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Autore: petitecherie    03/06/2012    9 recensioni
Nel 2001 Tuomas, in piena crisi, decide di mettere fine ai Nightwish. Dice addio alla sua vita, dice addio alla Finlandia.
Nel 2012 il Destino si presenta alla sua porta sotto forma di telefonata, e Tuomas dovrà finalmente fare i conti con i ricordi seppelliti nel suo cuore.
Avviso: è una storia triste e dolorosa. E in qualche modo, è sempre colpa di Tarja.
Genere: Angst, Dark, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Tuomas Holopainen
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
- Questa storia fa parte della serie 'Live to tell the tale'
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bless the child Prima di lasciarvi al testo, voglio specificare un paio di cose per agevolarvi^^
Allora, nel 2001, dopo la fine del tour di Wishmaster, Tuomas chiamò la Spinefarm e gli annunciò che i Nightwish avevano chiuso i battenti. Fu solo grazie all'intervento di Tony Kakko e di qualche mese di ferie, che Tuomas si riprese. Decise di allontanare Sami Vanska, e di scegliere un nuovo bassista. Disse a Tarja che poteva rimandare i suoi sogni di gloria di un altro paio di album. Fu così che nacque quel capolavoro di Century Child.
Qui, invece, nonostante l'intervento di Tony, Tuomas decide di chiudere con i Nightwish, e riprendere i suoi studi di biologia marina.
Preparate i fazzoletti e ci rivediamo alla fine.


***






29.12.2012  ore 05.13 am


Si alzò di scatto. Talmente in fretta che la stanza gli vorticò attorno in un gioco d'ombre degno del miglior circo cinese. La mente riandò a ciò che aveva sognato e gli si chiuse la gola. Provò un forte senso di nausea. Poggiò il viso sui palmi aperti. Avrebbe avuto bisogno di un sacchetto di carta, per riprendere ad inalare l'aria e calmarsi. No, non l'avrebbe fatto. Non l'aveva fatto in dodici anni, perché cazzo doveva iniziare ora?
Si guardò attorno e non vide altro che la parete bianca su cui già si riflettevano i primi raggi di sole.
"Benvenuti a Los Angeles, signori." biascicò il suo cervello con sarcasmo.
Prese la sveglia tra le mani e si rese conto che era domenica e non avrebbe dovuto lavorare. Ma vaffanculo, sarebbe andato all' Aquarium of the Pacific anche oggi, tanto gli straordinari erano pagati, i pinguini lo adoravano e preferiva la loro compagnia all'ennesima domenica di solitudine.
Oddio, non che non avesse amici, nonostante fosse un tipo solitario. Diciamo che la sua complessione flemmatica da finlandese fatto e finito aveva attirato più attenzione del necessario, soprattutto per quelli che in lui riconoscevano Tuomas Holopainen dei Nightwish.
Assurdo da dirsi, ma era proprio così. Nonostante il suo gruppo non esistesse più, e lui avesse iniziato una nuova vita dall'altra parte del mondo, c'era ancora qualcuno che si ricordava di lui e della band.
Sfigati.
Lo pensò, sul serio, ma non seppe decidere se gli sfigati fossero i vecchi fan o i Nightwish. Lasciò che l'acqua tiepida della doccia portasse via i suoi pensieri e si frizionò i corti capelli castani. Trenta minuti dopo era pronto ed afferrò le chiavi della macchina.

"I was born amidst the purple waterfalls.
 I was weak, yet not unblessed.
 Dead to the world. Alive for the journey.
 One night I dreamt a white rose withering,
 a newborn drowning a lifetime loneliness.
 I dreamt all my future. Relived my past.
 And witnessed the beauty of the beast"
 

