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Autore: AdharaSlyth    31/05/2012    2 recensioni
Semidea.
Era stato come essere svegliati da un sogno, come se lo avessi sempre saputo.
Me lo disse mia “madre”, con una cattiveria che non avevo mai visto in nessuno, lo disse come se volesse sputarlo.
Mi mise in mano dei soldi e mi ordinò di andarmene.
Avevo 16 anni e lo feci. Senza voltarmi indietro.
Me ne ero andata già da un anno quando Grover mi trovò...
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Notes:
Salve gente! Vi giuro che avrei aggiornato prima ma la mia linea internet rompe le scatole e ha deciso di non funzionare, in fondo alla storia, se riuscite a vederlo si intende, c’è un disegno di Megara versione dea greca gentilmente offerto dalla mia “illustratrice” Sara.
Spero che questo capitolo vi piaccia!
Baci Adhara.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
~ Percy Jackson e la figlia della Discordia ~
Capitolo IV
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Era stata una fortuna che Percy avesse parlato con Annabeth o convocare il consiglio di guerra sarebbe stato un casino immenso.
Cioè, era un casino immenso ugualmente ma almeno c’erano tutti.
Quella che gridava più forte era di sicuro Clarisse che batteva il pugno destro sul tavolo da ping pong additando con rabbia i fratelli Stoll.
<< Silenzio! >> all’ urlo di Chirone tutta la sala tacque all’istante.
<< Per favore Clarisse, vorresti ripetere la profezia? >>
 
<< Giunge un grido da remote foreste
      La figlia colpita dal flagello di Oreste
      La sua presenza al campo può solo giovare
      Per salvarla tre eroi dovranno partire.
      Due forti figlie di discordia e dispetto
      E un giovin che ha il cuor di mercurio nel petto.
      Un brutto tiro gli giocherà la sorte
      Tale che uno vedrà in faccia la morte. >> ripeté con assoluta precisione la mora.
 
Chirone prese un grosso respiro e guardò i ragazzi riuniti con uno sguardo particolarmente preoccupato.
<< Credo che tutti sappiate cos’è il Flagello di Oreste… >>
I ragazzi abbassarono lo sguardo senza il coraggio di parlare finchè Annabeth non prese coraggio.
<< È delle Erinni che parla, vero Chirone? >> il centauro annuì.
<< Ma Chirone! Questo significa che… >> Silena si coprì la bocca con le mani mentre si stringeva a Charles Beckendorf, il suo fidanzato della casa di Efesto.
<< Che il mezzosangue che stiamo cercando ha ucciso un genitore. >>
Tutti trattennero il respiro. Anche se nei miti accadeva spesso era un crimine orrendo da perpetrare, nessuno che fosse al di sotto degli dei maggiori avrebbe mai osato fare una cosa del genere.
<< Chirone non credo che qualcuno vorrà partire per questa missione. >> commentò Katie Gardner.
<< L’oracolo ha già specificato chi deve andare, e qualcuno di voi lo ha anche capito… >> fissò lo sguardo su Clarisse e lei annuì. Solo chi la conosceva bene avrebbe potuto scorgere il lampo di paura che aveva attraversato i suoi occhi.
<< Le figlie di dispetto e discordia, due figlie di Ares ed Eris. Siamo noi, vero Chirone? Io e Megara. >>
<< No! >> urlò Annabeth << Quella ragazzina non uscirà dal campo prima dei prossimi cinque anni! Non è pronta per una missione del genere! >>
Chirone guardò Annabeth cercando qualcosa da dire ma venne interrotto da Percy.
<< Ascolta Annabeth, se il divino Apollo ha deciso che devono partire loro, noi non possiamo fare nulla. Sai che sempre sbagliato andare contro le profezie. >>
Annabeth guardò il ragazzo dritto negli occhi e si chiese in che occasione era diventato così saggio, così maturo, tanto da essere più razionale di lei.
Abbassò lo sguardo << Avete ragione. Se questa è la volontà degli dei non ci resta che accettarla. >>
Chirone si rivolse di nuovo a Clarisse << Credo che tu debba chiamarla. >>
 
Jack era ancora con me quando Clarisse entrò nella tenda medica chiedendomi di seguirla al consiglio.
Cercò di farmelo lasciare nella tenda ma non c’era possibilità di smuovermi, la minacciai di scatenare il mio potere sull’intero campo mezzosangue se lui non fosse venuto con me e alla fine, presa per sfinimento, Clarisse mi accontentò.
 
