Eccomi qui per voi con questo ultimo capitolo che sancisce sì, la fine d'una magnifica avventura, ma spiana il fertile terreno per l'inizio di una nuova totalizzante esperienza.

Prima di lasciarvi alla lettura vorrei dare un abbraccio a tutte le persone colpite dal sisma e poi vorrei ringraziare ogni singola persona che ha aperto le pagine dei miei capitoli e ne ha vissuto ogni riga.

I miei ringraziamenti vanno soprattutto ai miei assidui recensori, fonte per me di un appoggio inesauribile e indispensabile, ed è proprio per questo che ci tengo a ringraziarvi singolarmente cari

Blue Lady, Dylandog, Fulmineo, Principe delle Stelle, Skullrose e Yas V. Vi ringrazio con il cuore in mano ragazzi.

E poi dico un grazie enorme anche a tutti i lettori silenziosi che hanno condiviso con me questa pacifica realtà.

E in ultimo, tanti auguri di buon compleanno a chi, come me, ha arricchito il mondo in questo tre giugno.

Grazie a tutti Voi amici miei,

vostra Miss_Writer

Finally in Love

Capitolo venticinque: Finally in Love (and everybody knows!)

Con ancora le lacrime agli occhi per l'incredibile scoperta dell'amicizia che legava i nostri amati nonni, giaccio estasiata fra le braccia della mia donna, succube e appagata dalla meravigliosa aria che ci avvolge.

Un breve singulto piega di nuovo il suo respiro ristabilendo la sua stasi.

La commozione non acconsente a lasciare libero il suo stomaco, scuotendo quel suo cuore ora lieto e stanco.

“  Tutto ok amore?”

“  Sì..”

“  Hai freddo?”

“  No.. Non tra le tue braccia.”

Le bacio il capo cingendo il suo fianco sinistro con il mio braccio destro.

“  Mi fa piacere.”

Sorrido ripensando alle sensazioni provate poco fa. Non è la prima volta che facciamo l'amore ma stavolta è stato tutto più intenso.

“  Ti va una cioccolata?”

“  Sei seria?”

“  Sì.”

“  Ok.”

Mi alzo coprendomi con le lenzuola, permettendole così di alzarsi e vestirsi.

“  Vestiti e raggiungimi di sotto.”

“  Cos'hai in mente?”

“  È una sorpresa.”

“  Mh.. interessante..”

Sensualmente gattona verso l'altro lato del letto e mi bacia mentre mi abbottono la camicia.

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“  Eccomi.”

“  Pronta?”

“  Sì. Quale grandiosa sorpresa hai in serbo per me, mio principe?”

“  Seguimi e lo scoprirai, mia principessa.”

“  Avresti dovuto darmi del lei..”

“  Giusto, ma così sarebbe troppo distante da me”, principessa, e non posso permettermi di perderla.”

“  Così va meglio.”

Per l'ennesima volta le mie braccia vanno a riposarsi intorno al suo collo e le mie labbra assaporano con nuovo fervore i suoi baci.

Le parole non servono in questo istante e mio portavoce diviene il sorriso che increspa queste mie labbra.

“  Andiamo.”

La prendo per mano e la porto difronte a colui che ci condurrà in un mondo nuovo.

L'albero che qualche ora fa era ai miei occhi ignoto si presenta alla mia vista in tutta la sua inedita familiarità.

“  Aspettami un attimo qui. Vado a prendere una scala.”

“  Va bene.”

“  Ecco qui.. Ora sali finché non vedi una scala di corda.”

“  Riesco a vederla ma è ancora troppo in alto..”

“  Continua a salire.”

“  L'ho presa!”

“  Perfetto! Aggrappati per bene e sali ancora.”

“  Mi sto arrampicando!”

“  Sì, e stai andando forte!”

“  Non immaginavo fosse tanto divertente scalare un albero.”

“  So cosa intendi. Da piccola era uno dei miei passatempi preferiti!”

“  Avrei voluto conoscere la natura come la conosci tu a quei tempi..”

“  Non è mai troppo tardi per farlo, ma non deconcentrarti. Un altro paio di pioli e saremo in cima.”

“  Non vedo l'ora di scoprire un nuovo affascinante segreto di questo posto fiabesco.”

“  Ti assicuro che non ne rimarrai delusa.”

