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Autore: Orochi Shiki    02/06/2012    3 recensioni
In un pianeta dove gli esseri umani convivono con esseri metà uomo metà animale chiamati Hybrids, un ragazzo alla ricerca della sua identità è destinato a combattere in una sanguinosa guerra senza sosta, in cui scoprirà il suo vero valore e il suo destino.
Una rivisitazione dell’universo di Sonic Adventure 2/Shadow the Hedgehog in salsa mecha/Nagaiana, in cui niente è quello che sembra …
Genere: Avventura, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dr. Eggman, Rouge the Bat, Shadow the Hedgehog, Sonic the Hedgehog
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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ACT 6: For the Future

 
Utilizzando lo stesso identico programma che usò Eggman per trasmettere in mondovisione il suo proclama a tutte le nazioni del mondo, il video contenente il professor Gerald Robotnik si trasmise automaticamente in tutto il mondo, così come nel monitor del supercomputer della Ark, lasciando tutti gli spettatori a dir poco sconcertati, essendo il secondo proclama in mondovisione in solo una questione di ore. Il volto del vecchio scienziato era oscurato dai suoi stessi sentimenti mentre parlava alla telecamera pronunciando le seguenti parole:
“Questa è una condanna a morte per ogni abitante del pianeta. Secondo i miei calcoli, tra ventisette minuti e cinquantatre secondi, la colonia spaziale Ark e il pianeta si scontreranno. Tutti voi verrete distrutti, insieme al pianeta che tanto amate!”
Una volta che l’uomo nel video proferì queste parole, i propulsori della colonia si attivarono, spingendola al di fuori della sua orbita e spingendola a incredibile velocità in rotta di collisione con il pianeta azzurro.
Fin dentro la colonia fu possibile avvertire le vibrazioni dello spostamento, e i presenti all’interno vennero sballottati violentemente dal suo repentino cambio di traiettoria.
“Ma che diavolo succede?! Perché vibra tutto?!” Annaspò Knuckles cercando il più possibile di non perdere l’equilibrio.
Prima che Sonic potesse rispondergli, il giovane umanoide riccio avvertì la presenza di qualcuno che si stava avvicinando direttamente sopra di loro. Non ci volle molto perché la nuova arrivata, Rouge, si mostrasse planando dinanzi ai due Hybrids maschi. L’Hybrid guardiano arrossì e distolse lo sguardo con aria indifferente, sperando che la ragazza non cominciasse a rivelare davanti a Sonic i dettagli del loro precedente  scontro.
Tuttavia non avvenne, poiché la seducente cacciatrice di tesori era tutt’altro che in vena di scherzi, come fece ben capire l’espressione cupa del suo viso. “Brutte notizie. Sono appena stata contattata dal mio capo e … la colonia Ark si sta avvicinando al pianeta a incredibile velocità … di questo passo, ci sarà una micidiale collisione!”
I due ragazzi Hybrids fecero un passo indietro per lo shock. Possibile che fosse questo l’intento ultimo di Eggman? Spazzare via l’intero pianeta? Vero, il dottore era un genio del male, ma fino ad allora le sue invenzioni meccanizzate e le sue strategie si erano limitate ad un unico e preciso scopo: la conquista del mondo. Mai una volta diede l’impressione di essere deciso ad annientare l’intera popolazione planetaria con una catastrofe di tali proporzioni. Per quanto malvagio o fuori di testa fosse il dottore, fu sempre stato abbastanza lucido da capire che non servisse a molto un impero senza sudditi.
Invece di rispondere ai quesiti dei due, Rouge si girò in una determinata direzione, come se avesse notato qualcosa di peculiare. L’espressione della giovane donna era a dir poco basita. Apparentemente aveva notato qualcosa di incredibile, e questo scatenò la curiosità dei due ragazzi, che non ci misero molto a girarsi nella medesima direzione.
Il loro sguardo cadde su di un monitor attaccato al muro più distante rispetto alla loro posizione, su cui girava una registrazione di un uomo somigliante ad Eggman, ma più anziano, probabilmente un suo parente. Legato ad una sedia in attesa di essere giustiziato, il vecchio uomo proclamò con fermezza:
“Farò assaggiare a tutti voi la mia vendetta, quando tutti e sette i Chaos Emeralds saranno riuniti. Una volta attivato, questo programma non può più essere fermato. Ingrati esseri umani … mi avete portato via tutto! E adesso proverete sulla pelle tutta la mia disperazione!!”
Adesso capisco!! Pensò Sonic aggrottando le sopracciglia. Ecco a cosa si stava riferendo Shadow! La vendetta di quest’uomo! Ma che legame c’è fra loro due?
“Vuole aggiungere qualcos’altro?” Chiese una voce di un uomo non inquadrato dal video; probabilmente un giornalista o qualcosa del genere.
“No.” Rispose con voce tremante il vecchio.
“Pronti!” Gridò un’altra voce dal video, presumibilmente una delle guardie addette all’esecuzione capitale.
Da lì in poi, il video continuò a ripetersi all’infinito, e le vibrazioni all’interno della colonia peggiorarono. Apparentemente, era ormai in procinto di entrare in contatto con l’atmosfera.
Prima che i presenti potessero chiedersi chi fosse l’uomo nel video, la porta automatica che conduceva fuori dalla stanza si aprì, rivelando la figura oviforme del dottor Eggman.
Fu lui a rispondere alle loro domande, spiegando loro che l’uomo nel video fosse il suo stesso nonno, il professor Gerald Robotnik: uno dei più grandi geni scientifici del mondo.
“Avrei dovuto saperlo che c’era sotto il tuo zampino!” Sbottò Knuckles mettendosi in posizione di guardia.
“Per quanto se avessi avuto l’occasione avrei potuto farlo, è qui che ti sbagli.” Gli rispose l’uomo baffuto.
“Spiegati meglio.” Intimò Sonic, facendo dei passi davanti a lui, come per fargli maggiormente notare come fosse ancora vivo nonostante il suo tentativo di eliminarlo.
“Per quanto sei coriaceo, mi verrebbe da pensare che tu sia per metà scarafaggio, piuttosto che metà riccio! Come hai fatto a sopravvivere?” Il volto del dottor Eggman era segnato dalla rabbia mista alla soddisfazione per non aver perso il suo possibilmente miglior avversario.
“Plain and simple: i tuoi mezzucci da scienziato pazzo sono MOLTO meno pericolosi di Knuckles alla guida di uno shuttle!” Rispose Sonic con un sorrisetto arrogante e deciso.
“Sì, sì. Fa pure lo spiritoso …” mugugnò lo scienziato tirando fuori un dischetto da una tasca. “Ma abbiamo cose ben più importanti di cui preoccuparci!”
“Cos’è quello?” Chiese Rouge.
“Il diario di mio nonno” rispose il dottore inserendolo in un terminale vicino. Passati alcuni secondi, delle scritte apparvero sul monitor.
La donna pipistrello si avvicinò e iniziò a leggere ad alta voce. “Non so bene cosa sia accaduto o cosa sia andato storto. È stato forse un errore creare la forma di vita assoluta? Pensavo che la sua creazione sarebbe stata un bene per l’umanità … ma poi l’esercitò arrivò alla colonia … venne per distruggere il frutto di tutto il mio lavoro … non so cosa ne sia stato di voi … spero che siate tutti salvi … nipotina mia, Maria … miei colleghi …”
Fece una pausa. Poi passò al paragrafo successivo. “La colonia Ark è stata messa fuori uso, probabilmente per tenere sotto controllo il prototipo ed evitare che cadesse nelle mani sbagliate. Venne disabilitata con la scusa che ci fosse stato un incidente. Quando lessi la lista delle vittime di quel giorno in cui la colonia fu messa fuori uso, lessi anche il nome di mia nipote Maria. Non riesco a sopportare che lei, l’unica persona per me più importante in assoluto, possa essere morta a causa delle mie ricerche! Ormai non mi è rimasto niente! Niente per cui vivere! Solo la vendetta … e un giorno … in qualche modo … la vendicherò! Temo di non riuscire più a controllare i miei pensieri … riesco solo a pensare a come porre fine a tutto …”
“il mio progetto, Shadow, è comunque ultimato. Lui è l’essere perfetto. La sua mente è assolutamente pura. Sarà lui a occuparsi di tutto per me … risvegliatelo e liberatelo nel mondo, se desiderate che scateni la sua forza distruttiva sul mondo!!”
“Il nucleo dell’Eclipse Cannon ora è altamente instabile a causa dell’energia trasmessa da tutti e sette i Chaos Emeralds. Se la colonia si schianterà sul pianeta, finirà a pezzi come previsto da mio nonno! Che mente assolutamente geniale e folle!!” Esclamò Eggman aprendo le braccia.
Dopo un lungo silenzio, fu Tails a parlare. “Dobbiamo fermare la colonia! Ma come?”
Il corpulento scienziato rispose: “Sono stati i Chaos Emeralds a cambiare la traiettoria della colonia spaziale. Se fermiamo il flusso di energia, dovremmo riuscire a fermarla.”
A Rouge, in quell’istante venne un lampo di genio. “Ma certo! Possiamo usare il Master Emerald! Se veramente ha il potere di fermare gli altri smeraldi, è proprio quello che ci serve!”
“Ma sì! Ottima idea!!” Annuì Knuckles.
Sonic lo guardò con un sorrisetto sornione. “ … non dovresti pensarle TU queste idee, Mr. Guardian?”
“Z … zitto!!” Balbettò l’Hybrid echidna arrossendo.
Tails salì rapidamente a bordo del Tornado VF mezzo rottamato, estrasse un dischetto dal computer principale e lo mise di corsa nel terminale della stanza, facendo apparire la mappa della Ark sul monitor principale. “Non ci voleva!! Il segnale degli smeraldi si muove verso il nucleo del cannone …”
“Potrebbe esserci ancora tempo!” lo rassicurò l’umano baffuto. “Possiamo usare una scorciatoia che conduce direttamente al nucleo!”
“Leave it to me!!” Replicò Sonic. “Non mi definiscono Hybrid supersonico solo per divertimento, sapete??”

