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Autore: Lady A    05/06/2012    7 recensioni
Erano passati cinque mesi da quando Goku aveva fatto ritorno sulla Terra, dopo la battaglia di Majin Bu stava recuperando gli anni persi con i suoi figli, in particolare con Goten, ma il destino ha in servo un'altra sfida,questa volta non si tratterà di lottare per il bene dell'umanità, questa volta dovrà lottare contro sé stesso e contro la sua gelosia per Chichi, difatti un affascinante amico della moglie si farà vivo dopo tanti anni, creando un po' di scompiglio nella famiglia Son.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Goku, Nuovo personaggio | Coppie: Chichi/Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Matter of
jealousy.

 

5.
 
 
“Capitolo 5: We love each other for the rest of our lives






 
«Chichi non immagini nemmeno quanto ti amo...», sussurrò con aria nettamente triste il guerriero mentre si lavava il viso in bagno.
Era rimasto proprio turbato nel vedere Zac assieme a sua moglie, non riusciva neppure lui a comprendere pienamente cosa gli stesse accadendo, avvertiva una sorte di terrore, rabbia, timore... aveva paura di perdere Chichi.
 Dopo essersi ben lavato, uscì dal bagno e vide Goten seduto a terra fuori la sua cameretta.
 «Ciao papà! Ti va di stare un po' con me?», gli chiese ad un tratto il piccolo.
 Goku come Chichi non poteva resistere a quei dolci occhioni; gli accarezzò amorevolmente i capelli color pece, lo prese in braccio e assieme cominciarono a correre divertiti per tutta la casa, poi andarono nel bosco come di consueto ad allenarsi. A Goku piaceva stare con Goten e il combattimento ora era diventato una sorta di gioco, era un qualcosa di ancora più importate che gli permetteva di recuperare tutte quelle assenze. 
Nonostante fosse cresciuto senza di lui, era un bambino allegro, dolce, sereno, a volte un po' monello, ma era normale per la sue età. Era cresciuto proprio bene, ed era tutto merito di Chichi, lei era una mamma eccezionale, ed anche una moglie fantastica. Molte donne, al suo posto se ne sarebbero già andate, si sarebbero già buttate tra le braccia di un altro uomo. Chichi no, lei era rimasta ad aspettarlo, proprio come da bambina. Lei era speciale. Ma ciò sarebbe durato per sempre? Già… era quella la vera paura del nostro insormontabile saiyan.
 «Urca, figliolo sei fortissimo, ma aspetta che mi trasformo!», ridacchiò divertito, mentre i suoi capelli divennero color oro e i suoi occhi di un sgargiante azzurro pastello.
 «Papà… perché la mamma prima stava piangendo?», mormorò all'improvviso il piccino con un’aria sinceramente dispiaciuta. Goku lo fisso attonito, ed ebbe una fitta al cuore.
 «D- davvero? Quando?».
 «Prima a colazione…».
 Goku sgranò gli occhi... a Chichi non poteva nascondere nulla e il suo comportamento di prima era stato indubbiamente infantile. Le doveva dire la verità, lui era geloso e l'amava con tutto se stesso, non era colpa sua se non riusciva a controllarsi nel pensare sua moglie mentre sbaciucchiava un altro!
 «Ma... ecco ti ha detto il perché?», domandò impensierito, mentre si sedette sull'erba incrociando le gambe, sicché il bambino si mise vicino a lui e scrollò la testa.
 «No, mi ha detto che va tutto bene. Ma se piange vuol dire che non è vero! Forse vuole le coccole?», affermò, scrutando seriamente il padre.
 Goku lo osservò teneramente, Goten aveva ragione! Chichi aveva bisogno di attenzioni, di sentirsi davvero amata.
