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Autore: Psychedelic Mushroom    03/06/2012    4 recensioni
E se Bionda si ritrovasse a vivere in una casa che non è la sua?
E se lei e Tom si odiassero?
E se Bill volesse avvicinarsi di più a lei?
E se loro... no vi sto dicendo troppo xD
Se vi ho incuriosito almeno un pò, leggete!
Genere: Fluff, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Trentaduesimo capitolooo xD
Grazie a tutti per le recensioni e grazie ai lettori in generale!!!
Buona lettura xD
                             BIONDA BECKER.

Stiamo tornando a casa mano nella mano e sorridiamo felici.
Ma c'è cosa più bella che stare con una persona che ti vuole bene? Secondo me no.
Arrivamo fuori casa mia quasi saltellando. Ok potremmo anche sembrare due rincoglioniti, ma sono contenta.
Felice?
Sì, in effetti dovrei essere felice invece sono contenta, ma mi sento bene con Andy.
Perchè dovrei negargli l'pportunità di stare con me?
- Vuoi entrare oppure vai via? - gli chiedo entrando nel vialetto.
- No, vado a casa perchè papà mi aspetta -
- Ok... mi mandi un messaggio dopo -
- Posso farlo? - si avvicina e mi prende i fianchi guardandomi negli occhi.
Da quello che so, i ragazzi prendono per i fianchi solo le ragazze che vogliono portarsi a letto.
Ma magari Andreas non è così.
Certo, come migliore amico ha Tom figuriamoci quanto io possa fidarmi.
Però lui è dolce e non c'è malizia nei suoi occhi o nel suo sorriso o in ogni suo movimento.
Fidati Bionda.
Impara a lasciarti andare anche se soffrirai.
- Tu devi - mi alzo sulle punte per poter arrivare alle sue labbra e dargli un bacio .
Continuiamo a baciarci per un pò poi ci separiamo e io rientro in casa mentre lui va via.
Entro in casa e trovo Bill seduto sul divano a guardare in cartone animato.
Corro a sedermi accanto a lui e quasi non gli viene un infarto perchè non mi aveva sentito entrare.
- Ma sei matta? - dice respirando a fatica, portandosi una mano al petto e con l'altra si copre la fronte.
Io me la rido.
Oggi sono euforica.
- Ma si può sapere che hai da ridere? Hai fatto pace con Tom? - a questa domanda tutta la felicità sparisce lasciando spazio a tanta insicurezza e malinconia.
- No, sono uscita con Andreas -
- Di nuovo? - chiede quasi scioccato.
- Sì, abbiamo incontrato un bambino che vol... -
- Ma chissene del bambino... cioè tu... sei uscita di nuovo con Andy? -
- Sì, che c'è di strano? -
- Tu... tu che morivi dietro mio fratello adesso esci col suo migliore amico? - mi punta il dito contro e io abbasso lo sguardo.
Che gli devo dire?
In fondo anche io sto sbagliando, ma a me piace stare con Andreas quindi è come se non stessi sbagliando, no?
- Sì... però a me Andreas piace non lo faccio per altro e... -
- Oh no... non ci posso credere... tu lo fai per farlo ingelosire -
- No, Bill ti ho appena detto il contrario -
- Bhe io non ti credo -
- Ma perchè no? io non voglio farlo ingelosire - mi alzo e, senza fargli dire altro, me ne vado in camera mia.
Non lo voglio far ingleosire.
O forse sì?
No, semplicemente perchè sto bene con Andy.
Mi butto a letto e comincio a fissare il soffitto.
Svuoto la mente.
Non voglio pensare più a niente per un pò.

