Anime & Manga > Bleach
Segui la storia  |       
Autore: dragon_queen    02/06/2012    2 recensioni
"Non ricordo quando iniziai a vedere i fantasmi, ma sono sicura che sia accaduto molto tempo fa. Forse il primo che vidi fu proprio quello della mia adorata nonna, un paio di giorni dopo il suo funerale. Avevo quattro o cinque anni, non ricordo bene.
Lei mi si era semplicemente avvicinata, mi aveva accarezzato i capelli castano cioccolato e poi, con un sorriso era scomparsa.
Dagli altri ero considerata strana, eccentrica, insomma, da evitare. Fu per questo motivo che, quando un ubriaco stroncò la mia vita investendomi, nessuno venne a piangere sulla mia tomba, ad eccezione di mio padre. Si, forse era lui l'unico per il quale mi dispiaceva davvero lasciare quello schifo di mondo.
Mentre ancora lo guardavo, rassicurandolo in silenzio che non l'avrei mai abbandonato, un fascio di luce mi attrasse a sé.
Da quel momento, iniziò la mia nuova vita..."
****************
Una ragazza obbligata a diventare shinigami e mandata a fare di stanza sulla terra dopo la perdita del suo migliore amico...
Un inaspettato nemico...
Un Grimmjow che sarà costretto a proteggere qualcosa di diverso dal suo orgoglio di guerriero...
Fatemi sapere se vi piace o anche il contrario...Un saluto
[COPERTINA INSERITA NEL PROLOGO XD]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow, Nnoitra Jilga, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quella volta fu ancora più doloroso ciò a cui la sottoposero. Era come se le stessero strappando una parte di anima. Le scosse che le percorrevano il corpo la irrigidivano, mentre Yoko stringeva i denti per non urlare. Gli occhi chiusi erano un tentativo per immaginarsi in un altro posto, anni luce lontano da dove si trovava in quel momento.

Avvertiva lo sguardo di ghiaccio di Aizen che la fissava, soddisfatto. Avrebbe voluto urlargli in faccia tutto il suo odio e il suo rancore, ma in quel momento il suo cervello era concentrato nel trattenere il male che provava.

Le tornarono in mente, all'improvviso, le parole di Grimmjow, i suoi occhi mentre le pronunciava: era sincero. Le lacrime le scesero sulle guance.

Finalmente quella tortura ebbe fine e Yoko avvertì le membra abbandonarsi completamente sulla sorta di lettino sul quale si trovava.

Mentre teneva ancora le palpebre abbassate, avvertì solo il silenzio, poi dei passi che si facevano verso di lei.

Socchiuse gli occhi, trovandosi completamente sola. O meglio, non proprio sola. Con lei c'era quel bastardo di Aizen. Aveva fatto uscire tutti i presenti.

Una mano le accarezzò i capelli. Lei non riusciva a sottrarsi, per quanto invece lo desiderasse.

-Sei stata brava- le sussurrò ad un orecchio.

La ragazza rabbrividì, continuando a piangere e singhiozzare. Non avrebbe voluto farsi vedere debole davanti all'uomo, ma il male e il vuoto provato ebbero la meglio.

Ad un tratto sentì il respiro di lui sul suo collo. Percorreva la sua pelle come un cane che annusa una traccia.

-Stammi lontano...- riuscì a sussurrare.

-Sai Hime, non ho ancora capito con esattezza quale sia il tuo vero potere. Ulquiorra mi ha riferito della scena che gli si è presentata stamani nelle tue stanze. Come hai fatto ad assoggettare un spirito come quello di Grimmjow?-

-Ti sbagli. Tra noi è solo sfogo. Niente sentimento- mentì lei.

-Non raccontare bugie. Ogni qual volta ho incrociato lo sguardo del mio espada dopo che ti aveva incontrato, sentivo che dentro di lui era nato qualcosa di nuovo, come se d'improvviso fosse rinata in lui la sua parte umana. E in qualche modo credo che il tuo incantesimo abbia avuto effetto anche su di me-

Le labbra dell'uomo si posarono sulla sua pelle e una sensazione di freddo la pervase. Lentamente, solo sfiorandola, risalì il collo, la mascella, la guancia, sino a sfiorare le labbra.

-Comodo approfittarsi di qualcuno che non può reagire, vero?- tentò lei, ma dentro di sé avvertiva la paura di ciò che sarebbe accaduto.

Stavolta neanche il suo espada avrebbe potuto correre in suo aiuto.

-Sei una creatura affascinante, Hime, e mi piacerebbe fare di te qualcosa di più una volta aver risucchiato la Stilla-

Dopodichè, come un animale, si avventò sulle sue labbra, facendole male. Yoko tentò di sottrarsi, ma quello le teneva ferma la testa con una mano. Sentì l'altra che esplorava lentamente il suo corpo, soffermandosi sul seno, poi sul fianco, infine sulla sua coscia.

