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Autore: Runaway    04/06/2012    19 recensioni
Dal capitolo 1:Ok calma.
Sei sola su una spiaggia deserta, nel bel mezzo del nulla con un ragazzo che non sopporti.
Non c'è niente di cui avere paura.
Dal capitolo 7 : "Dove andiamo?"
"La vuoi o no la tua sorpresa?"
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"Lo sai che quando non parli sei addirittura simpatica?"
"VAFFANCULO." gli urlo in faccia.
Dal capitolo 8 : Ogni volta che ci baciamo perdiamo il controllo, entrambi.
E la mia mente non fa che pensarci.
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Noi? Ma se non esiste nemmeno un noi.
I nostri nomi si fanno schifo ed hanno paura a stare vicini in una frase.
Che noi c'è?
Non siamo amici, non siamo fidanzati, non siamo niente.
Il noi non poteva in alcun modo riferirsi ad entrambi.
Genere: Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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E' tutto così confusionario!
Di certo non è il primo concerto a cui assisto, ma è di certo il più incasinato.
Justin è tesissimo.
Lo noto dal suo viso serio e dal suo sguardo fermo nel vuoto da un paio di minuti.
Gli prendo la mano, trovandola morbida al contatto con la mia.
Lui subito gira il viso verso di me, quasi spaventato.
Gli sorrido come meglio posso, cercando di rassicurarlo.
Lui ricambia ammorbidendo il suo viso con un sorriso incantevole, nonostante serva a coprire la tensione e l'ansia.
Ho accantonato quella brutta sensazione solo per non aggravare le sue tensioni.
Questo concerto è importante e lui non deve lasciarsi trascinare da tristezze o preoccupazioni dovute a me ed ai miei stupidi comportamenti.
Ci sarà da parlarne poi.
Si sentono le urla delle fan riempire lo spazio circostante senza paura.
Squarciano il silenzio,spaventandomi ed inducendomi a sorridere.
Carly ha appena finito la sua performance e tra poco tocca a Justin salire sul palco.
La sua mano stringe la mia, forte.
"Andrà bene." dico cercando il suo sguardo.
Lui continua a guardare davanti a se, ignorandomi completamente.
Pensando,magari, a mille cose contemporaneamente.
Mi raggiunge Pattie che mi rivolge uno sguardo comprensivo.
"Justin." lo chiamo seriamente preoccupata.
Lui si gira verso di me con uno sguardo spaesato.
Poi come un bisogno improvviso, allaccia le sua braccia attorno a me coinvolgendomi in un abbraccio.
Sento i muscoli delle sue braccia stringere forte attorno al mio petto.
Il suo viso premere prepotentemente nell'incavo del mio collo.
Ricambio l'abbraccio, stupita dal suo comportamento.
Arrivo ad accarezzargli i capelli, lentamente.
Alza piano la testa e punta i suoi occhi chiari e spaesati nei miei scuri e preoccupati.
Non esistono parole capaci di calmare una persona.
Esistono discorsi interi capaci di farti pensare ad altro, ma non di calmarti.
Esistono invece sorrisi, sguardi, persone.
Capaci di rassicurarti, di farti acquisire una calma abominevole.
Il suo sorriso, il suo sguardo, lui in tutto e per tutto è sempre stato capace di calmarmi, di rassicurarmi.
Il suo viso urla chiaramente ' Non preoccuparti, andrà bene. Ci sono io.'
E tante volte è stato capace di far nascere un sorriso sul mio viso dopo una giornata cattiva.
Ed ora mi chiedo se succede lo stesso a lui.
Se guardandomi riesce a rasserenarsi, se vedendo il mio sorriso sbilenco riesce ad essere felice.
Ed è qui, immersa nel nocciola dei suoi occhi che sorrido inaspettatamente.
Guardandolo non riesco a rimanere seria.
Mi strappa sorrisi nei momenti meno opportuni.
Sorride anche lui, colpito da un'improvvisa adrenalina.
Forse la stessa che colpisce me quando mi guarda in quel modo.
La stessa che mi colpisce quando mi sorride sinceramente, senza veli ne maschere.
Annuisce come a dire che va tutto bene e si slaccia da me,lentamente.
Il dj annuncia il suo arrivo e le fan cominciano ad urlare il suo nome.
"Ci siamo." sento la sua voce, seria.
Mi lascia un ultimo sguardo per poi posizionarsi sulla piattaforma che lo porterà sul palco.
Il conto alla rovescia termina ed un rumore di campanelli assordanti riempe le mie orecchie.
Rimango lì immobile.
Lo vedo sparire, sollevato dalla piattaforma e sento la sua voce sovrastare le urla.
"Madison Square Garden." urla al microfono per poi cominciare a cantare.








