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Autore: Georgia_1D    02/06/2012    0 recensioni
Quel fottuto ponte: morte, dolore, amore, baci, amizicia, abbracci. Su quel ponte, a Kaitlin Tomlinson succederanno le cose più belle e più brutte della vita.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-JARED!-Vidi scendere mio fratello dalle scale.

-Che c'è?-

-Dobbiamo andare a scuola.-Dissi indossando la mia felpa grigia, con la pelliccia sul cappuccio e internamente a tutta la felpa!

-Ok andiamo.-Uscimmo di casa senza salutare mio padre.

-Prendiamo l'auto?-

-Se non vuoi andare a piedi.-Salimmo in auto, la mia Bmw x5 bianca.

-Kaitlin, ricordati!Vai piano e stai calma!-

-Hai 15 anni non dirmi quello che devo o non devo fare.-

-E tu fai 17 anni oggi e sei nevrotica!-

-Ho il ciclo, è normale!-

-Non è tutta la vita che hai il ciclo.-Arrivammo alla London Brigde Union, era il primo giorno del penultimo giorno di scuola. Oggi, 13 settembe comincia scuola e c'è il funerale di mio fratello.

Scendemmo dall'auto, ci dirigemmo all'entrata.

-Allora Jar, ci vediamo dopo, ok?-

-Si, ciao.-Salutai mio fratello e andai a fumare una sigaretta dietro il campetto di calcio della scuola. Arrivata lì mi accorsi che non avevo l'accendino. Vidi un moretto seduto sugli spalti.

-Scusa, hai da accendere?-Mi guardò.

-Si, tieni.-Accesi la sigaretta e gli restituii l'accendino.

-Grazie.-Fumai la mia sigaretta lontano da quel tipo e entrai a scuola. Le sei ore successive passarono, tranquille. Alle due e quindici suonò la campanella. Presi il mio zaino e uscii. Trovai mio fratello appoggiato all'auto.

-Dai Jar, dobbiamo cambiarci e andare in chiesa.-Dissi salendo in macchina.

-Si, lo so.-Arrivammo a casa dopo una decina di minuti, quel fottuto traffico aveva bloccato tutto. Entrai in casa, andai subito in camera mia. Indossai dei jeans neri con una canottiera bianca e una giacca nera. Mi infilai le scarpe, i miei tacchi neri. Piastrai i capelli e presi un cappello di lana nero, a Londra faceva un freddo polare. Misi un po' di rimmel e scesi giù. Mio fratello era intento ad allacciare la sua cravatta, lo aiutai.

-Fermo, faccio io.-Legai la sua cravatta nera, si infilò la giacca.

-Kate, papà non so dove sia quindi...-

-Quindi andiamo in chiesa.-Risalimmo in auto, erano le tre. Alle tre e mezza arrivammo in chiesa. Rimasi un po' a fissare il vuoto prima di scendere.

-Kaitlin, dobbiamo scendere.-Abbassai lo sguardo e sospirai.

-Andiamo.-Scendemmo dall'auto, l'entrata della chiesa era maestosa, il funerale non era ancora iniziato, mio padre non c'era e la chiesa era piena di persone. Ci dirigemmo alla prima fila delle panche. Quella a sinistra era già occupata da vari ragazzi, non sapevo chi erano. A destra c'era solo mia nonna. Posai la borsa sulla panca e mi guardai un po' intorno. Vidi un ragazzo, alla mia sinistra. Biondo cenere, alto e snello. Louis, mio cugino, il mio unico cugino. Mi avvicinai a lui. Picchiettai sulla sua spalla. Si girò verso di me, aveva gli stessi occhi di Cole.

-Louis.-Mi guardò con faccia sorpresa.

-Oh cazzo, Kate!-Mi abbracciò.-L'ultima volta che ti ho visto avevi 11 anni.-Sorrisi. Dietro la sua spalla spuntò il moretto di quella mattina. Che ci faceva lì?

-Oh, ciao.-Dissi con gentilezza. Si aprì in un sorriso raggiante.

-Vi conoscete?-

-Non proprio.-

-Mi ha scroccato l'accendino oggi a scuola.-

-Fumi?-Annuii.

