Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: shimichan    02/06/2012    4 recensioni
"Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!"
[L'ho messa sotto SPOILER solo per chi non segue il manga..ma è solo un accenno]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Nico Robin
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



"Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!" (A. de Sainte Exupéry)



Quando, da bambina, guardava le stelle, immaginava che dietro quei puntini luminosi, che drappeggiavano il cielo, si nascondessero gli sguardi di Ohara...di sua madre Olvia, di Sauro, del professor Clover e degli altri archeologi. 
Le dava sollievo pensare che loro fossero lì ad osservarla, a vegliarla...e così, spesso, capitava che, alzati gli occhi umidi di pianto, chiedesse loro coraggio.
Il coraggio di sollevarsi da terra ed uscire da quel buco in cui si era rifugiata. 
Il coraggio di fuggire ancora, scacciata e cacciata come una bestia, o peggio, un demone.
Il coraggio di vivere nell'ombra per perseguire un sogno, il suo sogno...quella pesante eredità che loro le avevano lasciato.

***

Ad Alabasta aveva guardato le stelle dalla residenza di Crocodile, mentre il fumo del sigaro le pizzicava gli occhi. Un monito forse (?).
Gli occhi di un'assassina non meritano certo uno spettacolo tanto straordinario.   
Il cielo del deserto era così incredibilmente limpido che non sapeva se fossero le stelle ad illuminarlo o viceversa.
Aveva guardato le stelle, quella notte, con negli occhi la vergogna ed una domanda che le  premeva sulle labbra serrate. Sigillate affinché questa non potesse divenir reale.
"Nico...Robin...".
Una voce profonda. Una voce maledettamente famigliare che proveniva dallo studio ed una porta semichiusa che mostrava, nel buio, un mozzicone incandescente.
Non attese di risentirla -non ce n'era bisogno, dopotutto- e, lanciata un'ultima spenta occhiata al cielo, si allontanò dalla finestra. "Chiudi la porta..".
"Siete ancora orgogliosi di me? Di come sono diventata? Di cosa sono diventata?"

A Skypiea, dopo la vittoria su Ener, si erano raccolti tutti attorno ad un gran fuoco. 
Tutti a festeggiare, a ridere, a scherzare...a ricominciare.
Osservò i suoi 'compagni', bevendo un sorso dal boccale che uno di loro le aveva portato...quale? Non aveva molta importanza, non ne dava mai ai nomi di coloro che le servivano.
C'erano un capitano di gomma, una navigatrice ladra, uno spadaccino con tre spade, un tizio col nasone, un cuoco dongiovanni, un dottore renna. 
Che strana ciurma si era scelta
Aveva guardato le stelle, quella notte, con una sensazione di leggerezza nel cuore mai provata prima. Ed il tarlo del dubbio l'aveva immediatamente assillata.
"Riuscirò a tradire anche loro?"

A Water 7 il treno marino stava per partire: l'ultima fuga, l'ultimo viaggio.
La stazione era in fermento, tutto un cozzare di urla ed imprecazioni.
Nico Robin -la bambina demoniaca- era finalmente nelle mani del governo, dopo vent'anni  di fughe e tradimenti.
Ma a lei questo non interessava. Non le interessavano i commenti eccitati dei Marines che l'avevano scortata al vagone, né le minacce e gli insulti che le avevano rivolto quelli della CP9.
Cappello di paglia e la sua ciurma sono salvi..continuava a ripetersi, fissando la pioggia che andava ad ingrossare il mare e le scure onde che vi ribollivano fino ad infrangersi contro la sua carrozza. 
Aveva guardato il cielo. Non c'erano stelle...solo una tetra distesa di nubi nere.
Ma lei sapeva che loro erano lì ad osservarla, come sempre. Così, rassicurata da quella flebile consapevolezza -solo sua-, chiese se li avrebbe rivisti lì dove sarebbe finita, se avrebbe sofferto, se era doloroso, se questo bastava per redimere la sua vita...
Un fischio assordante la ridestò, facendola sprofondare in una serena disperazione.
Aveva guardato stelle che non c'erano quella notte e aveva chiesto a loro, che l'avevano già provato, com'era morire..