Un concerto, vissuto da spettatore può sembrare estremamente veloce.
Tutto termina subito, in uno schiocco di dita.
Da qui invece sembra non terminare mai.
Ogni minuto, ogni secondo si fa sentire sulla mia pelle.
Sono seduta sul divano in pelle del suo camerino.
Presa da un'improvvisa voglia di abbracciarlo, di sentirlo ridere.
Non so cosa mi prenda all'improvviso.
Forse sono gli effetti collaterali dell'amore.
D'improvviso senti il bisogno di avere vicino la persona amata, e proprio nel momento in cui devi aspettare che quella finisca ciò che ha da fare.
Speravo che aspettando nel suo camerino, il tempo sarebbe passato più in fretta.
Ed invece sembra non passare mai.
Sento le urla anche da qui, sento la sua voce dare il meglio di se stessa.
Sento lui, impiegare ogni respiro, tutta l'energia per lo spettacolo.
Poi le urla aumentano e la musica smette di rimbombare nel palazzetto.
La porta si apre con uno scatto secco, tanto da spaventarmi.
Mi giro notando la figura di un Justin stremato e sudato davanti a me.
Entra nel camerino chiudendo la porta e buttadosi di schiena sul divanetto.
Come se l'avesse fatto apposta , il suo viso finisce sulle mie ginocchia.
"Ciao." esclama per poi ridere felice.
La sua risata mi rincuora e finisco per ridere anch'io con lui.
"Ciao." lo saluto anch'io sorridendo.
I suoi capelli sono attaccati alla sua fronte, i suoi occhi sono stanchi, ma il suo sorriso regna trionfante sul suo viso d'angelo.
"Avrei bisogno di una doccia." si lamenta tirandosi su.
Perchè in questo momento tutto il tempo passato ad aspettare non appare come tempo sprecato?
Annuisco guardandolo.
Uno strano cipiglio poi compare nel suo sguardo stanco.
Il mio respiro rimane per un attimo sospeso in aria, in attesa di un sorriso, di un movimento, di una parola.
Un secondo ed ecco le sua labbra premere sulle mie con forza.
Mi lascio trascinare sentendo tutta la sua tenzione scaricarsi in quel bacio.
La sua mano arriva ad accarezzare il mio viso ed a spingerlo verso di lui.
La sua lingua gioca con la mia con la stessa fermezza di quando quella sera abbiamo fatto pace.
Di quando quella sera stavamo per ricaderci,ancora.
Di quando quella sera, su quella spiaggia deserta forse stavamo per compiere il più grande sbaglio della nostra vita.
In effetti non mi lamento di come sia finita.
Sono qui con lui, lo amo.
Ricordo ancora quello strano inizio e tutto il resto accaduto dopo.
Tutta quell'attrazione fisica che c'era tra di noi e che sembra essere scomparsa lasciando spazio al sentimento.
Ed ora sembra rimanifestarsi, come una fantasma venuto dal passato per farci rivivere vecchie sensazioni.
Difatti le mie mani finiscono tra i suoi capelli, scompigliandoli.
Questo è un segno del mio cedimento.
Nello stesso momento in cui sento le sue mani toccare la pelle della mia schiena,qualcuno bussa alla porta del camerino.
Ci stacchiamo immediatamente, sgranando gli occhi spaventati.
"Avanti." esclama Justin ricomponendosi.
Alfredo fa la sua entrata in scena con un grande sorriso stampato sul volto.
Dietro di lui Scooter, Ryan, Patty e tutta la crew.
Sorridono tutti, felici.
Si congratulano con Justin.
Scooter ci invita nel loro tour bus per una mini-festa, per la riuscita dello spettacolo.
Ci alziamo così dal divano e ci avviamo al bus.
Justin mi cinge i fianchi camminando dietro di me.
"Non pensare che sia finita qui, stasera riprendo da dove ho lasciato." sussurra seducente al mio orecchio.
Ora si che ho paura(?)






