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Autore: Rey_    02/06/2012    12 recensioni
-Meno male che ci sei tu, Sel.- mormora. Il mio cuore perde un battito.
Ti sei svegliato, finalmente?
Sospira e distoglie lo sguardo.
-Andiamo, ti accompagno a casa.- mormora avviandosi verso l’uscita. Sospiro e lo seguo rassegnata.
Ma certo che no. Non ti accorgerai mai di me.
Beh, io sono stanca.
Stasera, vuoi o non vuoi, ti farò aprire gli occhi.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#Piccola premessa.
Allooora, non sapevo se metterlo all'inizio o alla fine. Però, a scanso di equivoci (woooh che paroloni O.o), lo dico subito: è TOTALMENTE  ispirata alla canzone e al video della Swift.
Bien, buona lettura ^^





You belong with me.










Una voce riesce a sovrastare la musica nelle mie orecchie. Sbruffo infastidita e mi alzo a vedere cosa succede.
E’ ancora lui.
Lo vedo dalla finestra della mia camera che gesticola furiosamente mentre parla al telefono. Ha il viso arrossato e il sorriso dolce che prima non lo abbandonava mai è stato sostituito da un’ espressione frustrata ormai da tempo. Ma, nonostante tutto, rimane sempre il ragazzo più bello che abbia mai visto. La dolcezza dei suoi occhi color cioccolato popola i miei sogni da quando ero bambina e quelle mani calde e grandi, che appena mi sfiorano mi trasportano in un’altra dimensione, ora sono strette a pugno, piene di una rabbia che non gli appartiene. Scuoto la testa e lo guardo sconsolata. E’ da troppo tempo che va avanti questa storia. Lei gli sta portando via il sorriso.
-Perché non mi capisci?- urla lui, prima di chiudere il telefono e lanciarlo sul letto. Sobbalzo colpita dalla violenza di quel gesto e aspetto che lui si accorga di me. Quando mi vede, dalla finestra della sua camera, cerca di sorridere e afferra il blocco dei disegni. Io sorrido e afferro il mio, pronta al nostro solito scambio di messaggi. E’ una cosa che facciamo da quando siamo bambini, era un modo per stare insieme anche quando uno di noi era in punizione.
‘Stai bene?’ scrivo, per poi mostrarglielo. Lui scrolla le spalle e fa un sorriso stanco. Scrive velocemente la sua risposta e poi me la mostra.
‘Stanco di questa situazione.’. Io lo guardo e sorrido teneramente.
‘Mi dispiace.’ scrivo.
D’altra parte non è colpa mia se ti sei scelto una troietta. Lei ti fa solo del male, perché non te ne accorgi? Perché non riesci a capire che io sono la sola che può farti felice?
Digliele queste cose, Sel. Avanti!
Lui sorride e scrolla di nuovo le spalle. Io abbasso lo sguardo e afferro il pennarello.
Forza, digli quello che provi. Bastano due cazzo di parole!
Deglutisco e scrivo con mano tremante. Alzo il foglio e dopo qualche secondo apro gli occhi. Trovo davanti a me la tenda chiusa della sua finestra e le luci spente.
Ma mi stai prendendo in giro?
Il mio ‘Ti amo’ è andato a farsi fottere, un’altra volta.
 
