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Autore: fewlish    02/06/2012    2 recensioni
«Conosci l’effetto farfalla?» Mi chiede guardando la farfalla camminare sulla sua mano.
«No, cosa sarebbe?»
«Dice che il minimo battito d’ali di una farfalla è in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo. Sai cosa significa?»mi chiede mentre la farfalla vola via dalla sua mano.
«Che ogni azione presente può comportare delle conseguenze in futuro?»
«Esattamente. Se io adesso buttassi questa sigaretta nel bosco, potrebbe provocare un incendio devastante. Se tu ieri
non avessi mangiato quella mela, probabilmente io e te non ci saremmo mai conosciuti»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Cosa stai facendo?» dice con la bocca aperta.
«Secondo te?» chiedo lanciando la mia maglietta sulla sua faccia.
Si toglie la maglietta dal viso e la lancia via. Poi mi guarda il seno con la bocca aperta.
«Ma cosa...cioè...cosa...?» balbetta.
Io alzo gli occhi al cielo: non può semplicemente baciarmi e farla finita con questi “ma” “io” “boh” “cosa”?
«Shhh, adesso basta parlare» dico mettendomi sopra di lui e iniziando a baciarlo sul collo.
«Ok» dice iniziando ad accarezzarmi la schiena.
Lo bacio sul collo e gli sposto le mani sui miei fianchi, perché è così agitato?
«Ok, che cos’hai?» dico fermandomi.
«Shhh, dai facciamolo» mi sussurra all’orecchio incominciando a toccarmi i seni.
Sembra che le parti si siano invertite.
«Dimmi cos’hai!» dico irremovibile.
«Nulla, nulla» ripete togliendosi la maglietta, e poi vedendo il mio sguardo minaccioso, aggiunge «Ok, è solo che non mi aspettavo questa tua improvvisata, cos’è successo? Comunque sappi che mi va più che bene» dice con un sorrisone.
«Ho scelto te» dico baciandolo.
«Scelto me? Cosa intendi? Non avevi già rotto con Ale?» dice stupito.
«No, sì, voglio dire.....è che Ale si è scusato e mi ha scritto una lettera in cui mi ha detto che mi ama»
«Ah, e quindi dopo quello che ti ha fatto tu l’avresti pure perdonato?» dice in tono accusatorio. Oh-oh la situazione sta prendendo una brutta piega.
«No, perché sono qui con te» dico sorridendo.
«Mmmm» sembra dubbioso. Ok, Anna, fai qualcosa, subito!
Mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro «Ti amo» per poi tornare a baciarlo.
Lui, convinto da quanto ho detto, viene preso da un’improvvisa foga, e con uno slancio si mette sopra di me, incominciando a baciarmi ovunque.
La mia testa però, è altrove. Ho fatto la scelta giusta? Perché mi sono affidata a una semplice immagine che probabilmente il mio cervello mi ha fatto vedere a caso? Non è che sto usando Thomas come tappabuchi? “Nooo, non lo sto usando come tappabuchi”, mi ripeto cercando di convincermi.
«Ti amo, ti amo» continua a ripetere Thomas ora baciandomi, ora togliendomi anche l’ultimo indumento che indosso...
“Ahh, basta, sono stufa di tutte queste complicazioni e di queste pare” penso baciandolo.

Quando Thomas si addormenta, mi libero della sua stretta e ritorno nel mio dormitorio. Mi sdraio sul letto e sopra ritrovo ancora la lettera e la rosa di Ale. Prendo queste ultime cose che mi rimangono del nostro rapporto e le metto nel mio “Anna Karenina” che mi porto sempre dietro. Lo so che è un mattone, ma amo troppo questo libro e ogni tanto mi piace rileggere alcune parti.
Chiudo il libro e faccio un sospiro. Quanto è dura essere un’adolescente!