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Amy camminò spazientita e avvilita tutto il corridoio. Nella sua mente ripercorse più e più volte gli avvenimenti avvenuti in quelle ultime ore. L’essere lasciata fuori dai piani dei ragazzi. L’essere messa alle strette da Eggman. Il suo shock quando pensò di aver perso Sonic per sempre. Il suo sollievo dopo che, senza preavviso, le si ripresentò davanti senza nemmeno un graffio o una bruciatura. La frustrazione di essere NUOVAMENTE relegata a porta-moccolo della compagnia. Tutte queste emozioni insieme rigiravano e si sovrapponevano nel suo cervello, portandola ad uno stato di assoluta frustrazione. BASTA! NON CE LA FACCIO PIU’!! Gridò nella sua testa mentre camminava rabbiosa.
Il suo sguardo colse poi di sfuggita, alla sua destra, una figura solitaria che guardava lo spazio dalla finestra. Non faticò molto a riconoscere Shadow, l’Hybrid riccio nero così simile al suo Sonic, eppure così diverso. Fu allora che un pensiero balenò nella mente della piccola ragazza riccio. Basta piangersi addosso! Tutti fanno del loro meglio! Non posso essere l’unica che non fa niente!
Sebbene all’inizio fosse intimorita dalla presenza dell’umanoide artificiale, raccolse tutto il suo coraggio e gli si avvicinò. Non sembrò averla affatto notata, visto che non si girò per guardarla.
“Ti prego! Devi fare qualcosa! Aiutaci a fermare tutto questo!” lo supplicò.
Ci volle un po’, ma finalmente Shadow rispose con voce amara. “Aiutarli? E perché? In fondo era QUESTO il mio piano. Inoltre, anche se voleste, non potreste fare comunque nulla. Non riuscirete a salvare voi stessi, tantomeno qualcun altro. Non servirebbe a niente.” 
“Non puoi dire sul serio!” replicò Amy scuotendo la testa. “Senti, lo so che le persone a volte sanno essere davvero spregevoli … che tendono a farsi la guerra per ragioni di poco conto … so che sanno essere estremamente egoisti e pusillanimi … ma non è detto che debba essere sempre così! Ci sono anche tantissime persone buone! Cercano sempre di vivere al meglio e di realizzare i loro sogni senza nuocere agli altri!”
Gli occhi verdi della piccola umanoide andarono sul pianeta azzurro, ormai sempre più vicino. “Persone che non hanno molte risorse, ma fanno del loro meglio per vivere felici … che MERITANO di essere aiutate! Perché salvare persone del genere DEVE essere una cosa buona!”
Shadow non rispose, né si girò verso di lei.
Lo sguardo di Amy si addolcì e giunse le mani davanti al volto. “ … quindi ti scongiuro! Aiuta queste persone! Dai loro una possibilità! Dai loro un futuro!”
A quelle parole, fu come se una cortina di nebbia si fosse diradata dalla mente di Shadow. Per la prima volta dal suo risveglio, l’umanoide artificiale riuscì a ricordare in maniera nitida e concisa l’istante precedente al suo essere catapultato nello spazio da Maria, ormai morente. Si rivide imprigionato in quella capsula di contenimento, preso dalla rabbia, dallo scontento e dal terrore. Poté sentire la voce della ragazzina bionda, come se in quel momento fosse proprio davanti a lui.
“Ora… è tutto nelle tue mani …”gli sussurrò dolcemente. “questo pianeta … gli umani che ci vivono … promettimi che farai tutto in tuo potere per dar loro un roseo futuro … ti prego … fallo per me …! Dai loro la possibilità di vivere felicemente … e di realizzare i loro sogni!”
“Maria!!” La chiamò mentalmente, nella sua memoria, un attimo prima di essere lanciato nello spazio.
“So che puoi farcela … perché è questo il motivo per cui sei venuto al mondo!”
Le ultime parole di Maria, “Adios… Shadow the Hedgehog”, lo riportarono repentinamente alla realtà.
Finalmente era riuscito a ricordare quale fosse la promessa che fece a Maria, la promessa che fin dal suo risveglio avrebbe dovuto mantenere. Si sentì tuttavia schiacciare dal senso di colpa nel realizzare che non solo non avesse mai mantenuto la promessa fatta, ma che stesse in realtà facendo l’esatto contrario di quanto promise. Maria … forse è troppo chiederti di perdonarmi … ma questa volta … questa volta manterrò la mia promessa! Fosse l’ultima cosa che faccio in vita mia! Pensò stringendo i pugni mentre, per la primissima volta nella sua vita, una lacrima scese lungo la sua guancia.
“Shadow …?” Lo chiamò Amy alle sue spalle, non riuscendo a notare del tutto il cambiamento avvenuto nel ragazzo riccio, ma pensando di essere riuscita in qualche modo a raggiungerlo.
“Devo andare!” disse deciso Shadow scattando verso la porta. “Ho una promessa da mantenere … verso Maria … e verso di te!” 

