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Autore: Perfidia    23/12/2006    1 recensioni
salve a tutti, breve song-fic su una canzone di ligabue... la canzone è "Lettera a G" l'ho un pò riadattata e piegata alla storia ma senza modificare le parole... solo tagliandone alcune parti... beh ora vi lascio... Buona lettura!
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve raga…

Salve raga…. Come va? Spero bene!!!!

Che bello da oggi sto in vacanza…. Wow… mi ci voleva, in effetti, e credo che a nessuno diano fastidio… poi è Natale… che bello… ci vorrebbe un po’ di neve, ma qui a Roma non ci pensa neanche… peccato, non sarà un bianco natale ma un natale e basta. Ok sto farneticando, ma abbiate pietà è quasi l’una. E  dovevo dormire secondo i miei programmi ideali, ma mi è venuta voglia di scrivere.  Lo so… è folle, ma che importa? Posso dormire fino a tardi, perciò…J

Passiamo alla ff che sto per proporvi che forse è meglio.

Allora è un'altra song-fic stavolta cambio coppie… ok questa non è una coppia, nel senso lato della parola, ma in quello stretto del termine.

È basata su una bellissima canzone del Liga… che ho diciamo un po’ torturato prima di proporvela così. Perciò chiedo scusa a tutti coloro che la conoscono… ho dovuto farlo… la canzone è “ Lettera a G” naturalmente riadattata e piegata un po’ alla storia. Non ho cambiato le parole,  ho solo selezionato delle parti anziché altre. Bene ora vi lascio alla lettura sperando vivamente che non la troviate pesante, e sperando soprattutto di non avervi ubriacato con questo discorso assurdo senza capo ne coda… quindi ora vi lascio davvero e buona lettura ladyGranger.

 

Lettera a D.M.

 

Se ti scrivo solo adesso un motivo ci sarà

Non è mica San Lorenzo

Non ci sono stelle matte su sta piccola città

Non ci sono desideri da non dire

Come tempo fa

Il destino ha la sua puntualità.

 

Lo so, so cosa staresti pensando vedendomi fare una cosa simile, e se devo dire il vero, forse in fondo stupisce un po’ anche me. Perché ti stia scrivendo proprio ora, non lo so… forse è perché è da qui che tutto a preso il via quella notte, o forse perché solo ora sono riuscito a capire tante cose. Solo ora ci sono arrivato. Se fossi qui probabilmente mi diresti.- però sei perspicace San Potter!- con quel tuo fottuto sorriso beffardo. Già. Ghigno o sorriso? È una cosa che mi sono sempre chiesto. E mi chiedo ancora. Cavolo… Ma ora le cose sono cambiate. In meglio o in peggio? Non lo so, forse entrambe le cose. A volte sembra che non ci sia più speranza di niente per nessuno… sono inesorabilmente finiti i tempi di Hogwarts. Lo sa solo il cielo, quanto vorrei tornare a quei tempi. Forse allora avrei potuto fare qualcosa. Ma allora non vedevo, non capivo. Se solo fosse possibile. Darei tutto per farlo davvero. Ma pensarci, non fa altro che ricordarmi, che sono finiti i desideri malcelati, e i sogni stretti nella speranza che si realizzassero. Come invece sembrava che avvenisse un tempo. Poi purtroppo, come al solito, il destino è entrato in partita, e ha fatto il suo gioco vigliacco. Ha dato le carte ed evidentemente non t’ha dato una seconda chance per continuare a bluffare. Alzo gli occhi al cielo, mentre scrivo ed è indescrivibile, quanto anche questo sia diverso. Questa notte non c’è una sola stella per noi.

 

hai lottato come un uomo con la brutta compagnia

Che non eri mica stanco

Che nessuno mai è pronto quando c’è d’andare via.

Non c’è più la pallavolo e i tuoi attrezzi non c’è più hi-fi

Non ci sono più tutti quanti i tuoi guai.