Sulla Sunny, dopo aver lasciato Thriller Bark, aveva guardato le stelle in un misto di preoccupazione e sollievo ed aveva chiuso gli occhi per godersi quell'attimo di pace. 
Di giorno nella nave regnava un clima di festa ed allegria, ma in quel momento tutti erano sottocoperta: non c'erano le urla di Nami che, esasperata, rimproverava Rufy ed Usopp, non c'erano le smancerie con cui Sanji le portava il caffè, né lo scalpitio di zoccoli sul ponte. Mancavano l'incessante martellio di Franky, impegnato in qualche diavoleria, il rumore metallico dei pesi di Zoro e le melodie nostalgiche di Brook. 
Era circondata da un piacevole silenzio, dal vento che gonfiava le vele, dalle onde che s'infrangevano sulla chiglia, dal leggero scricchiolio del legno.
Si strinse le spalle quando un brivido le percosse la schiena: era la brezza o il ricordo dell'ultima battaglia? 
Aveva guardato le stelle, quella notte, con negli occhi un'eccitazione che non sapeva di possedere.
 "Quali altre avventure ci attendono?"

A Tequila Wolf aveva guardato le stelle, sollevando l'ennesima pietra, prima di essere riportata nella sua cella. Le manette le prudevano, risucchiandole le poche energie che aveva conservato, costringendola ad accasciarsi a terra per non sentirne il peso.
Stretta tra le mani teneva la Vivrecard. 
Quel piccolo pezzetto di carta era l'unico strumento che le avrebbe permesso di ricongiungersi ai suoi compagni, anche se ormai stava perdendo le speranze di riuscirci. 
Di nuovo nelle mani del governo, di nuovo in un'isola sperduta. E stavolta...sola.
Chiuse gli occhi, perché neanche le stelle avevano risposta
Ragazzi...li rivide schierati sopra la torre, le armi in pugno, lo sguardo fermo, la voglia di spaccare il mondo per riportarla indietro e quel "Lascia fare a noi!" che le aveva tolto dalle spalle vent'anni di sofferenze ed umiliazioni, che le aveva ridato un motivo per vivere.
Poi l'imprevisto, il piacevole inaspettato: i rivoluzionari, Dragon, di nuovo il profumo della libertà. 
Era accaduto tutto in fretta. 
Quel giornale stretto tra le dita anchilosate dal freddo: il suo capitano in prima pagina, il messaggio che solo i suoi nakama potevano cogliere.
Aveva guardato le stelle, quella notte, diretta a Baltigo, mentre gli uomini di Dragon tentavano inutilmente di farla entrare in cabina, con un sorriso triste ad incresparle le labbra e lo sguardo deciso come non mai.
E di nuovo una domanda senza risposta.
"Come stanno i miei amici?"

Sulla Sunny, che naviga pigra nel mare del Nuovo Mondo, ora, Robin guarda le stelle, avvolta da una pesante coperta e dal suo caldo abbraccio. Sente il suo respiro che le solletica il collo ed il profumo forte che riconoscerebbe tra mille.
Sta dormendo...si volta e trova conferma di quanto ha pensato. 
Allora chiude il libro che tiene sulle ginocchia piegate e lo appoggia delicatamente a terra, scostandosi da lui. Gli sfiora con dita leggere il volto serio, che porta i segni dei due anni di allenamento...il volto di un uomo che ha trovato riparo sull'incavo della sua spalla e lo bacia. 
Un bacio lieve, senza pretese, su labbra che si distendono a quel tocco. 
È un sorriso appena accennato, rilassato...un tesoro che nemmeno Nami può rubarle..una cura che Chopper non può studiare..perché è solo per lei.
All'improvviso sente la stretta che l'avvolge farsi più decisa, il suo corpo muoversi appena contro la sua schiena. L'ha svegliato
Poco dopo, infatti, sbadiglia e si alza controvoglia, accarezzando il legno dell'albero maestro...il loro posto preferito.
"Vieni?". Un dolce invito, accompagnato da una mano tesa.
Guarda le stelle, di notte, ma non ha nulla da chiedere. 
Ha già le sue risposte.
Ed una persona con cui cercarne delle altre.
"Si.."



***Spazio Autrice***
Salve a tutti!!! Questa è in assoluto la prima fanfic che scrivo su OP...quindi anche se la considerate una schifezza...siate clementi...!!!! No, vabbè, a parte gli scherzi spero vi sia piaciuta! 
L'idea mi è venuta rileggendo vecchi capitoli di One Piece (W7, Ennies Lobby..) e m'è uscita sta cosa....mmm....chissà magari potrei fare una raccolta....Vedremo..
..non ho altro da aggiungere!!!
Grazie per il tempo che avete speso a leggere e/o commentare!!!! Bye ;D
Ps. Mi stavo quasi dimenticando...il LUI dell'ultimo paragrafo può essere chiunque...sta a voi scegliere...io la mia idea ce l'ho già...


  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: shimichan