C’era uno strano silenzio nella sala, come se tutti fossero in pena. Sentivo il loro tormento come se fosse stato mio ed era tremendo. Pensai alla profezia della ragazza con i capelli rossi e capii che c’era qualcosa di oscuro e terribile in quelle parole e aveva a che fare con me.
Annabeth era stretta a Percy, mi fissava con uno sguardo che sapeva di pietà e comprensione, per un attimo pensai che se fossimo partite in modo diverso saremmo potute essere addirittura amiche.
Chirone mi guardava dritto negli occhi come se fosse stato indeciso su come dirmi la verità.
<< Quindi devo partire io… >> era inutile negare che sapevo la realtà, che la sapevamo tutti.
<< Con Clarisse. >>
<< E un terzo da definire. >> commentò uno dei fratelli Stoll seduto sulle sedie girevoli. Capii subito perché aveva parlato lui.
“E un giovin che ha il cuor di mercurio nel petto.” Mercurio era il nome latino di Hermes. Uno dei loro fratelli sarebbe dovuto partire. Magari per non ritornare.
Istintivamente mi voltai verso Jack cercando il suo sguardo, ma poi abbassai gli occhi imbarazzata. La nostra era una missione suicida, che diritto avevo di chiedergli di venire con me, di venire con me verso una potenziale morte?
<< Mi offro volontario. La maledizione di Achille mi terrà in vita. >> dichiarò Percy mentre la bionda al suo fianco sgranava gli occhi.
<< Molto nobile da parte tua Percy, ma anche con la tua difesa non c’è certezza di ritorno. Vedi ragazzo, le Erinni hanno un solo compito: punire gli assassini dei genitori. Per portare a termine questo incarico Zeus gli ha fatto dono della capacità di abbattere qualunque difesa. E poi l’oracolo ha già ristretto i “candidati”. >>
<< E chi deve andare? >> chiese una delle ragazze presenti di cui non avevo ancora imparato il nome.
Sulla sala calò un silenzio di tomba.
<< Ci vado io. >> era stato Jack a parlare, io sapevo che si sarebbe offerto. C’era qualcosa che ci teneva  legati e non ero sicura di volere davvero che fosse così. Avevo paura di essere legata a qualcuno. Starmi vicino avrebbe potuto essere letale per Jack e io non avrei mai voluto che gli succedesse niente.
Attorno a me tutti urlavano esponendo idee fuori dal mondo ma io non riuscì a fare altro se non guardare J , piantando gli occhi nei suoi, così azzurri da togliere il fiato.
<< Deve venire con me. >> non sentii neanche le parole che lasciano la mia bocca, vidi solo tutti che si bloccavano e si voltavano a fissarmi.
<< Se devo avere un compagno voglio che sia Jack. Sento che è la scelta giusta. >> nessuno discusse.
Non sapevo se era mai successo che qualcuno al di fuori dell’Oracolo avesse delle “sensazioni” ma io le avevo e a me tanto bastava.
<< Sei sicuro Jackie? >> chiese uno dei fratelli Stoll, nella voce una nota di preoccupazione e di serietà.
<< Mai stato così sicuro. >> affermò lui sicuro.
<> concluse Chirone << La missione è affidata a Clarisse La Rue figlia di Ares, con lei partono Megara Liberli figlia di Eris e Jack Hopkins figlio di Hermes. La vostra missione è trovare il mezzosangue inseguito dalle Erinni e portarlo sull’Olimpo il più in fretta possibile. Tutto chiaro? >> annuimmo e il consiglio si sciolse.
Guardai Clarisse e Jack ancora fermi sulla soglia.
<< Da dove partiamo? >> chiese la ragazza dubbiosa.
<< Mi pare ovvio. >> sorrisi, fiera del mio solito ghigno che adornava di nuovo le mie labbra << Interroghiamo un satiro speciale! >>
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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