Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
Segui la storia  |       
Autore: MGHyuga    31/05/2012    2 recensioni
essendo in 2 a scrivere...Abbiamo rimuginato un pò sopra nel provare a realizzare una FF che sia comica ma allo stesso tempo sensata.
Staremo attente ad non andare OOC^^
Speriamo solo di riuscire nell'intento.
Accettiamo volentieri critiche costruttive ma non insulti. Ricordatevelo.
Per il resto buona lettura! speriamo vi piaccia.
Genere: Comico, Mistero, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Trascorse ormai circa una mezz’ora buona da quando le due protagoniste decisero di varcare quella soglia che avevano trovato sotto il tappeto sfilacciato della biblioteca.
Oltre quella porticina vi era un lungo corridoio grigio lugubre. Molto stretto, tanto che dovevano camminare una dietro l’altra per non inciampare, illuminato da qualche fioca luce di candela.
A stento si vedeva dove si mettevano i piedi che ormai cominciavano a dolere.
Le borse a tracolla che iniziavano già ad infastidire la spalla tanto che spesso erano costrette a cambiarne il lato.
L’idea di tornare indietro non era passata minimamente nell’anticamera del cervello, ormai la curiosità era troppa. Da qualche parte doveva pur sbucare quel tunnel.
Mano a mano che procedevano, per loro fortuna, si accorsero che le pareti si allargavano più avanti e strizzando gli occhi potevano intravedere delle scale dirette verso l’alto.
Si fermarono un attimo per riprendere fiato sia a causa dell’aria rarefatta che per scrutare quelle scale così logori e sinistre.
Si guardarono, facendosi coraggio a vicenda le percorsero tutte sino ad arrivare di fronte ad un’altra porta. Più grande di quella precedente ma rovinata allo stesso modo.
Anch’essa sembrava aperta ma esitarono nell'aprirla subito.

Kaylee: “Maaaaax! Io ho un po’ di fifa.”

Max non aveva detto nulla per tutto il tragitto, pensava a “quel momento”.

Max:” Abbiamo fatto tutta questa strada… Ho timore anche io ma… Ormai…”

Kaylee mise la mano sul pomello che stranamente sembrava la parte più nuova di tutta la porta.

Kaylee: “ Al tre…Apriamo?”

Max annuì non molto convinta.

Kaylee/Max: “…Uno……….TRE!!!!"

Saltarono il due socchiudendo gli occhi, spalancandola di colpo e la attraversarono.
Non c’erano suoni particolari ma oltre la soglia si vedeva chiaramente una strada, come una vietta di quartiere.


*SBAM*


La porta dietro di loro si chiuse di colpo e furono vani gli sforzi per aprirla.
Agitate non poco per quello che era accaduto decisero comunque di proseguire per la stradina, tanto per capire dove si trovavano e dopotutto non avevano scelta. Il cielo rapidamente diventò scuro il ché era già di per se abbastanza preoccupante.
Arrivate in prossimità di una traversa cominciarono a sentire un nauseante e disgustoso odore di putrido.

Max: “ Che cos'è questa puzza? È insopportabile!” portò il colletto del maglioncino al naso per cercare di attenuare quel miasma.

Kyalee:” Bleah! Sarà un morto!”

Max:” Non dire idiozie! Lo sai che ho paura!”

Decisero di andare avanti, Kaylee precedeva Max che, standole dietro, le teneva stretto il retro della camicia.
Dopo pochi passi ebbero la sensazione di camminare sul bagnato. La strada era ancora buia e si vedeva ben poco.

Kaylee si bloccò di colpo. Tremante.

Max che non riusciva a capire si chiedeva perché l’amica si fosse fermata senza dire nulla.

Max:” Kaylee? Kaylee che hai?”

Kaylee non rispose ma fece un passo indietro.

Kaylee:”… C-cada…”

Max:” …Cada?”

Vedendo Kaylee con gli occhi sbarrati che fissava un punto per terra, la seguì con lo sguardo.
 
In quella fredda sera, in quell'angolo di strada, illuminato da un lampione …A terra, immersa nel suo stesso sangue, che in quel momento stavano calpestando, vi era un piccolo corpo privo di vita, esile e pallido… Coperto da un’infinità di capelli dorati mischiati con il liquido scarlatto. Doveva essere una bambina tra gli undici – tredici anni.
Un’esistenza stroncata così brutalmente. Chiunque fosse stato a compiere quel crudele omicidio era di sicuro un mostro.
A quel punto, resasi conto di quello che realmente aveva d’avanti agli occhi. Max lanciò un grido disperato che rimbombò per tutte le vie adiacenti. Nessuno si affacciò, Nessuno accorse.

Dov’erano? Ma soprattutto, cosa stava succedendo?.

Dei lenti passi improvvisi si avvicinarono…Proprio sulla strada di fronte a loro.
Le gambe ormai completamente paralizzate per la paura… Attendevano di scorgere quella figura che piano si stava avvicinando.  Una risatina inquietante si aggiunse a quell’ombra.

“IIIIIH iih iih ih!”

La vista di quello spettacolo raccapricciante unito all’idea che quella risatina provenisse probabilmente dal carnefice provocò inevitabilmente un mancamento unisono alle due malcapitate.
Si accasciarono al suolo, sporcandosi del sangue di quella povera ragazza. Che mai più avrebbero dimenticato.
 
