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Autore: fewlish    31/05/2012    1 recensioni
«Conosci l’effetto farfalla?» Mi chiede guardando la farfalla camminare sulla sua mano.
«No, cosa sarebbe?»
«Dice che il minimo battito d’ali di una farfalla è in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo. Sai cosa significa?»mi chiede mentre la farfalla vola via dalla sua mano.
«Che ogni azione presente può comportare delle conseguenze in futuro?»
«Esattamente. Se io adesso buttassi questa sigaretta nel bosco, potrebbe provocare un incendio devastante. Se tu ieri
non avessi mangiato quella mela, probabilmente io e te non ci saremmo mai conosciuti»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Torno nel dormitorio. Dopo il fuggi fuggi di tutti a causa della pioggia, la caccia al tesoro è stata annullata, che fortuna!
Oddio, non riesco ancora a credere di aver baciato Thomas. Lui è innamorato di me! Sinceramente mi sento un po’ strana, non mi aspettavo di certo che la situazione prendesse questa piega! E adesso cosa succederà? Lui lascerà la sua ragazza? Ci metteremo insieme?
Raggiungo il mio letto, mi tolgo i vestiti e mi butto sotto le coperte. Non è ancora notte, ma per fortuna ha smesso di piovere.
Hey, ma cosa cavolo? Alzo le coperte, accendo la torcia e mi accorgo che nel letto c’è una rosa rossa che ho appena schiacciato col corpo. Ma chi l’ha messa qui?
La prendo fra le mani e ne annuso il profumo...mmm quanto amo il profumo dei fiori. Mi sdraio di nuovo sul letto e chiudo gli occhi con la rosa in mano. Chissà chi l’ha messa qui? Thomas forse? Che gesto romantico...amo quando mi regalano i fiori!
Certo, chiunque sia stato, poteva almeno lasciare un bigliettino o qualcosa del genere, come faccio a ringraziarlo?
Uffa questa brandina del cavolo è scomodissima, la odio, non trovo una posizione comoda neanche rigirandomi 100 volte. Esasperata, prendo il cuscino, lo strapazzo, gli do dei pugni e poi lo abbraccio sdraiandomici sopra. Ahhh, finalmente una posizione comoda!
Hey, ma cos’è che mi pizzica la mano? Prendo la torcia e l’accendo, puntandola sotto il cuscino. Un foglio!! Che sia della persona che mi ha dato la rosa? Beh, penso proprio di sì, chi altri potrebbe essere?
Apro il foglio, che è piegato in due e incomincio a leggere.
“Anna, scricciolo mio, siccome di sentire le mie scuse non ne hai voglia e siccome non mi lasci spiegare, ti scrivo. Spero almeno leggerai queste poche righe. Lo so che sembra banale, ma mi dispiace veramente di averti fatta soffrire, sono stato un coglione, o come hai detto tu stessa, un “fottuto stronzo”. Solo ora che ti ho persa, mi rendo conto di quanto io sia stato uno stupido ad averti lasciata andare. Mi manca il tuo sorriso, mi manca sentire la tua risata, mi manca il profumo dei tuoi capelli, mi manca tutto di te. Tu non sei una delle tante, tu sei l’unica, tu sei mia e di nessun altro. In questo momento mi viene da ridere perché ripenso a te, sul letto, che fingi di nuotare con le mutante in testa. Amo il tuo senso dell’umorismo, amo il tuo sarcasmo, amo il tuo cinismo, adoro tutto di te amore mio. Sono distrutto dal pensiero di averti fatto piangere, vorrei essere lì ora, con te, a metterti allegria, ad abbracciarti, a raccogliere ogni lacrima che hai versato per me. Io non sono perfetto, ho sbagliato,lo so. Ho trovato una ragione di amare, ho trovato una ragione per cambiare, e la ragione sei tu. Ti amo, Alessandro.”
Rimango senza parole.
Rileggo la lettera più volte.
Nessuno mi aveva mai scritto una lettera.
L’annuso chiudendo gli occhi...mmm posso sentire il suo profumo.
Se chiudo gli occhi riesco ad immaginarmi Ale mentre la scrive.
Ma...aspetta...mi ha detto il suo vero nome! Si chiama Alessandro...