 

Eppure si ce n’erano, quelle sere ce n’erano un tripudio. Quelle notti in cui i nostri passi si incrociavano,  in cui tristemente riflettevi, da solo, sulla tua vita, fumando sigarette. E disprezzavi in silenzio, tutto quel mondo ottuso che ti circondava e a cui tu appartenevi per costrizione. Era a quella vita che ti ribellavi in quelle notti facendo male a te stesso. Erano loro quelli che non volevi, erano loro quelli che detestavi. E li hai contrastati, ci hai messo tutto te stesso e ci saresti riuscito, se solo avessi osato di più andare avanti. Se solo non avessi temuto il destino meschino che per quel poco che ti da, è pronto a toglierti anche l’anima. E sono certo, più che certo, che tu non eri pronto.

E ora non c’è più il quiddich, non ci sono più le tue stradannatissime pozioni perfette, niente bacchetta scope magia… niente, non c’è più niente. Non ci sono più i tuoi problemi. E i nostri guai…. Mi ricordo ancora la sensazione di avere un bolide dietro le orecchie… però che tempi…

 

quando hai solo diciotto anni

quante cose che non sai

Quando hai solo diciotto anni

forse invece sai già tutto

non dovresti crescer mai.

 

Lo so è orrendo, morire prima di assaporare realmente la vita. Ma sarebbe stata vita la tua? O sarebbe stata come è ora la nostra. Perché questa non è vita. Certo non te la sei goduta… a diciotto anni cosa se ne può sapere della vita. Niente. Ti dico oggi. Ma infondo tu sapevi già tutto. Tu l’avevi già capita. E l’hai fregata… si l’hai fregata alla grande. Ti mancava solo una cosa, L’ESPERIENZA, quella che non sei riuscito ad ottenere. Non ne hai avuto il tempo. Solo con quella capisci una cosa importante… infondo sarebbe meglio non crescere mai.

  

Se ti scrivo solo adesso

È che sono io così

È che arrivo spesso tardi

Quando sono già ricordi

Che hanno preso casa qui

 

Questa è una delle occasioni in cui avrei potuto darti ragione, è vero, arrivo sempre troppo tardi. Tu sei stato così. Sei entrato e uscito di scena senza darmi il tempo di capire. E si ci arrivo tardi, quando sono già ricordi, e molto spesso rimpianti. Massi pesanti sul petto difficili da mandar giù. E tu sei uno dei miei più grandi. Forse avrei potuto aiutarti. Certo avresti potuto chiederlo, ma non l’hai mai fatto. Era una regolazione di conti, fra te e quello schifo di mondo. Tra te e quel verme di tuo padre. Che pace all’anima sua, ha fatto la fine che si meritava.  Magari  ora se fosse andata diversamente ti avrei dimenticato. Infondo qui non c’è nulla  a parlarmi di te. ne il cielo è lo stesso, ne il luogo. Nulla…. Eppure

 

Non è vero c’ho che ho detto

Qua c’è tutto a dire che ci sei

Fai buon viaggio e poi

Poi riposa se puoi.   

 

Eppure non è vero, eppure sono qui a ricordarti. Eppure sono qui con queste cose che mi raccontano di te, a parlarne a te stesso. Se ci fossimo abbassati ad ammettere i nostri errori magari ora sarei in pace… ti avrei… no… è inutile non ti avrei scordato comunque Malfoy.

Sei stato il mio antagonista, e da leale avversario ora sono qui a dirti la verità. Non mi scorderò mai di te. nel bene e nel male ti ho potuto apprezzare. E ti devo chiedere scusa. So che non sei tipo da fiori sulla tomba, ma credo che almeno questa me la passerai. Buon viaggio. Spero che tu riesca a trovare la pace e a goderne… riposa ora che puoi, che tanto presto o tardi ci ribecchiamo.

Harry Potter.

   
 
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