La mini-festa è stata un delirio, quasi peggio del concerto.
Musica a tutto volume, alcolici,addirittura una torta.
Per finire tante e tante risate.
Mi lascio cadere sul letto sospirando e ripensando alla serata.
Ridacchio ricordando le battute di Ryan e i suoi balletti strani.
Poi ricordo le parole di Justin ed una strana sensazione si fa spazio dentro di me.
Esce dal bagno con aria annoiata e stanca.
Per mia sfortuna la prima cosa che noto è il fatto che indossi solo un paio di boxer.
Deglutisco e chiudo gli occhi,facendo stupidamente finta di dormire.
Lo sento buttarsi sul letto ed una ventata di muschio bianco mi riempie le narici.
Poi la sua mano si posa su un mio braccio.
Apro piano gli occhi e mi ritrovo un angelo dai capelli biondi e gli occhi nocciola davanti.
Per non parlare di quel dolcissimo sorriso che trionfa sul suo viso.
"Fai finta di dormire?" mi sgama subito.
Ridacchio girandomi verso di lui.
La luce del comodino illumina la stanza.
Quando sono di fianco a lui e per un attimo ci penso mi sembra di vivere una favola.
Sono felice, serena.
Ma nel contempo mille emozioni rimbalzano nel mio corpo causandomi brividi.
"Dov'eravamo rimasti?" mi chiede per poi sorridere maliziosamente.
Mi induce a sorridere come un ebete e non ho mai capito il perchè.
"Non me lo ricordo." faccio la finta tonta reprimendo quel piccolo fiotto di ansia che comincia a sgorgare nel mio corpo.
"Oh, io si."sussurra avvicinandosi minaccioso.
Pensandoci di minaccioso non ha proprio nulla.
Molto più minuzioso, stavolta prende a baciare il mio collo lentamente.
E' deciso a farmi morire questo ragazzo, ne sono certa.
Rieccole le sue mani che non stanno mai ferme e che vanno a perlustrare ogni centimetro di pelle della mia schiena.
Rieccole le mie mani che affondano nei suoi morbidi capelli.
Cerco di concentrarmi nel dividere le ciocche morbide della sua chioma piuttosto che su di lui che piano mi cosparge di baci sul collo.
Un sospiro esce dalle mie labbra quando risale e si avvicina alle mie labbra.
Sorride,soddisfatto del suo lavoro e prende ad alzare piano la mia maglia.
Si ferma poi puntando i suoi occhi nei miei.
Il fiotto d'ansia diventa una cascata.
Ho fatto qualcosa che non dovevo?
"Ally, vuoi fare l'amore con me?" chiede poi serio.
Dio mio, qui mi viene un infarto.
Sospiro rasserenata e ridacchio divertita.
Il suo sguardo stranito mi punta in cerca di spiegazioni.
"Credevo di aver sbagliato qualcosa." ridacchio ancora guardandolo.
Uno splendido sorriso si fa spazio sul suo viso.
"Scema." mi beffeggia lasciandomi una carezza sulla guancia.
Mi alzo un pò raggiungendolo e lasciandogli un bacio sulle labbra.
"Si Bieber, voglio fare l'amore con te." dichiaro solenne per poi sorridere.
"Sei sicura?" la sua veloce domanda mi spiazza.
La mia mente che era già partita, ci mette un pò a formulare ed a capire.
Annuisco poi sorridendo.
Molto tempo fa non me l'avrebbe chiesto neanche, ed invece ora chiede più volte conferma.
Ed è proprio questo che mi rende ancor più felice, mi fa sentire fortunata.
Riprende così a baciarmi.
Alza poi definitivamente la mia maglia, togliendomela.
Lo vedo girarsi verso la stanza e lanciare via la mia maglia.
Mi viene quasi da ridere e penso a quando domani inciamperò nei miei stessi vestiti camminando per la stanza.
I suoi pollici percorrono piao la stoffa del mio reggiseno, disegnandone il contorno sulla mia pelle.
Sorride per poi stendersi su di me e lasciarmi un bacio sulla fronte.
Baci,carezze,sorrisi.
Lunghi sospiri che riempiono il silenzio che regna nella stanza.
Tutto quello che riempie la mia mente ora è lui.
Tutto ciò che ha fatto e che mi ha detto.
Mi fa sentire completa con un solo sguardo.
E pensare che prima non lo sopportavo.
Ed invece ora sono qui con lui, su questo letto mentre consumo la mia prima volta.
Un lampo poi mi attraversa la mente.
Mi avvicino al comodino e sotto il suo sguardo spengo la luce.
Lo sento ridacchiare e lasciarmi un dolce bacio sulla guancia.
"Sei la mia gattina." sussurra al mio orecchio.
In un attimo ricordo quello strano pomeriggio, dove ci eravamo ritrovati a 'scambiarci effusioni.'
Sorrido ripensando a quanto stupida sono stata nel respingerlo così a lungo.
Quando in realtà già mi fidavo di lui e già sapevo mi avrebbe resa felice.

 




Hello.
Piaciuto il capitolo?
Essì, ci siamo. La loro prima volta.
Sinceramente potevo fare di meglio çç.
Che altro dire?
Grazie a tutte, questa è la storia più letta.
Quando leggo il numero di chi la segue sorrido come una scema. (?)
Se solo la metà di tutte quelle persone recensissero sarei la ragazza più felice del mondo.
Ma non si può volere tutto dalla vita çç
Vi saluto! c:
Non vi dimenticate di lasciarmi una recensione, eh!
Anche bella lunga, io le amo hbgfdt.
-Runaway.








 







  
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