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Autore: Tactolien    02/06/2012    0 recensioni
Eccomi qui! Sono tornata!.
Ecco a voi la mia storia ben corretta e revisionata che spero possa piacervi.
- Posso avere l'onore di conoscere il vostro nome?-
- Io mi chiamo Pandora. E tu chi sei?-
- Fowl- sorrise l'umano - Lord Hugh Fowl-
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Concentrando tutte le sue energie sull'occhio sinistro, unendo un pizzico di quella magia che aveva rubato nel Tunnel Temporale (e di cui il Popolo era felicemente allo scuro) ... Artemis urlò.

Fu poi tra lo stupore generale, che tutto il suo corpo venne circondato da uno spesso alone azzurro, che
sprizzava scintille da tutte le parti.

Doveva concentrarsi su Spinella: l'avrebbe riportata indietro ad ogni costo.

"Come quando ho riportato Hybras in questo tempo. Il principio è lo stesso".

Continuando a premersi le mani sul cuore, anche Scilla prese a urlare disperatamente, mentre degli strani
globi luminosi cominciarono a uscirle dagli occhi e dalla bocca, librandosi verso l'alto.

- Siamo liberi!- esultarono quelli, per poi sparire nel cielo del tramonto.

- Le anime degli stregoni!- esclamò Polledro.

- Incredibile!- aggiunse il diavoletto.

Leale non disse niente, la mano sulla Sig. Sauer e lo sgurardo che passava dalla Folletta al suo protetto.

Artemis strinse i denti. L'occhio nocciola che sanguinava, ma non era ancora tempo di mollare.

Un ultimo sforzo... e il corpo di Scilla esplose in un lampo di luce.

- No! Non è possibile!!- strillò quella, a carponi, guardandosi intorno, smarrita - Tutto ciò che ho conquistato!-.

Bloccandosi di colpo, la sua attenzione fu attirata da una figura snella poco più in là.

Digrignò i denti, tremando furiosa.

- Ti avverto...- disse Spinella Tappo, in piedi, completamente guarita, dopo aver recuperato e fissato sulla
schiena la spada lasciata cadere da Scilla - Adesso cominciamo a fare sul serio-

 

 
 

Artemis cadde in ginocchio, premendosi l'occhio sanguinante con la mano.

- Artemis!- accorsero subito i suoi amici.

- Ce l'hai fatto, Fangosetto. Ce l'hai fatta!-

- Lascialo stare, centauro, non vedi che è esausto?-

- Ti curo io l'occhio- si fece avanti N°1.

- No, sto bene- lo respinse lui - Non è finita-.

 

 

- E va bene, maledetta elfa- sibilò Scilla, rialzandosi - Sei riuscita a liberare i miei prigionieri, ma ho ancora i miei poteri di Lucente-.

Spinella deglutì, ostentando una sicurezza che non aveva.

Certo, adesso Scilla era una normale Lucente come lei... ma con qualche secolo in più di esperienza.

 

 
 

Fu la Folletta ad attaccare. Non potendo più trasformare il proprio braccio in una lama, si avventò sull'elfa con un semplice pugno.

Utilizzando le sue nozioni di difesa personale, Spinella la respinse senza fatica, come avrebbe fatto con qualsiasi altro criminale del sottosuolo.

Inarcò la fronte, sorpresa. I movimenti di Scilla sembravano più lenti.

"O forse sono io che sono al suo livello".

- Che...?- neanche il tempo di rendersene conto, che la Folletta si ritrovò con una gomitata all'occhio talmente forte da farla barcollare all'indietro. Fu poi per un soffio che riuscì a schivare un diretto destro che minacciava di romperle il naso.

"Com'è possibile?"  si chiese lei, guardando l'avversaria negli occhi "Come può esser già così agile? Non dovrebbe essersi ancora abituata al nuovo corpo" s'irrigidì "No, è ovvio. Questa donna è un pezzo da novanta della LEP".

 


 

Le ci volle un pò per capire: Spinella Tappo non osava usufruire della magia. L'unica cosa che poteva fare era suonargliele alla vecchia maniera per cercare di indebolirla, e imporre la sua supremazia al momento giusto.

"Ma perchè non usa la magia?" si chiese "A meno che...".

Ghignando compiaciuta di sè, e dell'idea che aveva avuto, la Folletta dagli occhi d'argento approfittò della loro vicinanza: evocò una serie di scintille maligne... e le scagliò in avanti, colpendo l'Elfa al fianco.

- Arrgr!- gridò quella, bloccandosi un momento.

- Spinella!- chiamò N°1, al limite della preoccupazione.

