Susan e Peter condividevano una cosa, troppo grossa da farla continuare, perchè loro due avevano un legame troppo stretto che l'amore non poteva distruggere...
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Susan era seduta sulla panchina del suo giardino. Era triste. Aveva in
mano un diario. Era quello di Peter. Non sapeva nemmeno il
perchè lo avesse
aperto. Era in lacrime. Non riusciva a smettere. Lo odiava. Le aveva
fatto una cosa terribile. Mise le gambe accanto al petto. Pose la testa
nello spazio
rimanente. D'un tratto sentì una presenza sedersi accanto a
sè. Conosceva quel profumo. Era suo fratello.
"E
così te la sei portata al letto."
Disse
alzando il viso. Le sue lacrime l'avevano ricoperta. Il ragazzo la
prese per il mento. La guardava con occhi colpevoli. Si massacrava le
mani.
"Susie,
posso spiegare, ero ubriaco..."
La
cercò di baciare molto velocemente. La ragazza gli diede uno
schiaffo. Iniziò a piangere ancora di più. Peter
si toccò la guancia. Aveva una mano
rossa scolpita sulla faccia.
"Non
ti azzardare più a toccarmi. Io ti odio! Perchè
te la sei portata al letto? Tutte le cose che mi hai detto allora erano
stronzate!"
Al
ragazzo scese una lacrima. La ragazza lo guardò con ancora
più odio. Si alzò in piedi e con un dito
indicò il cancelletto della casa.
"Non
ti voglio più vedere! Togliti dalla mia vista e dalla mia
vita. Mi hai fatto sentire sporca per sette mesi e poi mi ricambi
così? Sei proprio uno"
Susan
venne bloccata da un bacio di Peter. In quel momento passarono Coraline
e Jack. Li videro. Tutte e due entrarono.
"Peter
ma che? C'è ma sei impazzito con tua sorella?"
Jack
spinse l'amico. Susan si avvicinò a Coraline e
l'abbracciò. Era in lacrime. Peter ricambiò con
un pugno.
"Io
vado a dire tutto alla polizia!" Il ragazzo si avvicinò a
Susan e continuò rivolto verso di lei. "Tu lo ami? Oppure si
è approfittato sempre di te?"
Lei
guardò il fratello per qualche attimo. Non sapeva che
rispondere. Era talmente disperata in quel momento che non aveva
parole, ma poi le venne
tutto in mente.
"Sì,
lui si è approfittato di me, io non lo amo, non lo ho mai
amato, mi ripugna in modo allucinante. Lo odio."
Coraline
abbracciò l'amica e le sussurrò "mi dispiace".
Lei continuò a piangere fra le sue braccia e Peter le
rispose:
"Susan,
ma, ma, noi due ci amiamo. Ti prego, diglielo"
Jack
fece il numero dei genitori di Susan e Peter. Coraline
guardò con disprezzo il ragazzo.
"Ma
ti prego, evita di metterla in condizioni brutte..." si girò
verso l'amica "Susie, se lui ti avesse mai minacciato o uso fruito di
te, devi subito dirmelo,
perchè è una cosa grave."
Lei
fece un cenno.
Intanto
Jack era al telefono. Era una situazione drammatica. Non si riusciva a
capire niente. Era tutto così veloce. Sembrava la fine di un
paradiso
immenso. D'un tratto si sentì una voce dal telefono. Era
Margaret. La madre di Susan e Peter.
Jack
iniziò a parlare:
"Salve
signora, sono Jack, Jack Tolminson, sono qui per dirle una cosa grave
riguardo a suo figlio Peter..."
"Che
cosa ha fatto questa volta?"
"Non
se lo potrebbe nemmeno immaginare. L'ho sorpreso baciarsi con sua
sorella."
"Cosa?
E' impossibile! Non puo' essere vero, sono fratelli!"
"Sì
signora, ci sono due testimoni. Peter ha sempre oso fruito di vostra
figlia in modi inadeguati. Ci tenevo che lei lo sapesse."
"Grazie
Jack, ma non credo che lei sia fonte affidabile, preferisco sentirlo da
Peter"
Il
ragazzo passò il telefono all'altro. Si guardarono con odio.
Era una situazione ingestibile, che nemmeno la più tragica
delle tragedie poteva sembrare
vera.
"Mamma...
Posso spiegare, cioè non posso..." ansimò un
momento "a me non importa quale legame ci sia tra me e Susan, ma io la
amo, con tutto il cuore... so ce per te sarà difficile
crederci, ma... Io sono innamorato di mia sorella."
D'un
tratto non si sentì più niente dall'altra parte.
C'era solo il vuoto. L'abisso più profondo. Peter aveva
deluso e tradito le persone che amava più al mondo...