Afferro con sicurezza il penultimo piolo della scala e con una spinta faccio atterrare le mie mani su un lastricato di resistenti tavole.

So che quello che troverò quasi sarà qualcosa di straordinario.

“  Che bello! Un'arrampicata senza nessun malore per il momento..”

“  Devo ammettere che sei stata proprio brava. Stai diventando una scalatrice provetta!”

“  Alla faccia del mio insegnante di educazione fisica che mi diceva che ero troppo fragile per fare certe cose!” 

“  Alla faccia sua!”

Mi fermo un secondo a riflettere sulle sue parole.. Ma se Michiru è davvero un'ottima nuotatrice, come può il suo insegnante averle detto certe cose? Era un idiota??

“  Cos'è quella faccia?”

“  Ma quello lì aveva le rotelle fuori posto?”

“  Decisamente!”

Rido genuinamente alla domanda di Haruka che come sempre ha colto nel segno.

“  Ciancio alle bande.. Che ne dici di goderci la nostra bella cioccolata e questo magnifico paesaggio.”

“  Ci sto. Comunque si dice bando alle ciance..”

“  Perché? Io che ho detto?”

La guardo con aria interrogativa provocando le sue risate una volta di più.

“  Sorvoliamo..”

“  Mi segua signorina, e vedrà che spettacolo!”

Il tavolato prosegue per qualche altro metro e poi si ferma in una zona leggermente più larga ove prendono posto un vecchio telescopio e un leggio di legno.

“  Accomodati piccola.”

“  Grazie. Certo che questo posto è incredibile!”

“  Ti ringrazio, e non hai ancora visto niente!”

“  A cosa ti riferisci?”

“  A questo.”

Le dico scostando le tendine che impediscono ai nostri sguardi di ammirare il panorama che fin da bambina ha esercitato su di me il suo fascino trascendente.

“  Haruka ma.. ma è strepitoso!”

Come non si può sgranare gli occhi ad un paesaggio pulito e naturale come questo?

Gli alberi tutti in fila, magicamente ordinati, si lasciano fasciare dalla luce del Sole che crea quel sublime luccicare di quei colori ispirati dalla stagione autunnale.

Il verde l'arancio e il giallo sono padroni delle foglie, a poco a poco sospinte da una brezza lontana.

Volgo lo sguardo oltre le valorose chiome e la cascata madre che fa scorgere le sue acque fino a dar vita al vecchio mulino che sotto di noi lavora con impegno e modesta fatica, si palesa al blu delle mie iridi graziandole di un nuovo entusiasmante prodigio.

“  La vedi?”

“  Sì! È stupefacente Haruka..”

“  Prendi questo e lo spettacolo si farà ancora più vivo.”

Le porgo uno dei due binocoli nascosti in una delle due botole scavate nella tavola e la invito ad armarsi di quella immaginosa fanciullezza che ci spingeva nell'abbraccio benevolo delle nostre più amate favole e fiabe.

La vedo accettare il magico oggetto e adoperarlo come se fosse la lente di ingrandimento che ci fa scoprire mille favolosi misteri su un foglio bianco anonimo al nostro intelletto.

Colgo il suo sorriso meravigliato e anche se non posso osservare quel blu così lindo, so che come le abissali maree di cui lei è la Regina, si tinge di tinte energiche e sgargianti, ispirandomi a compiere le sue stesse gesta.

“  Un cervo!”

Esclamo riconoscendo le eleganti corna di un maestoso esemplare che salta sui massi abbeverandosi nel fresco corso.

“  Cerinos.”

Lascio che il suo viso si rivolga al mio profilo e che la sua curiosità divenga pressoché insaziabile.

“  Un esemplare così bello e signorile da poter essere il compagno ideale della Cerva di Cerinea.” 

“  L'animale sacro ad Artemide..”

“  Proprio lei.”

“  In effetti sarebbero una coppia stupenda..”

“  Come noi.”

Mi siedo accanto a lei in cerca di quell'intimità che nessuno ci può togliere e faccio sì che il suo braccio sinistro si fermi sul mio fianco destro.

Rifletto su come la mia vita insieme a lei si faccia sempre più vissuta e vincolante. Non parlo solo dell'amore che facciamo ma anche dell'amore che siamo l'una per l'altra.

Giorno per giorno coroniamo il sogno di una vita non angusta come un tempo, ma gioiosa, ridente e condivisa.