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Lanciandosi alla massima velocità, Sonic attraversò il più in fretta possibile il lungo tunnel meccanizzato, sui cui muri scorrevano scariche di energia tramite lampi di colore rosso. Tramite intercom poté sentire la voce di Tails che gli ricordò come tutto dipendesse da lui per fermare il flusso di energia prima che fosse troppo tardi. Fortunatamente nel luogo non sembravano essere presenti nemici o altri ostacoli, quindi non ebbe troppi problemi a farsi strada nella galleria.
Dopo un po’ di corsa nel tunnel, la strada finì e il giovane saltò verso l’altra estremità, su di una pedana in cui scorreva un vero e proprio fiume di sabbia. Lasciandosi portare dalla corrente, vide la tecnologia della colonia cedere il posto a quello che sembrò essere una piramide o un antico tempio di qualche tipo. Anche le mura circostanti, da meccaniche che erano, divennero di pietra.
Quando finalmente il fiume di sabbia si arrestò, l’Hybrid riccio blu si ritrovò in un ampia stanza sorretta da dei pilastri di pietra. Al centro figurava quello che sembrava essere un santuario, molto simile a quello che custodiva il Master Emerald. Ma la cosa più impressionante fu un bizzarro macchinario sul soffitto, formato da più celle ovali intorno a una colonna che terminava a poca distanza dall’estremità del santuario. L’intero macchinario pulsava ritmicamente, come un gigantesco cuore.
Un rumore alle spalle di Sonic catturò la sua attenzione. Girandosi, vide Knuckles atterrare sul sedere dalla cascata di sabbia. Il giovane guardiano rimase senza parole nel vedere il santuario così familiare.
Il ragazzo riccio non perse tempo e corse verso l’altare. Il rossino lo seguì dopo qualche istante. La loro corsa si arrestò di colpo quando, dal macchinario, iniziarono a partire schermi olografici raffiguranti il professor Gerald, e le sue parole, “Ingrati esseri umani … mi avete portato via tutto! E adesso proverete sulla pelle tutta la mia disperazione!!”, continuarono a venire ripetute come un mantra.
Scariche elettriche iniziarono a scaturire dal macchinario, che iniziò a pulsare sempre più rapidamente, per poi convergere in una massiccia esplosione di luce abbagliante. Quando finalmente lo scoppio di luce ed energia cessò, dal macchinario emerse un gigantesco lucertolone marrone dalla pancia grigia, allo stesso tempo biologico e meccanico.
“Che sia questo il prototipo della forma di vita assoluta?” Chiese Knuckles con sconcerto.
Prima che potesse ricevere una risposta, il lucertolone ruggì alzando il lungo collo e poi diresse in scatto la testa verso i due Hybrids. I due si tennero pronti a schivare il colpo.
“Omega … GATLING!!!” Gridò una voce giovane e un po’ bassa, riecheggiando per tutta la stanza. Dall’alto, una raffica di proiettili andò a colpire la testa del bestione prima che potesse colpire i due ragazzi e facendola indietreggiare. Tuttavia la creatura non sanguinò, né sembrò danneggiata dal colpo.
Sonic e Knuckles alzarono lo sguardo verso la direzione in cui provennero i proiettili e videro il Chaos Omega volare proprio sopra di loro, con la mano destra protesa verso il lucertolone.
“State indietro. Di lui mi occupo io.” La voce di Shadow riecheggiò ancora una volta, mentre il robot gigante atterrò lentamente davanti ai due, a poca distanza dal bestione.
“Shadow …? Cos’hai in mente??” Chiese Sonic, non riuscendo a capire le intenzioni dell’Hybrid riccio nero. Finora era stato loro nemico, aveva cercato di portare avanti la vendetta di Gerald … e ora li stava aiutando?
“Non c’è tempo per le chiacchiere! Voi prendete i Chaos Emeralds!” Rispose lapidario Shadow, controllando i valori mediamente bassi del robot. Dovrebbe bastare comunque per uno scontro simile …
Il prototipo alzò la coda, pronto a scaraventarla addosso al robot, ma prima che potesse colpirlo, il Chaos Omega la afferrò con entrambe le mani. Con un incredibile sforzo sia fisico che mentale, il gigante rosso iniziò a roteare su se stesso, intenzionato a lanciare la lucertola come nel lancio del martello. La Bio-Lucertola volò in aria e sbatté violentemente contro un muro, facendo vibrare l’intera stanza. Dopo qualche secondo in cui era a terra, la mostruosità si rialzò, sembrando apparentemente illesa.
“Tch … non per niente sei il prototipo della forma di vita suprema …” Mugugnò Shadow serrando i denti.
Il lucertolone si lanciò contro il robot per stringerlo nelle sue fauci. Il movimento del suo collo fu inaspettatamente veloce e poté afferrare il Chaos Omega all’altezza della vita, per poi alzare la testa, con da fare quasi trionfante. Scariche di elettricità attraversarono le pareti all’interno della cabina di pilotaggio mentre l’Hybrid all’interno si sentì letteralmente schiacciare dolorosamente il bacino. Se non faccio qualcosa … mi spezzerà in due …! Pensò cercando il più possibile di contrastare il dolore. Lo sguardo gli andò poi su quello che sembrò essere un generatore sul dorso del lucertolone. Nella sua mente prese forma un’idea. Fece tendere un braccio dell’Omega verso il generatore e gridò: “Omega … FLARE!!!”
Dalla mano del robot partì un raggio di energia che andò a colpire il generatore. La Bio-Lucertola ruggì e si contorse in preda al dolore, spalancando le fauci e lasciando cadere il Chaos Omega, che si inginocchiò a poca distanza da lei. Quando Shadow sentì finalmente che il dolore gli dette un po’ di tregua, fece volare il Chaos Omega sopra il generatore, mentre il lucertolone era ancora stordito.
D’un tratto, prima che il robot potesse lanciarsi contro il generatore per distruggerlo, la creatura mosse di scatto la testa verso di lui e spalancò le fauci, sputando delle sfere di energia elettrica. Dapprima sorpreso, l’umanoide ordinò subito al robot di schivarle. Tuttavia una sfera riuscì a colpire il braccio sinistro del mech. Shadow si sentì bruciare l’intero arto, che in seguito sembrò perdere tutta la sensibilità. Ma non avrebbe permesso che questo lo fermasse. Il Chaos Omega si scagliò sul generatore, stringendo le mani simili ad artigli su di esso, intenzionato a schiacciarlo.
Un improvviso rumore, simile a quando qualcosa di vetro si frantuma, catturò l’attenzione dell’umanoide.
Il rumore non veniva dal generatore della Bio-Lucertola.
Avvertendo un campanello d’allarme, l’Hybrid lanciò uno sguardo sul generatore surrogato, incastonato sul bracciolo del suo sedile.
Una sensazione di orrore lo attanagliò quando vide la gemma distrutta in tanti piccoli pezzi.
I fanali negli occhi del Chaos Omega si spensero e il robot afflosciò le braccia e la schiena. Anche l’illuminazione nella cabina di pilotaggio venne a mancare. NO! Non adesso! Pensò l’umanoide, sudando freddo.
La Bio-Lucertola alzò la testa per ruggire. Intorno a lei si materializzarono diverse sfere di energia viola e il Chaos Omega fu sollevato in aria da una forza ignota. Non appena raggiunse un’altezza sufficiente,  le sfere di energia si diressero a incredibile velocità verso di esso, scatenando una serie di esplosioni. L’Omega cadde in terra con un boato assordante. Fumo uscì dalla sua corazza piena di ammaccature. L’umanoide non riuscì neanche a formulare alcun pensiero, poiché l’unica cosa su cui era concentrata la sua testa era il dolore. Stordito, aprì debolmente gli occhi per vedere la coda della Bio-Lucertola, che si scagliò con forza contro il robot come una gigantesca frusta. L’intera cabina di pilotaggio vibrò violentemente sotto il colpo di coda. Shadow fu grato al fatto che, non funzionando più il generatore, non gli venisse più trasmesso sulla pelle il dolore trasmesso al robot, ma questa consolazione fu ben poca cosa, visto che sarebbe stato comunque schiacciato quando la Bio-Lucertola avesse distrutto la cabina con la sua coda.
Ancora una volta il prototipo colpì il robot con la coda. Poi lo colpì nuovamente. Il metallo si piegò verso l’interno con ogni colpo. Di li a poco anche l’interno del mech sarebbe stato schiacciato.
Quindi è così … che finisce …? Mah, meglio così … non mi merito altro … dopo quello che ho fatto … Pensò l’Hybrid artificiale chiudendo lentamente gli occhi e sentendo la sua conoscenza svanire a poco a poco.
 
