Letters
to Finn.
18
maggio 2013.
Caro Finn
Sono fortunato ad aver
imparato ad impostare una lettera tanto tempo fa, così ora
non ho problemi a
scriverne una, sperando di non fare nessun errore grammaticale. Non
è una delle
materie in cui sono più forte in effetti. Accenti, virgole,
punti. Mi piacciono
i punti.
Sono Blaine, Blaine Anderson e fatico in una maniera assurda per
trovare
qualcosa da dirti che non includa un ‘ti voglio
bene’ o un ‘sono orgoglioso di
te’ perché sinceramente sono del parere che ci
sarebbero state altre scuole che
avrebbero gradito la tua presenza, altre scuole che avrebbero avuto
bisogno del
tuo talento all’interno della loro squadra.
Mi fermo in pratica ad
ogni punto e vado a capo, sperando di occupare un po’
più di spazio su quest’infinito
foglio bianco che ci separa. T’immagino gigante come al
solito mentre tieni in
mano questo foglio di carta. Nelle mie immagini hai una tuta mimetica
che ti
avvolge, facendoti sembrare un qualunque soldato, e ti guardi intorno
con
orrore, lo so che tu non vorresti mai essere li. Avresti voluto tenerti
lontano
da tutte quelle armi di cui – ci gioco il mio gel.
– non sai nemmeno il nome.
Allora perché Finn? Cristo, non capisco il perché
di questa tua decisione.
Forse hai anche un fisico giusto: spalle larghe, altezza e resistenza
fisica,
ma non sei cattivo. Tu non vuoi, e anche se su voglia non sai uccidere.
Ti
manca la forza necessaria per guardare gli occhi di un uomo spegnersi
assieme
alla sua vita. Sei troppo buono per farlo. Ti faresti mille paranoie
chiedendoti se avesse avuto una famiglia a casa e se stava solo
cercando di
portare un pezzo di pane alla sua casa. Finiresti col farti uccidere tu
stesso
per non togliere un padre ai propri figli, perché tu Finn,
tu sai come ci si
sente a non avere un padre, non lo faresti mai. Saresti preso di mira
perché
sei troppo buono, perché il tuo sorriso e persino le tue
fossette fanno
presagire quanto il tuo animo sia buono. E forse moriresti. Dimenticato
da
tutti, persino da quelli che chiamava compagni. I tuoi unici compagni
siamo
noi, Finn. Compagni per tutta la vita, compagni per sempre. Siamo
cresciuti
assieme. Tutti assieme. E sto di nuovo usando molto punti,
perché non riesco a
fare frasi di senso compiuto. Dio, non voglio perderti per nulla al
mondo, tu
sei come mio fratello anche se ne abbiamo passato di tutti i colori,
anche se
spesso e volentieri ci siamo odiati e ti ho detto che sopra il mio
sacco da
boxe avrei voluto la tua faccia. Non era vero, ti voglio bene e sempre
te ne
vorrò, perché sei una parte di me. Sento la tua
presenza che aleggia sopra il
McKinley, la tua presenza quando vado a casa vostra e mi guardo intorno
con
malinconia. Sono talmente gay che a volte entro in camera tua solo per
sentire
il tuo odore che a volte mi manca. Anche tua madre vuole mantenerlo,
visto e
dato che nella stanza c’è ancora un accenno di
odore di piedi.
Non voglio che tu te ne
vada, Finn. Non voglio che tu concluda la tua carriera con una fine che
non ti
meriti, Hudson, porca puttana. E mi stai facendo
diventare un
grandissimo maleducato, ma sicuramente attorno a te ne senti di
migliori, di
gente disperata che non aveva altra scelta se non imboccare la strada
delle
armi, e tu, invece? Tu una via ce l’avevi.
Stai avendo i tuoi Glory
Days almeno? Hai qualcuno che crede a te li? Qualcuno che si dimostra
tuo
amico? Ti prego a questo punto del discorso non mollare la lettera
perché
troppo noiosa, avrei miliardi di cose da dirti. Soprattutto che credo
in te,
anche se non credo nelle tue scelte. Ma la vita è la tua e
io, piccolo hobbit,
cosa posso fare?
Vorrei tanto
abbracciarti al momento, per ricordarti che sono orgoglioso di te e che
ti
voglio bene come se fossi mio fratello. Invece sei solo un amico
lontano con mano,
un fucile che non spara acqua.
Spero davvero, con tutto
il cuore, che la fortuna sia sempre dalla tua parte, che nemmeno per un
secondo
ti abbandoni. Spero che tu sia bravo abbastanza da stare li,
perché sarebbe un
casino se succedesse il peggio.
Un
fortissimo abbraccio, Blaine Anderson.
P.S = Diavolo! Mi sono
dimenticato una cosa con tutti questi argomenti riguardante la tua
partenza! “Prendetevi
cura del Glee Club, e lui si prenderà cura di voi.”
Lo sta facendo. Il mio
impegno sta dando i suoi frutti. Mi sono preso tutti i tuoi assoli!
Sono un
Finn Hudson basso, danzerino e canterino.
Mi piacerebbe tornare alla Dalton, però… Mi
mancano tanto i miei amici
usignoli.
______________________________________________
DAMNHUDSON'S
CORNER.
E di nuovo, super
mega importante perché se state leggendo questo
vuol dire che siete
arrivati anche alla fine di questa lettere scritta da Blaine, e
così vuol direi
che mi state seguendo e che io sono orgogliosa di me e di quello che
sto
scrivendo. :)
Allora, come vi è sembrato il piccolo Blaine? Mi ha fatto
molta tenerezza scrivere
di lui, soprattutto per quanto riguarda la sua voglia di abbracciare
nuovamente
Finn.
( Sono riuscita ad
aggiornare in fretta, avete visto? Ho aggiornato tutto oggi. Finntana e
Letters
to Finn. Alla fine non faccio poi tanto schifo. u_u )
Nella prossima
lettera
- per ordine alfabetico in
base ai cognomi - : Rachel Berry
a rapporto.