Non so perché non so come, ma sento di voler ulteriormente di voler consolidare il nostro legame. E oggi sento questo desiderio farsi a dir poco impellente.
“Prendiamo la nostra cioccolata, prima che diventi troppo fredda.”  

“  Già.. con l'emozione del momento me ne ero completamente dimenticata.”

“  Non c'è problema. Rimediamo subito.. Tieni.”

Dopo aver versato il bruno e denso liquido nella sua tazza preferita, mesco la parte che bagna ancora il thermos nella mia cara tazza e sorrido nel constatare quanto affetto si possa provare per un oggetto che per gli altri potrebbe risultare addirittura banale.

La maggior parte della gente sta perdendo quell'istinto bambino che ci fa incantare innanzi alle cose più semplici e comuni.. Che peccato!

Qui Leopardi avrebbe un sacco da insegnare.

La sua ammirazione per gli antichi, fedeli scrutatori della Natura e la polemica contro i moderni schiavi della più vincolante razionalità, sono due delle tesi del suo pensiero che sposo in tutto e per tutto.

“  A che pensi?”

“  A Leopardi.. Al suo pensiero. Antichi e moderni.”

“  Ti piace? La sua poetica intendo.”

“  Solo quella di alcune poesie. Come L'infinito, e il Canto notturno di un pastore errante dell'Asia. Sono le mie preferite. Le altre non ha fatto nascere in me emozioni così travolgenti.”

“  La penso esattamente come te.”

“  Hai finito la cioccolata?”

“  Non ancora..”

“  Fa con comodo.”

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“  Prendi la mia giacca. Non voglio che tu prenda freddo.”

“  Sicura? Non hai freddo anche tu?”

“  No amore. Io sto bene.”

Le metto l'indumento sulle spalle, chiudendo il primo bottone.

Intanto lo sgambettare allegro e giocoso di Inazuma e Wind'sKing riaffiora alle nostre orecchie dandoci conferma della loro presenza.

“  Senti come si divertono.”

“  Già. Stanno giocando alla grande.”

Mi stringo nel suo cappotto leggero, inebriandomi dell'acqua di colonia che ne permea le fibre.

Quante sorprese mi riserverà questo giorno?

“  Vieni dentro Michiru. Non voglio vederti tremare ancora.”

“  È così evidente?”

“  Per me che ho fatto del contemplare la tua figura una filosofia, sì.”

“  Grazie..”

“  Di niente. Siediti qui.”

“  Cosa sono quei fogli?”

“  Non saprei.. Gli ho notati adesso. Probabilmente sono le poesie scritte dal nonno. Questa somiglia alla sua calligrafia.”

“  È quasi identica alla tua.”

“  Lo so. Ho curato molto la mia grafia negli anni. Mi sono ispirata alla sua. È per questo che appena ho tempo, trascrivo su nuovi fogli tutte le cose che il nonno ha scritto.”

“  È un lavoro davvero impegnativo. Ma un giorno avrai un'eredità molto preziosa.”

“  Non sarò l'unica. Ho intenzione di pubblicare tutte le favole del nonno in un futuro non troppo distante.”

“  Haruka.. È un gesto bellissimo!”

“  Voglio che tutti i bambini che non hanno una vita facile, possano nutrirsi degli insegnamenti che queste storie ti sanno dare ed avere il supporto che nessuno dà loro. Voglio che siano forti e che non rinuncino mai alla speranza di una vita migliore.

Il motivo per cui ho deciso di fare ciò è questo.”

“  Sei una persona magnifica Haruka. Abbracciami.”

“  Ehi, ma amico.. Stai piangendo.. Perché?”

“  Hai sentito cos'ha detto la mia bambina?”

“  Oh ti sei commosso.. Vieni qui. Fatti abbracciare!”

“  Che creatura meravigliosa questa ragazza..”

“  Sì. E devi esserne fiero, perché è tutto merito tuo.”

“  Grazie amico mio.”

“  Figurati.”

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Ok.. è arrivato il momento di risolvere l'ultimo vero enigma tramandatomi dal nonno.

So che la soluzione è celata in queste righe sulla carta ingiallita di queste pagine.

Spero non mi porti via troppo tempo perché non posso aspettare ancora. Voglio che sia oggi il giorno della verità.

“  Cerchi di scovare uno degli indovinelli di tuo nonno?”

