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Autore: Telyn    30/05/2012    9 recensioni
Ehilà, gente! questa storia ha cambiato titolo un paio di volte (James e Lily: come tentare di essere amici all'inizio, e fino a due minuti fa James e Lily: i primi anni di amicizia) e ora visto che lo cambio per motivi logici cambio anche l'intro.
Immaginate di andare a Hogwarts, privati dell'affetto di vostra sorella e della vicinanza di vostra sorella, ma con il vostro migliore amico a fianco, e di vivere tutto questo durante gli anni 70. Ammettetelo: se foste al posto di Lily Evans, vi servirebbe un libretto di istruzioni. Eccolo qui...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon, Mary MacDonald, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Questa storia è un addio.
Perchè anche noi saremmo potuti essere così,
ma non abbiamo avuto il coraggio di dircelo e di rischiare.
Perciò addio.
Ricominceremo daccapo.
Per fortuna niente sarà più come prima.


 

Una Grifondoro del primo anno entrò nell'aula.
Dopo aver controllato che la McGrannit non fosse ancora entrata, raggiunse il solito banco abbastanza vicino alla cattedra per far seguire lei e abbastanza lontano perchè il suo compagno potesse distrarsi senza attirare l'attenzione della professoressa.
Tirò indietro i lunghi capelli rossi e aprì il libro per ripassare.
-ciao Lils-
Un ragazzino occhialuto, dai folti capelli neri, si sedette a fianco a lei. La rossa sbuffò.
-Mi sembrava di averti già detto di non chiamarmi in quel modo- lo rimproverò con un sorriso.
-Agli ordini, Lils-.
Lily Evans alzò gli occhi al cielo. Ormai lei e Potter facevano coppia fissa, a Trasfigurazione.
Era l'unica materia in cui James si separava da quell'altro Grifondoro sempre insieme a lui, quel... Black, ecco come si chiamava. Sirius Black.
Black si era seduto con Remus Lupin, come ad ogni ora della loro capocasa, e Peter Minus aveva finito di supplicare l'uno o l'altro per avere l'onore di sedersi a fianco a loro.
Udì il sibilo di una cerbottana un istante prima che James, con un gesto così fluido da sembrare involontario, afferrasse al volo la pallina di carta diretta a lei.
James si girò verso il fondo dell'aula per capire chi fosse il mittente. Socchiuse gli occhi.
Gibbon.
Era un Tassorosso non particolarmente umile, non particolarmente studioso, non particolarmente antipatico, non definibile. Però si divertiva a dar noia a Lily, e ciò bastava perchè James andasse in bestia ogni volta che lo vedeva.
-James...
Lui si voltò di scatto a guardarla. Aveva un sorriso dolce, di quei sorrisi che scaldano il cuore e ti fanno sorridere spontaneamente.
-Grazie per avermi difesa, ma non voglio che tu ti metta nei guai per me. È solo un bambino spocchioso.
-Va bene, Lils. Ma tu promettimi che se ti darà fastidio in qualche modo me lo dirai, va bene?
-Va bene, ma solo se non mi chiami più Lils.

Lui ridacchiò -Mi dispiace, questo non me lo puoi chiedere-

-James, potresti smettere di provarci con la Evans? Mi urti profondamente!-

Al latrato di Black Lily avvampò e James sgranò gli occhi mentre il resto della classe scoppiava a ridere.

-Evans, adesso io e Remus Lupin ti insegneremo come punire Sirius Black passandola perfettamente liscia. Cagnaccio, sei morto!

 

Note della mia mente malata

Preciso: non ero in me quando ho abbozzato questa storia (durante l'ora di storia dell'arte) né lo sono ora (dopo 5 ore di prove d'orchestra e scleri paurosi), perciò negherò di essere responsabile di questa storia e non si potrà lamentare nessuno. Sì, vi dovete tenere i meritatissimi pomodori.

 

Cos'altro dire a mia discolpa? Io James e Lily me li immagino così, prima dei 13/14 anni e delle tempeste ormonali. Amici. Magari non molto, però amici. Come se in fondo sapssero di dover stare insieme.

 

Gibbon, per chi pensi di avere problemi a dormire senza saperlo, è un mangiamorte che nel 6o libro viene ucciso per sbaglio da una maledizione per Remus Lupin. Ero alla ricerca di un nome di mangiamorte abbastanza anonimo a cui affibbiare il personaggio che la mia mente sempre messa peggio ha partorito. Poiché mi piace il carattere che ho tratteggiato penso che sfrutterò altre volte questo personaggio. Sono sempre più malata.

Prima di andare a farmi curare (e di lasciarvi in pace) una cosa: mentre scrivevo mi sono venute idee per un ipotetico seguito. A dirla tutta, me ne sono venute abbastanza per un'intera long (la mia prima long *.*)

Se questa cosa vi piace, prima di lanciarvi dalla finestra scrivetemelo. Vedrò di farne qualcosa.

Bene, io me ne vado.

Saluti
 
Bia

  
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