-DLIN DLON-
"Un attimo"
aprii la porta. Ci
misi alcuni
istanti per focalizzare la persona che avevo di fronte.
"Johnny?"
"Jack!?"
Che diavolo gli era successo. Era...Diverso.
John, lasciò cadere il pallone da basket per
la sorpresa.
"Amico" disse.
"Che ti è successo? Che fine ha fatto Jack
Parker?"
"Che stai dicendo?
Cosa è successo a te.
Perché sei
alto quanto me."
"Sei tu che sei alto quanto me"
Ero confuso, sorpreso, spaesato e
nuovamente sbronzo. I
postumi della sbornia del giorno prima
ricominciavano a farsi sentire.
"Ho la gola secca"
fu l'unica cosa che riuscii a dire.
"Jack andiamo a misurarci." Disse lui.
"Oh...Porca troia."
"Che c'è?"
"un...Un metro e...Ottantasei.
Sei alto esattamente come me"
Non capivo più niente. La testa cominciò a
pulsare.
"Che cosa stai dicendo, John. Com'è possibile? M prendi
per il culo?"
"E' la terza volta che controllo, Jack.
Non so che dire."
In quel momento ebbi un crollo psicologico violento ed inaspettato. Era forse superiore anche a quelli che ebbi successivamente. Immaginatevi un giovane promettente, futura stella del basket, sempre attento e scrupoloso nella scelta dell'alimentazione e duro negli allenamenti, che con perizia misura la propria altezza una volta al giorno. Uno così preso dalla propria vita da arrivare ad iniettarsi sostanze steroidee e nuovi composti in via di sviluppo nelle vene per aumentare le proprie prestazioni fisiche.
Figuratevi una persona così puntigliosa sulla perfezione umana e sportiva calare di botto di otto centimetri.
Ebbene...
Quello ero io, che ora rotolavo a terra tra il fango e la merda del mio giardino, a strapparmi i capelli e ad afferrare fili d'erba, gemendo e singhiozzando in preda ad una crisi isterica, come una tredicenne mestruata che scorge -positivo- sul suo primo test di gravidanza.
"Cristo!
Jack,
rialzati! Datti un
contegno."
La mia risposta fu un piagnucolante gemito.
Poi vomitai.
"Lo sapevo io che quel nerd vi stava dicendo cazzate."
diceva Fred.
"Cosa ne sanno loro di...uhm.... Cali
muscolari....Prestazioni fisiche...Altezze virili...Sono solo nerds"
Tutti guardarono
l'affabulante Fred, preso in uno dei suoi monologhi privi di senso.
Da che ero il
più alto della squadra, ora mi vedevo raggiunto
e superato da Craig e Fred con i loro centoottantasette e
centoottantanove
centimetri.
Incominciai a sentirmi enormemente a disagio davanti a
loro. Provavo una
frustrazione mai provata
prima, che ora si faceva spazio prepotentemente tra i miei pensieri e
mi
deconcentrava da tutto il resto.
"E cosa vuoi che
ne sappia!?" gridai
"Ora facciamo due tiri!"
"No, non sono in vena.
Non sono
in vena di fare
niente."
"Non sei in vena?
Cosa vuol dire, non sei in vena?
Tu DEVI farlo. Non te lo sto chiedendo! Siamo
una squadra, ricordi?
E io sto in squadra assieme a te. Quindi adesso muovi quel
tuo culo e
prendi il pallone, capito?"
"Mi hai sentito, John. Non sono in vena ti ho detto. Ora finiscila di fare lo stronzo."
"COSA HAI DETTO, JACK?" si avvicinò
fino ad un palmo di distanza da
me. Potevo
guardarlo dritto negli occhi,
dalla stessa altezza.
"Tu blocchi l'allenamento dell'intera squadra e lo
stronzo sarei io?"
Inizialmente questo ragionamento non mi aveva neppure sfiorato l'anticamera del cervello. Si parlava sempre di otto centimetri, era tanto ma non TROPPO, e comunque restavo sempre relativamente alto. Tuttavia nel mio ambiente, la differenza che questi fanno dal punto di vista intersociale, la si scorge subito.
Forse qualcuno non condividerà il mio punto di vista ma è oggettivo: l'essere umano è prima di tutto un animale. Anche se con l'avanzare della civilizzazione i suoi tratti più bestiali sono andati soppressi, nel suo dna è ancora impressa a caratteri di fuoco la dura legge della giungla. Dog eat dog, Homo homini lupus, la legge del più forte.
