02/06/2012
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«Hai davvero fatto una battuta, Perce… l’ultima che ti avevo sentito fare era…» L’aria esplose. Erano tutti vicini: Harry, Ron, Hermione, Fred e Percy, i due Mangiamorte ai loro piedi, uno schiantato, l’altro Trasfigurato; e in quella frazione di secondo, quando il pericolo sembrava momentaneamente lontano, il mondo andò in pezzi.
Harry Potter e i Doni della Morte, credits to J.K. Rowling
Happy birthday, Freddie.
221 parole;
Caro Fred,
è strano il modo in cui ti hanno portato via da me.
Un attimo prima c’eravamo noi due che combinavamo guai e ci beccavamo moltissime punizioni, un attimo dopo c’era il tuo corpo freddo disteso sulle macerie di una guerra non ancora finita, c’erano i tuoi occhi che mi fissavano senza vedermi davvero e le tue labbra che accennavano un sorriso.
È così che te ne sei andato, Freddie, con il tuo sorriso allegro e così uguale al mio.
La mia vita procede a rallentatore, è strano fare tutto senza di te, senza i tuoi capelli scompigliati a farmi compagnia, senza le tue battute geniali.
Avevamo una vita da vivere, altri guai da combinare e altri scherzi da fabbricare, ma tu non ci sei più, Freddie.
Ci sono ancora tante persone maligne nel mondo… perché hanno dovuto portarmi via proprio te? Te, Fred, che con la tua presenza allietavi il mondo e facevi sfuggire una risata anche alle stelle che intravedo, in questa notte fredda, dalla finestra.
Mi manchi, Freddie.
Tuo George.
George ripose l’inchiostro e la piuma usati al loro posto, asciugandosi il viso bagnato. Alzò lo sguardo dalla scrivania e i suoi occhi si andarono a posare sulla foto magica che ritraeva lui e Fred a Hogwarts.
Sorrise impercettibilmente, chiudendo gli occhi e mormorando “Buon compleanno, Freddie”.