 «Sai, credo proprio che tu abbia ragione!».
 «Abbracciala! Io, lo faccio spesso, però credo che lei voglia anche i tuoi abbracci, sai papà… gli sei mancato tanto!».
 Goku abbracciò dolcemente il figlio, nonostante Goten fosse piccolo aveva capito molte cose! A volte un abbraccio può sostituire le parole.
 Capita spesso nella vita di essere presi da mille pensieri, mille impegni e troppo spesso non ci soffermiamo sulle cose semplici, dandole per scontate...
 Intanto nella casa tondeggiante Chichi era seduta a terra, fuori la porta d'ingresso, le sue fulgenti iridi color notte erano lucide, una leggera brezza faceva svolazzare i suoi lunghi capelli neri, all'improvviso sentì il rumore di un auto avvicinarsi, pensò fosse suo padre Giuma, immediatamente si asciugò le lacrime, portò due ciocche dietro le orecchie e si ritrovò Zac a bordo della sua air-car rosso fiammante. La corvina, rimase un po' sorprese nel rivederlo nuovamente.
 «Ciao Chichi... tra pochi giorni parto, ti va di andare alla radura con me? Dai, ti prego!», disse il biondo scendendo elegantemente dall'auto per poi avvicinarsi alla mora.
Chichi lo fissò, non era molto convinta, infondo era una donna sposata, però era da tanto che desiderava ritornare in quel luogo e poi in fin dei conti Zac era un bravo ragazzo, un amico d'infanzia, non c'era nulla di male ad andare con lui e poi, Goku non era geloso, lo aveva detto lui stesso... purtroppo! Gli sorrise, andò in casa, si cambiò d'abito e salì in auto con il biondo. Indossò un kimono turchese, smanicato con delle rifiniture bianche lucenti e ai piedi della graziose scarpine aperte avanti, con un po' di tacco.
Aveva l'aria di una bambina, così dolce, così nettamente candida... così bella. Zac non potette non guardarla, quella donna gli piaceva!
 Dopo quasi un'ora arrivarono all'incantevole radura, era piena di svariati alberi ben curati, i prati abbondavano di fiori variopinti, c'erano scoiattoli, cervi e altri simpatici animali, al centro anche un cascata dove vi era dell'acqua cristallina che assumeva vari colori illuminata dagli aurei raggi del sole. Era un posto proprio fantastico, lei da bambina ma anche da ragazza si ritrovava spesso a venirci, per riflettere, pensare e rilassarsi.
Varia volte scappava dalla reggia proprio per ritirarsi in quella quiete, quante volte aveva pianto proprio sotto uno di quei svariati alberi, quante volte aveva aspettato proprio lì sotto Goku che la venisse a prendere a bordo della sua Nuvola Speedy?
Respirava quasi aria di casa.
«Chichi vieni con me, ti porto in un posto segreto…», le ammiccò l'affascinante Zac per poi prenderle la mano e condurla lungo una valle, dove vi era un vasto e ceruleo lago.
 Intanto Goku e Goten ritornarono a casa e vi trovarono solo Gohan seduto sul divano intendo a studiare un'enorme libro di astrofisica.
«Figliolo, hai visto la mamma?», chiese il saiyan osservando perplesso l'enorme volume del libro che il figlio maggiore aveva tra le mani.
«Ahem… no. Quando sono tornato già non c'era, sarà andata a fare la spesa!»,
«Ma non l'aveva già fatta ieri? ».
 «Ah… sì, giusto!», rispose Gohan distogliendo lo sguardo dal cartaceo.
 Goku si grattò il capo, voleva scusarsi per prima, decise quindi di andare a cercarla, nel frattempo che uscì fuori casa, vide Giuma raggiungere l'abitazione, l'omone barbuto era venuto a prendere i nipoti per trascorrere un week-end con loro. Goten e Gohan furono molto felici di rivederlo e corsero subito ad abbracciarlo. L’eroe allora, si concentrò sull'aura della moglie, portò due dite alla fronte e si teletrasportò da lei… e fu così che si trovò di nuovo una scena poco piacevole, Zac e Chichi camminavano insieme lungo la riva di un lago.