***


Lyla lo vide entrare nel locale puntuale come ogni mattina. Ormai si era abituata alle stranezze di quell'uomo-bambino taciturno che si presentava alle 6.15 tutti i giorni per la sua dose di pancakes ai mirtilli e sciroppo d'acero e tazzona di caffè nero. Le stava pure simpatico. Insomma, passava quasi tutta la giornata in mezzo ad avventori chiacchieroni convinti che la sua pasticceria fosse un consulturio psichiatrico che quando arrivava qualcuno in grado di stare zitto per 5 minuti filati, ti faceva piacere. Lo salutò  con la mano e gli indicò il tavolo vuoto vicino alla finestra.
<< Il solito, Tuomas? >>
<< Si, grazie. >>
<< Tutto ok? Sembri parecchio stralunato. >>
<< E' un brutto giorno. >>
<< Bloody Hell, Tuomas! It ain't started already. >>
Gli occhi del ragazzo si incupirono più che mai mentre Lyla gli versava il caffè.
<< Ho avuto una brutta nottata, incubi in continuazione. >> disse infine.
<< Sorry! Posso fare qualcosa per te? >>
<< Panna nel caffè, please. >>
<< You bitch. >> ridacchiò lei. E sospirò vedendolo tornare nel suo mondo di fiabe.
<< Lyla? >>
<< Yep? >>
<< Un giorno ti racconterò. Promesso. >>
<< Si, e subito dopo ti sparerai un colpo in testa. Vado a prendere la panna. >>

Where have all the feelings gone?
 Why has all the laughter ceased?


<< Lavori anche oggi? >>
<< Si, mi annoio a casa. >>
<< Tsk. Tu sei sposato con il tuo lavoro proprio come io sono sposata con la pasticceria. >> sorrise Lyla posando il piatto colmo di pancakes.
<< Ami il tuo lavoro, Lyla? >>
<< Direi di si. Adoro veder la gente mangiare i miei dolci, mi ricompensa di tutte le levatacce all'alba. >>
<< La Candyland è il miglior locale di tutta Los Angeles. >>
<< Lo spero. >> Lyla si guardò attorno e visto che nessuno aveva bisogno di lei, decise di aiutare Tuomas a sputare il rospo. << Che succede, Tuomas? Problemi sul lavoro? >>
<< No, no. Fare il biologo marino era uno dei miei sogni. >>
<< Direi che l'hai realizzato pienamente. Per lavorare all'AP la gente pagherebbe. >> Lyla scrutò il panorama dalla vetrina << Volevi fare altro? >>
<< Il musicista. >>
<< Sai suonare, davvero? Non l'hai mai detto. >> Lyla spostò lo sguardo su di lui sorpresa << Avevi una band? >>
<< Diciamo. Ma era un sogno. Un altro sogno. >>
<< Just a dream? >>
Tuomas rise candidamente. << Not really. A night - wish, perhaps. >>
Lyla si allontanò mentre Tuomas assaporava ancora una volta il suo desiderio notturno. Si passò una mano sugli occhi e li premette talmente forte che quando li riaprì vedeva dei puntini neri. Nella sua vita non mancava niente. Non più.
Un tempo era stato un dio, o almeno si era sentito tale. Ma gli mancava qualcosa, qualcosa che a distanza di anni non riusciva ancora ad afferrare. Era come una maledizione: sentirsi amato e diventare importante solo quando era ormai troppo tardi. Come se delle tre fate sulla sua culla, una non l'avesse benedetto.

Why am I loved only when I'm gone?
 Gone back in time to bless the child
 Think of me long enough to make a memory
 Come bless the child one more time


