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Autore: xkissmejdbieber    31/05/2012    4 recensioni
Hope ritrova un diario nella soffitta della casa della sua bisnonna da anni disabitata. Rimane catturata da una storia d'amore, quella tra Justin e Devonne, nella Parigi del 1893. Ma non tutte le tessere del puzzle combaciano..
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dear Diary,                                                                                                                                                                           25-03-1893                                                                                    
Scesi le scale reggendo con una mano un lembo della gonna vinaccia e uscii aggiustandomi la mantella sulle spalle. Davanti al portone di legno vi era Justin. Gli sorrisi avvicinandomi a lui e accennando un piccolo inchino e lui mi prese la mano, la baciò e si inchinò, poi mi prese sottobraccio e cominciammo a camminare.
"Signorina Devonne, le voglio chiedere una cortesia."
"Mi dica."
"Sono stufo delle buone maniere, possiamo non inchinarci come consueto?"
"Si figuri, detesto quegli sciocchi convenevoli."
Lui mi sorrise. Esitai sui suoi tratti: gli occhi grandi e luminosi, i capelli biondi tirati all'indietro con non so che sostanza maschile sembravano più scuri di quanto fossero. Chiunque avrebbe pagato per uscire con un gentiluomo del genere.
"Devo dirle un'altra cosa, mi scusi se le do così tanta noia."
"Mi dica pure."
"E' bellissima. I suoi occhi scuri mi hanno colpito sin dal primo momento. Per non parlare del suo corpo che fa invidia a tutte le donne che abbia mai visto. Vestite o non."
Arrossii violentemente e portai le mani al viso nascondendolo dietro le mani guantate di nero. Justin ridacchiò al mio fianco e mo tolse le mani dal volto con delicatezza, come se avesse paura di essere rude.
"Sa che non è una cosa da dire, Dottor Bieber?"
"Suvvia, Devonne, non le ho mica detto nulla di eclatante."
"O forse si?! Per curiosità- dissi distogliendo lo sguardo da quello di Bieber- quante donne ha visto nude?"
Detto questo arrossii lievemente e Justin si portò a picchiare il mento con le dita portando il conto. Ci furono manciate di secondi silenziosi poi Justin si schiarì la voce.
"Una trentina o poco più. Considerando il fatto che alcune le ho viste anche tutte insieme."
Mi affogai con la salive appena lo disse e tossii facendolo ridere di gusto.
"Ha conosciuto così tante donne così sfacciate?!"
"Devonne, voi donne siete tutte sfacciate solo che alcune non lo ammettono o si celano dietro un falso pudore. Anche lei è stata sfacciata con questa domanda, solo che cerca di nascondere ciò arrossendo e fingendo di essere timida."
"Non le farò mai più domande di questo genere, verrei fraintesa."
"Suvvia, non faccia la bambina. Non era un rimprovero, sono divertito da tutto ciò. Lei Signorina?"
"Nessuno, Dottor Bieber."
"La cosa mi stupisce."
"Come mai?"
"Nessuno è mai riuscito a catturarla nelle sue spire?"
"No, nessuno.. Ora le faccio io una domanda: quand'è stata la sua prima volta con una donna? Oramai sono sfacciata ma sa, la curiosità è donna. Anche se non ho mai ben capito questo proverbio."
"Avevo sedici anni e una domestica fu così gentile da introdurmi a questa disciplina.. Da allora devo dire di essere stato molto fortunato con le donne."
Annuii. Io di certo non ero il tipo di donna adatta a lui, io che non sapevo nulla dei rapporti intimi tra due persone. Il Dottor Bieber mi guidò in un vicolo non troppo largo e alla sua fine una porta di legno. Quella strada era inquietante. Justin aprì la porta e entrammo in una piccola sala con tavoli di legno coperti da tovaglie rosse e bianche, era deserto a quell'ora. Si girò verso di me e mi rivolse un sorriso. Nella stanza irruppe un uomo alto dai baffoni folti e neri, i capelli dello stesso colore che appena vide Justin sorrise aggiustandosi il cappello da cuoco.
"Dottor Bieber! Che piacere rivederla."
Si salutarono con una pacca sulla spalla come due amici che si conoscevano da una vita.
"Chi è questa fanciulla?"
"Lei è la Signorina Devonne, la ballerina di can can più bella di tutta Parigi!"
L'uomo mi fece una riverenza e sorrise.
"Messer Toni, vogliamo due pizze margherite, di quelle che solo lei a Parigi sa fare."
"Sarete accontentati. Accomodatevi miei cari."
Justin mi lasciò il braccio e mi condusse in un angolo della sala e si sedette ad un tavolino. Io mi accomodai sulla seconda e appoggiai le mani in grembo abbozzando un sorriso guardandomi intorno.
"Dove siamo e che mangeremo?"
"Siamo nel ristorante dell'uomo che ci servirà la pizza, una specialità italiana ed è uno dei pochi qui a Parigi che la prepara. E' squisita, solo gli italiani sanno deliziare le papille gustative come farà lui."
"Una specialità Italiana?"
"Oh si, è di Napoli quest'uomo, nel Sud Italia. Io ci sono stato. E' un paese stupendo, anche la gente lo è.. così calda e accogliente."
Reclinai la testa di lato e sorrisi e cominciai a seguire i ricami della tovaglia con un polpastrello quando Justin pose la sua mano calda e vigorosa sulla mia e mi accarezzò con il pollice il dorso, poi intrecciò le sue dita con le mie. Osservai prima le nostre mani e poi il suo volto e gli sorrisi perdendomi nei suoi occhi. Non so quanto tempo passammo a guardarci senza aver bisogno di parole, fatto sta che improvvisamente Messer Toni tornò con due piatti bianchi, bassi ed enormi con quella che era la pizza. Le pose davanti a noi e io la fissai curiosa: pomodoro, mozzarella fusa su una pasta sottile e morbida e una fogliolina di basilico. Tornò dopo poco con una bottiglia di vino, posate, bicchieri di vetro e fazzoletti e sorridendo ci disse:
"Siete una bellissima coppia, voi due."
Il cuoco si girò ed andò via. Justin aprì la bottiglia di vino e ne verso nei due bicchieri. Alzò il calice per brindare e disse:
"A questo giorno e a tanti altri come questo!"
 
Credo sia stato il giorno più bello della mia vita. Le nostre mani, le nostre dita unite, la sua compagnia e infine i suoi occhi grandi e luminosi.. Questo è il Paradiso.
            
                                                                                            Tua, Devonne



EEEEEEEECCIAO PULZELLE.
Bien, è tempo di aggiornare. Grazie a chi recensisce, a chi si complimenta e grazie a 'sto cazzo (?)
HAHAHAHHAHAHAHA NO.
Cooomunque, sappiate che siete nel mio cuoricino (?) e bho, non voglio dilungarmi:
Nel prossimo capitolo ci sarà una sorpresa, non siate maliziose hahahahahah
APPENA 4 DI VOI MI LASCIANO MINIMO 10 PAROLE AGGIORNO.
Baci alle mie dame (?),
Marta alias @rapemejdbieber on Twitter.


 
  
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