il saiyan era abbastanza distante per cui sua moglie e l'amico non si accorsero della sua presenza.
 Goku sentì il suo cuore fermarsi, il suo volto divenne completamente cereo, le sue sopracciglia si inarcarono, sentì un brivido percorrergli la schiena e un dolore in pieno petto, distorse la bocca e serrò forte i pugni, per la prima volta in vita sua, avrebbe provato soddisfazione nel colpire qualcuno!
Intanto Zac e Chichi si fermarono sulla sfonda destra, il sole di luglio rendeva la giornata molto calda e luminosa, Chichi amava l'estate fin da bambina, gli trasmetteva allegria, all'improvviso però abbassò lo sguardo, avrebbe tanto voluto essere in compagnia di suo marito.
«Qualcosa non va, Chichi?», chiese ad un tratto il biondo notando il cupo sguardo della ragazza.
«N-nulla… Zac, ora è meglio che io torni a casa…».
«Dai, resta un altro po’ con me!», insisté lui  con fare lascivo, salvo avvicinarsi a lei  e darle un improvviso bacio sulle labbra purpuree.
 Goku a quella visione non riuscì a trattenersi, in una frazione di secondi si trovò dinanzi a Zac, aveva un'espressione imbronciata e seriamente arrabbiata!
«Goku?!  », sussultò la corvina, vedendolo sbucare all'improvviso.
«Humpf, tu non dovevi permetterti di avvicinarti a mia moglie!», ringhiò l’eroe, con un tono da duro, che tuttavia lo rendeva anche molto sexy...
 «Goku, calmati dai...va tutto bene…», lo rassicurò Chichi mettendogli una mano sulla spalla. il saiyan si voltò verso di lei, la sua Chichina...
 Nel frattempo Zac seriamente spaventato se la diete a gambe!
 «Si può sapere che diamine fai?», chiese la corvina incrociando le braccia. Il marito si grattò il capo imbarazzato, mostrando quel suo consueto sguardo da cucciolo indifeso… in cerca perenne di coccole e amore.
 «Scusami... Chichina…», mormorò un po’ imbarazzato.
 La moglie si voltò e cominciò a camminare velocemente con un'aria imbronciata, Goku la raggiunse e l' afferrò per un braccio, i loro sguardi si incontrarono, i loro cuori battevano alla stessa velocità.
«Allora? Sei geloso? », chiese innervosita.
«Sì...Urca, eccome se lo sono... », confessò finalmente, abbracciandola teneramente.
 Le guance dei due divennero di un colorito scarlatto, Chichi si lasciò cullare dall'abbraccio del marito, era una così bella sensazione.
 «Chichi io ti amo... scusami... non volevo! Non sono proprio riuscito a controllarmi, io non riesco a immaginarti tra le braccia di un altro, tu sei tutto per me...», le disse, aumentando impacciatamente la stretta. Chichi gli sorrise, dai suoi occhi cominciarono a scendere lacrime, ma questa volta non erano di dolore, ma di mera gioia, felicità... Goku l'amava ed era la cosa più importante!
 «Tesoro... sono così contenta che tu sia geloso!», gli sussurrò commossa. Goku la guardò negli occhi, con quella solita aria ingenua e incredula. 
«Che cosa? Davvero?».
«Certo, perché se sei geloso significa che tieni a me! Anche io sono molto sono gelosa di te!».
Il Son si grattò il capo e cominciò a ridere.
«Urca, tesoro mio e che avresti fatto se mi avresti visto mentre sbaciucchiavo un'altra?».
«Ti avrei rimandato a far compagnia al tuo caro amico Re Kaioh!».
 «E se mi avresti visto sbaciucchiare pure con lui?», chiese in maniere ingenua.
