Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |       
Autore: YuuCch    30/05/2012    2 recensioni
Era come se dopo quel sogno, un nuovo mondo si fosse aperto ai miei occhi, così ero sempre alla ricerca di qualcosa che mi potesse dare un segno sulla presenza dei semidei. La mia vita continuò così, le cose iniziarono ad andare un po' meglio dopo l'inizio della scuola, mi feci degli amici e spesso uscivo con loro. Sentivo costantemente la mancanza di Dimitri, un giorno mi feci coraggio e cercando il numero di mia zia Dana nella rubrica, chiamai. Rispose lui, sentire la sua voce mi fece sentire così bene, mi era mancato così tanto..
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Scesi dalla macchina e lentamente entrai in casa. Fui accolta dal maggiordomo che prese il cappotto e poi scomparve andando a posarlo. Salii le grandi scale in legno ricoperte da un tappeto rosso e andai in camera mia. Appena entrata, lasciai tutto a terra e mi buttai sul letto. Fissai il soffitto bianco, ripensando a tutto quello successo.. L'ultima cosa che ricordavo era una macchina in corsa, e io ero dentro la macchina. Ero dietro, sul sedile posteriore, stavo tornando da una giornata si shopping, quando un camion ci venne addosso. La macchina si schiantò contro il camion, l'autista morì, mentre io finii in coma. Finii in coma per un mese, durante quel mese, sogna che tutta la mia vita era stata totalmente stravolta. Mia zia Dana, vive in una piccola città, Hellville, con suo figlio adottivo, Dimitri. Sognai che io, andai a vivere da mia zia, perché non sopportavo più di essere un peso ai miei genitori, mi odiavano e non volevo averci più niente a che fare. Riuscii a rifarmi degli amici, e mi innamorai di Dimitri. Il mio amore era ricambiato, e nonostante nell'ultimo periodo ci fossero stati degli alti e bassi, il nostro legame era ancora forte. Sogna anche, di scoprire la mia vera natura, ero una semidea. Mio padre, Ade, fece il doppio gioco con me, facendomi credere di essere dalla mia parte, quando era proprio lui, a voler rovesciare l'Olimpo e prenderne possesso. Riuscii a sconfiggerlo, e dopo essere tornati a Hellville, mi risvegliai in ospedale dopo un mese di coma.
La mia vita, dopo questo mio sogno mi sembra così banale, come se mi mancasse qualcosa. Ho provato più volte a concentrarmi e cercare di usare i miei poteri, ma a quanto pare era stato sul serio un sogno. Eppure, tutto quello che avevo sogna era così reale. Conducevo la mia vita, nonostante fosse monotona. Riuscii persino a convincere i miei genitori a mandarmi in una scuola privata, invece di studiare a casa, furono sorpresi della mia richiesta, in quando non avevo mai amato studiare in mezzo ad altre persone. Tornai alle mie vecchie abitudini, anche se ero un po' paranoica. Era come se dopo quel sogno, un nuovo mondo si fosse aperto ai miei occhi, così ero sempre alla ricerca di qualcosa che mi potesse dare un segno sulla presenza dei semidei. La mia vita continuò così, le cose iniziarono ad andare un po' meglio dopo l'inizio della scuola, mi feci degli amici e spesso uscivo con loro. Sentivo costantemente la mancanza di Dimitri, un giorno mi feci coraggio e cercando il numero di mia zia Dana nella rubrica, chiamai. Rispose lui, sentire la sua voce mi fece sentire così bene, mi era mancato così tanto.. « Dimitri! Sono io, Alex. » Non rispose, « Ehm, scusa Alex chi? » Rimasi di sasso, avevo dimenticato che avevo solo sognato tutto, così mi presentai. Chiacchierammo per un po', come fanno due estranei, mi sentii così male quando chiuse la chiamata salutandomi in modo freddo. Decisi che dovevo tornare alla mia vita, che tutto quello che era successo lo dovevo dimenticare, ma non ci riuscivo, ogni mio pensiero era ancorato a lui, ai bellissimi momenti passati insieme, alle mie amiche Lauren e Melissa, Adam, Eric e anche mia zia Dana. Mi mancavano tutti. Volevo tornare lì, ma non potevo farlo, loro non mi conoscevano, non sapevano niente di me.. Un giorno in particolare, quello del mio diciottesimo compleanno compleanno, non fu del tutto felice. Quel giorno decisi, sarei tornata a Hellville. Quando ne parlai a mio padre e a mia madre, come mi aspettavo la risposta fu “NO”. Così quella sera, decisi di scappare. Lascia un biglietto ai miei genitori, dove spiegavo che ormai potevo fare quello Prelevai tutti i soldi dal mio conto e comprai un biglietto per Hellville. Per la seconda volta, affrontai il lungo viaggio, dalla Russia, a Hellville. Quando arrivai, chiamai un taxi e mi diressi verso la mia vecchia casa. Arrivai quando Dimitri stava per uscire. Vederlo mi fece star male, mi fece ricordare tutto quello che avevamo passato. Scesi dal taxi e mi fiondai su di lui, senza pensare al fatto che lui non si ricordasse di me. Per