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Autore: TheClia    05/06/2012    3 recensioni
[...]Il cuore cominciò a battermi talmente forte che cominciai a temere che mi schizzasse fuori dal petto o che semplicemente mi sarebbe venuto un infarto e sarei morta senza neanche sapere cosa mi sarebbe accaduto. Girai il viso, solo per riuscire a sbattere il naso contro un paio di lucide scarpe di vernice nere con un tacco vertiginoso che avrebbe provocato invidia a qualsiasi popstar. Ansimai per lo sforzo di quel semplice movimento, mentre il profumo di menta che avevo sentito nel condominio mi investi nuovamente provocandomi nausea e capogiri. Cercai anche se dolorosamente di alzare il viso quel tanto che mi permettesse di osservare chi sedesse sui sedili posteriori.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Il sangue di Cory


Capitolo 1

"Scusa! Scusa! Scusa! Prometto che non arriverò mai più in ritardo! Scusa Daniel!" esclamai appena aprii la porta della libreria di antiquariato dove lavoravo.
"Va bene. Per questa volta passi, ma la prossima…" lasciò cadere la frase a metà scuotendo il capo e ridacchiando sommessamente. La sua risata era tanto simile al tintinnio di migliaia di cristalli.
"Vado a cambiarmi Dan. Torno tra un nano-secondo!" entrai nel piccolo magazzino passando da una porticina nel muro situata dietro la cassa. Un piccolo scaffale situato sulla parete destra era pieno di vecchi libri, tutti quelli che non riuscivano a esporre perché avrebbero potuto rovinarsi. Una scatola di cartone sotto lo scaffale conteneva la mia 'divisa'. Un maglietta nera con stampato sopra in rosso il nome della libreria 'Bloody Diary', diario insanguinato. Certo era un nome parecchio strano per una libreria di antiquariato ma almeno attirava qualche turista di tanto in tanto. La maglietta nera mi arrivava fin sotto la vita e mi era larga di spalle. Ero piccolina, alta non più del metro e sessanta. I capelli neri e lunghi fino alla vita, si forse erano un po’ troppo lunghi ma non avevo mai avuto il coraggio di tagliarli, se ne stavano sciolti ed erano in netto contrasto con gli occhi azzurri, simili a zaffiri. Presi i lunghi capelli fra le mani e feci una coda di cavallo che mi dava più praticità.
"Cory! Devo andare a fare una commissione. Ti lascio la cassa." Dan fece capolino con la testa nel magazzino e mi lanciò la chiave della cassa.
"Va bene, capo!" afferrai la chiave per poi fare quello che assomigliava a un saluto militare. Depositai la mia borsa e il cappotto nel magazzino, infilai il cellulare in tasca e tornai al negozio sedendomi su uno gabellino dietro la cassa. Presi un libro fra le mani, aveva la copertina dorata ed era abbastanza pesante per non essere molto grande. In quella libreria c’era qualsiasi tipo di libro, si partiva da un libro di ricette antiche fino ad arrivare ai libri di leggende. Il libro che stavo leggendo era a dir poco assurdo. Parlava di: angeli, demoni, vampiri, licantropi… Era divertente! Leggevo cose assurde una dopo l’altra. Esseri alati dalle ali nere e bianche, esseri zannuti e pelosi. Ridacchiai sommessamente leggendo le righe seguenti e mi appoggiai allo schienale dello sgabello.
La campanella, che avvertiva dell’entrata di un nuovo cliente, suonò e posai il libro sporgendomi sul bancone curiosa.
"Buongiorno! Posso aiutarla?" chiesi con un sorriso cordiale che andava da orecchio a orecchio.
"Oh si… ‘Giorno…" era un giovane dai capelli biondi e lunghi fino alle spalle legati da un cordino di pelle marrone. Il viso spaesato come se si fosse perso e non riuscisse più a trovare la sua strada.
"Posso aiutarla?" mi avvicinai con calma evitando qualsiasi movimento brusco che potesse turbarlo.
"Uhm..." mi guardò dubbioso come un bambino rimasto senza parole.
"Cerca un libro in particolare? Magari posso aiutarla a restringere il campo." lo guardai con dolcezza come una mamma in apprensione.
