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Autore: Petit Usagi    01/06/2012    3 recensioni
Quante volte ci siamo chieste...ma in quel momento, Usagi cosa ha pensato? Oppure... ma Mamoru per Chibiusa cosa provava, perchè la proteggeva sempre? Bene, questa FanFiction darà vita alle parole mai dette dalle guerriere Sailor. E se le parole a cui ho dato voce sono le stesse che pensavate voi, o pensate che sarebbero state altre...bhe, fatemelo sapere ;) !!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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1
USAGI TSUKINO

 

XXX Sec.
Poco tempo prima della nascita di Chibiusa

 
A quel tempo eri arrivata come un uragano nella mia vita; quel giorno non avrei mai immaginato che una piccola bambina coi codini rosa, avrebbe regalato un altro sapore alle mie giornate.
Ero uscita con Mamo-chan per una passeggiata romantica al parco; dopo la battaglia contro il Dark Kingdom e la sua perdita momentanea della memoria, da poco avevamo iniziato a goderci il nostro amore come tutte le coppie normali.
Sembrava che tutto stesse iniziando ad andare per il verso giusto, che stesse tornando tutto alla normalità. Tu… non eri prevista…
Il nostro primo incontro non può sicuramente dirsi normale. E’ stato qualcosa fuori dal comune; caduta a terra, mi ritrovai una pistola puntata dritta in faccia. Il viso di Mamo contorto in una smorfia di terrore… il tuo indice sul grilletto… hai premuto e… sono svenuta!
Sei scomparsa e poi, poco dopo, eri lì in casa mia, che mi guardavi con quei tuoi occhi rossi dall’aria arrabbiata. Usagi… il mio stesso nome. Com’era possibile? Come potevi conoscermi e per di più avere il mio stesso nome? Avevi ipnotizzato tutta la famiglia che ti considerava una mia lontana cugina…
Chibiusa… la piccola Usagi, così eri stata ribattezzata. Eri la bambina del mistero; nemmeno Luna era riuscita ad ottenere informazioni sul tuo conto.
Molto tempo dopo, quando un’altra minaccia era stata sconfitta, ho scoperto la verità. Tu eri Small Lady… la mia bambina. Il frutto dell’amore tra me e Mamo; in me si intrecciarono una miriade di sentimenti. Da un lato ero felice di aver fatto questa meravigliosa scoperta perché confermava l’amore eterno tra me Mamoru, ma più il tempo passava, più questa felicità si trasformava in gelosia.
Ero gelosa, sì…
Gelosa del rapporto che legava te e Mamo. Insomma, era tuo padre in fondo; eppure a me sembrava che per te quello non contasse. Lo volevi per te, volevi portarmelo via. Non potrò mai dimenticare quel bacio tra lui e te. E non sono riuscita a prendere per buona la giustificazione che tu eri soggiogata dal male, che eri Black Lady. Non potevo nemmeno pensare che quella fosse solo una visione creata dal Cristallo Corvino.
E’ vero che in fondo, in quel tempo, ovvero nel XX secolo, Mamoru non è ancora tuo padre, ma quei tuoi comportamenti proprio non li sopportavo. Quando ero la principessa Serenity non ho potuto vivere il mio amore per Endymion, e anche come Usagi, non riuscivo a coltivare il mio tenero sentimento per lui.
Arrivò anche quel maledetto circo e, come se non bastasse, i nemici decisero di giocarmi un brutto scherzo. Proprio quando il mio corpo iniziava ad assumere morbide forme femminili e finalmente potevo vivere la mia intimità con il mio amato Mamo-chan, sentirmi donna, le mie sembianze tornarono ad essere quelle di una bimba. Le tue forme invece sbocciarono, piene di femminilità e prosperosità. So che quella volta Mamo ti guardò con occhi diversi, anche se per un istante, prima di rendersi conto chi fossi. Ma fu anche in quel momento che ti accorgesti che lui non poteva essere tuo e che dovevi aspettare il tuo principe azzurro.
Che non tardò ad arrivare. Helios.
La situazione si invertì; fu Mamoru ad essere geloso, come ogni padre lo è della propria bambina…
E io finalmente mi rasserenai.
Lo ammetto Chibiusa. Ti ho sempre invidiata. Per le attenzioni che aveva Mamoru nei tuoi confronti. Per le attenzioni che avevi dalle mie amiche, per la tua libertà e spensieratezza. Per le attenzioni che ti dava la mamma… io che la vera mamma l’avevo persa.
Io che dopo aver conosciuto il mio passato ho cercato di crearmi un presente felice; io che ho sempre dovuto lottare per le amicizie, per l’amore, per l’umanità. Tu, tutto questo, non sapevi cosa volesse dire.
Eppure, nonostante le nostre litigate, i nostri buffi teatrini, ho imparato presto a volerti bene come se fossi già la mia bambina. E ero disposta a dare la vita per proteggerti, come il giorno in cui Nehellenia ti gettò nel vuoto… e quando tempo dopo, per mano sua, ti vidi svanire tra le mie braccia.
Mi accorsi di quanto eri importante, di quanto tu fossi parte di me. Di quanto era la somma di me e Mamo. Quella stupida gelosia ed invidia… si dissipò!
 
