-No, non vi dirò mai dove sono i miei compagni e nemmeno dove si trova Natsu!- esclamò Lucy, legata a un palo di legno in una stanza adibita alle torture. Credeva fossero state abolite, però, e che nelle Gilde fosse vietato l'uso. Trovò la sua risposta capendo che quella in cui si trovava doveva essere una Gilda Oscura. Però, pensando con logica, nemmeno una Gilda Oscura potente come Grimore Heart poteva permettersi di avere uno spazio così grande per torturare le persone. Era spaventata, terrorizzata. Cosa le avrebbero fatto? Perché volevano sapere dove si trovava Natsu? Ma, soprattutto, perché proprio il suo amato Dragon Slayer del Fuoco?>

-Capo, non vuole parlare la mocciosa!- disse uno scagnozzo il cui volto era ricoperto da un cappuccio nero,ma  Lucy aveva potuto chiaramente scorgere un ghigno mentre l'entità le dava un calcio diretto alla pancia.

"Qua si mette male, accidenti. Se solo potessi raggiungere le mie... Chiavi..." pensava la Maga degli Spiriti Stellari mentre cercava di prendere le sue chiavi che erano state posate non molto lontano da lei. La giovane si bloccò, vedendo che era stata scoperta da un'altro uomo incappucciato.

-Capo, la mocciosa voleva prendere le chiavi!- disse l'uomo mascherato, prendendo le chiavi e mettendosele in tasca.

-Bene, bene. La nostra ragazzina vuole fare l'eroe, eh?- domandò quello che Lucy aveva adocchiato come il Capo. Tutti e tre si misero a ridere, incuranti della povera maga terrorizzata e disperata, che ormai aveva sprecato tutte le sue forse e non riusciva nemmeno a muoversi.

Quel maledetto che l'aveva rapita e tolta da tutti i suoi compagni, dai suoi amici, dalla sua Gilda ma, sopratutto, da Natsu.

-Lasciatemi andare!!!- aveva gridato disperata la bionda, cercava di liberarsi ma il dolore infertole dalle ferite era forte, quasi insopportabile. Ogni sua mossa faceva si che le corde si stringessero. Si era chiesta come mai continuasse a combattere, ma la risposta le fece tornare la speranza. Sì, aveva capito che lei resisteva per amore.

La vista iniziò ad appannarsi e le ultime parole razionali che il suo cervello riuscì a dire furono: -Natsu, amore mio, perdonami. Non sono riuscita... a... proteggerti.-

In quel momento il buio si impadroni di lei, facendola svenire.

Quegli uomini ridevano malvagi mentre lei, lì, incoscente, era sola con un unico pensiero in mente prima di svenire del tutto: Natsu.

 

Angolo autrice.
Vi ringrzio per aver letto questo piccolo prologo e spero tanto che vi sia piaciuto.
Vorrei ringraziare la mia amica MissAnimeLover99 per la correzzione del capitolo, infondo io in grammatica sono una frana. xD
Non vedo l'ora di leggere le vostre recensioni di qualcunque genere e sopratutto per avere qualche consiglio.
Spero di rivedervi prsto nel secondo capitolo e quelli a venire.^_^
A presto,
xXiloveanimemanga4everxX