“  Sono così prevedibile?”

“  Sì, per me che ho fatto del carpire ogni tuo pensiero, un'arte.”

“  Mi hai risposto per le rime eh?”

“  Già.”

“  Ti amo.”

“  Ti amo anch'io.”

Dopo un sentito bacio prendo dalle sue mani metà delle pagine che indaga con tanta passione.

Voglio aiutarla anch'io in quest'impresa e far risplendere in questa quiete succeduta alla tempesta, l'atteso mistero di un mago delle parole.

Chissà cosa scopriremo stavolta..

“  Qui c'è scritto qualcosa.. Sì.. la grafia è lievemente cambiata rispetto alle parole che precedono la frase e a quelle che la seguono.

È più scura e in un corsivo più marcato.”

“  Cosa dice la frase?”

“  Il tesoro più prezioso è custodito nel..”

“  Hai notato qualcosa di simile anche nelle altre pagine?”

“  No, solo in questa.”

“  Bene. Allora significa che l'ultima parola della frase si nasconde tra i fogli che ho in mano io..”

“  Ti aiuto a cercarla..”

“  Avvicinati.”

“  Guarda.. Qui oggi è scritto in maniera diversa dal resto.”

“  Esatto, e qui è le ad avere uno stile diverso.”

“  Che vorrà dire?”

“  Senti.. Nel frattempo che ci rifletto, ti dispiace dare da mangiare a quei due prima che facciano sciopero dei servizi di trasporto?”

“  Ok.. Gliela posso dare da qui?”

“  Certo. Va verso la quinta arcata e lascia cadere a piccoli mazzi la paglia. Non la rifiuteranno di certo.”

“  Ne dubito golosi come sono. Io vado.”

“  Ti ringrazio principessa.”

“  Figurati, mio principe.”

Appena inizia a raccogliere i fasci rileggo la frase per intero e poi le due parole 'oggi' e 'le' accorgendomi che le ultime due, messe assieme sono un anagramma, l'anagramma di leggio.

Il tesoro più prezioso è custodito nel leggio!

Svelta lo prendo lo apro e estraggo il tappo di sughero che ostruisce un piccolo foro.. Eccolo! L'ho trovato!

“  Fatto. Ora saranno più che lieti di riportarci a casa.”

“  Una buona notizia.”

“  Allora. Hai risolto l'indovinello?”

“  Sì.”

“  Era difficile?”

“  Non troppo.”

Mi risiedo difronte a lei e lo smeraldo dei suoi mi appare più brillante e felice.

Il mio cuore inizia a battere più velocemente come se avesse intuito prima di me quello che sta per succedere.

Vorrei parlare ma non saprei cosa dire esattamente, e arresto il tempo per pochi secondi, cercando di respirare.

“  Cosa nascondeva?”

“  Questo.”

Miro le sue labbra che si dischiudono e l'azzurro del suo sguardo che si fissa sull'oggetto incastonato fra le mie dita.

Fai l'ultimo grande passo Haruka. Ora puoi.

“  Michiru Kaioh..

In nome dell'Amore che ci lega, del rispetto che ci accompagna, della vita che stiamo ricostruendo insieme..

Mi vuoi sposare?”

Il battito del mio cuore ormai ovatta il canto degli uccelli, il vento tra le foglie, i nitriti spensierati dei nostri destrieri..

Era questo che mi faceva stare in tensione?

“  Sì.. Sì ti voglio sposare Haruka.. Tenou.”

Le faccio scivolare l'anello sul dito guardandola negli occhi e subito cerca il calore fra le mie braccia. Calore che mi sta lentamente sciogliendo dalla Felicità che si è impadronita di me in questo momento.

La stringo forte, il freddo è sparito.

A lasciato posto alla gioia dell'evento che ha cambiato il mio futuro in una scalata verso quella Felicità che per tanto tempo ho sognato e che ora posso dire di stringere tra le mani. No. Fra le braccia.

“  Sii perfettamente mia Michiru.”

“  Lo sarò.”                                                        

                 




                                                                                     FINE.

                                                          
 “Prendiamo la nostra cioccolata, prima che diventi troppo fredda.”  “Prendiamo la nostra cioccolata, prima che diventi troppo fredda.”  “Prendiamo la nostra cioccolata, prima che diventi troppo fredda.”