04/06/2012
4 recensioni‘Morning, sweety.
Si guardò allo specchio, accigliato.
Accese le lampadine che lo contornavano e aprì le tende della sua stanza, per avere più luce.
Usò l’ingranditore e variò l’angolazione più volte voltando il viso in varie direzioni.
Cambiò addirittura specchio, ma niente.
Non se ne volevano proprio andare, quelle sei -ben sei!- prepotenti lentiggini color caramello che si era ritrovato quella mattina.
Si espandevano sia sul naso che sulle guancie, segno che l’estate faceva effetto anche su chi si metteva la protezione solare 50plus, che più che una crema, faceva effetto cemento.
Sbuffò e gonfiò le guancie in un adorabile espressione tanto innocente quanto seccata e si rigirò i capelli con una mano facendosi prendere da uno dei suoi soliti tic nervosi.
«E adesso che ci faccio con queste?!» sbottò fissando intensamente quei fastidiosi puntini qua e là sul suo viso.
«Mh? Fare con cosa?» chiese il castano, che era spuntato silenziosamente al suo fianco dal nulla.
«Hera» urlò isterico il biondo «Non guardare!», e si coprì il viso con le mani. Poi aprì le dita e intravide Hera che lo guardava con un sopracciglio alzato, confuso.
«Calmati, Afuro.» sospirò, e gli prese le mani nelle sue, evitando che si nascondesse.
«Che succede, adesso?» chiese, con una punta di irritazione nella voce.
«Come ‘che succede’! L-La mia bellissima faccia..! E’ rovinata! Completamente rovinata!» se ne uscì sempre più isterico Afuro, con espressione lacrimosa, come se fosse sul punto di piangere a dirotto.
«Mh?» mugugnò il castano, e si avvicinò al suo viso per guardarlo meglio. «Ah, lentiggini» mormorò poi, senza fare una piega.
«’Ah, lentiggini’?! E’ tutto quello che hai da dire?! E’ una catastrofe, saranno la mia rovina!» iniziò incontrollatamente a parlare, il biondo, facendone una questione di stato. «Non riuscirò mai a coprirle col fondotin___».
«A me piacciono» lo interruppe Hera intrecciando le dita delle loro mani, ancora unite.
«...Eh?» chiese spaesato il dio biondo, arrossendo.
«Sono carine.» rispose semplicemente, con una scrollata di spalle.
«M-Ma la mia pelle è l-lattea tutto l’anno..! Com’è possibile che ti piacciano, oh santo me, mi rovineranno la carrie___» tentò di ribattere l’altro.
Allora il castano si sporse in avanti e spinse le mani del suo ragazzo verso il basso per darsi tanto slancio quanto bastava per premere delicatamente le sue labbra su quelle di Aphrodi.
«Le trovo adorabili» sussurrò poi, rimanendogli vicino «Quindi stai zitto».
«Di prima mattina sei anche più gentile del solito, eh» borbottò Afuro, poi però lo abbracciò con foga e affondò il viso nella sua spalla, ispirando a pieni polmoni.
«A proposito, buongiorno, Tadashii!» cinguettò allegro.
Hera si limitò a mugugnare, ancora mezzo addormentato -per quanto non sembrasse- e si strinse a lui teneramente «Buon giorno, Terumi» disse infine, lasciandosi scappare un sorriso.
Note della pseudo-autrice:
Omg. Ho scritto una HerAfu.
*si sente come se avesse vinto un oro alle olimpiadi*
Grazie grazie troppo buoni *parla al nulla assoluto*
Allora! Come vi sembra, eh? Eh? A me piace stranamente *gongola*
Piuttosto, a voi non vengono le lentiggini d’estate? D: *ha lo stesso problema di Afuro*
*quanti asterischi oggi, lol*
Comunque, qui fa un caldo da schiattare e inizierò presto a dormire con la testa nel frizer.
E manca solo una settimana alla fine della scuola *commossa* Era ora, cavolo.
Ah, e aspettatevi il prologo -lol non il capitolo 1, sorry- della mia long per il 9/10 di giugno. Yeahhhhh, anch’io mi sto cimentando in una long *ondegg*
Bho, che altro? Ah si, questa fic la dedico -la mia prima dedica!- a Roby (una delle due ohana) che voleva leggere una mia HerAfu non so perché.
Bien, gente, io vado a riempirmi le mutande la maglietta di ghiaccio, ahahahah :3
A presto, si spera~
E n d o♥