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Autore: melisenda97    04/06/2012    0 recensioni
Ciao! :)
Sono una grande fan di Glee, e sopratutto della Samcedes!
Premetto che non sono una scrittrice, semplicemente mi è venuto un lampo di genio e ho voluto scrivere questa FF.
Non voglio anticipare nulla, quindi vi dirò solo che si parlerà della storia, in questo momento, tra Sam e Mercedes ma anche di ciò che è successo la scorsa estate.
Spero vi piaccia, buona lettura!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mercedes Jones, Sam Evans, Un po' tutti | Coppie: Mercedes/Sam
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Mercedes!"
"Lasciami in pace, Kurt"
"Dove stai andando"
Lei si fermò di botto e si voltò.
Aveva gli occhi velati dalle lacrime che cercava in tutti i modi di trattenere.
"Perché non hai voluto ascoltare quella canzone?Ci ha messo tutto sé stesso per impararla, è rimasto sveglio notte e giorno. Non saresti dovuta scappare. La Mercedes Jones che conosco io non scappa di fronte alle difficoltà, le affronta, costi quel che costi"
"Forse questa volta si tratta di un ostacolo troppo grande da superare. Sono finalmente riuscita a mettere un punto a questa storia, se avessi ascoltato quella canzone sarebbe diventata solo un'altra inutile virgola"
"Nessuno può trattenere i propri sentimenti. D'altronde nessuno se lo aspetta. Vai a casa, calmati e riflettici un po sopra. Forse il punto che hai messo è solo la fine della frase, non del capitolo"
Tornando a casa Mercedes non poté fare a meno di rimuginare sulle parole dette da Kurt.
Voleva smettere di amare Sam, ma il cuore stava avendo la meglio sul cervello.
Bé, almeno qualcosa di bello in quella giornata c'era: avrebbe finalmente rivisto suo fratello.
Aveva due anni in più di lei e si era trasferito in Inghilterra per studiare ad Harvard.
Veniva a trovarli solo qualche volta all'anno.
Da quando era partito il loro rapporto si era rafforzato tantissimo.
Avvolte la distanza unisce le persone anche più della vicinanza.
Sapeva che lui l'avrebbe aiutata ad uscire da quella situazione.
Era sempre sincero e sopratutto molto diretto, specialmente con lei. Questo è il vantaggio dei fratelli maggiori: ti diranno sempre la verità, anche se questa ti farà male.
Non fece in tempo a varcare la soglia di casa che lui la stava già stritolando in un abbraccio spacca costole.
"Ciao fratellone!"
"Ciao sorellina! C'è qualcosa che devi dirmi?"
"Ehm..non lo so. Di che parli?" disse lei andando in cucina.
"Mi hanno detto che dei un po taciturna in questo periodo, proprio come quest'estate. Vuoi qualcosa da mangiare?"
"Si, non ho toccato cibo oggi. Comunque credo sia lo stress! Ci sono gli esami e tutto, lo sai.."
"Mmm.." non sembrava molto convinto "Quindi non centra niente un certo ragazzo di nome Sam?" disse lui dandole una fetta di pane con burro d'arachidi.
"E tu come fai a sapere di Sam?
Lui si mise a ridere.
"Infatti non lo sapevo! Era quello di quest'estate, volevo fare un tentativo. E poi la mamma mi ha detto che qualche settimana fa è venuto un ragazzo a trovarti e tu non lo hai accolto particolarmente bene! Peccato, mi son perso la scena!"
Si guardarono per un attimo e scoppiarono a ridere.
Solo lui poteva riuscire a farle tornare il sorriso persino in quel momento.
"Hai voglia di parlarne?"
Fece un respiro profondo e poi fece di si con la testa.
"Cos'è successo?"
"Bé, ci eravamo appena rimessi insieme quando il mio ex.."
"Ex? Quale ex? Non starai diventando un po troppo richiesta?"
"Stà zitto! Ti dicevo, il mio ex mi ha chiesto di incontrarlo, io sono andata ma non ho detto nulla a Sam per non farlo preoccupare. A lui hanno inviato un messaggio con una foto di me e Shane, si è infuriato e mi ha lasciata per messaggio!! Poi, dopo che Kurt gli ha spiegato tutto p venuto qui a chiedermi scusa e, come dici tu, "non l'ho accolto particolarmente bene" "
"Tutto qui?" lei lo guardò torva e lui aggiunse "Bé, mi aspettavo che come minimo ti avesse tradita!"
"No, lui non lo farebbe mai"
"Allora perché non vuoi che torniate insieme?"
Ora che doveva dirlo a voce alta si rese conto che i suoi ragionamenti non avevano molto senso.
"Non lo so. Voleva dedicarmi una canzone e io non l'ho voluto ascoltare"
"Chiedigli di cantartela"
"La fai facile tu"
"Forse dovrebbe essere qualcun altro a farlo al posto tuo"

Sam era a casa che giocava con i suoi fratellini.
Quasi a farlo apposta i due cominciarono a cantare 'Don't you remember'.
Gli si spezzava il cuore ogni volta che l'ascoltava, e ormai non riusciva più a togliersela dalla testa.
Lo schermo del suo telefono si illuminò.
Era un numero che non conosceva.
Recitava solo poche parole. Del tutto inaspettate.
- Ciao Sam, sono il fratello di Mercedes, Dixon. Possiamo vederci alle quattro da Breadstix? Grazie. - 
La prima cosa che gli venne in mente fu "Oddio, questo vuole picchiarmi."
Rispose al messaggio e andò a prepararsi, erano già le tre e mezzo.
Quando arrivò da Breadstix lui era già lì.
Non fu difficile riconoscerlo, e vedendo i suoi muscoli i timori sullo scontro corpo a corpo aumentarono.
"Ehilà Sam. Siediti"
Si avvicinò, senza chiedergli come avesse fatto a riconoscerlo.
Più la guardava e più si rendeva conto di quanto fosse simile a Mercedes, specialmente gli occhi. Cosa che non aiutava.
"Allora, sarò breve! Sono qui solo perché voglio vedere mia sorella felice. Vuole ascoltare quella canzone, solo non ha il coraggio di ammetterlo e, cosa più importante, non vuole essere tua amica. Quindi trova il modo di cantargliela. Oggi i miei non ci sono, quindi.."
Lasciò la frase in sospeso e se ne andò, lasciando Sam inchiodato sulla sedia.
Sapeva perfettamente cosa doveva fare.

Mercedes era intenta a studiare fisica quando la sentì.
Quella voce di qui aveva così tanta paura.
Si affacciò alla finestra e vide lui sotto casa, con la chitarra. 
Che cantava.
Le ricordava una scena di Romeo e Giulietta.
Scese le scale e si precipitò fuori.
Appena la vide, lui smise di cantare e le venne incontro.
"Non dire niente. Dobbiamo ricominciare tutto d'accapo, è questa la soluzione. Quindi, piacere, Sam Evans" disse lui porgendole la mano. Lei la strinse e rispose "Mercedes Jones"
"Signorina Jones, avrebbe voglia di venire a fare una passeggiata con me?"
"Troppo facile, signorino Evans! Le donne come me bisogna conquistarle!"
Con un sorriso malizioso tornò dentro casa.
Sam rimase lì immobile per circa dieci minuti.
Non poteva crederci, aveva funzionato!
Finalmente l'Universo aveva ripreso a girare dalla sua parte.
  
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