Quando riaprì gli occhi, si ritrovò a fluttuare, nudo,  in quello che sembrò essere lo spazio. Davanti a lui fluttuava Maria, che lo guardava con un’indescrivibile tristezza.
“Maria …?!” Shadow la guardò con stupore misto a commozione. “Ho capito … allora sto davvero …”
“Non lasciarti andare! Non arrenderti! Non è ancora stato deciso niente!” lo supplicò lei con occhi gonfi di lacrime.
“ … non posso più combattere … non posso più fare nulla … e ho commesso troppi errori … quindi tanto vale che muoia …” Rispose l’Hybrid chiudendo gli occhi.
“NO!” Maria scosse la testa e gli si buttò addosso, abbracciandolo e piangendo. “Non devi morire!! Non voglio che tu muoia! Devi sopravvivere … sopravvivere e mantenere la promessa di proteggere il futuro! Per me … per tutti!”
È vero … Maria si è sacrificata affinché vivessi … e mantenessi la nostra promessa … se mi arrendessi e morissi qui … cosa ne sarebbe di quella promessa?
 
Shadow riaprì gli occhi di scatto, ritrovandosi nella cabina di pilotaggio ammaccata del Chaos Omega. Sentì un nuovo fuoco di determinazione bruciargli dentro. Non era certo venuto lì per arrendersi e lasciarsi ammazzare da quel prototipo. Non se lui era davvero l’essere supremo e assoluto!
Come se avesse avvertito la sua determinazione, il Chaos Omega ebbe un sussulto. I suoi occhi lampeggiarono e si riaccesero e tornò l’energia nella cabina di pilotaggio, sebbene la normale illuminazione interna fosse ora di colore rosso acceso. Senza ricevere alcun ordine dal pilota, il robot afferrò la coda della Bio-Lucertola, la spezzò e poi lanciò via la creatura contro il muro.
Ma … non dovrebbe muoversi! Non ha più il generatore! Pensò Shadow con sconcerto per la potenza del robot. È perché avverte la presenza dei Chaos Emerald nelle vicinanze … oppure è dotato di una sua mente …?!
Non perdendo tempo, il Chaos Omega si alzò in volo e protese entrambe le mani verso il generatore del lucertolone, scatenando un massiccio raggio di energia. Il generatore fu avvolto da un esplosione e la lucertola si afflosciò a terra, prima col corpo e poi col lungo collo.
Non appena fu a terra, anche il robot atterrò in ginocchio e i fanali nei suoi occhi si spensero nuovamente.