***


Il piccolo Erno lo guardava sorridendo. O almeno, se i pinguini sorridessero, quello poteva essere inserito a pieno diritto nella categoria sorriso.
<< Bravo, bello. Stai crescendo bene. >>
Lo rimise tra gli altri e provò a prendere quella bestiaccia di Julius che come al solito, gli scivolava tra le dita, degno emulo dell'amico di cui portava il nome.
<< Tuomas? Here you are. Your cellphone is ringing. >>
<< Thanks, Paul. >>
Tuomas prese il cellulare delle mani del collega e rispose senza nemmeno controllare chi ci fosse dall'altro capo della linea.
<< Hello? >>
<< Tuomas. >>
<< Tony? >>
<< Allora, ti ricordi ancora dei vecchi amici. >>
<< Idiota, guarda che ci siamo visti quando? Tre giorni fa? >>
<< Si, nella tua annuale scappata di compleanno a Kitee. Praticamente 30 ore, 15 minuti e 27 secondi. >>
<< Cristo, Tony, sembri una fidanzata gelosa. >>
<< Ti piacerebbe, eh? Milla non sarebbe felice se la mollassi per un uomo. >>
<< Guarda, al massimo sono io che rifiuto l'offerta. Mi è bastato andare in campeggio con te per capire che non abbiamo alcuna possibilità. >>
<< Sei un insensibile. E poi, tu russi. >>
<< Non sei da meno, Tony. >>
Tuomas parlava ridendo, cosa strana per i suoi colleghi che lo guardavano perplessi. Uscì fuori dallo zoo acquatico e si accese una sigaretta. Con gli anni aveva smesso di bere fino a distruggersi il fegato ma il vizio del fumo era rimasto saldo e incrollabile.
<< Come mai hai chiamato? >>
<< Devo darti una brutta notizia. >>
<< Umh? >>
<< Credo che sia il caso che te la dia io, piuttosto che tu lo scopra dai giornali. Anche perché credo che inizieranno a romperti le palle anche se stai dall'altra parte del mondo. >> Tony sospirò << Sta morendo, Tuomas. Dovresti tornare in Finlandia, prima che puoi. >>
<< Ma di che cazzo parli? >>
<< Tarja. >>
Calò il silenzio.

How can I ever feel again?
 Given the chance would I return?


***



Lyla rimase di sasso. Era abituata a vedere Tuomas una volta al giorno, la mattina presto quando gli faceva trovare pancakes ai mirtilli e sciroppo d'acero e una tazza di caffè nero a colazione. Due volte nello stesso giorno e un'espressione ancora più stralunata di quella delle 06.15 volevano dire solo una cosa: brutte notizie.
Vide l'uomo-bambino crollare su uno sgabello del bancone, la testa stretta fra le mani che tremavano lievemente.
Lyla fece un cenno a Susan << Prendi i miei tavoli, ok? Non disturbarmi. >> e si avvicinò al ragazzo. Non disse niente, lo prese solo per mano e lo trascinò nel suo ufficio.


I've never felt so alone in my life
 As I drank from a cup which was counting my time
 There's a poison drop in this cup of Man
 To drink it is to follow the left hand path


***

<< Avevamo appena finito di girare il DVD, From wishes to eternity. Dopo l'ultima canzone ci avevano premiato con il disco d'oro e io ero felicissimo. Guardavo tutti loro, i miei compagni d'avventura con orgoglio e soddisfazione. Avevamo creato qualcosa di talmente magnifico che non ci sono parole per esprimerlo. Poi, improvvisamente, è crollato tutto. Sai come si dice, no, Lyla? Anno nuovo, vita nuova. Il 2001 è stato il mio personale inferno. Una caduta libera nel vuoto, senza nessun atterraggio di fortuna, solo la Morte ad aspettarti. Ho visto il gruppo distruggersi tra le mie mani, senza alcuna possibilità di fare niente. Avevo troppa paura di parlare, capisci? Temevo che se l'avessi fatto, loro non avrebbero capito. E così sono rimasto fermo, immobile, sull'orlo della rovina, spettatore della distruzione del mio tutto. >>
Tuomas prese fiato mentre le lacrime sgorgavano dagli occhi copiose. Lyla non l'interruppe.
<< Dopo quasi cinque anni, il circo iniziava ad incrinarsi su stesso perché l'ambizione stava prendendo il posto di tutto il resto. Io non pensavo al successo, Lyla. Pensavo alla musica, alla possibilità di mettere le parole che non riuscivo a dire sulla carta, lasciavo che esse parlassero di me, dei miei sogni, della mia verità. La musica, i desideri, non altro. Non chiedevo di più. Ero felice, mi bastava. >>
<< Non pensavi a loro. >>
<< Avrebbe avuto importanza? >> scattò Tuomas sulla difensiva << Sapevano cosa stavamo facendo. Credevo che anche loro lo volessero. Ho creduto tante cose, Lyla. >> si accese una sigaretta << E poi, poi l'ho sentito. Ho sentito le risate cessare, ho sentito il peso della lapide di pietra sul mio cuore. Ho sentito i loro sguardi trapassarmi con disprezzo perché gli stavo tagliando le ali. Lei, soprattutto. Lei non mi ha mai perdonato per quello che le ho fatto. >>
<< Tarja? >>
<< Si. Lei era la Musa, la Voce, la donna fatta carne per il Poeta. Colei che l'avrebbe guidato, la delicata Beatrice. L'angelo dalla voce pura, in grado di perdonare i tuoi peccati con un semplice vocalizzo. Lei era benedetta, Lyla. La creatura più benedetta tra tutte quelle che avessi conosciuto. Lei aveva reso i Nightwish una realtà, e lei li voleva distruggere. Ma non l'ha fatto. L'ho fatto io per lei. >>
<< Perché? >>
<< Sarebbe andata via, lasciandoci a raccogliere le ceneri. Credeva che il suo destino fosse altrove, lontano da noi, lontano da quello che avevo creato. L'ho odiata per questo. >>
<< L'odio non è che l'altra faccia dell'amore, Tuomas. >>
"Where have all the feelings gone?
 Why is the deadliest sin - to love as I loved you?
 Now unblessed, homesick in time,
 soon to be freed from care, from human pain. "

