche tu”

Per vederti pulire il culetto del principino, è un sacrificio che farei volentieri”

Perfida!”
“Amore mio!”.

 

I due giorni trascorsero rapidamente, tra pianti, pappette e pannolini.

Oggi arrivano mamma e papà, principino, sei contento?”. Adam ridacchiò tra le braccia di Joe, mentre stringeva un dito di Ian tra le manine.

Adam! Joe! Ian! Dov'è il nostro cucciolo?”. Torrey e Paul invasero casa Somerhalder – Anfield come due tornado. Per lo spavento, il bimbo si nascose contro il petto di Joe.

Hey! Fate piano! Spaventate il principino!”. I due diabetici rimasero a bocca aperta, sentendo Ian usare quel tono così dolce e protettivo.

Ian? Stai bene?”

Io? Sì, ma pensavo vi interessasse di vostro figlio”. Paul si riscosse.

Certo che ci interessa! Ma tu sei preoccupante! Eri tutto dolce”

Siamo appena riusciti a farlo smettere di piangere, se ricomincia...”. Fece giocare ancora un po' Adam con le sue dita e poi lo prese dalle braccia di Joe per porgerlo a Torrey.

Ciao tesorino!”. Joe e Ian si abbracciarono, ammirando la famigliola riunita. “Beh, come possiamo ringraziarvi? Siete stati gentilissimi!”

Con tutti i pannolini che abbiamo cambiato in questi due giorni, siete in debito a vita, cari Wesley. Sì, proprio a vita”

Era il minimo che potessimo fare, vi serviva un aiuto! Ora però vi conviene tornare a casa, sembrate esausti”. I due annuirono ed uscirono, con quel tenero frugoletto tra le braccia.

Allora, piccola Joe, siamo tornati soli”

Sì, soli, pieni di latte incrostato e saliva di Adam dappertutto! Ho un disperato bisogno di una doccia”. Ian la prese in braccio e si diresse verso il bagno.

Pensavo proprio la stessa cosa”

 

 

Bonsoir!

Come state? Dunque, siamo arrivate al settimo e credo terzultimo missing moment.

Come vi è sembrato? :) “povero” piccolo principino, nelle grinfie di questi due! XD

Colgo l'occasione per ringraziarvi per le recensioni e per aver inserito la raccolta di missing moments tra le preferite-seguite-ricordate! Siete davvero degli angeli custodi!

A martedì prossimo!

Abraçada

softkitty

  
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