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Autore: Kalore    04/06/2012    10 recensioni
Questa non è affatto la classica FF, anzi è totalmente diversa. Questa è più una cosa che sento dentro, questo è il mio incontro con Harry Potter. E' una breve fic di 750 parole circa più dedica e angolo autrice ambientata proprio il Quindici Luglio 2011 (la data di uscita di Harry Potter e i Doni della morte).
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Quindici Luglio 2011


A tutti i Potterheads (Potteriani), spero che
possiate rispecchiarvi in questo nuovo personaggio.
A Harry meraviglioso ragazzo,
uomo di enorme coraggio.

E a JK Rowling


Martina era una giovane quindicenne amante di Harry Potter dall’età di quattro anni. Odiava il suo aspetto, si sentiva troppo normale; aveva i capelli castani (e li avrebbe voluti rossi, alla Weasley), gli occhi di un monotono marrone (e li avrebbe voluti verdi, come Lily e Harry), era magra forse anche un po’ troppo. La sua avventura era cominciata guardando “Harry Potter e la Pietra Filosofale” al cinema. Quando era cresciuta aveva letto tutti i libri, li aveva divorati in un secondo. Aveva pianto, aveva riso, si era arrabbiata, aveva vissuto ogni tipo di avventura con Harry.
Era la sera del quindici Luglio del 2011, e quella sera se n’era andata una parte di lei. Quella sera non era solo la fine di un mito, una storia unica, dell’infanzia di milioni di ragazzi. No, quella sera lei aveva perso i migliori amici che avesse mai potuto desiderare. Aveva perso tre compagni di avventura che l’avevano accompagnata nella crescita, che l’avevano consolata, che le avevano risollevato il morale quando era giù. Sì perché le bastava aprire uno dei sette libri, sfogliarlo e leggere qua e la per scordarsi di tutto ciò che la circondava. Quindici Luglio 2011, la data che aveva tanto atteso, ma che adesso avrebbe voluto che non fosse mai arrivata.
Martina si trovava in camera sua e l’orologio segnava mezzanotte. Non aveva voglia di andare a letto, preferiva stare lì seduta con le lacrime che le solcavano il viso tenendosi stretta vicino al cuore il libro “Harry Potter e i Doni della Morte”. Le lacrime bagnavano inevitabilmente il libro e Martina lo sentì ancora più suo, come se quel miscuglio di sale e acqua che le scendeva dagli occhi lo sigillasse a lei con un potente incantesimo. Martina si staccò il libro dal petto, sfogliò le prime pagine e lesse “e a te, se sei rimasto con Harry fin proprio alla fine”. Sospirò. Non riusciva ancora a credere che fosse finito tutto. Non ci sarebbe stata più nessuna attesa snervante per un film o per un libro. Cosa sarebbe stata la sua vita senza Harry Potter? Si sarebbe mai più emozionata tanto per una storia? Avrebbe mai più pianto sulle note di una colonna sonora di un film o sulle pagine di un libro? No, ne era sicura.
“Voglio essere una strega, dov’è la mia lettere per Hogwarts?” Quante volte lo aveva pensato! Quante volte si era immaginata ad evocare un patronus completo. Aveva sempre immaginato che potesse prendere forma di una fenice, perché era sempre stata affascinata da quelle creature. Pochi secondi dopo si ritrovò a brandire una penna mormorando “Expecto Patronum!”. Quasi si aspettava di veder uscire una fenice argentea dalla punta della sua penna, ma naturalmente non accadde nulla.
-A quanto pare il tuo pensiero non è abbastanza felice!- Martina sussultò, chi c’era nella stanza? Si volse a destra e vide un ragazzo un po’ trasandato con i capelli neri e disordinati. Portava degli occhialetti tondi, e sotto di essi due bellissimi occhi verdi. Aveva una cicatrice a forma di saetta sulla fronte.
-Harry?- Mormorò Martina incredula. Il ragazzo annuì. Era pazza, o forse aveva le allucinazioni a causa del sonno, ma qualunque cosa fosse decise di non volerla interrompere, così disse:
-E’ finita.- Il ragazzo sorrise.
-Doveva arrivare questo momento prima o poi, l’hai sempre saputo.-
-Come faccio ad andare avanti senza di te? Ho una vita intera davanti e quella che ho vissuto l’ho vissuta al tuo fianco- -Io resterò accanto a te per sempre, Martina. Quando avrai bisogno di me fai girare quel DVD, o sfoglia ancora una volta quelle pagine. Oppure ancora più semplicemente chiudi gli occhi, io sarò sempre qui dentro.- Disse Harry posando una mano sul lato sinistro del petto di Martina.
-È davvero finita?-
-No, non finirà mai. Te lo prometto.-
-Come fai a dirlo?- Chiese Martina non tanto convinta.
-Finché ci sarà qualcuno che mi penserà non finirà.-
Ci fu un momento di silenzio, poi la ragazza sorrise e disse:
-Grazie. Grazie di tutto, grazie di essermi stato sempre vicino. Grazie di avermi dato la forza. Non ti dimenticherò mai Harry, sei la mia infanzia, e non si può scordare la propria infanzia.-
Harry prese la mano di Martina (quella in cui teneva stretta stretta la penna), e disse:
-Expecto Patronum!- Una fenice argentea uscì dalla penna. La ragazza rimase sbalordita e sorrise, come non aveva mai sorriso prima.
Harry e Martina si guardarono un ultimo momento. Poi la ragazza chiuse gli occhi e quando li riaprì era di nuovo sola nella stanza. Pianse un po’ di tristezza e un po’ di felicità. Si mise una mano sul cuore dove, adesso lo sapeva, era nato e cresciuto con lei Harry Potter.

*Angolo Autrice*
Questo testo ha un significato enorme per me. L’ho scritto la sera dell’uscita di “Harry Potter e i Doni della Morte parte 2”. Ho pianto quella sera, e piango tutte le volte che lo rileggo; non perché sia scritto così bene da far emozionare, (sono abbastanza convinta che faccia schifo), ma semplicemente è quello che sento dentro. Quindi le recensioni sono ben accette naturalmente. -Kalore
  
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