<< Non si ama un fantasma, Lyla. >>
<< Non vuoi andare da lei, nemmeno ora? >>
<< Abbiamo già avuto il nostro addio, Lyla. >>
<<  What do you mean? >>
<< Senza di lei non avremmo avuto motivo di esistere. Lei ha inseguito il suo sogno, ha sognato di volare in alto. Capisci, Lyla? Io sono Dedalo, colui che le ha fabbricato le ali. Sai cosa successe ad Icaro, quando si avvicinò al sole? >>
<< Le sua ali di cera si sciolsero e precipitò al suolo. >> Lyla lo guardò spaventata << Tuomas? >>
<< Io sono come Barbablu, Lyla. Quando lei ha aperto la porticina proibita, ha segnato il suo destino. Non poteva più tornare indietro. E' diventata un angelo caduto e io ho inziato ad invidiare i peccatori. >>
<< Tuomas, sai cosa accadde a Dedalo poi? >>
<< Il cerchio si chiude, Lyla, come la mia maledizione. Lei ha distrutto il mio sogno, e io ho aspettato che il suo sogno la uccidesse. >> gli occhi di Tuomas erano febbricitanti << E adesso, sono di nuovo libero. >>


***


Lyla non si stupì quando il giorno dopo Tuomas non si presentò. Ne avevano parlato proprio ieri, alla fine. Quando Tuomas le avrebbe detto tutto, ma proprio tutto, sarebbe stata la fine. Non si sarebbero più visti. Quello era il loro personale addio.
Lyla avrebbe sempre portato nel cuore quell'uomo-bambino, anche senza conoscere nessuna delle sue canzoni. Le era bastato conoscere la sua anima per sentirsi soddisfatta.  Le restava solo una cosa da fare. Lasciare che il mondo e chi l'avesse amato, conoscesse i suoi ultimi pensieri, le sue ultime parole.
Agrodolci, è vero. Ma piene di speranza.

"My tale is the most bitter truth:
 Time pays us but with earth & dust, and a dark, silent grave.
 Remember, my child: Without innocence the cross is only iron,
 hope is only an illusion & Ocean Soul's nothing but a name...
 
The Child bless thee & keep thee forever"










Note dell'autrice:
Chiamiamola 'sindrome da fine di Imaginaerum con il risultato che la tristezza ti fa scrivere una one-shot piena di angst e divorare una vaschetta di gelato.' Oppure, molto semplicemente, è il caldo. A proposito, io mi sono inventata una tale Milla come fidanzata di Tony Kakko, nella realtà non so se il cantante dei Sonata Artica sia single o accompagnato.
Un'ultima cosa: carissima Saliman, dopo 5 mesi, sono finalmente riuscita a mettere insieme nella mia testa l'immagine del poeta e di Barbablu. In una versione molto dark. Fa troppo strano, se in parte, questa one-shot la dedico a te?
Ditemi che ne pensate, nel bene e nel male.








Disclaimer: i personaggi non mi appartengono, a parte Lyla. Non scrivo a scopo di lucro. La canzone citata è Bless the child dei Nightwish.
   
 
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