 Chichi strabuzzò gli occhi inorridita, si portò una mano alla fronte e cominciò a ridere, Goku era sempre il solito idiota!
 «Beh se ti beccherei a sbaciucchiare pure quella specie di insetto, comincerei seriamente a preoccuparmi …».
 Il marito cominciò a ridere ancora di più, anche se infondo non aveva capito bene a cosa alludeva la moglie, ma poco importava!
«Uffa… però quello lì ti ha baciata! Scusami per questa mattina... la verità è che ero preoccupato per te... credevo che tu preferissi Zac…», ammise facendo gli occhi dolci per poi sedersi in riva al lago incrociando le gambe, Chichi si sedette vicino a lui, gli accarezzò il viso e lo baciò, fu un bacio intriso di passione e d'amore.
 «Tesoro, lo sai che io voglio sempre e solo te. Comunque... ora dobbiamo rimediare, no?», mormorò la donna ammiccando, mentre Goku la teneva stretta a se.
 «Chichi, ma se io non fossi intervenuto tu che avresti fatto?», domandò un po' preoccupato, gonfiando le gote. la corvina si distese sull'erba e prese le mani del marito.
 «Gli avrei fatto assaggiare uno dei miei famosi pugni... che tu tanto conosci!».
 «Urca!», esalò il moro sgranando le iridi scure, per poi distendersi vicino la moglie e accarezzarle dolcemente il viso, era così bella.
 «Oh! Dobbiamo tornare a casa, è ora di pranzo! Gohan e Goten saranno affamati!», convenne allarmata la moretta, accorgendosi dell’ora.
 «Ahhhh sì, sì!», rispose il saiyan nascondendo un sorrisino, per poi prendere tre le braccia la moglie ,portare due dita alla fronte e teletrasportarsi a casa. Appena giunti nella loro abitazione, Chichi rimase sorprese nel non trovare i figli.
«Tesoro, Gohan e Goten sono da papà?».
«Sì, è venuto a prenderli prima che venissi da te...», rispose il marito mostrando un sorriso ingenuo.
 «Uffa! Se l'avrei saputo sarei rimasta un altro po' al lago! Perché non me lo hai detto?! Si può sapere?».
«Perché voglio stare un po' con te, da soli!», sussurrò lui, avvicinandosi, mentre gli diede un altro bacio.
 Chichi  lo guardò stupefatta.
«Davvero? E… per fare cosa?», chiese con sospetto.
«Per mangiare, no?», ridacchiò lui, grattandosi il capo,  ed ecco che gli arrivò un bel pugno in testa.
«Ahia! Scherzavo!», borbottò per poi cingere la vite della moglie, sollevarla e portarla nella loro camera.
«E adesso?», chiese Chichi con tono  meramente sbarazzino, mentre fu distesa impacciatamente sull’alcova.
«Vedrai, eh, eh!», ridacchiò imbarazzato il moro, per cominciare a baciarle dolcemente il collo e sbottonarle lentamente il kimono turchese, lasciandola in intimo, le loro guance divennero di nuovo rubiconde e il loro respiri affaticati, Chichi tirò un sospiro di soddisfazione e spogliò anche lei il marito, alla fine dopo una lunga serie di coccole, baci e carezzeGoku la fece sua.
 Il sole rendeva la giornata afosa, sul Monte Paoz c'era una gran quiete, che però venne interrotta da ansimi e gemiti provenienti da una casetta tondeggiante.
«Chichi ti amo tantissimo...», mormorò ad un tratto il guerriero.
«Anche io Goku… lo sai…».
«Sarai sempre e solo mia?».
 «Sempre», ripose senza esitare la corvina, mentre Goku continuò nel suo intendo.
Dopo aver fatto l'amore il moro si addormentò, stringendola teneramente a sé. Chichi si sentiva immensamente felice, nonostante tutti gli inconvenienti era certa che loro due si sarebbero amati per tutto il resto della loro vita. 
 
 


 
 
 The end.
 
 
 

 
  
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