un momento nei suoi occhi, vidi amore. Poi quell'amore scomparve e subito mi allontanò. « Ma chi sei? » Lo guardai, « Dimitri, sono io, Alex. Ti prego, dimmi che tutto quello che ricordo, non era un semplice sogno. Tutto quello che abbiamo passato. Non era un sogno vero? » Mi guardò un attimo cercando di capire di cosa stessi parlando. « Alex? Ma che hai in mente, perché sei venuta fin qui? E non so di cosa stai parlando. » Iniziarono a pungermi gli occhi, delle lacrime iniziarono a scendere. Lo guardai un'ultima volta e poi me ne andai. Cercò di fermarmi ma iniziai a correre quanto più potevo. Quella notte alloggiai in un hotel vicino casa di mia zia, era abbastanza confortevole, così decisi di rimanerci, almeno fino a quando non avrei parlato con mia zia. Quel giorno mi andai ad iscrivere a scuola, scelsi tutti i corsi che frequentava Dimitri. Quando mi videro nessuno mi riconobbe, forse era stato davvero tutto un sogno. Avevo immaginato tutto. Avrei iniziato il giorno dopo, intanto mi diedero tutti i libri di cui avevo bisogno. Per fortuna tutto quello che c'era da studiare, l'avevo già studiato a scuola in Russia, perciò potei dedicarmi ad altre faccende. Decisi di andare a cercare la Palestra. Ricordai quello che disse Dimitri: “Per evitare che persone indesiderate trovino la palestra, quest'ultima cambia luogo ogni 5 minuti.” Quando arrivai alla radura, era vuota. Non c'era nulla. Rimasi lì per quasi tutto il pomeriggio, ma non vidi niente.Decisi di andare a casa di Laurel e Melissa. Quando mi presentai a casa loro furono stupite per un attimo, poi con sguardo interrogativo si guardarono e iniziarono a bombardami di domande. « Chi sei? Ti serve qualcosa? Sei nuova, non ti avevamo mai vista qui in città, frequenti la nostra scuola? » Loro, per fortuna non erano cambiate. Trascorsi un bel pomeriggio con loro, tornando a farmi conoscere. Restai con loro a cenare, i loro genitori era spesso fuori per lavoro, e loro due restavano a casa da sole.Tornai all'hotel, quando chiusi la porta, mi crollò addosso tutto il peso della scoperta che tutto quello che avevo visto era stato un sogno. Mi lavai, mi misi il pigiama e andai a letto.Il giorno dopo tornai a scuola, come nel sogno, tutti furono felici di vedere una nuova compagna di scuola, e mi vennero a dare il benvenuto. A differenza del sogno, questa volta, nessuno mi guardava male o cambiava stanza quando arrivavo io. Ne fui felice. Ovviamente frequentando tutte le lezioni di Dimitri, ed essendo lui sempre evitato da tutti, i professori mi misero accanto a Dimitri. Come la sera precedente, era sulle sue, non mi parlava, evitava il mio sguardo e anche solo di starmi troppo vicino. Tutto questo mi fece star male, così durante la pausa mentre stava andando in mensa lo trascinai per il braccio in un posto più isolato.« Che vuoi da me? » mi disse in modo scontroso. « Io.. Ho visto come mi hai guardata ieri, ho visto amore nei tuoi occhi. Come puoi dire di non ricordarti di me? » Spostò lo sguardo « Non so di cosa tu stia parlando. Io non ti conosco e ora lasciami in pace. Devo andarmi a vedere con i miei amici. » Questa volta, qualcosa sembrò funzionare e riuscii a bloccarlo. Un muro spesso e invisibile si parò davanti a Dimitri. « Smettila di evitarmi! Lo so che sono una semidea. Come puoi trattarmi così dopo tutto quello che abbiamo passato? Dopo che ho uccido mio padre, per salvare te, Lauren, Melissa, Eric e Adam? »Mi fissò stupito « Alex, datti una calmata. Non so di cosa tu stia parlando, e ora lasciami in pace. » Detto questo se ne andò, lasciandomi lì da sola con tutti i miei pensieri.L'unica cosa a cui potei pensare era un modo per andare sull'Olimpo, ero l'unica figlia di Ade, e come tale, mi spettava il suo trono, e come futura Dea dei Morti, nessuno doveva mettersi tra me e le persone a cui tenevo. Dovevo trovare un modo per tornare negli Inferi. Avevo sbloccato una parte dei miei poteri, ma sembrava quasi che qualcosa li stesso bloccando, e non riuscivo più ad aprire il portale. Così, mi diressi al laghetto, quello dove avevo parlato con mio padre. Lì, sentivo che il collegamento tra Hellville, e gli Inferi era molto più forte, forse c'era un portale nelle vicinanze. Pensai che sarebbe stato semplice, in realtà fu tutto il contrario. Passai ore a cercare di concentrarmi e a sentire quei brividi che sentivo dietro la schiena quando aprivo un portale, ma niente. Non successe assolutamente niente. Ormai si era fatto tardi, dovevo ancora cenare, e l'indomani ci sarebbe stata di nuovo scuola. Tornai all'hotel, dove trovai Dimitri ad aspettarmi seduto sulla soglia della porta. « Che ci fai qui? » Chiesi, subito si alzò e mi guardò seriamente. « Dobbiamo parlare. »

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: YuuCch