ALE.
Apro gli occhi di scatto e prendo l’orologio per vedere l’ora.
7.00
Incredibile! Il mio organismo è preciso come un orologio svizzero! Possibile che ogni giorno riesco a svegliarmi alle 7 spaccate senza il bisogno di sveglie, radio o agenti esterni?
Mi alzo scattante e mi vesto. Tutti stanno ancora dormendo, che pigroni! Vado dal mio amico Mattia e cerco di svegliarlo dandogli una sberla al pacco
«Sveglia coglionazzo!» gli urlo nell’orecchio.
«Brutto stronzo!» urla toccandosi, e rigirandosi nel letto aggiunge «non appena mi sveglio ti faccio vedere!»
Io scoppio a ridere ed esco dal dormitorio.
L’aria mattutina mi avvolge e chiudendo gli occhi posso assaporare la brezza leggera e umida bagnarmi il viso.
“Bene, un’altra giornata è iniziata” penso avviandomi lungo il bosco. Amo alzarmi la mattina presto e mentre albeggia camminare lungo i sentieri del bosco, mi fa sentire così solo ma così felice. Ascoltare il silenzio della natura mentre tutti gli animali dormono, mi rilassa.
Mi accendo una sigaretta e penso a lei. “Chissà se ha letto la mia lettera” penso mentre un brivido mi corre lungo la schiena. Non mi era mai successo. Non ho mai scritto a una ragazza chiedendole scusa. Non ho mai detto “ti amo” a nessuno, a parte a mia mamma poco prima che morisse.
Ho paura, ho un fottuto terrore che non mi perdoni.
Sono proprio un coglione, perché cazzo mi sono fatto beccare? A me neanche piace quella ragazza. Non ricordo neanche il suo nome! Ma perché ci sono uscito insieme? Non potevo semplicemente dirle “scusa, non mi va di fare una passeggiata con te”? Eh no, io devo sempre fare il coglione!
Che palle, l’avessi almeno portata in un altro posto! Alle volte mi stupisco della mia ingenuità!
Do un calcio ad un sassolino e ripenso alla lettera che le ho scritto. Ho forse fatto male a scriverle? D’altronde non voleva sentire le mie spiegazioni, sono stato obbligato a farlo.
Chissà cosa starà facendo ora! Mmmm..molto probabilmente starà dormendo. È bella quando dorme, sembra un cucciolo, il mio scricciolo. Sorrido pensando che mia madre mi chiamava scricciolo, ed è così strano che mi sia venuto naturale affibbiare questo nomignolo ad Anna.
Mamma l’avrebbe adorata, ne sono sicuro, anche lei amava Anna Karenina. Le coincidenze della vita! È destino che mi innamori di una ragazza di nome Anna.
Guardo l’ora. Sono le 7.35.
Cavolo, come è passato veloce il tempo!
Esco dal bosco e mi avvio in direzione del dormitorio femminile. Devo sapere subito se mi ha perdonato, se accetta il mio amore.
Mentre mi avvicino il mio cuore accelera sempre di più il battito. A questo punto mi verrà un infarto ancora prima d’incontrarla!
Ok Alessandro, o la va o la spacca.
Mi posiziono poco distante dal dormitorio, circa a 10 metri davanti alla porta, osservando chi esce.
Mmm non credo sia ancora uscita, pigrona com’è! Mi scappa un sorriso pensando alla sua pigrizia e alla sua goffaggine: quanto è dolce!
Infine eccola, è lei!
La porta si apre ed Anna esce. Ha l’aria stanca e pensierosa.
Il mio cuore batte all’impazzata. Prendo coraggio e faccio per avvicinarmi a lei ma mi fermo all’istante, bloccato dalla scena che mi si presenta davanti agli occhi.
Quell’imbecille di Thomas sbuca da non so dove e cingendole la vita la bacia. Ma che cazzo...??
Lei ricambia il bacio e gli sorride, dopodiché si avviano insieme verso la mensa.
Il mio cuore smette di battere.
Cosa vuol dire quello che ho appena visto?
Che puttana! Come può farmi questo dopo che le ho scritto quella lettera?
Come può uscire con quell’idiota?
Questa me la paga, ve lo giuro. Che la guerra abbia inizio!
  
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