Larry Stylinson esiste davvero.



Sono seduto sulla sedia della nostra camera, solo. Gli altri sono in giro a divertirsi, come sempre del resto. 
Louis mi aveva detto che sarebbe tornato presto, ma Eleanor deve averlo trattenuto.
Stamattina abbiamo fatto un'intervista. Ci hanno chiesto se "Larry Stylinson" esiste veramente.
Volevo dirlo, dire che esiste, o esisteva, ma so quanto Louis tenga a Eleanor.
La ama.
Gli si spezzerebbe il cuore se lei dovesse lasciarlo.
Per lui, io sono solo un passatempo, un antistress.
Anche lui tempo fa mi voleva bene, poi però è arrivata Eleanor e ci siamo separati sempre più.
Lo capisco, anche io avrei fatto così. Nonostante lo capisca, mi fa male vederli insieme.
Ora però non c'è tempo per pensare a come sia messo male il mio cuore. Dobbiamo finire il tour, registrare le canzoni, far tornare di buonumore Zayn dopo la batosta con Perrie e altre milioni di cose che non potremmo fare con due membri della band depressi.
Quindi penso a com'era tutto due anni fa, a come eravamo felici, e a come dovremmo esserlo anche ora. 
Perché non c'è motivo di essere tristi.
Noi stiamo tutti bene, siamo felici, ci divertiamo... loro sono.
Io, invece mi sento a pezzi. So che non dovrei. Tutti sanno che dovrei essere felice per il tour, il nuovo CD e...
E Louis.
Non so perché ci sto così male.
Tutti e due sapevamo che prima o poi sarebbe finita, tenere una relazione segreta con tutti quei fotografi in giro non è cosa facile e neanche gli altri lo dovevano sapere.
Be' ma ora lui sta con Eleanor e io... io mi sto crogiolando nei ricordi del passato.
Un passato che non ritornerà.
Louis mi ha detto che chiederà a Eleanor di sposarlo.
E io dovrò abituarmi a passare la notte da solo, in un appartamento che non sarò il mio, perché il nostro di sicuro lo terrà Lou.
Chiederò a Niall di ospitarmi da lui per un po', finché non troverò un appartamento decente che potrà ospitarmi senza farmi crollare nella depressione assoluta.
Arriva Louis. È felice. Mi dice di non essere riuscito a chiedere a Eleanor di venire nel prossimo luogo del tour che visiteremo. Non mi ricordo neanche quale sia.
Vede che sono soprappensiero e mi chiede a cosa stia pensando.
No, decido, non posso dirgli cosa provo per lui, che lo amo.
Invento una scusa, ma vedo dal modo in cui mi guarda che non ci crede. Sa quando dico delle bugie. Mi conosce più di quanto io stesso mi conosca.
È uno dei motivi per cui lo amo. Per cui me ne sono innamorato. Per cui lo amerò sempre.
Sa tutto di me, da dove metto lo spazzolino di mattina ai locali che preferisco per le feste.
Probabilmente sa anche che lo amo, ma fa finta di niente.
Cerca di costringermi a dirgli cos'ho in testa con quel suo modo divertente di fare battute inappropriate.
Non posso, Lou, mi dispiace ma proprio non posso dirtelo e lo sai.
Ma stranamente cerchi in tutti i modi di farmi confessare. Forse qualche sera fa mi hai sentito singhiozzare.
Se ti dicessi quello che ho dentro, ciò che mi tiene occupato dalla mattina alla sera, ciò che mi permette di non saltarti addosso ogni giorno, minuto e secondo di questa nostra vita, be' tu non mi parleresti più e la band si scioglierebbe.
Oppure tu lasceresti Eleanor e...
No. So che non succederebbe mai. E poi, non penso che la band o le fans vorrebbero due membri gay, nonostante non facciamo che creare stupide storie su di noi.
Alla fine sbotto, come c'era da aspettarsi.
E te lo dico. Te lo sputo in faccia come se fosse veleno, come se non volessi essere l'unica persona a portarsi sulle spalle un fardello così pesante.