Nel silenzio della notte soffoco una risata. Che cavolo, ci voleva tanto per dirmi il suo nome? Dio, quanto lo amo.
Vorrei essere fra le sue braccia ora, vorrei abbracciarlo, baciarlo....
Che fare? Vado da lui oppure no? Cosa faccio, lo perdono o corro fra le braccia di Thomas? Mi sento il cuore diviso in due: una parte batte solo per Ale, un’altra per Thomas. Perché non ti decidi caro cuore? Sono leggermente stufa delle tue continue indecisioni.
Ale e Thomas, ovvero i due opposti. Ale, perfetto, bello, alto, moro, occhi scuri, sorriso magnifico, estroverso, divertente, talentuoso....Thomas, alto, con occhi di mille colori (fra l’azzurro, il grigio e il verde), i capelli arruffati e ricci sul castano biondo, simpatico, cinico e sarcastico come me, introverso, riflessivo, romantico, dolce...
E adesso che faccio? Perché mi hanno messo di fronte a questa situazione?
Bene, ora non riesco più a prendere sonno, grazie Ale, grazie Thomas.
Mi alzo, prendo il pacchetto di sigarette e vado fuori dal dormitorio in mutande, con solo una maglietta a maniche corte.
Devo riflettere, pensare, valutare i pro e i contro. Mi accendo una sigaretta e mi dirigo dietro al dormitorio per non essere scoperta da eventuali animatori.
Mi siedo contro la parete del dormitorio e sospiro.
«Uhlàlà» dice una persona seduta accanto a me. E questo da dove sbuca?
«Ehm.....io....scusa, chi sei?» dico scioccata.
«Sono Giovanni, piacere, chiamami Gio» dice allungandomi una mano.
«Io sono Anna» dico stringendogli la mano.
«Chi devo ringraziare per avermi fatto trovare una ragazza così carina, mezza nuda in un posto appartato?» dice e io scoppio in una risata imbarazzata. Vedendo il mio disagio, aggiunge «Tranquilla, non ti farò nulla...se mi dai una sigaretta» Oddio, ma questo che vuole?
«Non ti spaventare, stavo solo scherzando!» dice mentre gli offro una sigaretta che però accetta, quello scroccone!
«Anche tu vieni qui a pensare quando non riesci a prendere sonno? Io qua ci ho fatto le migliori riflessioni della mia vita, sul serio!»
Mi avvicino timidamente a lui e gli accendo la sigaretta.
«Anch’io vengo qui a pensare» confesso.
«Ahhh, lo sapevo di non essere l’unico!» dice raggiante. Io gli sorrido annuendo e faccio un tiro con la sigaretta.
«Allora, dimmi, cosa non ti fa dormire?»
Mmm non so se raccontare ad uno sconosciuto la mia storia, per cui rispondo «sono indecisa fra due ragazzi»
«Mmmm brutta situazione!»
«Già, voglio bene a entrambi, è questo il problema!»
«Secondo me il problema è che non sai chi dei due scegliere, non puoi volere bene ad entrambi allo stesso modo, sicuramente a uno dei due vuoi più bene.»
«Ti assicuro che amo entrambi allo stesso modo»
«Ok, allora fai così, chiudi gli occhi....su dai chiudili, fidati! Ok, adesso dimmi esattamente cosa vedi!»
«Vedo...buio, vedo solo buio»
«Dai, sforzati almeno un po’!» mi sgrida.
«Ok, ok!» stringo gli occhi e cerco di visualizzare più chiaramente un’immagine che mi appare sfuocata, ah ecco! Ora lo vedo «Vedo la faccia di uno dei due ragazzi!» dico entusiasta.
«Ecco, quello è il ragazzo che ti piace di più» Sì, ha sicuramente ragione, è lui quello giusto!
«Grazie, grazie, chiunque tu sia, grazie!» dico alzandomi di scatto e correndo verso il dormitorio maschile.
Corro a perdifiato finché non sono davanti alla porta del dormitorio.
Ok, Anna, ora o mai più, mi dico aprendo lentamente la porta per non fare rumore.
Mi dirigo verso il suo letto e lentamente m’infilo sotto le sue coperte.
«Oddio, chi è?» si gira guardandomi scioccato per poi aggiungere «Anna!»
«Shhh» dico, per poi togliermi la maglietta.
  
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