                                                                            …
 
Io non capisco!
Questa tizia può scegliere tra un figo come Jacob e un latticino succhiasangue come Edward, e che fa?
Sceglie la mozzarella!
Bah, dovrei fare un bel discorsetto con questa Bella e farle aprire gli occhi.
Questa storia mi ricorda qualcosa…
-Ehi, Sel!- una voce interrompe il filo dei miei ‘intelligenti’ pensieri.
No, aspetta.
Non una voce.
La sua voce.
Il cuore comincia a martellarmi veloce nel petto e sento le mie guance colorarsi di un rosso acceso quando incrocio i suoi occhi color cioccolato.
-Ciao, Liam.- gli dico sorridendo. Lui ricambia al volo e sento che da un momento all’altro potrei morire. Si siede sulla panchina accanto a me e mi posa un leggero bacio sulla guancia.
Ok, continua a respirare.
-Che stai leggendo?- mi chiede sfilandomi il libro dalle mani.
-Ehi!- protesto, cercando di riprenderlo, ma lui mi allontana e legge il titolo. Mi lancia uno sguardo contrariato e mi porge il libro.
-Ancora con questa storia?- mi chiede, cercando di non ridere. Io alzo le spalle e gli faccio la linguaccia.
-Mi piace. E poi almeno io non sono fissata con un cartone animato.- borbotto offesa. Lui scoppia a ridere.
-Beh, stavolta hai ragione.- dice scompigliandomi i capelli. Poi si ferma e mi inchioda con lo sguardo. La sua mano calda è sulla mia guancia e mi sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio, facendomi venire i brividi. Socchiudo gli occhi e lui si avvicina ancora di più, con un sorriso tenero e le guance rosse.
Oddio…Sta per succedere…
Cerca di non svenire proprio adesso.
Un clacson fastidioso ci interrompe. Apro gli occhi di scatto appena in tempo per vederlo fare una smorfia, che poi corregge in un sorriso che solo chi conosce bene (cioè io) capisce che è più falso di qualcosa fatto in Cina (?).
-Liam! Muoviti o facciamo tardi!- sento una voce cinguettare. Alzo gli occhi al cielo e impreco sottovoce. Mi giro verso di lei, che mi rivolge un sorrisetto altezzoso.
-Oh, ciao Selena.- dice, pronunciando il mio nome come fosse un insulto.
Ciao, stronza.
Le rivolgo un sorriso tirato.
-Ehi, Megan.- la saluto controvoglia, più per non farci rimanere male Liam che per altro. Lui si alza e far per salire sulla decappottabile della sua ragazza, ma poi si blocca e torna indietro, verso di me.
-Ci vieni a farmi il tifo alla partita, vero?- mi chiede con un sorriso entusiasta.
Ecco, come si fa a dire di no a questo faccino?
-Certo, porto anche i pon-pon!- dico scherzando. Lui fa un sorriso a trentadue denti e mi scompiglia i capelli.
-Ti voglio bene.- mi sussurra facendomi l’occhiolino.
Oh, io ti amo. Come la mettiamo?
Io arrossisco, come al solito, e poi lui se ne va, salendo in macchina. Ma la mora non parte subito, no. Stronza fino alla fine, si accerta che li sto guardando, poi lo afferra per il collo e gli infila la lingua in gola, letteralmente.
Che schifo.
E che fitta al cuore.
Lui si tira indietro quasi  subito, voltandosi verso di me con sguardo preoccupato. Prima che le lacrime riescano ad uscire dai miei occhi, mi giro e a passo svelto mi avvio verso casa, sentendo la macchina sgommare dietro di me e sparire oltre la curva.
 
                                                                            …
 
Ora spiegatemi perché sono qui, in mezzo a un centinaio di adolescenti urlanti che fanno il tifo alla squadra della scuola. Io, che odio il football.
Semplice.
Perché te l’ha chiesto lui.
Quanto ancora devo aspettare perché lui capisca che sono qui solo per lui, che ci sono sempre stata per lui, che tutto quello che sta cercando è qui, dannazione?!
Due ragazzi accanto a mesi alzano in piedi ed esultano, probabilmente per l’entrata delle cheerleader a bordo campo. Alzo gli occhi al cielo e cerco con lo sguardo Liam, quasi irriconoscibile con la divisa da gioco.  Però i miei occhi prima incrociano qualcosa che non avrebbero dovuto vedere. Megan, avvinghiata ad un gorilla biondo, che le sta mettendo le mani dappertutto. Mi alzo, appena in tempo per vedere Liam sbiancare appena si accorge di loro. La partita è finita, tutti esultano per la vittoria. Ma io posso quasi sentire il cuore di Liam frantumarsi in mille pezzi. Lo vedo avvicinarsi a lei e chiederle spiegazioni.
Ma cosa devi ancora chiederle? E’ solo una… Selena, basta con questi termini poco femminili.
Troia!
Lei lo guarda con aria disgustata e gli dice qualcosa, allontanando le sue proteste con un gesto della mano. Poi si gira, afferra il biondo per una mano e, sculettando, lo trascina nel gruppetto delle sue compagne cheerleader. Lasciando Liam lì, da solo, con il cuore distrutto. Vedo qualcosa brillare nei suoi occhi.
Oh, no. No, no, no!
Mi fiondo giù per le scale, cercando di raggiungerlo il più in fretta possibile. Non può piangere per lei, almeno non davanti a tutti. Non posso permetterglielo. Lo raggiungo e lo afferro per un braccio, trascinandolo via da lì. Lo porto dentro la scuola ed entro in una classe qualsiasi. Non faccio neanche in tempo a voltarmi verso di lui, che me lo ritrovo tra le braccia. Sospiro e lo stringo a me, carezzandogli i capelli e sperando con tutto il cuore che riesca a resistere e a trattenere le lacrime. Non ce la farei, lui è quello forte tra noi, quello sempre positivo. E ora guarda come è ridotto, tremante tra le mie braccia.
Ti odio, Megan. Ti odio con tutto il cuore e giuro che questa te la farò pagare. Fosse l’ultima cosa che faccio.
-Scusa, Sel.- mormora, prima di tirarsi su e passarsi una mano tra i capelli. Io scrollo le spalle e sorrido.
-Tranquillo, a volte fa bene sfogarsi.- gli dico. Lui fa un debole sorriso.
-Cosa mi aspettavo da una come lei…- mormora. –Dovevo immaginarlo.- Io lo guardo alzando un sopracciglio.
-Già. Io te…- faccio per dire. Ma lui mi blocca, poggiandomi una mano sulla bocca.
-Non dire ‘te l’avevo detto.’, per favore.- sussurra. Io annuisco e lui mi lascia andare.
-E il bello è che stasera l’avevo anche invitata al ballo!- esclama frustrato, passandosi di nuovo una mano tra i capelli.
-Meglio così. E’ lei che ci perde tanto.- borbotto arrossendo. Il suo sguardo si fa subito tenero e mi sorride, dandomi un buffetto sulla guancia.
-Meno male che ci sei tu, Sel.- mormora. Il mio cuore perde un battito.
Ti sei svegliato, finalmente?
Sospira e distoglie lo sguardo.
-Andiamo, ti accompagno a casa.- mormora avviandosi verso l’uscita. Sospiro e lo seguo rassegnata.
Ma certo che no. Non ti accorgerai mai di me.
Beh, io sono stanca.
Stasera, vuoi o non vuoi, ti farò aprire gli occhi.
 