«Vuoi sapere cosa sta succedendo, eh? Be' te lo dico, se proprio vuoi. L'unica cosa che sta succedendo è che ti amo! Ti amo dalla prima volta che ci hanno uniti come gruppo, da quando ci siamo riuniti e abbiamo fatto vedere quanto veramente valiamo. Contento? Ora sai perché sono così avvilito ultimamente! Perché tu chiederai ad Eleanor di sposarti e io dovrò restare a guardarvi mentre vi create una vita insieme e io continuerò a rimuginare il fatto di non averti detto quello che provo per te!»
So che sto urlando ma non riesco ad abbassare la voce.
Quando finisco di parlare Lou mi guarda fisso per una ventina di secondi, so che non si aspettava una cosa del genere, poi si riprende.
Sorride e dice: «Be' ma ora mi hai detto tutto. Cosa intendi fare ora?»
«N... non lo so. Penso che mi cercherò una casa e andrò a deprimermi.»
Lui mi guarda sconvolto, poi si siede sul suo letto. «Harry... non pensavo che le mie intenzioni ti ferissero così profondamente.»
Dopo quello che gli ho detto questa è la sua reazione?
«E tu cosa intendi fare, Louis?»
«Sinceramente? Non lo so. Tu sei un mio amico e...»
«Lou io non voglio essere solo un amico per te!»
Abbassa lo sguardo, fissa il pavimento.
«Lo... lo so Harry...»
«Quindi?»
Dentro di me cresce la rabbia.
Rabbia verso Eleanor. Rabbia verso il gruppo. E anche rabbia verso Lou che non vuole capire quello che gli sto chiedendo.
«Be'... penso che...» Lui di solito non balbetta mai. È sempre così sicuro di se stesso che nessuno può immaginarsi una reazione del genere alla mia confessione.
«Penso che lascerò Eleanor.»
C... cosa?
«No, Louis. Non la devi lasciare solo perché ti ho detto questo...»
«Harry, proprio non capisci eh?» Adesso sono io quello che non capisce? «Ho aspettato tanto tempo perché tu me lo dicessi. Io... pensavo che sposando Eleanor sarei riuscito a dimenticarmi di te.»
Devo aver perso qualche passaggio.
«Cosa... cosa significa?»
Si avvicina velocemente a me. Come se la sola lontananza dal mio corpo sia un veleno mortale per lui.
Mi bacia. Come se prima non ci fossero stati altri baci . Come se dovesse essere il primo, ma anche l'ultimo. È dolce, ma anche passionale.
Dentro di me spero che non finisca mai, ma poi ci dobbiamo separare per riprendere fiato.
«Ti amo Harry. Non te ne rendi conto? Non faccio che studiare il modo in cui ti comporti per capire se posso avere qualche possibilità con te...»
«Tu... no, io pensavo che tu mi usassi come passatempo e che ti fossi stufato di me...»
Sorrido, questa situazione è così ridicola. Non avrei mai immaginato che dalle sue labbra sarebbero uscite quelle tre parole rivolte a me.
«Ti amo anche io Louis.»
Tutti lo sapranno, tutti lo dovranno sapere.
Larry Stylinson esiste davvero.




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L'angolo dell' "autrice" (che si fa seghe mentali su Harry e Louis):

Sì... ok, all'inizio avevo immaginato di far deprimere fino alle lacrime (?) Harry, ma visto che ieri (quando ho iniziato la storia) ero piuttosto melanconica e oggi sono felice ho cambiato il finale.
Non sembra neanche che l'abbia scritta io... di solito non scrivo così (sfortunatamente per me)
La storia la dedico a quella pazzoide, pervertita, semiKoala/Mazza da Baseball/Puzzola che porta il nome di Irene [ma qui si chiama  momonohana89 (p.s. andate a leggere la sua storiella qui )] e a Giò/Anna/Giocanna/La (altra semipervertita xD).
E... be' spero che qualcuno la legga e la recensisca (!!!) perché ci ho messo davvero tanto impegno e non vorrei che andasse allo scatafascio come tutte le storie che scrivo.

Grazie a chi la leggerà, recensirà, metterà tra le preferite/da recensire/da seguire (no, perché è finita D: ),

Marty_Black