Quella non rispose, premendosi stretta la mano sulla ferita, cercando di arrestare l'emorragia.

Strinse i denti.

Solo dopo parecchi secondi si decise a curarla.

Avvertì subito qualcosa smuoversi dentro di lei.

"Devo stare attenta. O la magia di Pandora si esaurirà prima del tempo".

- Allora avevo ragione!- esclamò Scilla - Più usi la magia e più ne risenti. Ma se non lo fai come pensi di sconfiggermi?- levitò verso l'alto, dentro una grande sfera di energia - Avanti, fammi vedere quello che sai fare!-.

Fu con una certa riluttanza che Spinella si vide costretta a inseguirla nello stesso modo, sprecando altra magia.

 


 

Dal basso della loro postazione, con sgomento Artemis, Leale, Polledro e N°1 guardarono quelle due bolle cozzare ferocemente l'una contro l'altra, nel tentativo di distruggersi a vicenda.

Quando poi le Lucenti tornarono nuovamente coi piedi per terra col solito corpo a corpo... fu chiaro a tutti quanto i capelli di Spinella si fossero accorciati, e di quanto si fosse abbassata lei.

 


 

Mentre combattevano ansimando come cavalli da corsa, Artemis si ritrovò ad analizzare i movimenti Scilla.

Se ne accorse quasi immediatamente.

Nonostante fossero forti, veloci e scattanti... erano anche molto regolari e prevedibili: ogni volta che saltava in avanti o all'indietro per guadagnare terreno, si fermava sempre alla stessa distanza. Non un metro di più, nè uno di meno.

"Ho trovato!".

- Spinella!!- urlò.

Troppo presa dallo scontro per dargli retta, l'Elfa si procurò una nuova ferita sul petto.

- Spinella! La spada! Lanciala! In alto!-.

Conoscendo il grado di forza dell'amica... i suoi calcoli non avrebbero potuto sbagliare. O forse sì.

- Cosa!?-

- Fowl, ma sei impazzito?!- scalpitò Polledro.

- Magari io posso...- puntò la mitraglietta Leale, dritto sulla donna in azzurro.

- No, non servirebbe a niente. Deve lanciarla!-.

- Ah! Ah!- rise Scilla, trovandosi a mezza spanna più in alto di Spinella - Il Fangosetto vuole la tua morte! Senza la Spada della Luna non sei niente, non puoi usare i poteri di Pandora all'infinito! Continuerò a colpirti finchè non ne avrai più-

"Che devo fare? Che devo fare? Che devo fare?!" digrignò i denti l'elfa, perdendo ancor più capelli. Lei non sapeva manipolare le scintille come faceva la Folletta, e quelle le servivano per le guarigioni.

Avrebbe tanto voluto fermare Scilla senza ricorrere alla spada.

"Come Pandora. Neppure lei tollerava di dover togliere la vita a qualcun altro".

Fu un attimo.

Bastò quello a esserle fatale.

Ai suoi occhi apparve solo una serie di scintille d'oro e d'argento, compattate in oggetto solido di forma appuntita.

Il capitano Tappo ebbe solo il tempo di vedere la Folletta avventarsi su di lei, e trafiggerle lo stomaco, passandola da parte.

- NO!!! SPINELLA!!!- gridarono all'unisono gli amici rimasti in disparte.

Il cuore di Artemis perse un colpo. Questa non se l'era aspettata.

 

 
 

Invece di dissolversi in mille scintille, l'arma di Scilla rimase intatta nel corpo dell'elfa.

Approfittando dello sbalzo dato dall'attacco, la Folletta saltò in avanti, distanziandosi.

Quando tornò a voltarsi indietro... Spinella era già a terra, in una pozza di sangue.

- Ah!Ah!Ah... Hai visto?! Ti sei distratta, e hai perso. Devo ringraziarti, Fangosetto- disse rivolgendosi ad Artemis.

Poi guardò N°1 - Adesso, mio caro diavoletto, ucciderò i tuoi amici ed entrerai a far parte del mio corpo. Con te compeserò tutto ciò che ho perso prima. Nessuno oserà più opporsi a me!-.

Un rantolo sofferente attirò la sua attenzione.

- Ne sei sicura?- tossicchiò Spinella, ancora viva, perdendo sangue dalla bocca.

Fu allora che Scilla notò l'assenza della spada magica.

"Ma dov'è finita? L'aveva lei addosso un momento fa".

Non ebbe neanche il tempo di guardarsi intorno che uno strano sibilo invase l'aria sopra di loro.


 

 
  
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