"Oh… Si… Un libro sugli angeli… Sa per una tesina…" si scusò arrossendo. I capelli biondi come il grano che prima credevo fossero lunghi solo fino alle spalle erano lunghi fino alle ginocchia. Era bellissimo e con il suo dolce sorriso mi scaldava il cuore. Rimasi imbambolata per qualche minuto prima di riuscire a distogliere lo sguardo.
"S-Si, mi segua." sorrisi a mia volta e dopo una breve ispezione per la libreria trovai i libri più adatti alla sua richiesta. Mi era facile orientarmi lì dentro avevo imparato qualsiasi codice a memoria, facilitava il lavoro. Posai cinque libri sul bancone e lui passò le dita sulle copertine, gli occhi chiusi come se gli facesse male toccarli.
"Li prendo tutti." sorrise rivolgendosi a me, ed in quel momento fu come se il suo sorriso brillasse di luce propria.
"Fanno 250 dollari." sorrisi a mia volta cominciando ad impacchettarli.
"Certo." sorrise e tirò fuori dalla tasca posteriore dei pantaloni un piccolo portafoglio in cuoio lucido. I capelli lunghi stretti nella coda di cavallo oscillarono sulla schiena elegantemente. Mi porse 300 dollari e prese la borsetta di carta, dove erano contenuti i libri. "Tenga il resto, per favore." mi fece un altro di quei sorrisi tanto abbaglianti da accecarmi.
"N-Non posso accettare, davvero…" sussurrai porgendogli il resto risolutamente.
"La consideri una mancia per essersi scomodata tanto, la prego." un altro sorriso e fu come se il negozio venisse riempito da una tenue luce bianco-azzurra.
Quel ragazzo sembrava emanare luce propria. Era così bello da mozzare il fiato a qualunque ragazza. Avevo quasi paura a toccarlo nel timore si dissolvesse nell’aria al mio tocco.
"Va bene, la ringrazio." sorrisi e misi i soldi al loro posto della cassa.
Lui sorrise così delicatamente, un’altra volta, e si girò camminando verso la porta. La coda bionda che gli oscillava a ogni suo movimento sinuoso e perfetto. Dio! Sembrava un angelo. Quando uscì e la porta si chiuse dietro di lui, fu come se avessero spento tutte le luci, l’ambiente tornò della sua luce originaria come se davvero quell’uomo avesse rischiarato tutto l’ambiente semplicemente con la sua presenza.
Tornai ad appoggiarmi con la schiena allo sgabello riprendendo tra le mani il manuale che trattava di angeli, demoni, vampiri e licantropi. Era buffo come adesso cominciassi quasi a essere interessata a quel libro. All’improvviso mi venne un’insensata voglia di poter tenere quel libro, di poterlo leggere con attenzione.  Costava solo 50 dollari, quanto la mia mancia, magari potevo prenderlo e così sarei anche riuscita a spiegare i 50 dollari in più in fin di giornata.
La campanella suonò nuovamente e saltai in piedi con lo sguardo puntato sulla porta.
"Buongiorno!" sorrisi educatamente poggiando il libro sulla mensoletta sotto la cassa. Alzando gli occhi notai un ragazzo dagli ispidi e scomposti capelli corti. La luce che entrava dalle vetrine non mi permetteva di vedere chiaramente il suo viso.
"Tranquilla Cory, sono io." Daniel ammiccò avvicinandosi e finalmente potei vederlo. Entrò subito nel magazzino portando con sé due borse nere piene di nuovi libri.
"Bentornato Dan! Sei andato a fare spese?" ridacchiai seguendolo e appoggiandomi allo stipite della porta rimanendo a guardarlo mentre disponeva i libri sugli scaffali.
"Si." disse mentre si abbassava a prendere il prossimo libro "Qualche cliente durante la mia assenza?" si voltò a guardarmi con attenzione.
"Oh, si! Un ragazzo ha preso cinque libri sugli angeli." lo guardai tranquilla.
"Bene." detto questo tornò al suo lavoro ed io al mio.
Daniel era un buon capo. Sempre disponibile, simpatico anche se forse un po’ riservato, o forse io che pretendevo troppo dalle persone. Aveva dei capelli corti e sempre spettinati, biondi. Gli occhi profondi e marroni. Era molto più alto di me, anche se non ci voleva molto a superarmi. Il fisico non era quello di un atleta ma neanche quello di uno sfaticato, era snello e si teneva in forma andando una volta a settimana a correre.

  
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