-Senti Kate, dopo c'è il ricevimento a casa mia, vieni?-

-Ehm..Ok.-Gli sorrisi e tornai al mio posto. Il funerale si svolse normalmente. Alle quattro e trenta eravamo a casa dei miei zii. Era pieno di persone sconosciute che mi facevano “le più sentite condoglianze!”. Entrammo in casa, lasciai mio fratello con Lottie, la sorella di Louis.

-Kate, andiamo in cucina, c'è meno casino.-Seguii Lou e i suoi amici in cucina, trovai una brutta sorpresa: Mio padre e mio fratello, litigavano. Entrai e si zittirono.

-A cosa devo questo onore?-Dissi sorridendo falsamente.

-Stà zitta e non scherzare,sono arrivato adesso perché stavo concludendo un affare importante.-

-OH MA DAI! CONTINUERAI A PENSARE SOLO AL LAVORO MENTRE I TUOI FIGLI SI IMPICCANO PERCHE' GLI OPPRIMI LA VITA? EH? CONTINUERAI A FREGARTENE?-

-COME TI PERMETTI?HAI 17 ANNI, NON PUOI CAPIRE NIENTE DI NIENTE!-

-INVECE CAPISCO! PERCHE' COLE E' MORTO PER COLPA TUA!-

-BASTA CON COLE! ORMAI COLE E' MORTO!-Vidi Jared dietro di lui.

-MA CERTO! ORMAI E' MORTO QUINDI LO DIMENTICHIAMO! GUARDA CHE UOMO SEI! CONTINUERAI A FARE SOLDI MENTRE I TUOI FIGLI SI IMPICCANO SU QUEL FOTTUTO PONTE?BENE!- Sbraitai tutto d'un fiato. Mio padre si alzò e se ne andò sbattendo la porta.

-Jared, domani mi trasferisco, se vuoi venire con me, bene... altrimenti rimani con quello.-Dissi andando in giardino. Mi sedetti a terra e accesi una sigaretta.

-Ehi Kate, vieni su con noi?-

-Arrivo Lou.-Finii la sigaretta e andai al piano i sopra. C'erano molte stanze, li trovai subito. Erano nella stanza degli ospiti. Bussai sulla porta accostata.

-Posso?-Un tipo riccio diede una gomitata a Lou.

-Bionda in arrivo!-Tutti si girarono verso di me, mi sentii un po' troppo in soggezione. Sorrisi lievemente.

-Viene Kate.-Mi tolsi le scarpe e la giacca. Mi stesi sul letto, vicino a Louis.

-Kate, hai le station?-Disse Lou prendendo i miei capelli tra le mani. Effettivamente avevo dei capelli un po' troppo lunghi e biondi.

-Tutto autentico.-Dissi sorridendo.

-Cugina, che fai dopo?-

-Dopo devo andare a farmi un tatuaggio e poi casa.-

-Allora noi ti accompagniamo a fare il tatuaggio e poi ci facciamo un giro.-

-Va bene.-

-Non vi ho ancora presentato.-Disse Lou guardando i ragazzi.

-Allora lui è Zayn Dj Malik.-Il moro. Guardai Lou dubbiosa sentendo il “Dj”.

-Liam Payne.-Un biondino cenere con la faccia da bravo ragazzo.

-Niall Horan.-Il biondino-folletto timido, infatti arrossì appena lo guardai, gli sorrisi.

-E lui è Harry Styles.-Disse indicando il riccio. Sorrisi a tutti i ragazzi.

-Che tatuaggio ti fai?-Mi chiese Zayn.

-Il nome di Cole,-Indicai la parte sinistra del mio petto.-qui, sul petto!Ah, poi devo rifare il piercing all'ombellico.-Lou mi guardò storto.

-Ma già hai quello al naso e quello al labbro inferiore!-

-E allora?-

-E' troppo! Quanti tatuaggi hai?-

-Tre.-Sgranò gli occhi.-Quanto sei impressionabile!-Malik passò al succo.

-Dove li hai?-

-Un tassello di puzzle al linguine, il ritratto di Jared sul palmo della mano e un lupo sulla caviglia.-Louis continuava a guardarmi storto.

-Ma la vuoi smettere?-

-Troppi tatuaggi è!-

-Ma sta zitto e accompagnami a farmi l'altro.-Mi alzai dal letto e mi rivestii. Si alzarono dal letto anche gli altri.

Andammo al piano di sotto e uscimmo di corsa.

  
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