-Capitolo
2
Quell’estate
fu una delle migliori mai passate. Non avevo più il pensiero
dei compiti, dello
studio (anche se ripassavo le lingue per il college) o delle amiche che
non
vedevo da tanto, perché a Settembre sarebbe stato un nuovo
inizio.
Le
avrei riviste, e saremmo state nello stesso college, avremmo conosciuto
delle
nuove persone, ci saremmo divertite da matti, e ovviamente, avremmo
studiato.
Il
caldo estivo a Los Angeles era davvero CALDO. Alcune giornate erano
calde a tal
punto che l’unico posto in cui si poteva resistere era
l’acqua. Allora io
andavo in spiaggia con Dylan e alcune mie amiche, Alison, Debby e
Nicole.
Facevamo gli stupidi, ci tiravamo l’acqua e ci buttavamo
sulla sabbia, con gli
occhi di tutti puntati addosso. Ma a noi non interessava, volevamo solo
divertirci ed era quello che facevamo. Altri giorni faceva un caldo
abbastanza
moderato, quindi giravamo per le strade e facevamo shopping, o andavamo
a
mangiare fuori, o ancora potevamo andare al cinema o in discoteca, o
alle feste
dei nostri vecchi compagni di scuola. Insomma, ero sempre da qualche
parte. Nelle
giornate piovose stavamo tutti in casa, invece. Mi piaceva guardare dei
film,
vestita comoda e con la mia coperta, sul divano. Intanto sentivo il
suono delle
gocce che scendevano. E mi addormentavo a metà film.
Passai
quell’estate così, a divertirmi, a pensare al
futuro che in quel momento, per
la prima volta, appariva in modo chiaro, a parlare al telefono con
Vale, Barby
e Camy aspettando Settembre. Fino a che quel giorno finalmente
arrivò.
Ero
in casa, e stavo aspettando che loro arrivassero. Ero nervosissima, e
avevo
voglia di abbracciarle tutte. Per distrarmi cercai di guardare qualcosa
alla
TV, ma il tempo sembrava non passare. Poi, finalmente, sentii il
campanello
suonare.
Corsi
alla porta, e dopo aver fatto un gran respiro, la aprii. Era la mia
vicina.
«Ciao
Ele»
mi disse, sorridendo. «Tua
mamma è in casa?»
«No,
mi dispiace, è andata a fare la spesa, perché
stanno arrivando delle mie
amiche. Tra un’ora forse sarà rientrata, le
dirò di passare da lei.»
Risposi, impaziente.
«Oh,
certo, grazie!»
Disse mentre tornava a casa.
«Certo,
se aspetto qualcuno ovviamente deve esserci qualcun altro!»
pensai, ridendo.
Mi
rimisi a guardare la TV. C’era America’s got
talent. Mi piaceva perché quando
abitavo ancora in Italia guardavo sempre Italia’s got talent
ed era
divertentissimo.
Dopo
aver visto una puntata, continuavo a cambiare canale in cerca di
qualcosa di
interessante, ma non c’era niente. Avevo trovato un film,
quando il campanello
suonò di nuovo, e io mi spaventai. Corsi nuovamente alla
porta e aprii, con le
mani che tremavano. Ed eccole lì, erano proprio loro! E
sì, erano cambiate molto.
Erano cresciute. Rimanemmo un attimo a guardarci sorridendo, poi ci
abbracciammo tutte.
«Non
ci credo! WOW, siete cambiate tantissimo!»
Dissi loro.
«Anche
tu!»
Risposero.
«Venite,
vi faccio vedere le camere».
Io
posai le loro borse nella stanza vuota ‘degli
ospiti’ e poi feci vedere loro le
camere in cui sarebbero state fino all’inizio della scuola. E
poi, passammo la
giornata a raccontarci la marea di cose che erano successe in quattro
anni.
E
anche il resoconto del viaggio Italia-America, e poi mi
chiesero «E
tu?»
Mancavano pochi giorni a quello che sarebbe stato un sogno che si realizzava, per tutte.
Ciao a tutti! Spero che fino a
qui la mia storia vi sia interessata! Lo so che i capitoli sono corti,
ma quelli successivi sono più lunghi :)
Se volete, recensite! Buona lettura :) ♥