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Con un balzo, Sonic e Knuckles raggiunsero il punto centrale del santuario dove, segnato da strani simboli rossi luminosi, figurava una pedana su cui inserire il Master Emerald. L’Hybrid echidna si avvicinò e tirò fuori la gemma, la quale tornò alla sua normale grandezza non appena poggiata sull’altare. I simboli sulla pedana iniziarono a lampeggiare, risuonando con il Master Emerald.
Knuckles fece un gran respiro e alzò le braccia. Guardando la gemma, pronunciò l’incantesimo di controllo degli smeraldi: “Il Caos è il potere, il potere è arricchito dal cuore. Il dominatore è colui che unifica il Caos. Tu sei l’unico che può farlo: ferma i Chaos Emerald!!”
Il Master Emerald iniziò a brillare e a ruotare su sé stesso, sempre più violentemente. Scariche di energia partirono dall’altare, percorrendo l’intera stanza.
Dal santuario, i due poterono sentire il ruggito della Bio-Lucertola, e poterono vederla contorcersi. Una luce la avvolse, e svanì nel nulla.
“Era … il Chaos Control …?” Pensò ad alta voce Shadow, scendendo dal Chaos Omega e dirigendosi verso il santuario.
Di colpo, l’intera colonia iniziò a vibrare sempre più violentemente, come mai prima d’allora.
“Ma … abbiamo fermato gli smeraldi! È ancora in rotta di collisione?!” Sbottò Knuckles, cercando di non perdere l’equilibrio ma fallendo.
Tramite intercom, riuscirono tutti a sentire la voce del dottor Eggman. “Il prototipo è ancora vivo ed è diventato tutt’uno con la colonia! È intenzionato a far scontrare la Ark con il pianeta a tutti i costi!”
L’espressione basita di Sonic cedette il passo ad una ben più determinata. I suoi occhi andarono dapprima sul Chaos Omega, poi su Shadow, che ricambiò lo sguardo. I due guardarono poi il Chaos Omega. Knuckles li guardò perplesso, non capendo cosa avessero in mente.
I due Hybrids di tipo riccio corsero verso la pedana di innalzamento per l’interno del robot. Mentre la pedana saliva, i due alzarono le braccia per chiamare a loro i sette Chaos Emerald. Le gemme scesero in cerchio, ruotando intorno al mech mentre i due salirono a bordo. In una serie di lampi di luce colorati, i due ragazzi riccio subirono una trasformazione: i loro capelli divennero dorati e gli occhi di colore marrone.
Erano diventati Super Hybrids.
Anche il Chaos Omega iniziò a brillare di luce dorata e subì una metamorfosi. Il suo busto squadrato si fece più alto, aerodinamico e umanizzato. Le braccia e le gambe si allungarono e umanizzarono, sebbene spalline, avambracci e le gambe dal ginocchio in giù non subissero mutazioni. La testa squadrata si inarcò, prendendo una forma più simile a quella umana, sebbene con orecchie da androide e quello che sembravano essere aculei sporgere da dietro la testa. Gli occhi tondi divennero triangolari, con tanto di pupilla visibile. Anche la cabina di pilotaggio mutò, diventando simile all’interno di un cyberspazio, al centro di cui i due Super Hybrids erano in piedi. Flussi di energia scorrevano loro intorno. 
Una volta completata la trasformazione, il robot strinse i pugni e pose dinamicamente i gomiti all’altezza della vita.
“Trasformazione suprema: CHAOS OMEGA SS!!!” (Si pronuncia “Double S” – Nda) Gridarono i due Hybrids riccio mentre un aura di energia avvolse il robot.
Il Chaos Omega si alzò rapidamente in volo e uscì al di fuori dalla colonia, veloce come mai era stati prima d’ora.
Quando fu nello spazio, davanti ad esso apparve una visione a dir poco mostruosa: il prototipo era davvero diventato tutt’uno con la colonia spaziale Ark, assorbendola e diventando ancora più grande.
Non appena il prototipo vide il robot dorato, girò le fauci verso di esso e vomitò una vampata elettrica. Ma avendolo Shadow già combattuto, riuscì a schivare l’attacco.
“Shadow! Ora tocca a noi attaccare!” suggerì Sonic con determinazione.
Shadow annuì e, attivando il booster del robot, lo fece partire a razzo per un attacco frontale con le mani artigliate. Sfortunatamente, una volta colpita la pelle della creatura, l’Omega fu spintonato via da un campo di forza.
“Uwah!! Not good! Dobbiamo trovare un punto debole!” Annaspò Sonic riprendendosi dal contraccolpo.
“Un punto debole…” davanti agli occhi di Shadow apparve, sotto forma di dati computerizzati, l’immagine dell’essere, ora denominato Finalhazard. L’immagine si ingrandì fino a mostrare un rigonfiamento cutaneo nell’essere, che prese a lampeggiare con diversi bip. “Bingo!”
Il Chaos Omega SS volò verso il rigonfiamento, curandosi di schivare un’altra vampata sputata dal Finalhazard. Quando il rigonfiamento fu nel suo raggio di fuoco, il robot aprì le braccia e gli spuntoni sul retro della testa si separarono e volarono in diverse direzioni al di sopra del punto debole del mostro.
“QUILL BLASTER!!” Gridarono i due, facendo partire diversi raggi laser, ognuno da un diverso spuntone, che andarono a colpire il rigonfiamento prima che gli spuntoni si riattaccassero al robot.
Il rigonfiamento scomparve sotto la pelle del Finalhazard.
“Hm! Sembra che possa spostare il punto debole a suo piacimento …” pensò Shadow ad alta voce.
Questa volta fu Sonic a cercare un altro rigonfiamento richiamando a sé un monitor. Riuscì ad identificarlo e l’Omega si diresse verso di esso, ma proprio mentre stava per colpirlo, stavolta con un attacco ravvicinato, il Finalhazard,   fece sparire il rigonfiamento e il robot rimbalzò contro un campo di forza invisibile. L’interno del robot vibrò ancora una volta.
“Maledizione, così non finiremo mai!” imprecò Shadow buttando l’occhio su un indicatore del tempo residuo alla collisione fra la Ark e il pianeta. “E fra circa quattro minuti entrerà nell’atmosfera!”
Il Finalhazard attaccò, stavolta con ben due vampate energetiche dalla bocca. Il Chaos Omega rilevò un altro rigonfiamento e, muovendosi per evitare il colpo, tese la mano destra verso di esso.
“Se non possiamo colpirlo da vicino …” pensò ad alta voce Sonic, mentre la mano del robot divenne un cannone a raggi.
Shadow continuò la sua frase. “… allora va bene da qui! Chaos … Particle … CANNON!!” 
Il braccio-cannone accumulò energia nella bocca per poi spararla in un massiccio raggio di colore rosso acceso. Il Finalhazard ruggì in preda al dolore mentre fece sparire anche quel rigonfiamento.
“Ehi, non male! Ora ci provo io!!” ridacchiò Sonic notando un altro gonfiore. “Basta pensarlo, giusto? OK!” subito si concentrò e anche lui fece sparare un raggio contro il gonfiore nella medesima maniera.
“WHAT? Ma come?? Il tuo era più potente …” Si lamentò il ragazzo.
“ … diciamo soltanto che sono più abituato a pilotare il Chaos Omega di te.” Gli rispose Shadow senza togliere gli occhi di dosso al Finalhazard.
“ … pensavo fosse perché non ho gridato l’attacco!” Gli rispose con un sorriso beffardo.
Shadow lo guardò malissimo, come a dire “ma ti pare il momento di sparare ‘ste idiozie?!”
“Stavo solo cercando di sdrammatizzare un po’ … permaloso!”
Essendo i due occupati con quel piccolo battibecco, notarono troppo tardi una delle vampate che si avvicinò al robot. Per quanto cercassero di schivare, esso venne colpito, la sua corazza iniziò a fumare e venne scaraventato più lontano dalla posizione della creatura. I due Hybrids all’interno gridarono, avendo quasi la sensazione di andare a fuoco.
Tramite intercom fu loro possibile udire la voce di Amy, che li intimava di sbrigarsi poiché la Ark era ormai vicinissima al pianeta.
Stringendo i denti, Shadow fece muovere l’Omega di nuovo vicino al Finalhazard, questa volta più che pronto a schivare l’arrivo di una vampata. Il robot fu tuttavia colto di sorpresa quando la traiettoria del raggio cambiò, inseguendolo e colpendo in pieno la gamba sinistra del mech.
Ancora una volta il robot venne sballottato via, e ancora una volta quell’orribile sensazione di bruciore sulla pelle.
Se la battaglia si fosse prolungata ancora per molto, probabilmente non ce l’avrebbero fatta.
Ecco perché decisero di concludere tutto con un colpo finale.
Concentrando le loro forze, distaccarono gli spuntoni come per il Quill Blaster e nelle mani concentrò l’energia, similarmente per il Chaos Particle Cannon. Tutte queste armi insieme concentrarono la potenza di fuoco in una massiccia lama di energia multicolore.
“Colpo finale! CHAOS … MEGA-DISASTER BLAAAAAAADE!!!” Gridarono i due Super Hybrids, mentre il Chaos Omega SS afferrò saldamente la lama di energia, che si condensò in una lama simile a un cristallo e si lanciò in scatto contro il gonfiore per trapassarlo. Con un furente grido di battaglia, il robot trafisse quest’ultimo gonfiore. Dalla lama scaturì una serie di esplosioni che andarono a percorrere il corpo del Finalhazard, distruggendolo.
Il Chaos Omega SS aveva finalmente trionfato sul suo nemico.
Ma fu troppo presto per festeggiare, poiché ancora la Ark non arrestò la sua discesa verso il pianeta. Le vampate intorno ad essa indicarono il suo accesso nell’atmosfera.
Immediatamente, i due Hybrids riccio fecero volare il Chaos Omega SS davanti alla colonia, facendogliela spingere via con il peso del proprio corpo e la potenza degli smeraldi. I valori del robot altalenarono in maniera preoccupante.
“Non va! Non ce la fa da solo!” Esclamò Shadow stringendo i denti.
“Allora diamogli un paio di mani!” Rispose Sonic, nella sua stessa condizione.
Mentre il robot rimase in quella posizione per fermare la colonia, i due ragazzi riccio uscirono dal portello sottostante e fecero la stessa cosa del robot, sperando che la forza congiunta del super robot e di due Super Hybrids bastasse. La forza d’attrito fu comunque molto più schiacciante di quanto anticipassero e sembrò che a niente valesse il loro sforzo.
D’un tratto, Shadow la sentì nuovamente. La voce di Maria. “Questo pianeta … gli umani che ci vivono … promettimi che farai tutto in tuo potere per dar loro un roseo futuro …”
La determinazione dentro di lui aumentò a dismisura. Sentì la sua forza e il suo coraggio crescere. Non preoccuparti, Maria! Manterrò la promessa … costi quel che costi! Perché io sono l’essere assoluto e perfetto! Sono SHADOW THE HEDGEHOG!!!”
Non appena ebbe formulato questo pensiero, Shadow si liberò dai bracciali limitatori che portava ai polsi, potendo così usare la sua potenza al massimo. Anche gli occhi del Chaos Omega, sebbene all’interno non ci fosse nessuno, scintillarono, come se condividesse la determinazione del suo pilota.
“Sonic! ADESSO!!” Gridò l’Hybrid artificiale.
L’altro gli  annuì, ed entrambi tesero la mano dominante verso la colonia, rilasciando l’energia dei Chaos Emerald.
“Chaos … CONTROOOOOOOOOOOL!!!”
Una luce abbagliante avvolse la colonia, seguito da una serie di scariche di energia. Quando quel putiferio di luce scomparve, anche la Ark svanì completamente da quell’area. Le uniche cose rimaste a fluttuare  lì furono il Chaos Omega SS e Shadow.
L’Hybrid riccio artificiale, ormai privo di forze, lanciò un ultima occhiata al robot che fino all’ultimo lo aveva accompagnato, come per ringraziarlo di tutto, e si lasciò cadere nel vuoto.
Maria … ho mantenuto la mia promessa … ho fatto la cosa giusta … vero? Furono i suoi ultimi pensieri mentre sentì la sua coscienza svanire poco a poco.
Dopo alcuni secondi, la colonia spaziale Ark ricomparve dove era sempre stata fino ad allora, mantenendo placida la sua abituale rotta.
Tutti coloro che in mondovisione videro la scena festeggiarono, esaltati all’idea di aver scampato per miracolo la totale e inevitabile distruzione.