“Quando sarai sulla Terra del XX secolo, Small Lady, cerca di fare tante amicizie. L’amicizia è una cosa importante!”
 
So cosa voleva dire con quelle parole tua madre, cioè la me stessa del futuro. Quando ero Serenity, a Silver Millenium ero sola. Avevo le mie guardiane e Venus era una cara amica, ma invidiavo la vita che conducevano le giovani della Terra. Io mi sentivo sola…
Quando sono rinata sulla Terra, ho conosciuto le mie guardiane come semplici ragazze. Abbiamo imparato a conoscerci e abbiamo condiviso mille avventure che ci hanno unite più che mai e ci siamo sempre date forza l’una con l’altra per superare le difficoltà e poter crescere insieme.
La timida e studiosa Ami… che mi riprendeva sempre quando studiavo poco.
La saggia Rei… con la quale litigavo sempre, ma era la mia più grande amica.
La forte Makoto… che mi difendeva sempre.
La bella Minako… compagna di videogame.
Poi Michiru, Haruka, Setsuna, Hotaru…
Non sono mai stata lasciata sola… e spero che tu non proverai mai la brutta sensazione di essere messa da parte da tutti, chiusa in una gabbia dorata con l’unico destino di diventare regina. Spero tu possa scegliere liberamente come vivere la tua vita.
 
Ora sono qui; sono regina di un magnifico regno. Ovunque c’è la pace e la serenità. So che tra poco arriverai tra di noi. Ho scelto di regnare… un’altra volta mi sono  sacrificata e ho rinunciato a una vita normale. Le mie battaglie del passato faranno si che il regno della Luna Nera non distruggerà Crystal Tokyo e tu potrai crescere serena.
Sai Chibiusa, se ci penso adesso, con il senno di poi e con un po’ più di esperienza, rimpiango i tempi passati insieme perché mi rendo conto che poter vedere la mia bimba dal futuro è stato un dono che non è concesso a tutte le mamme… ma è stato un privilegio solo mio.
Sei arrivata come un uragano, ma mi hai fatto un grande dono. Ti ho conosciuta e per te, sono migliorata.
Grazie piccola mia, e ti prego, sbrigati ad arrivare tra le mie braccia… siamo state separate già da troppo tempo!

 
 
 
 






 
˙·٠•●♥ Ed ecco qui il mio nuovo lavoro. Darò vita ai pensieri delle nostre amate paladine. Pensieri di momenti particolare, dopo le battaglie, riflessioni . Qui ho voluto dar vita ai pensieri di Usagi, ormai regina. Mi sono sempre chiesta cosa realmente pensasse del rapporto che legava Mamoru e Chibiusa. Come vivesse quella situazione... e cosa alla fine l'abbia fatta diventare una madre amorevole. Quello che ho scritto qui, è quello che penso io...ma voi? Secondo voi è questo che Usagi pensava? Fatemi sapere la vostra opinione!♥●•٠·˙
                                                       
   
 
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