Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: V a l y    18/12/2006    4 recensioni
E ti chiedono di esprimere un desiderio, seppure puoi ritenerti l'ultimo di questo mondo a poterne bramare qualcuno.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Son stata colta da un'ispirazione improvvisa. Forse mi son lasciata troppo trasportare... per questo credo che ci saranno situazioni in questa fanfiction assai surreali in confronto alla realtà del manga.
Nonostante ciò spero vivamente di aver colto quel qualcosa che, anche se lontana dalla realtà, vi piaccia comunque. ^^

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------




E ti chiedono di esprimere un desiderio, seppure puoi ritenerti l'ultimo di questo mondo a poterne bramare qualcuno. Ma la tua è un'atroce persona quasi invisibile ai loro occhi. Non esiste motivazione; solo la casualità dettata dal destino del Signore, che imperscrutabile trova le strade ad ognuna delle sue creature; spesso nella buona fede, spesso nella completa ingiustizia. Non esiste motivazione, altrimenti, per cui un simile essere, quale tu, possa ambire alla felicità, e trovarla: regalare gioia a te che gioisci nei tuoi crimini. Tu: mietitore di morte.
Ingiusta benedizione.
Ma tu vieni trasportato da quell'ambiente, stanza di dolcezza che non ti è concessa, camera di gratitudine che non ti appartiene. Sprofondi nell'immenso abisso del paradiso, il primo e mai vissuto. O forse il già vissuto prima, memore distante di lontano ricordo. E in quella pace tu trovi la beatitudine, simile al paesaggio che si staglia infinito nelle notti del deserto in cui vivi, antitesi completa della distruzione provocata dal tuo essere mostruoso, pur sempre infinita. E quelle quattro mura in cui vivi, oggetto senz'anima, ti sembrano improvvisamente più calde. Assapori quel torpore, e gli istanti che appaiono agli altri come mera esistenza quotidiana; ma tu sei grato a quella provvidenza divina, segretamente attesa da tempo.
E arriva per ognuno di noi il tempo in cui la felicità ci agguanta, ci prende, ci trasporta. E' soltanto un lambire, a volte, ma comunque sacro auspicio di sconfinata gloria.
In quel tempo si trova tuo fratello, ora alla tua destra, che ti porge una scatola colorata. Lo chiamano regalo; tu forse già lo sai. Lo agguanti e lo tasti, e trovi in quel tocco la solita temperatura fresca di un qualsiasi oggetto ricoperto di carta plastificata. Ma per quanto semplice, complesso, grande, piccolo, economico, costoso possa essere, Kankuro rimane convinto della sua importanza, influenzato da quelle sciocche cerimonie degli abitanti del Villaggio della Foglia che loro chiamano "compleanni". Corpo senza vita, oggetto qualunque, scatola di cartone. Ora, per te, diviene improvvisamente linguaggio muto d'amore.
In quel tempo si trova tua sorella, ora di fronte a te, che ti porge una torta. Le sue mani hanno mantenuto un ventaglio gigante, arma di morte; le sue mani hanno costruito quel dolce per te. E tu non hai mai visto mani più esili, seppure allenate a pesi sostanziosi; e tu non hai mai visto mani più belle, seppure rovinate dai calli. Temari bonifica qualcosa, sgraziata, perché non vi sono abbastanza candele su quella torta. Ma poi ti guarda, e sorride. E nella sua mascolinità, in quel voler essere spavalda e vigorosa, ella denota indirettamente il suo estremo fascino femminile, volutamente nascosto sotto un atteggiamento duro e un indumento da uomo. E quel suo essere ti piace.
"Spegni le candeline, Gaara", ti dice lei, "ed esprimi un desiderio".
E ti chiedono di esprimere un desiderio, seppure puoi ritenerti l'ultimo di questo mondo a poterne bramare qualcuno.
Non è più il senso di colpa a bloccarti, e non è più la grazia del Signore a farti indugiare. Tu, uomo vissuto nel crimine assoluto, aggrappato nella vana speranza di poter trovare un'ulteriore motivo di esistenza oltre la morte, adesso che hai l'occasione non la cogli. Della stessa, identica situazione di un uomo che vince la lotteria e non sa come spendere soldi.