--- 

La porta automatica che conduceva alla stanza centrale della colonia spaziale si aprì, rivelando la figura giovane di Sonic. Nonostante l’ardua sfida appena affrontata, sul suo corpo non vi erano presenti ferite di alcun tipo, ed aveva abbandonato la sua super forma.
Subito, Amy gli si lanciò addosso, con le braccia intorno al collo, non smettendo più di chiamare il suo nome e di singhiozzare, per quanto lui cercasse di scrollarsela di dosso. Anche Tails fece lo stesso, sebbene non con la stessa irruenza della piccola ragazza riccio.
“E Shadow?” Chiese Rouge compiendo qualche passo verso il ragazzo, che finalmente si tolse di dosso la ragazzina dai capelli rosa.
Lui non rispose, ma si oscurò in volto. Si avvicinò alla ragazza pipistrello e le porse un bracciale dorato. Era uno dei limitatori che Shadow portava sempre ai polsi.
Lei lo guardò e capì subito: capì che l’Hybrid riccio nero non fosse più fra loro. Capì allora quanto, tutto sommato, volesse bene a quel ragazzo, sentendosi incredibilmente male per la sua prematura scomparsa. Strinse con forza il bracciale e, sebbene non piangesse, le si poté leggere in volto quanto soffrisse.
“Tu credi che Shadow … sia stato creato dal professor Gerald solo per portare avanti la sua vendetta?” Chiese con voce fioca a Sonic.
Il ragazzo scosse la testa. “Io so solo che è un Hybrid davvero eroico e coraggioso, che non ha esitato a rischiare la vita per salvare il pianeta. Il resto non conta.”
Lei annuì, senza allentare la presa sul bracciale dorato, ed entrambi si soffermarono a guardare il Chaos Omega che, tornato al suo normale aspetto, si lasciò cadere sulla terra, come per seguire il suo padrone anche nella morte.  
Lo sguardo di Sonic andò poi su Tails, che guardava il pianeta azzurro insieme al dottor Eggman. I due sembrarono stranamente in sintonia, parlando in maniera assolutamente pacifica.
“Da bambino stimavo molto mio nonno e tutto il suo lavoro. Era il mio idolo, ed è per questo che anche io mi sono dato alla scienza.” il volto dell’uomo si oscurò. “… ma può aver davvero desiderato la distruzione assoluta della popolazione mondiale.”
“Questo non lo so …” rispose il bambino volpe. “Ma una cosa la so: è anche merito tuo se ce l’abbiamo fatta!”
“Beh, non ti ci abituare! Ho una reputazione da difendere.” Rispose lo scienziato con un sorriso arrogante.
 
Nel frattempo, Knuckles notò l’aria affranta di Rouge e decise di avvicinarsi a lei per consolarla, sebbene non avesse idea di cosa dirle, al momento. Decise allora di tergiversare e cambiare discorso.
“Allora, che farai una volta tornata giù? Ti ridarai alla caccia ai gioielli?”
“Nah … per un lavoro impegnativo frutta davvero poco.” i suoi occhi andarono ancora una volta al bracciale di Shadow. “E poi ho per la testa una cosa migliore dei gioielli, al momento. Sono sicura che renderà bene!”
L’Hybrid echidna si grattò la nuca arrossendo. “Beh, se lo dici te.”
 
Sonic si soffermò davanti ad una finestra, guardando a sua volta il silenzioso pianeta. Nel vederlo così placido, fu quasi impossibile pensare che avesse appena rischiato l’annientamento. Tuttavia, ben altri pensieri affollarono la mente del giovane umanoide, che per una rara volta apparve incredibilmente serio, se non addirittura triste. Pensieri riguardo agli ultimi avvenimenti: il professor Gerald e la sua vendetta, e come Shadow, originariamente nemico del mondo, si fosse sacrificato per la sua salvezza. E la sua impotenza nell’evitare che pagasse il prezzo supremo.
Di questo si accorse Amy, sapendo quanto il lasciarsi andare alla tristezza non fosse un’abitudine del ragazzo. “Sonic, cosa c’è?” Gli chiese.
“Niente …” il ragazzo mandò giù il groppo che aveva in gola. Anche se ci avesse pensato ventiquattro ore al giorno, non sarebbe cambiato nulla. Si girò e guardò Amy con un fulgido sorriso. “Come on, andiamo a casa! Quel pianeta tanto figo e tanto blu quanto me ci sta aspettando!”
Amy annuì e andò verso l’uscita tutta contenta.
Anche Sonic camminò verso l’uscita. Ma prima di andarsene, si girò nuovamente verso la finestra, guardando intensamente il pianeta. Dopo qualche secondo di silenzio, fece un cenno di saluto con la mano.
“Adios … Shadow the Hedgehog.”
 

NEXT EPISODE:  Lost Identity

 

CHAOTIC CORNER: L’angolo degli aneddoti e delle curiosità – episodio 6

 
Espio: Konnichiwa a tutti, e benvenuti al sesto episodio del Chaotic Corner, ovvero (Fa apparire uno striscione) “L’episodio speciale per la conclusione del primo ciclo narrativo della serie”!!
Charmy: YAAAAAAAAAY!! (Vola per l’agenzia lanciando coriandoli a destra e a manca mentre imita il suono di una tromba)
Silver: (Brontola e poi starnutisce)
Espio: E guarda un po’ cos’ha portato il gatto … credevo fossi morto. Ma mi sembra che tu sia un po’ raffreddato …
Silver: (Scrive su una lavagnetta) “Se non avessi perso la voce e non stessi male ti manderei al diavolo e ti lancerei addosso un katamari, Espio!”
Espio: Comunque, come dicevamo … oggi è un episodio specialissimo. E quindi abbiamo invitato degli ospiti d’eccezione. Ecco a voi, signore e signori, Sonic, Shadow, e la nostra autrice, Orochi Shiki!!
 