 





----






Kaylee aprì lentamente gli occhi… “Quanto tempo è passato? Dove sono?” nella sua mente queste erano le uniche domande che riecheggiavano.

Si trovava sdraiata su qualcosa di soffice e la testa poggiata su di un cuscino…un letto? No…Era troppo stretto per esserlo.
Il soffitto in legno scuro non dava molta illuminazione ma tutto sommato il vetro della porta schiariva i muri bianchi della stanza. Al centro c’era un grande bancone… Come in un negozio e, affiancate alle diverse pareti, vi erano mensole, armadietti , quadri e … Bare?

Kaylee:” Quelle sono bare? “

Sentì poi un odore forte, si guardò i vestiti, intrisi di sangue ormai secco.
Ripresasi dallo stordimento riuscì a focalizzare bene il luogo in cui si era svegliata.
Abbassò lo sguardo e con sorpresa si accorse di aver dormito proprio in una bara.

Kyalee:” WAAAAAAAAAH!! Come diavolo ci sono finita qui dentro!!!... Max! Dov’è Max?”
 
Max:” Eccomi! Calmati! Non Ti agitare!  È tutto a posto!”

La ragazza sbucò da dietro il bancone con tono pacato… Quasi rassicurante. Anche lei aveva molto sangue sui vestiti.

Kaylee: “ Max! Perché sono in una bara? Siamo morte?”
 
*Iih iih ih”

Kaylee:” Q-quella risata! Dietro di te!“

Proprio alle spalle di Max un uomo in nero dai lunghi capelli argentei face la sua comparsa.
Max si girò a guardarlo ma sembrava tranquilla e noncurante.

Max: “Ora ti spieghiamo tutto! Ma per prima cosa esci di lì.”

Kaylee si zittì un momento uscendo frettolosamente dalla cassa da morto dove si era svegliata e si avvicinò moderatamente al banco aspettando risposte.

Max:” Da dove comincio…Vediamo…Questo…ehm…Il signore qui…Si chiama Undertaker, fa il becchino e stava passeggiando in piena notte ieri…”

L’uomo fece la riverenza ridendo sadicamente, i suoi occhi venivano ben nascosti dalla folta frangia accentuata dal lungo cappello che indossava.

Max:”…Quando abbiamo visto..Bhé… Hai capito no?”

Kaylee annuì con tristezza.

Max:”  Quando siamo svenute ci ha…Raccolto pensando che fossimo morte di crepa cuore…Anche io mi sono risvegliata in una bara…Non è stato molto piacevole…”

Undertaker:” Iih iih iih! Le ragazze nelle bare sono così incantevoli…”

Kaylee continuava a fissarlo turbata, era un tipo troppo strano per dargli una definizione ma a quanto pare Max non ne era preoccupata.

Kaylee:” Ah! Ma la ragazzina?”

Undertaker:” Quelli della Yard l’hanno già portata via… Peccato…IH IH..Avrei voluto imprimerla bene nella memoria.”

Max lo guardava con un sorrisino perplesso. Evidentemente aveva già avuto modo di parlare con lui e che si fosse abituata in fretta ai sui modi di fare.

Max:” Oh già! Ancora non ti ho chiesto dove siamo esattamente!”

Undertaker, continuando a ridacchiare puntò il dito affusolato contro un calendario attaccato inaccuratamente al muro.
 
“Londra…Giugno 1888…”

Così era datato. Le giovani avevano pensato subito ad uno scherzo ma quel suo strano silenzio non sembrava tanto divertente. Si guardarono preoccupate poiché il suo sorriso sinistro non accennava a cessare. Prese dal dubbio si fiondarono fuori dalla porta accompagnate proprio dal continuo sghignazzare del becchino.
Quello cui si trovarono di fronte aveva dell’incredibile. La città non era proprio come se la ricordavano…
I palazzi moderni erano ora sostituiti da quelli in vecchio stile gotico, sulle strade non vi passavano più auto o moto ma bensì carrozze eleganti trainate da splendidi puledri, la gente non indossava abiti attuali…al contrario! Scomodi abiti vittoriani arricchiti di nastri e dettagli come si vedevano solo nei quadri.
Se era uno scherzo era davvero realizzato bene, per filo e per segno!
Kaylee stringeva ancora incredula la maniglia della porta mentre Max continuava ad ammirare esterrefatta quello scenario ottocentesco.

“Lady?”

Le due non udirono quel richiamo, tanto prese com’erano a realizzare quello che realmente stava accadendo.

“Scusatemi… Gentili signorine…Dovremmo entrare…”

Si voltarono di scatto verso destra, dove proveniva quel dolce tono maschile.
D’innanzi a loro si presentava un alto giovane dagli occhi cremisi e i capelli corvini vestito in frac rigorosamente nero. Possedeva uno sguardo misterioso e affascinante…Dietro di lui, un bambino con lineamenti morbidi dalla carnagione pallida. I suoi capelli si presentavano color blu-grigiastro. Difficile non notare la benda scura sull’occhio destro mentre l’occhio sinistro brillava di un blu intenso. Indossava una giacchetta e dei pantaloncini verdi scuro davvero raffinati.
 
 






Note: Speriamo vi piaccia! Dalla prossima cercheremo di aggiungere fan art e un po’ più di dettagli! ^^’’
Per il momento buona lettura!
 
 
 
 
 
 
 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler / Vai alla pagina dell'autore: MGHyuga