Mi resi conto che l'altezza di un individuo è uno dei fattori che può far variare la risposta psicologica emotiva di un altro. La cosa non è evidente quando la differenza di altezza è appena accennata, ma diventa palese quando si parla di molti più centimetri. Nel mio ambiente poi, il confine tra rispetto e disprezzo è sottile come un filo.
I più arricceranno il naso nell'udire questa affermazione, così come avrebbero arricciato il naso i ricchi nobiluomini americani e britannici che furono parte dell'equipaggio della nave Lusitania.
Nel giro di diciotto minuti la nave colò a picco. La rapidità in cui la nave affondò impedì agli occupanti qualsiasi ragionamento facendo scattare come una molla i loro istinti più bestiali. La reazione di panico e l'istinto di sopravvivenza presero il sopravvento ed a salvarsi furono quelli che fisicamente erano i più adatti a farlo. Solo i forti.
"Guardate quei ragazzini che se le stanno dando.
Vedete, quello grasso? E' il bulletto della
scuola. guardate com'è flaccido e ridicolo,
sembra una candela che si scioglie!"
John distolse lo sguardo per unirsi anche lui allo sbotto di derisione dei suoi compagni.
Due ragazzini tenevano fermo un terzo, mentre il bambino grasso sfogava tutta la sua rabbia sferrandogli contro lenti e goffi pugni diretti al ventre. Gli altri bambini, spettatori del fattaccio, osservavano paralizzati il corso degli eventi.
"Andiamo a sbeffeggiarlo un po' dai.
Umiliamolo davanti a tutti gli altri"
propose Craig. Prese una pietra da terra e la lanciò facendo
parabola sul
cranio del grassone,il quale tonfò a terra come un sacco di
sabbia.
"Ehi, ciccione. Cosa fai impalato sulla strada. Aspetti che ti facciano
secco? Sarebbe troppo bello per te!"
Tutti risero, mentre il grassone,
stridendo come un porcello, ed i suoi piccoli
tirapiedi fuggivano terrorizzati a
tutta velocità.
"Ehi Jack. Ma hai visto che scena? Jack! Dove stai correndo"
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"Brutto stronzo! Cosa mi hai fatto!?" afferrai il dottor Kermel per il colletto e lo sbattei contro il suo tavolo di lavoro, mandando in frantumi alcuni alambicchi.
"Kalma,
kalma zignor KRAPper. Mi ezponga zuo proplema, ja?"
"Si dice -Parker-! E Il suo siero del cazzo mi sta
rendendo più basso GIORNO DOPO GIORNO"
"Mio siero?"
"La DreamofGod, non ricorda? Quella
droga sperimentale SICURA AL 100%
per cui lei stava cercando cavie umane. Mi
aveva garantito che non ci sarebbero stati effetti collaterali. Mi
aveva detto
che lei è un dottore qualificato e professionale. Io le faccio causa!"
Ho somministrato la
DreamofGod a più di cento cafie, e nessuno ha mai presentato
problemi di alcun genere.
Ho
somministrato sostanza ad aitanti giofani e sportifi e
i risultati sono stati come da programma: un
temporaneo aumento del metabolismo, aumento di libido, rinfigorimento
fisico.
Inzomma niente ti più di quello che potrebbe fare normale sostanza anabolizzante, ja.
Infatti il siero non agisce per via muscolare, andando a rifocillare tessuti di proteine, vitamine, creatina o quanto altro, ma coinfolge direttamente cervello.
La sostanza pone le sinapsi in uno stato di eccitazione e induce l'encefalo a mettere spontaneamente in moto il perfetto ordigno che è il corpo umano, spingendolo ad utilizzare sostanze già comunemente presenti nell'organismo in maniera PIU EFFICENTE, ja. Sintetizzare ATP, bruciare grassi, usare zuccheri, sollecitare gonadi, in modo non eccessivo e del tutto naturale.
Non fiene immessa alcuna
sostanza extra nell'organismo che
potrebbe risultare estranea, per questo motifo non può
subentrare effetto
collaterale.
Zignor Parker, quante folte ha fatto uso di stimolante?"
Ho bisogno che adesso resti qui. Devo
prelevare alcuni campioni di sostanze e
farle alcune analisi... Diverse analisi...Parecchie analisi.
Si distenda sul lettino, ja?"
Pingping: Entrò nel guinnes dei primati come uomo più basso del mondo con i suoi 74 centimetri, fino al 2010, anno della sua morte.
Atp: Adenosin trifosfato è il composto ad alta energia richiesto dalla stragrande maggioranza delle reazioni metaboliche. .
.KRAPper: gioco di parole con il cognome Parker. Krap in inglese vuol dire merda