La telecamera mostra i due Hybrids riccio, più una Hybrid coniglio dai capelli mossi e castani,
 
Espio: Prima di tutto, signorina Shiki, vorrei ringraziarla per tutto il suo lavoro finora. I miei complimenti per aver completato un nuovo capitolo.
Shiki: Grazie, Espio! Anche se, a dire il vero avrei potuto completarlo prima, ma ho avuto qualche contrattempo … sai, lo studio …
Espio: … vuoi dire Miku Miku Dance. So che sei entrata in fissa con quello negli ultimi giorni e non te ne sei staccata un secondo.
Shiki: COS… CHI TE L’HA DETTO?!?!?!
Espio: … er, pronto? Quale parte di ‘camaleonte ninja detective’ non capisci? Raccogliere informazioni confidenziali è la mia specialità.
Shiki: Errrr … e va bene! Sto prendendo a usare quel programma per computer!! E con questo?? È un programma di animazione 3D niente male che anche una che non capisce un acca di programmazione come me può usare!
Espio: Guarda che nessuno qui ti sta giudicando per questo.
Silver: “Io sì! Lo reputo un programma da Giappominkia!”
Sonic: (Sottovoce a Shadow) Non è quel programma che hanno usato per farci ballare in quei video su Youtube?
Shadow: Ugggh … non ricordarmelo …
Espio: Signorina Shiki, col suo permesso vorrei farle alcune domande. (Riordina dei fogli) In una delle scorse recensioni della signorina ElaJ__  – che lo staff tutto ringrazia per il suo continuo sostegno – le ha chiesto come mai Sonic non l’ha mai difesa dai maltrattament … volevo dire dai metodi usati da Shadow nei suoi confronti.
Shiki: Beh, io una volta ho provato a contattarlo per farmi aiutare e … beh … possiamo avere un filmato che mostri com’è andata?
Espio: Certo.
Vector: (Appare da un angolo) FILMATO!! (Aziona un telecomando)
 
La telecamera mostra la casa di Tails, presso cui Sonic abita.
Tails sta parlando al telefono.
 
Tails: Ah, signorina Shiki! ………. Come? Sonic? Beh, mi spiace, ma lui al momento non è reperibile, se non per motivi di lavoro ……… No, non è andato all’avventura. È un po’ più complicato di così. (Si gira verso la stanza di Sonic) Esatto, è andato proprio su internet a cercare materiale su di lui.
Sonic: (Raggomitolato sul letto, si stringe le ginocchia con occhi sbarrati)… facevamo … io e Shadow … facevamo … delle cose …
 
Linea allo studio
 
Sonic: How embarrassing … non potete immaginare la roba di quel genere che circola in giro per internet.
Shadow: E le classifiche ‘personaggio più sexy della serie’? Ne vogliamo parlare? E i cambi di sesso ingiustificati? C’è una ragione per cui non vado su internet!
Silver: “Tranne che su Myspace.”
Shadow: (Fa qualche passo minaccioso verso Silver)
Espio: E quindi come farai d’ora in poi per (Sottovoce) angherie (Con voce normale) di tu-sai-chi?
Shiki: Oh, ci ho già pensato. Gli ho detto che se non fa il bravo, pubblicherò un certo video su Youtube.
Espio: Di che si tratta?
Charmy: Qualcosa di compromettente??
Shiki: (Maliziosa) Eccome …
 
Nella mente di Shiki appare un fumetto che mostra Shadow nel giardino dei Chao, a coccolare un piccolo Chao che gli somiglia.
 
Shadow: (Con il tono che abitualmente si usa con i neaonati) Oh, Schatten! Sei il dolce bambolotto di papino! Non un piccolo Chao qualunque, il più dolce Chao di tutti! Sì che lo sei! Sì che lo sei! (Nota Rouge che sta picchiando un altro Chao e corre in suo soccorso) Cosa fai?! Non lo vedi che è solo un cucciolo?!
Rouge: Eh?? Cercavo solo di farlo diventare di allineamento “eroe”, e visto che faccio parte del team Dark, posso farlo solo così. Non piace neanche a me questo metodo. Anzi, fa schifo.
 
Nella realtà, Shiki ride sotto i baffi.
 
Espio: Occheeeeei … l’abbiamo persa … Sonic! Non abbiamo ancora sentito la tua. Che ne pensi della storia finora? Ti è piaciuto apparirci?
Sonic: Non è stato male. Anzi, mi sono divertito da matti! E non ho mai fatto una figura del cavolo, grazie al cielo … mi spiace solo di non essere il protagonista indiscusso della storia … ma forse è meglio. Non mi sarebbe piaciuto fare il pilota di robot, rinchiuso in quello spazietto minuscolo in cui non si può correre, muoversi e così via. Per uno che non riesce a stare fermo come me, è un supplizio.
Espio: Immaginavo l’avresti detto.
Sonic: A dire il vero, avevo in mente un’idea diversa per l’arma finale utilizzata dal Chaos Omega SS. Io uscivo dal mech ed entravo nella sua mano, il mech si preparava al lancio tipo giocatore di baseball e poi BOOOM!! Scagliato a tutta velocità contro il punto debole del Finalhazard! L’ho chiamato “Spinball Pitch Attack”!
 
Tutti i presenti, tranne Charmy, lo guardano con la gocciolina
 
Sonic: What?? È un’idea grandiosa!
Charmy: Verò, è mitica!
Shadow: No! È una schifezza!
Sonic: Blah! Sei solo invidioso della mia inventiva geniale!
Shadow: E allora perché l’autrice non ce l’ha messa? Hm?
Silver: “Perché è tua succube, ecco perché.”
Shadow: Silver … ancora una parola e ti ammazzo a morte!
Shiki: Basta, per favore! Non siamo mica a “Uomini e Donne”! Niente litigi in diretta!
Shadow: Eww! Ti guardi quella roba?!
Shiki: IO?! Certo che no! Il mio cervello funziona ancora.
Espio: Prossima domanda per la signorina. Ora che ha finito di ripercorrere gli eventi di Sonic Adventure 2, coprirà quelli pertinenti al gioco Shadow the Hedgehog, giusto?
Shiki: Esatto. A molti quel gioco non è piaciuto, ma da quanto ho potuto vedere non è tutto ‘sto male. C’è di peggio in giro. MOLTO peggio. E poi c’è molto materiale adatto per una bella serie robotica!
Shadow: Sì, ma … Shiki … la storia di ShTH è altamente ramificata, con bivi e finali multipli. Cosa ti aspetti che faccia? Che direzione dovrei seguire?
Shiki: Che domande … (Con le stelline negli occhi) Userai il tuo robottone per combattere gli alieni invasori!
Shadow: Questo non risponde alla mia dom—
Shiki: (Con un braccio intorno alla sua spalla) Combattere gli alieni con spirito ardente per la salvezza del mondo … QUESTO è il vero SPIRITO DEI SUPER ROBOT!!!
Shadow/Espio: (Ma questa è fissata …)
Sonic: In ogni caso non ti invidio, Miss Authoress. Avrai l’arduo compito di dare un senso a una storia che ne ha davvero poco.
Silver: “Già, è come dare un senso alla trama di un qualunque Final Fantasy della Square Enix.”
 
Sullo schermo scorrono le seguenti parole: “L’opinione di Silver non rispecchia necessariamente quella dell’autrice, secondo cui le trame dei Final Fantasy  non hanno MAI avuto senso, anche prima che la Square si fondesse con la Enix. Ciononostante l’autrice rimane un’amante della serie.”   
 