Lei non voleva, non desiderava che la sottoponesse anche a quello.

-Ti prego...- sussurrò, tra le lacrime, mentre, nonostante tutto, il suo corpo si inarcava sotto l'uomo.

-Lasciami fare- disse quello e continuò.

Fu allora che Yoko chiuse gli occhi, cercando di rifugiarsi in un luogo che le avesse permesso di affrontare anche quella prova.

 

Era stata ricondotta nelle sue stanze. Dopo che Aizen aveva fatto di lei ciò che più gli era parso, l'aveva fatta rivestire e aveva chiamato il suo fido Ulquiorra, ordinandogli di riportarla indietro.

Quello aveva eseguito in silenzio. Mentre camminavano, a Yoko era capitato di fissarlo per un attimo negli occhi. Proprio allora lui aveva ricambiato la sua occhiata. Alla ragazza era sembrato di intravedere un filo di disapprovazione in ciò che il suo signore aveva appena fatto, ma pensò di esserselo solo immaginato.

Tornata nelle sue stanze e lasciata sola dall'espada, si era chiusa nel bagno ed era affondata nella strana vasca colma d'acqua. Dopo un attimo di staticità, con le ginocchia strette al petto e lo sguardo basso, le sembrò di avvertire ancora le mani di lui sul suo corpo. Iniziò insistentemente a strusciare ogni parte del suo corpo, come a voler cancellare ogni traccia di quel mostra da lei.

Dopo che la sua pelle fu percorsa e ricoperta da evidenti segni e graffi decise di uscire. Si avvolse in un caldo asciugamano e si rannicchiò sul letto, le spalle rivolte alla porta, le ginocchia al petto e il corpo scosso dai tremiti.

All'improvviso avvertì la porta aprirsi. Non ebbe il coraggio di voltarsi, anche se in qualche modo sapeva chi era il misterioso visitatore.

-Yoko...-

Era Grimmjow.

Lei nascose ancora di più la testa tra le gambe.

Lui le si avvicinò e le sfiorò una spalla. La ragazza si scansò.

-Cosa è successo?-

Lei non dava segni di reazione.

-Yoko, guardami!!- imprecò quello e, afferrata per le spalle, la costrinse a voltarsi.

Gli occhi gonfi di lacrime di lei lo fecero sussultare, come pure i segni di graffi sulla sua pelle.

-Cosa ti è successo?- balbettò l'espada, sfiorandole le ferite sulle mani e sulle braccia.

Lei li sottrasse al suo tocco e se li strinse forte.

-Lui...su di me...il suo respiro...è stato orribile!!- e scoppiò di nuovo in lacrime.

Grimmjow sgranò gli occhi, avendo capito, o almeno intuito, ciò che la ragazza stava cercando di dirgli.

-Chi è stato?!?- ringhiò, i canini in mostra.

-Lui-

L'espada capì. Mentre stava per allontanarsi, l'animo colmo di rabbia , avvertì una presa al suo polso. Si voltò e trovò Yoko che lo fissava, lo sguardo da bambina spaurita.

-Per favore, non lasciarmi sola-

Lui la guardò sbigottito, poi, d'improvviso, la rabbia che lo scuoteva scomparve. Si sedette dietro di lei, la schiena contro la parete. La accolse tra le sue braccia, mentre lei si rannicchiava su di lui, poggiando la testa nel suo petto. Lui le accarezzò amorevolmente i lunghi capelli castani, ancora umidi dal bagno, mentre le posava delicatamente le labbra sulla fronte.

Rimasero in quel modo, in silenzio, finchè entrambi non si addormentarono.

 

-Yoko...Yoko...-

La ragazza si trovava in uno strano ambiente, senza punti di riferimento, sospesa nel nulla. Attorno a lei solo una fioca luce dorata.

-Daiki, sei tu?-

-Si Yoko. Ma sono debole, non ho molto tempo-

-Mi dispiace Daiki, non avrei voluto farti soffrire in questo modo-

-Non ha importanza-

Poi ci fu un attimo di silenzio. La ragazza chiese:

-Daiki, è vero ciò che Aizen mi ha raccontato?-

La voce dello spirito non la raggiunse subito, poi però rispose:

-Si, è vero. Mi dispiace averti omesso questa parte della storia-

-Non scusarti, anzi, dovrei ringraziarti per avermi protetta-

-E' proprio di questo che dovevo parlarti. Quel folle sta succhiando la mia essenza dal tuo corpo, ma non sa che ciò porterà gravi conseguenze-

-Che significa?-

-Te lo dissi tempo fa. Io sono un catalizzatore e anche il sigillo a ciò che il tuo corpo realmente contiene. Yoko, devi impedir loro di farmi sparire dal tuo corpo, altrimenti...-

La ragazza si svegliò.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: dragon_queen