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Autore: SalazarSerpeverde    04/06/2012    7 recensioni
In un normalissimo liceo italiano arriva un ragazzo del primo anno, Claudio, non proprio nella norma. Adora poltrire, NON seguire i consigli, non studiare e raggiungere i massimi risultati con il minimo sforzo (ovviamente non riuscendoci).
La sua presenza sconvolgerà letteralmente e matematicamente la classe coinvolgendo Professori, Alunni e anche il suo Autore, che nonostante tenti di fargli sempre fare la cosa giusta, scoprirà che non sarà poi così facile.

SalazarSerpeverde
Dal Capitolo Primo:  ...Io mi chiamo Claudio Orlando Gennaro Luigi Igor Oronzo Nicola Emilio, ma per fare prima, tutti mi chiamano COGLIONE per via delle iniziali dei miei nomi...
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 21 – Anche Gianmarco riesce a sorprenderci (a volte)
 
Prof. Pitagora: “Allora ragazzi, buongiorno!”
Io: “Bé, se iniziamo con lei, è difficile iniziare bene.”
Prof. Pitagora: “Mmmm, sento una mosca ronzare.”
Io: “Ah, ho capito. Cerca di ignorarmi.”
Prof. Pitagora: “Cosa? Ah no, c’è davvero una mosca. Vai via stupida mosca.”
Mosca: “Fanculo Italia, me ne vado a Mosca.”
Prof. Pitagora: “Bene, adesso inizia... che rottura! Vai via stupida zanzara!”
Zanzara: “Uffa, che inospitalità. Fanculo Italia, me ne vado a Zzzzanzzzzibar.”
Prof. Pitagora: “Abbiamo finito?”
Mucca: “Noooooooo, devooo andare a MuccaLand.”
Prof. Pitagora: “Ma non esiste nemmeno quel paese!”
 
Autore: “Avevo finito i nomi di paesi animaleschi.”
Io: “Inizio a credere che ieri hai assunto droga. Ti comporti come me.”
Autore: “Ma che dici! Forse due tiri, però anche io ho diritto di svagarmi.”
Io: “Non se devi gestire un ragazzo disturbato come me.”
...
...
...
Io: “Uao, non ribadisci il fatto che sono disturbato mentalmente. Altro che due tiri ti sei fatto.”
 
Prof. Pitagora: “Dopo queste inutili interruzioni, posso annunciarvi un annuncio (cazzo ho detto)? Oggi nella nostra classe ci sarà una novità. Una nuova alunna. Precisamente la figlia della prof. Hitler.”
 
Io: “Oddio, chissà che cesso. Se proviene dalla professoressa Hitler mi immagino che capolavoro che ha fatto.”
Autore: “No, vedrai che sarà una bella ragazza. Si sa, le figlie delle brutte sono sempre uno spettacolo per gli occhi.”
 
In quel momento entrò la figlia della prof. Hitler.
Era alta, magra, col monociglio, brufolosa, con gli occhi gonfi e i ragni nei capelli. Ah, e aveva pure i baffi.
 
Autore: “Uao, che...”
Io: “Schifezza! E meno male che doveva essere una bomba.”
Autore: “Infatti è una bomba. Una bomba accecante. Se la guardi, muori.”
 
Prof. Pitagora: “Bene. E adesso la seconda alunna.”
Dalla porta entrò una ragazza che era un misto tra Belen Rodriguez ed Emma Watson. Una ragazza splendida. Claudio la osservava entrare lentamente con la bocca a salmone...
 
Io: “Mi spieghi come cazzo è la bocca a salmone?”
Autore: “Così *spalanca la bocca come un LOL* ”
 
Adolfina: “Hey, Claudio. Ti vuoi mettere con me?”
Ovviamente Adolfina è la figlia “adorabile” della prof. Hitler.
Io: “Mi piacerebbe, ma sono allergico ai baffi.”
Adolfina: “Allora non funzionerà mai. Gli Hitler senza il pizzetto perdono la loro dignità.”
Io: “Uff, meno male.”
Adolfina: “Cosa?”
Io: “No niente. Mi si trova l’equazione.”
Adolfina: “Ma stiamo facendo Geometria.”
Io: “Si ma io sono uno di quei tipi che ci tengono ad anticiparsi i compiti.”
 
Autore: “Poverina. Non capisce ancora che la sta prendendo per culo in una maniera enorme.”
Io: “Ecco, ho respinto la bruttona. Adesso devo aspettare solo che Jessica si avvicini e io accetterò la sua serrata corte.”
Autore: “Convinto tu.”
 
Jessica: “Claudio.”
Io: “Ecco! Vedi che avevo ragione?”
Jessica: “Ecco, vedi... mi chiedevo se tu... ecco, come dire...”
Io (pensiero): “Si, è pazza di me!”
Jessica: “Allora, non giriamoci intorno. Mi chiedevo se ti potevi togliere davanti, così vado a corteggiare quel figone di Gianmarco.”
Io: “GIANMARCO? Ma ti sei frullata il cervello, poi l’hai bevuto, vomitato e di nuovo bevuto?”
Jessica: “Che c’è di male in fondo?”
Io (pensiero): “Un momento. Ma di che mi preoccupo. Appena Jessica rivolgerà la parola a Gianmarco, tornerà indietro esaurita. E a quel punto entra in scena il maestro.”
Jessica: “Ehi, ciao Gianmarco.”
Gianmarco: “...”
Io: “Ecco che inizia.”
Gianmarco: “Ciao. Sei carina sai?”
Io: “ *Doppia bocca a salmone* ”
 
Autore: “GIANMARCO SA PARLARE NORMALMENTE?”
Io: “Questo si che è uno shock.”
  
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