Shiki: A dire il vero non so ancora come farò, ma me la caverò in qualche modo. Ho anche intenzione di mettere qualche robot in più al fianco del nostro Omega.
Vector: Sì, riguardo a questo … credi di poterci mettere anche il nostro robot? (Le dà un foglio) Ecco, è questo.
Shiki: (Guarda l’immagine di un buffo robot stile Boss Robot di Mazinga, con il casco e il corpo simile a un coccodrillo, le ali da ape, la coda da camaleonte e gli spuntoni sui pugni) “Super Private Robot Chaoti-X”?
Vector: Ovviamente sarò IO l’eroico pilota principale dal sangue ardente!
Charmy: Naaah! Ho visto un sacco di anime di robot, e posso dirti che tu sei più adatto a fare il ciccione buffo!
Vector: CHI SAREBBE IL CICCIONE?! (Cerca di scacciarlo con una sberla)
Shadow: Beh, io non ho mai guardato le serie robotiche … o meglio, prima di dovermi documentare per la fan fiction, e posso dirti che lo schema dei tre piloti è così: pilota principale/protagonista, pilota figo e un po’ bastardo, pilota ciccione buffo.
Sonic: Espio è il secondo pilota e qui non ci piove … e Vector …
Shiki: Già, non ce lo vedo come pilota principale …
Vector: EHI?! MA SIETE TUTTI CONTRO DI ME?! E poi guarda la forma principale del corpo! È un coccodrillo! Quindi sono IO il protagonista, fine della storia!
Silver: (Sente il telefono che squilla e cerca di rispondere, ricordandosi troppo tardi di essere momentaneamente afono per via del raffreddore) “NON POSSO PARLARE, PORCA MISERIA LADRA!!!”
Espio: E allora fa parlare me, no? Sì, chi è? ………… Ah, signorina Amy Rose!
Sonic: Eep! (Gesticola freneticamente per far intendere ad Espio che non c’è)
Espio: Solo un attimo che metto il viva voce.
Amy: Sì, ecco … ho sentito che la signorina Shiki voleva mettere qualche robot in più. Quindi volevo dire la mia su un’idea per un robot. Che ne dite di una versione robotica di Big the Cat, pilotata da me e da Cream? Potrebbe chiamarsi The Big Cat!
Shadow: (Con occhi a fessura) “The Big Cat”? Seriamente …?
Shiki:  Credo sia una citazione a The Big O.
Espio: Aspetta un momento, Amy! Pilotare un robot è pericolosissimo! Tu e Cream siete solo delle ragazzine!
Shadow: Ha ragione Espio, non dovreste.
Amy: Oh! Ma va bene se Tails o Charmy lo fanno! Anche loro sono bambini! Sapete cosa siete?! Voi, signori, siete dei MASCHILISTI!! Buona giornata! (Riattacca)
Shadow: Maschilista …? Io?
Espio: Non preoccuparti. Non puoi fare di meglio. Sei nato cinquant’anni fa, ed allora non erano così aperti mentalmente verso le donne.
Shadow: Dici? (Ci pensa su) EHI! Guarda che sei stato tu il primo a fare quel commento!
Espio: Oh, abbiamo in attesa un’altra chiamata!
Shadow: Non cambiare argomento!
Sonic: E piantala di cercare rogna con tutti. Quello è il territorio di Knuckle-Head.
Shadow: E quale sarebbe il MIO territorio?
Silver: “Quello dell’emo lagnoso. ‘Oh, Maria! Perché capitano tutte a me? Chi sono? Dove sono? Cosa ci faccio qui? A che ora è pronto da mangiare? Dove ho messo le chiavi? Chi mi ha rubato il portafogli? Ueeeh, ueeeh, ueeeh!’”
Shadow: ORA BASTA, SEI MORTO!!! (Inizia a caricare l’energia per un Chaos Blast)
Shiki: FERMO!! COME PUOI UCCIDERE LA TUA CARNE ED IL TUO SANGUE?!
Shadow: Co … come hai detto?!
Shiki: Shadow … Silver … è tuo figlio dal futuro!
Shadow: Co … COOOOOOOOOSA?! (Lui e Silver si guardano reciprocamente) AAAAAAARGH!!
Espio: Ma è vero?
Shiki: Boh? Beh, tecnicamente sono padre e figlio in Sonic e il Cavaliere Nero. Quindi, chissà? Forse lo sono davvero. Vero, Silver viene da 200 anni nel futuro, ma Shadow è immortale … (In ogni caso abbiamo evitato che facesse un macello col Chaos Blast!)
Shadow: Tutto questo tempo … ho cercato di uccidere mio figlio …
Silver: “Lui … è mio padre scomparso da tempo di cui non ho memoria …”
Espio: Lasciamo pure che si crogiolino nella loro angoscia da rivelazione. Almeno così se ne staranno buonini e ci lasceranno andare avanti.
Sonic: Non che crogiolarsi nell’angoscia sia una novità per Shadow, ma tant’è …
Espio: (Rispondendo al telefono) Sì, pronto?
Tails: Sì, salve. Stavo guardando le puntate di Macross e, beh, ho notato che i VF su cui la signorina Shiki si è basata per il Tornado VF hanno i missili ricettori che lasciano una bella scia di fumo mentre volano. Mi chiedevo se potesse equipaggiarne anche sul Tornado … magari che sembrano pure dei Flicky, giusto per restare in tema con la mia modalità Super. Avete presente quei Flicky che mi girano intorno quando vado in modalità Super?
Sonic: Non è mutilato abbastanza, quel povero aereo?
Shiki: Eddai, è tutto per il bene dell’essere spettacolare. Non sono una gran fan della serie Macross, ma i VF mi piacciono! Ti farò sapere, Tails!
Tails: Yay! Grazie! (Riattacca)
Vector: Tails può diventare Super? E chi lo sapeva? E il prossimo cos’è, Super Charmy?
Charmy: (Si immagina tipo Goku versione Super Saiyan) Wow! Sarei grandioso!!
Espio: Ochei ragazzi! Il tempo a nostra disposizione è praticamente finito. Qualcuno di voi vuole aggiungere qualcosa prima di chiudere?
Shiki: Ah, io sì! Avete presente la scena conclusiva del capitolo, subito dopo che Sonic e Shadow usano il Chaos Control sulla Ark? Vorrei che provaste a mettere come musica di sottofondo la traccia 38 di Concealed the Conclusion (Cercate su Youtube “Concealed the Conclusion 38”, è la prima scelta nella lista). Secondo me esprime alla perfezione gli eventi di quel pezzo. Il senso di conclusione misto a tristezza di questo capitolo. Secondo, vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno seguito per tutta questa prima parte della storia. Spero di continuare ad avere ancora il vostro sostegno anche nella seconda parte.
Espio: Per oggi e tutto! Ci vediamo nella prossima puntata! Tante buone cose! (Mette il cartello “Fine” davanti alla telecamera. Oltre alla scritta ci sono le immagini in SD dei tre Chaotix)
Vector: Ehi, Shiki. Ovviamente verremo pagati per l’utilizzo dell’agenzia nel programma, giusto?
Shiki: Non posso! È una fan fiction non a scopo di lucro! Se vi pagassi la Sega mi taglierebbe le gambine!”
Vector: Dannazione! E ora come lo paghiamo, l’affitto?
Shadow: Silver! Se non vieni subito da tuo padre, mi vedrò costretto a punirti!! (Diversi rumori di distruzione)
Espio: … una puntata con una conclusione normale … è possibile avere anche UNA SOLA PUNTATA CON UNA CONCLUSIONE NORMALE?!?!
 

  
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