                        * Nel pomeriggio *


Sono le 14:30.
Che bello starsene qualche ora sul letto senza pensare a niente e a nessuno.
Questa bella sensazione non dura più di tanto visto che sento il campanello suonare.
Bill è uscito con Jonny e Tom non c'è quindi tocca a me scendere.
Sbuffando apro la porta e con la lentezza di una tartaruga, scendo le scale e apro la porta d'ingresso.
Una ragazza tutta rifatta.
Ma è possibile che da queste parti le ragazze già a sedici anni sono rifatte?
Mi guarda come se le faccio schifo e mastica una gomma.
- Ci sta Tom? -
- Ehm... chi sei? -
- Tom lo sa... benissimo... dove sta? - si prende una ciocca di capelli e se l'attorciglia intorno alle dita.
- Senti Tom non c'è.. ciao - faccio per chiudere la porta, ma lei mi ferma.
- Aspetta... puoi dirgli che sono passata? - No, non lo farò mai brutta stronza.
- Se magari mi dici come ti chiami - dico col tono più antipatico che mi possa uscire in questo momento.
- Cristhal - aah è lei quella che Tom si sbatte ogni volta che la vede.
- Va bene... lo farò -
- Grazie... no sai com'è... io è lui siamo molto... intimi -
Che cosa?
Questa stronza ha anche il coraggio di dirmelo?
Io la uccido.
Le salto addosso e comincio a tirarle dei pugni in qualsiasi parte del corpo tanto si fa male lei.
Certo.
Questo è quello che avrei voluto fare, ma alla fine ho semplicemente sorriso e annuito.
Se ne va sculettando nel suo vestitino rosa confetto.
La odio e odio anche quel vestito.
Rosa, ma come si fa a vestirsi completamente di rosa? Mhà.
Chiudo la porta e vado nel salone.
Avrei voluto ucciderla.
La domanda è: perchè?
Ho sentito come una fitta allo stomaco quando le ho sentito dire che sono "intimi"
Ma con questa frase, quella stronza, non voleva intendere che sono fidanzati, vero? Sì, lei voleva solo dire che fanno sesso ogni tanto.
Ma proprio quella cosa smorfiosa? Una più carina no?
Che odio.
Ma poi perchè mi sto arrabbiando tanto? Comunque io e Tom non stiamo più insieme quindi lui può fare quello che vuole e io posso fare quello che voglio.
Sento la porta aprirsi e mi giro per vedere chi sia.
E' Tom.
Fa che non sia andato allo spiazzale.
Viene verso di me, ma poi mi sorpassa e va in cucina. Lo seguo.
Ma perchè lo faccio? Bho.
- Dove sei stato? -
- Allo spiazzale - dice versandosi un pò d'acqua.
- Hai combattuto ancora? -
- No, mamma - si siede e si accende una sigaretta.
- E quel graffio sul braccio? Il labbro mezzo spaccato? -
- Ti ho detto che non ho combattuto... nella gabbia non mi ci fanno entrare finchè non guarisco del tutto -
- E allora quelli? -
- Oddio Bionda io volevo evitare di dirtelo, ma visto che insisti... ho scopato con una e sai... a volte può succedere - sento la terra mancarmi sotto i piedi. Le gambe cominciano a tremare come le mani. Mi bruciano gli occhi e sento un dolore in tutto il corpo. Non ha nè un punto di origine, nè una fine. Mi fa semplicemente male tutto.
- Sei andato con... sei stato... Cristal è venuta qui ti cercava - corro di sopra appena sento che gli occhi non ce la fanno più a reggere il peso delle lacrime.
Sbatto la porta e mi metto a letto.
Poggio la testa fra un cuscino e un altro e comincio a piangere singhiozzando in continuazione.
Io sono uscita con Andreas, ma non ci sono andata a letto.
Certo lui è diverso.
Lui è solo uno stronzo.
Perchè voglio continuare a stare male per lui quando potrei essere felice con Andreas?
Mi sento male.
Sto tremando e continuo a pensare a lui.
Come è potuto andare a letto con un'altra ragazza?
Non ti permettere di mettre mai in dubbio i miei sentimenti.
Questo aveva detto, ma evidentemente non lo sa nemmeno lui cosa prova davvero.

  
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