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Autore: dont_Forget    31/05/2012    2 recensioni
Vuole davvero che sia io a farlo? Che sia io a chiamare Lord Voldemort? No. Non lo farò. Dovessi morire ora, non sarò io a determinare la morte di Harry. Harry che adesso mi sta scrutando. Abbasso lo sguardo.
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Oddio, è lui. E’ Harry, Harry Potter, quello vero. Com’è ridotto? I suoi occhi verdi risaltano su un viso del tutto devastato da una qualche fattura. Cosa gli hanno fatto? Maledetti. “non…io non ne sono sicuro.” vedo gli occhi di Harry, davanti a me, rilassarsi per un secondo da quel filo di tensione che li teneva spalancati, allarmati. Quegli occhi verdi così lucidi e belli. Non potevo dire di si, non potevo lasciare il ragazzo che amo nelle mani dei miei parenti…che l’avrebbero consegnato all’Oscuro Signore, e lui l’avrebbe ucciso. Non l’avrei più rivisto. Non potevo permetterlo. Lasciarlo andare così…mai. E adesso il rosso e Harry  sono di sotto. Devo trovare un diversivo, devono andare via di qui, e subito. Loro che possono. Non permetterò che Harry muoia. Non a casa mia, non per colpa mia. Un rumore. Liberi di nuovo. È sorprendente la sua forza. La mezzosangue è tra le mani di Bellatrix, che le punta un coltello alla gola. No Harry, non abbassare la bacchetta…maledizione. “Draco, le bacchette! Prendile!” mi scuoto al suono della voce di mio padre. Lui mi guarda. Si aspetta che faccia qualcosa. Guardo Harry. Il suo viso è tornato normale, quel bellissimo viso… Obbedisco al comando di mio padre, che mi sta ancora fissando. Si aspetta ancora qualcosa da me. Comprendo: il marchio. Vuole davvero che sia io a farlo? Che sia io a chiamare Lord Voldemort? No. Non lo farò. Dovessi morire ora, non sarò io a determinare la morte di Harry. Harry che adesso mi sta scrutando.  Abbasso lo sguardo. Mi tremano le gambe mentre mio padre solleva la manica sinistra della propria camicia e scopre il marchio nero sull’avambraccio. Chiudo gli occhi. Non voglio vedere quello che succederà. In un secondo sento diversi rumori. Qualcosa si schianta sul pavimento, del vetro s’infrange. La mezzosangue urla, Bellatrix impreca e poi un tonfo sul pavimento mi fa capire che è per terra . Apro gli occhi. Le bacchette sono poggiate sulla poltrona di fianco a me, mi slancio per prenderle, devo trovare velocemente un modo per farle avere a Harry senza farmi vedere da papà. Ma non ce n’è bisogno, Harry è qui affianco a me e combatte per strapparmi le bacchette dalle mani. Lo guardo negli occhi prima di realizzare, e lui guarda nei miei. Sento lacrime pungenti spingere per venire fuori. Mollo la presa. Harry, vai, dannazione. Scappa, mettiti in salvo. Chiudo gli occhi di nuovo, e piango. Piango come non facevo da quand’ero bambino, quando papà mi aveva portato via il mio pupazzo preferito perché diceva che erano cose da femminucce. Piango come se fosse l’unica cosa che può salvare la mia vita, o quella di Harry. Sento delle voci, mia madre dal fondo della stanza e poi Bellatrix. Le lacrime mi offuscano la vista. Faccio in tempo a vedere Harry  sparire con i suoi amici, smaterializzati. È salvo. Mi accascio sulla poltrona, le mie ginocchia sul pavimento duro. Le lacrime salgono di nuovo, pungenti come spine.
  
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