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Autore: Lizzie_Jane    01/06/2012    1 recensioni
E se Pervinca avesse davvero tradito e ora fosse la crudele signora della valle di Fairy Oak? Come sarebbe il villaggio? Leggete e scoprite.
Genere: Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vaniglia aprì gli occhi, mentre le ultime tracce di sonno la abbandonavano. Lentamente, senza alzarsi in piedi, si guardò attorno; l’ambiente che la circondava era spoglio e vuoto. Solo un rozzo tavolo occupava un angolo di quella che poteva essere definita una minuscola cella. Il giorno precedente era stata condotta lì dentro da due guardie che l’avevano afferrata e trascinata via dalla sala nella quale aveva incontrato sua sorella. Aveva perso conoscenza quando le guardie l’avevano letteralmente scaraventata contro il pavimento di pietra della stanza nella quale era stata rinchiusa; durante la notte si era svegliata, per addormentarsi quasi subito, restando sempre sul pavimento. Ora la luce entrava, debole, da una fessura sul tetto e solo grazie ai poteri della ragazza che aiutavano ad aumentarne l’intensità, per quanto possibile, perché la Rocca pareva schermata  e protetta dai raggi del sole.                                                                  
 
Vaniglia intanto si era alzata e aveva preso a camminare in cerchio, con aria pensierosa, riflettendo sul da farsi. Era chiusa in una cella. Chi l’aveva imprigionata era sua sorella. Non aveva via di fuga. I suoi poteri erano quasi inutilizzabili a causa del campo di forza del castello. Non aveva la minima idea di come agire. La porta era di pietra e sembrava solidissima; l’idea di poterla sfondare, patetica.                               -Tentar non nuoce- si disse la ragazza e si preparò a vibrare il colpo.                                                                                                                     Proprio in quell’istante la porta si spalancò con un tonfo sordo e Vaniglia fece appena in tempo a nascondere il suo gesto.
-Sappi che non ti servirà a nulla- disse una voce con tono di disprezzo e altezzosità
-Vì!-
-Babù…- rispose la maga del Buio ironicamente, uscendo dall’oscurità
-Perché mi hai fatta portare qui?- chiese in tono quasi supplichevole Vaniglia
-Ma come! Non ti piace la tua sistemazione?- Eppure a me pareva così confortevole…l’avevo fatta riservare dall’inizio solo per te…-
-Dall’inizio? Tu non sapevi che io sarei arrivata- Vaniglia lo disse quasi interrogativamente, come fosse una domanda
-Ti conosco fin troppo bene. Tu sei la solita ingenua che avrebbe sicuramente cercato di difendermi con gli altri, ero certa che saresti stata sicura della mia integrità come ero sicura che saresti giunta fino a qui per redimermi!- urlò Pervinca, alzando sempre di più il tono della voce -Vuoi che ti dica una cosa? Vuoi sapere la verità? Non c’è proprio nessuno da redimere qui! Io sono perfettamente consapevole di ciò che faccio e che voglio fare!- Pervinca a questo punto urlava
-Ma…-
-Silenzio!- affermò seccamente la giovane strega del Buio, riacquistando il controllo –Resta qui e non tentare di scappare. Sarebbero solo sforzi inutili- detto questo se ne andò e la porta si richiuse alle sue spalle, con lo stesso tonfo sordo con il quale si era aperta.
 
 
 
 
Villaggio di Fairy OaK
 
-Felì! Felì!-L’hai trovata?-
-No, le mie antenne non captano nulla, è come se qualcosa impedisse ai miei poteri di raggiungerla- rispose la giovane fata
-E’ alla Rocca- affermò asciutta Tomelilla
-Insomma! Non è il caso di essere pessimisti!- ribattè Dalia –Vero Felì? Forse si è solo allontanata.-
-Già. Sarà nei boschi appena fuori le mura. Magari si è solo avventurata un po’ troppo in là-
-E come spieghi l’inefficacia dei tuoi poteri?- chiese Tomelilla, presagendo il peggio
-La mia bambina non è una sciocca! Non si dirigerebbe mai sino ad Arrochar- intervenne Cicero
-Suvvia Cicero, nessuno sta affermando che Vaniglia non sia una ragazza coscienziosa e responsabile, ma sappiamo tutti perché lo avrebbe fatto- affermò Duff, lo zio di Grisam

Erano tutti riuniti nella cucina di casa Periwinkle. Felì era sul lampadario, Dalia aveva appena finito di preparare del tè e raccolti intorno al tavolo c’erano Tomelilla, Cicero, Duff, Grisam con i suoi genitori e i Pollimon al completo. Tutti erano arrivati per discutere della scomparsa di Vaniglia e per accordarsi su come procedere. Si guardarono; sì, tutti sapevano perché si era diretta alla Rocca. E meglio di tutti lo sapeva Grisam. E aveva paura, per Vaniglia e per Pervinca. Temeva che accadesse qualcosa di irreparabile, di terribile. Quel giorno lui non aveva partecipato davvero attivamente alla discussione; mentre si era stabilito che una spedizione di ricerca sarebbe partita il giorno seguente, lui aveva riflettuto per conto proprio e infine aveva deciso: avrebbe chiesto aiuto a Shirley.
  
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