Ma tu li accontenti: fai finta di pensare, ti concentri, spegni le candele. Lui ti chiede cosa hai chiesto e lei ti avverte che non vanno riferiti i desideri espressi, o non si avvereranno. E tu li guardi sorridere di un finto desiderio.
E' la sera del diciannove di Gennaio, e tu compi quindici anni. Son passati talmente svelti che te ne sei dimenticato, son trascorsi così simili tra loro che non te ne sei neppure accorto. Nei quindici anni vissuti della tua vita è appeso un calendario su cui vengono cerchiati giorni funesti: le notti in cui il mostro che è in te, portatore di ira implacabile, di crimini mai giustificati, sopprime la tua persona. In quel calendario non era mai stato segnato prima d'ora il diciannove di Gennaio.
Sei ubriaco di felicità. Chissà se è solo la sensazione inconscia o è proprio il saké che ti ha appena versato Kankuro... ma tu neppure ebbro ti mostri a coloro che più di tutti sono restati accanto a te. Nello stato quasi quiescente in cui adesso ti trovi, provi a pensare; e ti riesce meglio che da sveglio. Tu sai già che dimenticherai tutto, dalla bevuta di saké in poi. Ti soffermi nuovamente a pensare al tuo desiderio mai espresso.
Unico anno in cui ti è stato concesso. Non avrai altre occasioni in vita tua, oh, boia vivente!
E i tuoi occhi si schiudono; la tua mente crede che forse avresti potuto chiedere l'affetto di qualcuno. Ma l'affetto lo hai già davanti, e lo percepisci. E le tue labbra lasciano uscire un sospiro; troppe sono state le occasioni sprecate. Tu pensi che l'agognata richiesta che più vuoi in assoluto altro non è che una vita come tante; vorresti sopprimere il carnefice che è in te. E tuoi muscoli ti abbandonano. Ti assopisci man mano, sicuro che una stupida credenza non avrebbe cambiato i fatti.
Una mano sul tuo viso accompagna la tua notte. Tu la identifichi tra le altre, perché è una mano più esile e più bella. Una mano piena di calli. Essa ti riscalda nel sonno più quieto che ti si sta concedendo.
L'ora del tuo riposo è passata, e ti desti da un divano su cui non hai mai dormito. E' lo stesso, medesimo soffitto di sempre, del colore della sabbia, ma hai intorno a te i sensi che non ti hanno mai accompagnato in un tuo risveglio.
E' l'udire dello strusciare dei piatti di vetro sull'acqua di una fontana.
E' l'odore del pane abbrustolito che penetra le tue narici.
E' il tatto di una coperta morbida, che profuma di lino.
Apri i tuoi occhi profondi, accompagnatori di uno sguardo penetrante che sempre spaventò coloro che si imbatterono contro di esso. Ti volti, ancora con il capo accasciato sul cuscino del divano, ed offuscata si presenta una figura.
"Ben svegliato!" ti saluta Temari, augurandoti il raro buongiorno che, da poco, hai potuto avere il privilegio di provare. Nel girare il volto ella incrocia i tuoi occhi con il suo sguardo.
Mille uomini hanno odiato i tuoi occhi, duemila uomini hanno bramato di spegnerli, tremila uomini avrebbero mai osato cercare quello sguardo. Lei lo coglie immediatamente, noncurante, e vi si sprofonda dentro. E' lo stesso azzurro limpido dei tuoi occhi, ma tu non te ne sei mai accorto.
E chissà perché solo allora ti è parso di poter realmente sperare a quella stupida credenza. Tu: persona scettica, pessimista, diffidente, ora hai trovato il tuo bramato desiderio.
Ma anche se forse troppo tardi, tu spererai ancora che quel desiderio possa essere esaudito.
Te ne accorgi solo in quel momento, quando, svegliandoti, guardi la schiena di lei intenta a prepararti la colazione.



E' l'udire dello strusciare dei piatti di vetro sull'acqua di una fontana.
E' l'odore del pane abbrustolito che penetra le tue narici.
E' il tatto di una coperta morbida, che profuma di lino.
E' la visione della schiena di lei. Davanti alla cucina; vicino al tuo cuore.












Fine.


  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: V a l y