Aprii gli occhi e cominciai ad ascoltare i rumori che mi circondavano: il vento muoveva i rami dell’albero nel mio giardino,il gatto miagolava dietro la finestra e il rumore della città era vicino quasi come se io ci fossi dentro. Mi alzai e andai a fare colazione;dal salone adiacente si sentivano i miei discutere chissà per quale inutile motivo,discutere era diventata un’abitudine per loro.
Mi preparai per andare a scuola,erano le sette e venti del mattino. Avevo educazione fisica quel giorno,così mi misi la tuta nera e una maglietta gialla (non badavo molto all’abbinamento di colori per fare educazione fisica).
Presi le chiavi di casa e del motorino e uscii. Mi misi in sella e cominciai ad avviarmi verso la scuola,avevo il motorino da poco: era forte osservare tutti i ragazzi che aspettavano l’autobus come facevo io fino alla scorsa estate.
Arrivai a scuola,andai nel parcheggio e ebbi la solita accoglienza: Ornella e Giudit vennero da me al parcheggio per salutarmi. Scesi dal motore e mi tolsi il casco: -Ciao J!- dissero Giudit e Ornella in coro, -Ciao Giudit,ciao Orni!- dissi e le salutai con un bacio sulla guancia. Finii di incatenare il motorino,posai il casco e mi avviai con le mie amiche verso l’entrata della scuola
-Allora..- disse Ornella -Come è andato il weekend?- mi chiese,e cominciò a guardarmi;allora risposi -Beh,se si può dire bene. Sabato sono uscita con Shameena e due ragazzi,poi domenica- Ornella mi prese per un braccio e mi fermò -Uscita con chi?- spalancò gli occhi e io risposi -Con Shameena e due ragazzi..- Giudit aggiunse -Jazzy che esce con due ragazzi? Eh,eh. Che succede al piccolo maschiaccio?-;piccolo maschiaccio,già,lo ero: avevo i capelli rasati con un ciuffo rosso che era l’unica cosa che mi faceva sembrare una ragazza. Risposi dicendo
Arrivai a scuola,andai nel parcheggio e ebbi la solita accoglienza: Ornella e Giudit vennero da me al parcheggio per salutarmi. Scesi dal motore e mi tolsi il casco: -Ciao J!- dissero Giudit e Ornella in coro, -Ciao Giudit,ciao Orni!- dissi e le salutai con un bacio sulla guancia. Finii di incatenare il motorino,posai il casco e mi avviai con le mie amiche verso l’entrata della scuola
-Allora..- disse Ornella -Come è andato il weekend?- mi chiese,e cominciò a guardarmi;allora risposi -Beh,se si può dire bene. Sabato sono uscita con Shameena e due ragazzi,poi domenica- Ornella mi prese per un braccio e mi fermò -Uscita con chi?- spalancò gli occhi e io risposi -Con Shameena e due ragazzi..- Giudit aggiunse -Jazzy che esce con due ragazzi? Eh,eh. Che succede al piccolo maschiaccio?-;piccolo maschiaccio,già,lo ero: avevo i capelli rasati con un ciuffo rosso che era l’unica cosa che mi faceva sembrare una ragazza. Risposi dicendo
- Si,non posso uscire con due ragazzi e un’amica?-
- Certo che puoi,ma cosa avete combinato voi quattro,mh?- disse Ornella con aria maliziosa.
- Non abbiamo fatto assolutamente niente!- risposi con aria infastidita.
- Scusa,scusa..non fare così!- disse Ornella,pochi secondi dopo scoppiammo in una rumorosa risata.
Arrivammo davanti l’ingresso della scuola dove c’erano altri miei compagni: Aubree,Aleeha,Miley,David e Walter. Li salutai e poco dopo suonò la campanella e entrammo in classe.
Ero la più rumorosa della classe secondo i professori,così stavo al quartultimo banco,da sola,vicino al muro;la mia unica compagnia era il mio adorato cartellone sul banco: era pieno di foto dei miei idoli,e scrivevo di tutto là sopra,dai testi di canzoni alle risposte alle domande dei compiti (tutto rigorosamente in inglese,così che i professori delle altre materie non potessero capire con precisione ciò che avevo scritto). Cominciò quel noioso lunedì con una lezione di matematica,che io passai ad ascoltare musica;quell’ora fu seguita da due intense ore di italiano: le cazzate che uscivano dalla bocca di quella vecchia professoressa sulla sessantina erano immonde e noiose,avrei preferito buttarmi giù dal balcone. Finalmente suonò la campanella della ricreazione,così tutti scendemmo in massa in cortile per mangiare;io,Miley,Mary e Georgia andammo dal tizio che vendeva i panini e dopo essere riuscite ad agguantare il nostro,tornammo in classe per mangiarlo. Come ogni giorno ci mettemmo a parlare: Miley aveva conosciuto un tizio su facebook,Mary aveva baciato il suo nuovo ragazzo e Georgia era ancora in pena per Max,il suo ex. Io stavo per parlargli della mia uscita di sabato,quando il professore di diritto della sezione A ad avvisarci di uno spiacevole incidente.
Ero la più rumorosa della classe secondo i professori,così stavo al quartultimo banco,da sola,vicino al muro;la mia unica compagnia era il mio adorato cartellone sul banco: era pieno di foto dei miei idoli,e scrivevo di tutto là sopra,dai testi di canzoni alle risposte alle domande dei compiti (tutto rigorosamente in inglese,così che i professori delle altre materie non potessero capire con precisione ciò che avevo scritto). Cominciò quel noioso lunedì con una lezione di matematica,che io passai ad ascoltare musica;quell’ora fu seguita da due intense ore di italiano: le cazzate che uscivano dalla bocca di quella vecchia professoressa sulla sessantina erano immonde e noiose,avrei preferito buttarmi giù dal balcone. Finalmente suonò la campanella della ricreazione,così tutti scendemmo in massa in cortile per mangiare;io,Miley,Mary e Georgia andammo dal tizio che vendeva i panini e dopo essere riuscite ad agguantare il nostro,tornammo in classe per mangiarlo. Come ogni giorno ci mettemmo a parlare: Miley aveva conosciuto un tizio su facebook,Mary aveva baciato il suo nuovo ragazzo e Georgia era ancora in pena per Max,il suo ex. Io stavo per parlargli della mia uscita di sabato,quando il professore di diritto della sezione A ad avvisarci di uno spiacevole incidente.