                                                                            …
 
Salgo le scale che sono davanti alla porta della palestra della scuola lentamente, attenta a non inciampare nel mio stesso vestito.
Ma chi me l’ha fatto fare?
Già da fuori si sente la musica assordante scelta per il ballo e appena apro la porta della palestra vedo decine di coppie felici roteare al centro della pista da ballo allestita per l’occasione. E’ tutto rose e fiori, decorato nei minimi dettagli. Alzo gli occhi al cielo e sto per fare dietro front, quando lo vedo a un lato della pista da ballo, con i suoi amici. Lo guardo in tutta la sua bellezza e posso giurare che appena alza lo sguardo e incrocia il mio, gli occhi gli si illuminano e fa uno splendido sorriso. Tutti i ragazzi accanto a lui con lo smoking sfigurano, sembrano tutti pinguini impacciati in confronto a lui. Mi sorride e fa per allontanarsi dai suoi amici, io afferro il lembo del mio lungo vestito bianco e provo a fare un passo senza uccidermi con i trampoli che ho al posto delle scarpe, ma mi blocco subito. Megan, appena lo vede avvicinarsi a me, lo afferra per un braccio e gli fa gli occhi dolci.
Ma che brutta put… Shh, sei una ragazza. Contieniti.
Il mio cuore prende il volo quando lui si districa dalla sua presa, ignorandola completamente, perché i suoi occhi cioccolato sono puntati su di me. Sento le mie guance andare a fuoco, abbasso lo sguardo e prendo un respiro profondo, pronta a fare quello che avrei dovuto fare tempo fa. Con mano tremante prendo il foglietto e lo apro. Poi lo guardo fisso negli occhi e lentamente lo giro verso di lui, in modo che possa leggere il ‘ti amo’ che avevo scritto giorni fa e che ho nel cuore da sempre. Lui sorride, continuando ad avanzare verso di me. Poi si ferma e prende qualcosa dalla tasca della sua giacca. Il mio cuore perde un battito.
Un foglio.
Come il mio.
Lo apre.
Lo gira verso di me.
Ti amo.
Gli occhi mi si riempiono di lacrime, lui con tre passi veloci elimina la poca distanza che c’è tra di noi. Gli occhi dei presenti sono puntati su di noi, ma non me ne importa niente. Ora ci siamo solo io e lui. Lui si avvicina ancora di più e chiude gli occhi. Appena prima che sfiori le mie labbra con le sue, nel bacio che sogno da una vita, mi tiro un po’ indietro e faccio in modo che mi osservi, curioso. Lo guardo seriamente e mi assicuro che si stampi bene in testa quello che sto per dirgli.
-Tu appartieni a me.- sussurro a un soffio dalle sue labbra. Poi, incapace di attendere ancora, mi tira verso di se e mi bacia. Un bacio di una tenerezza sconvolgente. Un bacio che mi fa sentire come se toccassi il cielo con un dito.
Il mio cuore sta volando, finalmente insieme al suo.
 










HOLA C:
Boh, non lo so perchè l'ho scritta. Stavo ascoltando quella canzone e mi è venuta in mente.
Forse scritta da qualcun'altro sarebbe stata meglio (?)
Vabbè, ormai quel che è fatto, è fatto. u.u
Spero vi piaccia C:
#With love.
-S.
  
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