Rimase a fissarmi alcuni minuti, anche se a me sembrava che fossero passate delle ore intere. Aveva un espressione sconvolta, come se quello che avevo appena detto fosse l’ultima cosa che si aspettasse di sentire. In tutta sincerità era anche l’ultima cosa che mi aspettavo di sentire io stessa. Io ero davvero riuscita a confessare i miei sentimenti a Usui?? Eppure mi sentivo incredibilmente calma. Tutto il rossore che sentivo prima, tutto l’imbarazzo, erano spariti. Le farfalle che prima sentivo nello stomaco, sembravano esser volate via.
D’un tratto il volto di Usui si rischiarò, illuminato da un bellissimo sorriso. Sembrava un bambino il giorno di natale, felice come non l’avevo mai visto. Mi prese dolcemente la mano e mi aiutò ad alzarmi dal pavimento senza proferire parola fin quando arrivammo a casa sua.
Continuava semplicemente a sorridere come un idiota, come il mio idiota…